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Il popolo italiano è un cane di paglia

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Tao
 Tao
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Ogni Nazione al tramonto ha i suoi simboli, qualcosa che ne rappresenta l'epitaffio. L'Italia ha la spazzatura e i manganelli. Le due parole più frequenti nel nostro lessico quotidiano. Quando ci ricorderemo della dissoluzione della Seconda Repubblica sentiremo il puzzo delle discariche e rivedremo il sangue dei manifestanti. A Terzigno e a Bosconero vengono inseguiti con i manganelli dei cittadini italiani. A picchiare uomini e donne con le mani alzate non sono pericolosi extracomunitari e neppure camorristi, ma persone pagate dagli italiani per difendere quegli stessi uomini e donne.

Le discariche, trasformate in un problema di ordine pubblico, derivano in realtà da corruzione, cattiva amministrazione, menefreghismo totale del territorio da parte dei politici. Di tutti i politici... ogni distinzione a questo punto tra un Bersani e un Berlusconi, tra un De Luca e un Caldoro, è una presa per il culo. La raccolta differenziata e il riciclaggio delle materie prime, acqua, vetro, plastica e l'utilizzo del resto per il compostaggio non è impossibile, semplicemente non lo si vuole fare.

Non sono i campani a puzzare, ad essere incivili, ma il Parlamento, il governo, la Regione Campania, la Confidustria degli inceneritori. Manganelli, il capo della Polizia, sempre più un corpo separato dal Paese reale, ha detto: "C'è rammarico per il fatto che temi che altri soggetti sono chiamati a risolvere trovino in un ruolo di supplenza le forze di polizia. Noi non siamo certo nemici di chi manifesta, facciamo il nostro lavoro. Siccome a Terzigno si deve sversare, faremo in modo che questo sia possibile anche se dovesse costare l'uso della forza". Costi quel che costi si sverserà, si manganellerà. A chi risponde la Polizia? A Maroni o al popolo italiano? Cosa prova un poliziotto dopo aver sparato un fumogeno ad altezza d'uomo o picchiato un vecchio, come è avvenuto a Cagliari durante la manifestazione dei pastori sardi, o aver manganellato una donna a Terzigno? Si sente in pace con la sua coscienza solo perché ha obbedito a ordini superiori?

Questa è una guerra tra poveri, da una parte i cittadini, dall'altra ragazzi sottopagati con una divisa e spesso senza nessun'altra alternativa di lavoro. Se si va avanti così è chiaro a chiunque, anche a Manganelli, che non se ne esce. La violenza contro i cittadini inermi genererà altra violenza in una spirale in cui pagheranno solo gli innocenti. Il popolo italiano è un cane di paglia, subisce, subisce quasi sempre. Poi, d'improvviso può prendere fuoco.

Fonte: www.beppegrillo.it/
Link: http://www.beppegrillo.it/2010/10/il_popolo_italiano_e_un_cane_di_paglia/
21.10.2010


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Tao
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Terzigno, aspetta il cancro e muori: Manganelli pro monnezza. E Berlusconi ritratta

In un altro paese potremmo chiamarla guerra civile. A Terzigno i cittadini non smettono di protestare contro la discarica. Scene apocalittiche, manganellate della polizia (il capo della Polizia, Antonio Manganelli, ora mostra il pugno duro: "Si deve sversare e lo faremo anche se questo costerà l'uso della forza") e lacrimogeni. Intanto le madri temono per la vita dei loro figli e la diffusione del cancro. Gli amministratori locali invece li vorrebbero zittiemmosca, ad annusare tutti i giorni i miasmi della spazzatura, ad aspettare zittiemosca il tumore. Questo è quello che li aspetta e lo sanno.

In rete corre quanto i cittadini vedono da vicino, oltre il circo mediatico che continua a parlare di facinorosi violenti contrapposti alla folla pacifica (è possibile sfilare in modo composto sapendo che 1. in questo caso con le buone maniere non si ottiene nulla 2. che il futuro lì è segnato, no matter what? Secondo me, no).

