la polizia picchiav...
 
Notifiche
Cancella tutti

la polizia picchiava e la cricca "lavorava"...&amp


kitiaram
Estimable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 128
Topic starter  

la polizia picchiava e la cricca "lavorava"...‏

QUESTA E' PARTICOLARMENTE DEDICATA AI "SERVITORI DELLO STATO": POTETE ESSERE FIERI DEL LAVORO SVOLTO 5 ANNI FA (IN ATTESA DI ESSERLO ANCHE DI QUELLO CHE AVETE APPENA RIPRESO)

Dunque si scopre oggi (a 5 anni di distanza) che mentre in Valle di Susa erano schierati centinaia di uomini armati tra carabinieri, polizia e GUARDIA DI FINANZA(!) e mentre l'allora ministro delle Grandiopere chiedeva al suo collega agli Interni Pisanu di usare il pugno duro contro i cittadini che pagano le tasse, che pagano le case al loro giusto prezzo (se hanno i soldi per acquistarle), che pagano il giusto prezzo alle imprese che gliele ristrutturano, mentre un vicequestore usava la benna di un bulldozer per sollevare cittadini inermi rei solo di voler difendere con intransigenza il proprio territorio dall'ultimo colpo mortale e il paese dai ladri di denaro pubblico, mentre sindaci e politici locali con sacerdoti e uomini di fede scendevano in piazza a fianco dei loro cittadini beccandosi l’accusa di Cattocomunisti la Cricca ACCATTOCONFORMISTA si dedicava con profitto anche agli affari propri oltre che a quelli delle lobby amiche: dal blog odierno di Candidonews ricopio di seguito una scheda sintetica ma esaustiva di quello di cui i telegiornali riferiscono con imbarazzo e reticenza e in pochi secondi tra le ore di tv-spazzatura dedicate alla sconfitta della Francia o al pareggio dell’Italia:
_________
Quali sono le accuse?
Concorso in corruzione e corruzione aggravata.

Chi conduce l’inchiesta?
I pubblici ministeri Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi della procura di Perugia, titolari dell’inchiesta sulle Grandi Opere. L’inchiesta venne trasmessa a Perugia per competenza su Roma, quando tra gli indagati fu iscritto il procuratore aggiunto di Roma Achille Toro, accusato di rivelazione di segreto d’ufficio.

Chi sono i due indagati?
Pietro Lunardi, 71 anni, ingegnere, è attualmente senatore del PdL ed è stato ministro delle infrastrutture nel governo Berlusconi tra il 2001 e il 2006. Il cardinale Crescenzio Sepe, 67 anni, arcivescovo di Napoli, è stato prefetto della Congregazione Propaganda Fide dal 2001 al 2006.

Cos’è Propaganda Fide?
È il vecchio nome della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, una delle nove congregazioni della Curia Romana. “Ha competenza per tutto quello che riguarda l’attività missionaria: dirige e coordina l’opera di evangelizzazione dei popoli. Per i suoi ampi poteri (per i territori di missione le sono attribuite anche molte funzioni normalmente esercitate da altri dicasteri) il prefetto della congregazione è anche definito Papa rosso” (Wikipedia). I beni di Propaganda Fide, un patrimonio immenso (si stimano oltre 9 miliardi di euro) sono frutto di proprietà e donazioni secolari. Produce utili per 56 milioni di euro solo in canoni d’affitto.

Da dove nascono le accuse nei confronti di Sepe?
Il cardinale Sepe è stato menzionato negli interrogatori di Guido Bertolaso che aveva spiegato di aver avuto una casa di via Giulia a Roma attraverso il cardinale che dapprima lo aveva ospitato in un collegio universitario di Propaganda Fide. L’architetto Zampolini, “ufficiale pagatore” dell’imprenditore Diego Anemone, ai pm di Perugia poco prima aveva rivelato che a pagare l’affitto della casa in via Giulia era lo stesso Anemone.
Lunardi ha poi dichiarato in un’intervista che quando era ministro Propaganda Fide gli ha offerto gratis per quattordici mesi un appartamento romano che gli ha poi venduto a metà prezzo (secondo Lunardi: secondo altre stime, un quarto).

E le accuse contro Lunardi?
Il nome di Pietro Lunardi è uscito dalla “lista Anemone”, l’agenda di lavori compiuti dalla cosiddetta “cricca” Anemone-Balducci in gran parte come favori a politici per ottenere appalti e controfavori, dopo che di lui aveva parlato Laid Ben Fathi Hidri, l’ex autista di Anemone che aveva raccontato ai magistrati i meccanismi di passaggio del denaro. Avrebbe, nella sua veste di ministro, favorito la concessione di lavori e appalti all’impresa di Anemone e partecipato agli accordi col cardinale Sepe di cui sopra.

Cosa avrebbe ottenuto in cambio Sepe da Lunardi?
Nelle ricostruzioni dei quotidiani di oggi, Repubblica parla di due milioni e mezzo di euro, destinati ad Arcus, un progetto di ristrutturazione dei musei vaticani i cui lavori sarebbero stati affidati alle imprese del Gruppo Anemone. Il Corriere spiega invece che “i 2,5 milioni di euro pubblici sarebbero stati destinati al restauro del palazzo seicentesco che ospita la sede di Propaganda Fide in piazza di Spagna a Roma. Il finanziamento, stanziato anche per la realizzazione di una pinacoteca nello stesso immobile, una proprietà extraterritoriale del Vaticano, ebbe il via libera con il decreto ministeriale a doppia firma varato il 20 luglio 2005, e firmato da Lunardi e da Rocco Buttiglione, allora ministro dei Beni culturali, che regolava gli interventi di Arcus, la società governativa nata per sveltire le procedure dell’edilizia di interesse culturale. I lavori di restauro non vennero mai terminati, e oggi al posto della pinacoteca vi sono solo alcuni uffici amministrativi”. Il Giornale aggiunge che nel Cda di Arcus compare “Ercole Incalza, oggi braccio destro di Matteoli, già interrogato a Firenze per l’acquisto della casa della figlia tramite Zampolini”.
__________

Chissà cosa scopriremo tra cinque anni (con o senza legge bavaglio) riguardo agli affari in atto mentre persino la GUARDIAFORESTALE è stata mobilitata per consentire di trivellare le discariche di rifiuti e i rilevati autostradali della nostra valle?

DA: assembleapermanente


Citazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 30947
 

INTERESSAANTE L'ARTICOLO...


RispondiCitazione
Condividi: