Il Padreterno usa la limousine blu?

É finita, com'era naturale, la breve stagione del presidente José Mujica, e ce ne stiamo dimenticando, forse lo abbiamo già rimosso.

Pare che non possiamo fare a meno di vivere in una società complessa, ne deriva la necessità di una gerarchia.

L'insolita, purtroppo, vicenda del presidente Pepe ci ricorda, in maniera sommessa ma ferma, che la gerarchia può dispiegarsi anche senza la partecipazione dei suoi componenti al banchetto-festino a tempo pieno, che crediamo indispensabile apparecchiarle attorno.

Ad esempio l'idea di Grillo, di misurare il denaro a cominciare da chi sale il primo gradino, ha del buono anche se non si può realizzare con dei ragazzotti precettati attraverso internet, come stiamo constatando.

É la nostra idea di potere che dobbiamo aggiornare, quella con la quale ci trastulliamo non é antica o connaturata a qualcosa, si tratta di una concezione datata, come altre, alla quale ci siamo assuefatti e da cui fatichiamo a separarci.

Per quanto mi riguarda, sono quasi sicuro che il Padreterno non usa l'auto blu. Non dovremo ritoccare la Cappella Sistina.

E sono anche convinto che il Papa, con la scelta di stile che ha fatto, stia rendendo, forse, un cattivo servizio alla tetra organizzazione curiale ma sicuramente un ottimo servizio a tutti noi (al contrario del cristianissimo e devotissimo Formigoni e dei suoi soci comunicati e liberati, tanto per fare un esempio appropriato e un po' di polemica ).