Devilpress scrive: "a guardare un pò meglio si incomincia a capire che fra le righe i motivi per i quali questi "facinorosi" si ribellano sono ben evidenti. Solo oggi sono state scaricate 900 tonnellate di rifiuti e presto in un Parco Nazionale, quello del Vesuvio, sarà aperta una delle discariche più grandi del Paese". E calledelvento ricorda agli abitanti di Terzigno che per il Governo (o almeno per il suo sito istituzionale appositamente creato per l'emergenza rifiuti in Campania) il problema dello smaltimento della monnezza in Campania proprio non si pone.

Le responsabilità degli amministratori locali sono gravi e annose (su Il Fatto potete trovare gli approfondimenti). Certo è che, come nota Alessandro Ghebreigziabiher, fermando l'attenzione al tema contingente, ovvero il posizionamento di discariche nei pressi di meraviglie della nostra natura come il Parco Nazionale del Vesuvio, non ho resistito e ho pensato di dare un'occhiata a ciò che potrebbe essere a rischio.

Certo, il problema immondizia riguarda soprattutto la salute delle persone, prima che le bellezze naturali, ma credo che puntare l'obiettivo di questo blog su uno spazio che, fino a prova contraria, è area protetta e soprattutto meta turistica mondiale.
Pare una guerra civile. Berlusconi aveva promesso di non costruire nessuna discarica. Le promesse si dimenticano in fretta. E la gente muore.

Fonte: http://internetepolitica.blogosfere.it
Link: http://internetepolitica.blogosfere.it/2010/10/terzigno-aspetta-il-cancro-e-muori-manganelli-pro-monnezza-e-berlusconi-ritratta.html
21.10.2010


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Luca Martinelli
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sono felice, e lo dico a voce alta, che a prendersi le bastonate dagli sbirri siano persone che ieri plaudivano alle manganellate date a studenti, giovani dei centri sociali e via dicendo. Mi piacerebbe sapere dove e da che parte stavano costoro, che ora sanguinano, al tempo del G8 di Genova. Basta avere pazienza e le contraddizioni vengono a galla. Personalmete sto aspettando questi benpensanti da 40 anni. E il momento è arrivato. bene! ora ce n'è anche per loro. Chissa' se capiranno che gli sbirri sono sempre e solo i cani da guardia dei padroni. Se fossimo in democrazia sarebbe diverso: sarebbero al servizio del cittadino. Ma non è cosi'.


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Tetris1917
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Luca e tu dove sei ora che quelle persone che plaudivano, ora piangono? Qua' sopra si e' alla ricerca del pelo perduto. Avanti cosi', altro che uscire dalla rete!!


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gelsomino
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Ma tu che ne sai che gli abitanti di Terzigno plaudivano quando a Genova venivano manganellati altri innocenti? Che cazzo di discorso è questo? In Italia vogliamo andare avanti sempre con le contrapposizioni: Nord-Sud, poveri-ricchi, etero e ricchioni e così via?


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Tetris1917
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Ma tu che ne sai che gli abitanti di Terzigno plaudivano quando a Genova venivano manganellati altri innocenti? Che cazzo di discorso è questo? In Italia vogliamo andare avanti sempre con le contrapposizioni: Nord-Sud, poveri-ricchi, etero e ricchioni e così via?

ecco


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Luca Martinelli
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@tetris, amico, se hai letto bene il mio piccolo scritto puoi capire da solo dove sono ora. Se è da 40 anni che aspetto vuol dire che sono col catetere vescicale e il pannolone o quasi. saluti


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Tetris1917
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caro Luca, non ho capito bene quale lezione vuoi impartirmi; ma ti ricordo che nel marzo 2001 a Napoli si ebbe l'anteprima del Genova G8. Se ti e' chiara la metafora, cambia registro!


