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Il disprezzo.

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Primadellesabbie
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Dei rapporti con il mondo islamico, con quei popoli, si parla da anni, moltissimi islamici si sono trasferiti in Europa, molte aziende europee si sono installate in Paesi mussulmani, frotte di turisti europei hanno visitato e visitano quei Paesi, al momento dell'incidente all'aereo russo c'erano in Egitto 25.000 inglesi e 80.000 russi, per capire.

Si é parlato del petrolio, degli interessi sionisti, americani, occidentali in genere, dell'interferenza nella storia di questi popoli, delle loro mafie, dei loro capi spirituali, dei loro dittatori, dei loro governi.

Abbiamo dimenticato e sottostimato una cosa:il disprezzo che abbiamo sempre riservato loro, che in ogni occasione, in ogni discorso, anche oggi, emerge su tutto il resto. Il disprezzo é stata la costante dei rapporti con questa gente, e per questo motivo, oggi, questa gente ci detesta (tutto il mondo ci detesta).

Li abbiamo sfruttati? Non c'é problema, abbiamo sempre sfruttato tutto il mondo, é una cosa che si dimentica, é verificabile ovunque, solo i marxisti d'antan sono convinti che non sia così.

Il disprezzo no, non si dimentica, genera odio che si accumula da una generazione all'altra, odio sordo, paziente. Non si può dimenticare chi ha disprezzato tuo padre, tua madre, il tuo modo di vivere, la tua tradizione...e alla prima occasione...

Aprite i giornali degli ultimi quarant'anni, fior di pensatori che rompono i marroni con il velo, non il velo, e che mutande avranno? E saranno contente? Sottomesse da pastori di capre...e le ingiustizie...da barbari...invece noi...

Ma lo capiamo che non si può, che non abbiamo titoli, che non siamo all'altezza di porci in questo modo, nessuno può porsi in questo modo nei confronti di un'altra civiltà! Possibile che non ci fosse altro da dire, da descrivere, da meditare? No: il velo e gli straccioni e il sacrosanto diritto di fare i disegnino su Maometto!

E lo hanno praticato tutti questo disprezzo, dai presunti intellettuali ai turisti occasionali, dai quadri agli operai, dalla deputata emancipata alla commessa. Il risultato lo abbiamo davanti agli occhi: un odio radicato nel popolo.

Adesso si ha un bel dire il Califfato ci ha dichiarato guerra, un accidente! Quei popoli ci hanno dichiarato guerra. Il pretesto é Maometto? É un buon pretesto ma potrebbe essere qualsiasi cosa, la povertà si sopporta, anche l'emarginazione. Il disprezzo no!

E saranno cavoli.


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PietroGE
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Post: 4107
 

DISPREZZO?????
Io apro un libro di storia e vedo che, da quando esiste l'islam, il primo tentativo di invasione delle terre europee e cristiane è stato messo in atto proprio da coloro i quali, dopo aver conquistato le terre sacre al cristianesimo, e un bel pezzo di Spagna, ci hanno riprovato altre volte. Che cosa farebbero gli islamici se La Mecca fosse in mano ai cristiani?

Supponiamo che in Arabia Saudita ci sia una minoranza cristiana tipo la minoranza musulmana (che diventerà presto maggioranza) in Europa e supponiamo che i cristiani si comportassero come gli islamici in Europa, cioè non si volessero integrare, che cosa gli succederebbe? Pensa poi se volessero organizzare un attentato tipo quello in Francia e minacciassero i luoghi sacri dell'islam. Non se ne salverebbe uno solo, sarebbero decapitati tutti.

In Europa invece si arrampicano sugli specchi per dire che : NOOO l'IS non c 'entra niente con l'islam! Quelli non sono islamici! Oppure, come va di moda ora, sono traditori dell'islam.
Gente ignorante che dell'islam conosce solo il velo per le donne e quella specie di strano DJ, chiamato muezzin, che strilla qualcosa dal minareto.

Il disprezzo ce lo hanno gli islamici nei confronti degli europei, mi dirai. Con l'eccezione di Israele. Israele lo odiano a morte ma non lo disprezzano, perché parla la loro stessa lingua.


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Primadellesabbie
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Topic starter  

...e quella specie di strano DJ, chiamato muezzin, che strilla qualcosa dal minareto. ...

Serve altro?

Come vedi proprio non ce la fai, neanche se ti metti di impegno.

Poi pensala come vuoi, ovviamente.


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Lif di euro-holocaust
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Adesso si ha un bel dire il Califfato ci ha dichiarato guerra, un accidente! Quei popoli ci hanno dichiarato guerra. Il pretesto é Maometto? É un buon pretesto ma potrebbe essere qualsiasi cosa, la povertà si sopporta, anche l'emarginazione. Il disprezzo no!

E saranno cavoli.

E come si concretizzerebbe questo disprezzo? Quando i turisti (tutti? Inglesi come Russi?) vanno in Egitto come mostrano il loro disprezzo? E quando Paul Klee andava in Tunisia come William Burroughs andava in Marocco come veniva mostrato il disprezzo? E quando, invece, cacciati tutti gli europei dal Nord Africa negli anni '60, operai o impiegati compresi, gli arabi arrivarono dieci anni dopo soltanto in Francia e altre nazioni europee, pretendendo chissachè, come si dimostrò il disprezzo? Ecc. Ecc.

Hai ragione: tutto si sopporta. Tranne il disprezzo. E tranne le contraddizioni tirate troppo a lungo.

E saranno peggio che cavoli.

P.S.: ovviamente, da par tuo, confermi che ormai, sempre più, siamo al "noi contro loro, loro contro noi".


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Coilli
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Gli islamici hanno qualcosa in cui credere. Gli europei cos'hanno?
...il grande fratello e i gratta e vinci...


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PietroGE
Famed Member
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...e quella specie di strano DJ, chiamato muezzin, che strilla qualcosa dal minareto. ...

Serve altro?

Come vedi proprio non ce la fai, neanche se ti metti di impegno.

Poi pensala come vuoi, ovviamente.

Pds, io stavo facendo la parodia del cittadino medio occidentale : Joe Six-Pack tanto per capirci, il quale crede che l'islam sia una specie di cristianesimo strano dove al posto del campanile c'è il minareto e al posto delle campane il muezzin che strilla qualcosa di incomprensibile.
In fondo la cosiddetta tolleranza si basa anche sull'ignoranza.
Pensa se il nostro Joe fosse un intellettuale con buone conoscenze di storia e di storia delle religioni. Il multiculturalismo sarebbe spacciato!


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Lif di euro-holocaust
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Gli islamici hanno qualcosa in cui credere. Gli europei cos'hanno?
...il grande fratello e i gratta e vinci...

Non ti conosco, quindi non dico di te nello specifico, ma anni e anni di tolleranza e "fascismi, sconfitti della Storia", per ritrovarci con "loro credono" e "noi non crediamo"? Capisci la contraddizione? Fermo restando che le differenze e le storie etno-culturali esistono di per loro, non in funzione del credere. Si è diversi. Non lo si crede. Se, invece, si ha bisogno di credere, allora prepariamoci al Governo Unico Mondiale, di qualunque colore sia.


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Anonymous
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Post: 30947
 

DISPREZZO?????
Io apro un libro di storia e vedo che, da quando esiste l'islam, il primo tentativo di invasione delle terre europee e cristiane è stato messo in atto proprio da coloro i quali, dopo aver conquistato le terre sacre al cristianesimo, e un bel pezzo di Spagna, ci hanno riprovato altre volte. Che cosa farebbero gli islamici se La Mecca fosse in mano ai cristiani?

Supponiamo che in Arabia Saudita ci sia una minoranza cristiana tipo la minoranza musulmana (che diventerà presto maggioranza) in Europa e supponiamo che i cristiani si comportassero come gli islamici in Europa, cioè non si volessero integrare, che cosa gli succederebbe? Pensa poi se volessero organizzare un attentato tipo quello in Francia e minacciassero i luoghi sacri dell'islam. Non se ne salverebbe uno solo, sarebbero decapitati tutti.

In Europa invece si arrampicano sugli specchi per dire che : NOOO l'IS non c 'entra niente con l'islam! Quelli non sono islamici! Oppure, come va di moda ora, sono traditori dell'islam.
Gente ignorante che dell'islam conosce solo il velo per le donne e quella specie di strano DJ, chiamato muezzin, che strilla qualcosa dal minareto.