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kenzo60
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Vorrei aggiungere qualche elemento alla discussione:
Dal 2008 a seguito della emergenza rifiuti, è stato autorizzato lo sversamento in discarica senza alcun trattamento delle ceneri leggere pesanti e dei filtri degli inceneritori, se non mi credete cercate con google decreto 90/2008 all’articolo 9 troverete i CER derogati, cercate Codici CER e leggete da soli…
In pratica l’enorme costo previsto dalla legge che disciplina i “residui” dell’incenerimento sono stati abbattuti con una legge!
Tutti gli industriali della cenere, Marcegaglia in prima fila, hanno avuto un regalo enorme.
I “Residui” andrebbero o cementati o coibentati, ed addirittura a causa dell’enorme tossicità a seguito di recenti studi, non andrebbe bene neanche per il cemento…
Ma in Campania vanno bene senza trattamento, direttamente in buchi per nulla preparati, ma semplicemente individuati per la loro economicità!
la tossicità è paragonabile a quella dell’amianto! Ma i ribelli di Terzigno la devono accettare per solidarietà al mega bussiness trasversale che è sempre stato effettuato nelle nostre terre…
Prima c’erano i Casalesi ora l’esercito, il segreto di stato ed i reati penali.
Forse per questo li stanno arrestando i Casalesi: Perchè non servono più!
Forse per questo la Impregilo ha vinto la gara di ripristino dell’inceneritore di Berlino, perchè ha i costi di smaltimento delle ceneri più bassi dei concorrenti!
Grazie a tutti: Ai politici lautamente foraggiati, all’industria che contemporaneamente licenzia senza battere ciglio, alla stampa che si limita a fare reporting di cronaca e al disinteresse dei cittadini che reputano il problema lontano da loro…
Prima o poi toccherà anche a Voi!
Questo sistema continuerà fin quando tutti insieme non lo fermeremo con l’informazione e con il MoVimento ATTIVO!


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dana74
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A Terzigno é Stato contro popolo

di Italo Romano
Oltre la Coltre

Apprendo dal sito di AgoràVox che a Terzigno, durante gli scontri, un ragazzo é stato investito da un mezzo antisommossa della polizia. Al momento verserebbe in gravi condizioni. L’ennesima carica della polizia ha provocato il drammatico incidente.

La situazione peggiora di giorno in giorno. Le cariche delle polizia sono sempre più frequenti e cruente, come ordinato dal capo della polizia Manganelli: “facciamo il nostro lavoro”.
Ah si? E’ questo il vostro lavoro? Malmenare donne, anziani e gente indifesa per proteggere la volontà di un manipolo di politicanti? Il vostro compito non é combattere la camorra? Vigliacchi!

Forti con i deboli e deboli con i forti. E’ guerra, lo Stato mostra i muscoli sguinzagliando i cani rabbiosi sulla popolazione allo stremo fisico e mentale. Andrà a finire male.

Dopo l’ufficializzazione dell’ubicazione della seconda discarica, la guerriglia é ripartita più cruenta che mai. Raid in negozi a colpi di bastoni, sassaiole e slogan contro i militari accorsi a dar manforte alle forze dell’ordine. Mai tanto coninvolgimento di forze per la lotta alla camorra, mai che io ricordi. Vergogna!

La bandiera italiana é messa al rogo. E’ simbolo di un paese sull’orlo di una rivolta popolare. Piccoli roghi si accendono in tutta la penisola, la gente é stanca. Al pennone del comune di Terzigno la bandiera italiana è a mezz’asta ed é stato esposto un drappo viola, forse in segno di lutto per la morte precoce della fragile democrazia italica.

Con l’apertura della seconda discarica, ancora una volta, lo Stato si mostra complice della Camorra, colluso, corrotto e connivente. Hanno vinto di nuovo loro. I capi della Camorra occupano poltrone isitituzionali, la decisione prese in merito alla discarica ne é la prova lampante.

Per domani il presidente del consiglio di voi italiani ha fissato una riunione d’urgenza per “risolvere” la “nuova emergenza rifiuti”. Alla riunione prenderanno parte il sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta, il sottosegretario alla Protezione civile Guido Bertolaso, il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e i Ministri dell’Economia, dell’Interno e dell’Ambiente. I soliti noti, nessun sindaco del posto, nessuna delegazione cittadina, nessuna associazione ambientalista, nessun esperto in materia. E’ questa la vostra democrazia?

Le bugie hanno le gambe corte. Il miracolo dei rifiuti era una farsa. I nodi sono venuti al pettine e adesso si rischia la rivolta. Con la scusa dell’emergenza vi siete pappati milioni di euro, avete messo una pezza al “problema”, ma si sa, se la soluzione non é presa alla fonte, il problema rimane sempre irrisolto o risolto per breve tempo, giusto quello che occorre per “incantare la popolazione”.

Ora è guerriglia, per fermare la folla dovranno scendere in strada i cingolati e far decollare i cacciabombardieri tanto adorati dal ministro La Russa. Anche Terzigno sa mostrare i muscoli e lo ha dimostrato in questi giorni di duri scontri. Non si tratta di no global, ma é la “semplice” popolazione che é stufa di essere privata dei più elementari diritti che dovrebbero essere garantiti in una democrazia. Tutta l’Italia é con i cittadini di Terzigno, pronta a resistere contro questi fantocci democratici che non hanno alcun interesse del bene comune.

Sveglia Italia! Resistere oggi per non morire domani!
http://www.oltrelacoltre.com/?p=8951


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dana74
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scusa Luca ma sulla base di che sostieni che gli abitanti di Terzigno applaudivano alle forze dell'ordine quando manganellano in giro?
A me non risulta proprio, da Terzigno poi abbiamo avuto molta vicinanza ed affetto verso il mov Notav.


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geopardy
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Sono d'accordo con Kenzo e dissento sul modo di approcciarsi (anche se la rabbia è comprensibile, ero a Genova anch'io al G8) da Luca Martelli .
Aggiungo, però, che in passato, non ricordo se su questo sito oppure, ai tempi della crisi del 2008, ampiamente da noi prevista ben prima del G8 2001, scrissi di non nutrire fiducia nella cosiddeta massa contemporanea, poichè, nessuno ha speso una parola in tutti questi anni (compreso il 2008 e dopo) per dire "beh! questi signori dei movimenti avevano ragione, anzi, se ancora parli con molta gente, ti ricordano (a causa dei famosi "black Block") come un gruppo di teppisti, mentre pseudo-economisti stavano prendendo il nobel, solo per averlo previsto uno o due anni prima (quindi 2006-7).
Siamo nell'era della dominazione mediatica totale, quindi, non mi meraviglio.
L'nformazione ha un potere senza pari, se poi ci associ l'immagine il potere è pressochè totale e chi ne ha il dominio domina il mondo.
Ho provato a scorrere i notiziari sia dell'Ansa che dell' Adn kronos, la prima parlava esclusivamente di assalti alla polizia (guardandosi bene di associarsci immagini, non sarebbero state di supporto) e del ferimento di circa 20 poliziotti, parlava di vetrine spaccate nel centro di Napoli, mentre la seconda non menzionava affatto gli episodi gravissimi avvenuti a Napoli.
In Francia sta succedendo la medesima cosa ed il diretto protagonista è il governo, in Gracia, finora, a nulla hanno potuto i cittadini contro lo strapotere delle banche europee e internazionali, in Ungheria è, praticamente, rivolta costante, ma senza risultati apprezzabili in Estonia e Lettonia, idem, in Islanda idem, in Spagna idem.
Non vi viene il sospetto che ci sia una direttiva quantomeno europea nel far svanire nel nulla qualsiasi protesta contro i "loro" progetti?
Quante proteste ci sono state e ci sono tuttora negli Usa completamente inefficaci, me le banche con tutte le loro famigerate agenzie di ratig continuano a spadroneggiare ed a pretendere, al punto tale che Chavez ha detto burlescamente, ma non troppo: " se il clima fosse una banca lo avrebbero già salvato".
Qui conta solo il dio denaro, gli esseri animati debbono sottostare, previa estinzione, ai loro diktat, cari signori, altro che bebbole.
Non so come si possa uscire da un sistema in cui tutti noi siamo immersi in un ecosistema finanziario, ma qualcosa nel nostro stile di vita lo dovremmo pur cambiare per innescare un lento cambiamento.
La soluzione sarebbe la solidarietà tra i popoli, ma vaglielo a dire ai cinesi, indiani, sudamericani ecc, che ora intravedono una fase vantaggiosa da questo sistema, di seguirci.
Certo, se tutta la polazione europea prendesse coscienza sarebbe un altro paio di maniche; qualcosa ancora contiamo, ma se passassero tutte queste "riforme" continentali, poi, saremmo un' altra bella fetta dell'umanità nel gorgo del poco o nulla.
Ciao
Hasta la victoria siempre!
Geo