Il disprezzo ce lo hanno gli islamici nei confronti degli europei, mi dirai. Con l'eccezione di Israele. Israele lo odiano a morte ma non lo disprezzano, perché parla la loro stessa lingua.

Se i " Cristicoli " fossero rimasti a Gerusalemme molte persone sarebbero state e starebbero molto meglio.


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Primadellesabbie
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...In fondo la cosiddetta tolleranza si basa anche sull'ignoranza. ...

Ecco qui un altro bel esempio.

Parliamo spesso di tolleranza, ci sentiamo generosi, se tolleriamo qualcuno.

Ma io tollero uno che non mi sta alla pari, uno che mi dà anche un poco di fastidio, se vogliamo.

Se dovessi sentirmi tollerato cambierei compagnia.

Dove ci fosse reciproco rispetto o pari dignità non servirebbe alcuna "tolleranza".

Come vedi il disprezzo é implicito anche nel linguaggio corrente.


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PietroGE
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4107
 

...In fondo la cosiddetta tolleranza si basa anche sull'ignoranza. ...

Ecco qui un altro bel esempio.

Parliamo spesso di tolleranza, ci sentiamo generosi, se tolleriamo qualcuno.

Ma io tollero uno che non mi sta alla pari, uno che mi dà anche un poco di fastidio, se vogliamo.

Se dovessi sentirmi tollerato cambierei compagnia.

Dove ci fosse reciproco rispetto o pari dignità non servirebbe alcuna "tolleranza".

Come vedi il disprezzo é implicito anche nel linguaggio corrente.

Beh, ma la tolleranza non viene venduta dai nostri leader politici e dai media come uno dei valori fondanti dell'Europa? Dovrei concludere dunque che il multiculturalismo europeo è basato sul disprezzo?
È ovvio che la tolleranza non è affatto un valore, viene venduto come valore perché quando il disegno è l'eliminazione do ogni identità allora c'è bisogno di qualcosa che sostituisce i veri valori identitari.
Così nasce la bufala della tolleranza, moderno valore fondante della nuova società.


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Primadellesabbie
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Le mie osservazioni sul disprezzo non escludono i leader politici.

Dicevi dei turisti, ma diamine, é impossibile che tu non veda come impongono disinvoltamente alcuni nostri costumi insopportabili per gli indigeni!

...Così nasce la bufala della tolleranza, moderno valore fondante della nuova società.

Proprio così. Forse sarebbe meglio dire: uno degli snodi o dei capisaldi che aiuta a capire l'aria di superiorità che ci ritroviamo, e più vai in basso più cresce la certezza di questa superiorità. I turisti, appunto.


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AlbertoConti
Membro
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L'infedele, il gentile sono le icone del disprezzo, portato fino alle estreme conseguenze della negazione della vita al disprezzato. E questa è la madre di tutti i razzismi, compresi quelli verso i nativi delle due americhe. Vale anche per la reazione, che è come dire che il disprezzo genera disprezzo.

Ma per fortuna questi eccessi riguardano minoranze, pur sempre pericolose e potenzialmente totalizzanti, ma soprattutto strumentalizzabili da una malvagità di ordine superiore.


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riefelis
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L'autore del primo post ha usato un termine sbagliato ed a effetto che rende erroneo tutto il successivo ragionamento.
C'è un insieme di genti chiamate arabe che per certe loro peculiarità hanno giocato sempre il ruolo di antagonista nelle narrazione storica occidentale (e viceversa).
Sono stati un'antica REALE E CONCRETA minaccia con le prime espansione arabe arrivate in Sicilia e Spagna.
Ci siamo mossi noi (insieme e mercatari) per riconquistarci i luoghi stanti.
C'è stato l'Impero Ottomano che incombeva sul Mediterraneo.
Poi ci siamo impossessati delle terre dove abitavano per la costruzione di imperi coloniali. Poi hanno lottato per essere indipendenti.
Ora al dilà dei muri e degli sbarchi, sono tra noi per lavorare.
Intanto però il loro CONCETTO DI SOCIETA' CIVILE è rimasta indietro di tanti secoli.
RIMANE UNA CONCRETA DIFFERENZIAZIONE CULTURALE si aspetti per noi importanti. Ci sono differenze importanti e evidenti.
Non è disprezzo ma normale atteggiamento neri confronti di questa DIFFERENZA.