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gelsomino
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Nel 1905 chi scrisse I protocolli dei savi di Sion aveva previsto tutto questo: casualità o programmazione?


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sandrez
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Registrato: 2 anni fa
Post: 426
 

e pensate cosa accadrà quando apriranno i cantieri per le centrali nucleari e per i siti di stoccaggio delle scorie nucleari...

~certevolteilsolebatteanchesulculodiuncane~


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oldhunter
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Probabilmente, si concorderà tutti, questa della 'munnezza' è storia e rappresentazione emblematica della situazione del Paese, del suo imbarbarimento, del suo degrado e perciò della sua disgregazione incipiente come entità.

Ma vi è dell'altro su cui nessuno, tranne Luca Martinelli, sembra porre la pur minima attenzione.

Non so dire se è frutto della diseducazione mediatica e culturale cui siamo ininterrottamente sottoposti da sessant’anni noi italiani o se è parte del nostro bagaglio mentale e storico. Fatto sta che è ormai è cosa insita nel nostro DNA stesso: ce ne freghiamo altamente degli altri! Di tutti! Strilliamo solo se pestano il nostro piede, proprio il nostro, ma quello del vicino non ci riguarda! Il diritto altrui non pare rappresentare mai un nostro problema. Guardiamo sgomenti, impotenti, divisi e inani come iloti, alla disgrazia e alla sofferenza del vicino come cosa che non ci riguarda di persona, vogliosi solo di sensazioni forti, di stimoli emotivi che si esauriscono presto nel solo mentale senza susseguente azione concreta. Tutto sembra essere diventato spettacolo cui assistiamo immoti, istupiditi come davanti ad un immenso monitor, tuttalpiù partecipi solo alle chiacchiere del politico, del conduttore o del pifferaio di turno, al commento inutile ed alla disquisizione e al distinguo semantico. Bravi, e non sempre, a tambureggiare sulla tastiera un commento vano come l’abbaiare del cane nella notte.

Ma la gente di Terzigno, quella del G8 di Genova o della val di Susa, gli operai di Pomigliano intanto restano soli, soffrono da soli, muoiono soli come è accaduto a Cucchi e a tanti, troppi altri.

Mentre i responsabili ingrassano alle nostre spalle nella crapula e nel saccheggio infinito dei nostri beni e dei nostri diritti!

Ne sono certo, i ‘manganellati’ di Terzigno non hanno goduto del trattamento similare impartito dagli sbirri nel loro tristo lavoro ai genovesi e ai valsusini, ma di concreto cosa hanno fatto i campani per i genovesi e per i valsusini?

Per estensione – questo intendeva realmente Luca – cosa hanno fatto in questi anni gli italiani tutti per chi soffre ingiustizie, patisce soprusi e ricatti ignobili? Dove sono la solidarietà, il coinvolgimento, il senso di fratellanza che costituiscono la base di qualsiasi vera democrazia partecipativa? Dov’è più il coraggio, la fierezza nel reagire, la capacità di aggregarsi e risorgere che pure abbiamo mostrato in tempi ormai lontani? La nostra forza è solo nell’essere uniti e noi la disperdiamo nei mille rivoli dei particolarismi o della viltà del “tengo famiglia”.


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