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Primadellesabbie
Illustrious Member
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disprèzzo s. m. [der. di disprezzare]. – Sentimento di chi, giustamente o ingiustamente, ritiene una persona o una cosa troppo inferiore a sé, o vile in sé stessa, o comunque indegna della propria stima e considerazione; e gli atti stessi con cui tale sentimento si manifesta

...Ora al dilà dei muri e degli sbarchi, sono tra noi per lavorare.
Intanto però il loro CONCETTO DI SOCIETA' CIVILE è rimasta indietro di tanti secoli.
RIMANE UNA CONCRETA DIFFERENZIAZIONE CULTURALE si aspetti per noi importanti. Ci sono differenze importanti e evidenti.
Non è disprezzo ma normale atteggiamento neri confronti di questa DIFFERENZA.

Alcuni, tra questi, sono tra noi per investire la non indifferente quantità di denaro che consegnamo loro in cambio di un liquido viscoso e maleodorante che si trova sotto i loro piedi, senza il quale, sembra, non possiamo "sviluppare", come ci ostiniamo a dire, questa nostra esperienza sociale, mentre le loro numerose consorti e figli fanno felici i produttori di aerei e di costosissime autovetture sportive, i creatori di moda di cui siamo tanto orgogliosi, gli architetti di grido e i costruttori.

Alcuni, tra noi, ad evitare che i primi si comprino definitivamente le nostre città, campagne ed aziende significative, come sta accadendo, hanno maturato la brillante idea di scambiare il denaro, consegnato in primo momento, con armi, aerei e naviglio da guerra, missili, bombe grandi e piccole, e altre diavolerie belliche che produciamo in abbondanza, con una certa leggerezza, e con troppo entusiasmo.

Inoltre abbiamo istruito, al massimo livello delle nostre conoscenze, i loro rampolli, in modo di dar vita ad una miscela esplosiva nel significato pieno del termine: un miscuglio di valori di un'epoca che hanno a disposizione le conoscenze, le tecnologie e le risorse di un'altra, specialissima e dagli sbocchi sconosciuti e preoccupanti, che con la prima non c'azzecca per nulla.

Non importa quale sia quella "giusta" come sembri sottolineare con una certa sicurezza.

In tutto questo traffico, il popolino di quei lidi, che se ne viveva tranquillo e rassegnato al suo destino, come succede da sempre e ovunque, si é trovato ad essere quanto meno sbalestrato tra un modo di vivere di cui credeva di conoscere tutti gli aspetti, ed un altro, seducente come tutte le cose che non si conoscono e di cui non si prevedono le conseguenze.

Il resto, e gli sviluppi sono sotto gli occhi di tutti noi, giudicare, stabilire ed assegnare le responsabilità é quantomeno laborioso, e forse prematuro ed inutile.


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riefelis
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
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disprèzzo s. m. [der. di disprezzare]. – Sentimento di chi, giustamente o ingiustamente, ritiene una persona o una cosa troppo inferiore a sé, o vile in sé stessa, o comunque indegna della propria stima e considerazione; e gli atti stessi con cui tale sentimento si manifesta

...Ora al dilà dei muri e degli sbarchi, sono tra noi per lavorare.
Intanto però il loro CONCETTO DI SOCIETA' CIVILE è rimasta indietro di tanti secoli.
RIMANE UNA CONCRETA DIFFERENZIAZIONE CULTURALE si aspetti per noi importanti. Ci sono differenze importanti e evidenti.
Non è disprezzo ma normale atteggiamento neri confronti di questa DIFFERENZA.

Alcuni, tra questi, sono tra noi per investire la non indifferente quantità di denaro che consegnamo loro in cambio di un liquido viscoso e maleodorante che si trova sotto i loro piedi, senza il quale, sembra, non possiamo "sviluppare", come ci ostiniamo a dire, questa nostra esperienza sociale, mentre le loro numerose consorti e figli fanno felici i produttori di aerei e di costosissime autovetture sportive, i creatori di moda di cui siamo tanto orgogliosi, gli architetti di grido e i costruttori.

.

Hanno i soldi e li investono: è vero! Ma osserviamo cosa sono i sauditi, come trattano le donne, la loro polizia politica, il loro esportare radicalismo.
Non vedi diversità? Questa diversità non può generare automaticamente un certo atteggiamento di una qualche non accettazione della loro civiltà?


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