La Sindone, un aute...
 
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La Sindone, un autentico falso

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Tao
 Tao
Illustrious Member
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La Sindone esposta in questi giorni a Torino è un falso. O meglio, è un vero telo di lino di produzione medioevale, ed è vero – al di là di ogni ragionevole dubbio – che non ha nulla, ma proprio nulla a che fare con il corpo di un profeta ebraico itinerante in Galilea ai tempi dell’imperatore Tiberio, morto per crocefissione a Gerusalemme sotto l’imputazione di lesa maestà all’impero romano.

In questo volume esponiamo una raccolta sommaria, ma già così inoppugnabile, delle prove storiche e scientifiche che escludono la possibilità contraria. Ciascuna di queste prove sarebbe sufficiente anche presa da sola, e tale sarebbe considerata da tutti se si trattasse di un qualsiasi altro reperto archeologico. Poiché però si tratta di un oggetto di culto, si continua pervicacemente a negare la validità conclusiva perfino della sinergia inaggirabile di tutte queste prove messe assieme.
Eppure, basterebbe confrontare quanto sappiamo dalla lettura critica dei vangeli sulla sepoltura di Gesù, per escludere che la Sindone di Torino abbia qualcosa a che fare con il suo corpo. Basterebbe confrontare quanto ricaviamo dalle sepolture ebraiche di quell’epoca per giungere ad analoga esclusione.

Basterebbe prendere atto che quando in epoca medioevale la Sindone compare per la prima volta, il primo vescovo che se ne occupa la presenta esplicitamente e tassativamente come un artefatto di un artista dell’epoca (dando perfino ad intendere che sia noto il «chi»). Basterebbe prendere atto che l’analisi del tessuto, delle fibre, della lavorazione, esclude che il telo sia collocabile per la sua produzione nella Palestina dell’occupazione romana, e affermi che le sue caratteristiche coincidono invece con i manufatti medioevali.

Basterebbe prendere atto che l’impronta di un volto umano avvolto in un lenzuolo, una volta che il lenzuolo venga steso, ha una larghezza pressoché doppia di quella della Sindone – è il noto effetto della maschera di Agamennone, che ciascuno può riprodurre con se stesso – e che lo stesso effetto di «dilatazione» dell’immagine, benché in misura minore, dovrebbe aversi anche per il resto del corpo.

Basterebbe riconoscere che i rivoli di sangue (presunto sangue) avrebbero dovuto colare in direzioni completamente diverse, e del tutto diversi dovrebbero essere i segni (presunti) della flagellazione. Basterebbe prendere atto che la prova regina per ogni datazione di reperto archeologico, quella del carbonio 14, affidata dalla curia di Torino a tre laboratori internazionali di sua scelta, ha dato unanime e inequivocabile risultato: epoca medioevale, tra metà del Duecento e metà del Trecento.

Basterebbe prendere atto che tutti i tentativi per rimettere in discussione questi risultati, scoprendo pollini o monete ad hoc, sono stati tutti ridicolizzati da riscontri critici attenti e circostanziati (che il lettore paziente potrà trovare in questo volume). Basterebbe non dimenticare che la fede non dovrebbe aver bisogno di reliquie, come non smise mai di sottolineare la Riforma, che stigmatizzava il carattere feticistico e superstizioso di questa come di tante altre «devozioni popolari».
Basterebbe infine ricordare che fu il cardinal Ballestrero, arcivescovo di Torino, a riconoscere che l’esame al carbonio 14 segnava la parola fine ad ogni disputa e doveva essere accettata da tutti i credenti. Ma tutte queste evidenze, ciascuna delle quali già da sé risolutiva, non serviranno a nulla.

Chi oggi vive nell’Italia di Berlusconi e Ratzinger non vive in un paese dell’Europa moderna, tale perché ha metabolizzato tre secoli successivi all’illuminismo, ma in un luogo geostoricamente oscuro e indefinibile, dove l’unica cosa certa è che il modello di razionalità e di scienza, quando va bene, è un’incredibile trasmissione di superstizioni chiamata Voyager, mentre l’accertamento dei fatti, lo spirito critico, l’uso della logica, sono additati urbi et orbi come il nemico e il male da cui libera nos. Amen.

Paolo Flores d'Arcais
Fonte: http://temi.repubblica.it
Link: http://temi.repubblica.it/micromega-online/la-sindone-un-autentico-falso/

da MicroMega 4/2010, in edicola


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Nyarlathotep
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Gli yankees subito hanno cercato letteralmente di mettere una "toppa" in tutti i sensi alla questione del radiocarbonio.
Semplicemente dicendo che il campione analizzato proveniva da una ricostruzione avvenuta nel medioevo per riparare la sindone. Ma esami di confronto, a quanto ne so, non sono mai stati effettuati, quindi restano solo parole (quelle loro vs il radiocarbonio).

Per il resto, la figura impressa mi sembra più "disegnata" che "stampata" su un corpo, mai visto la sindone dal vivo ma dalle immagini le proporzioni fisiche umane sembrano distorte.


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Pellegrino
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riportare Repubblica per parlare della Sindone è come citare La Difesa Della Razza per parlare di Anna Frank....

...ma per piacere....


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Pellegrino
Famed Member
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solo alcune falsità dell'articolo:
"La Sindone esposta in questi giorni a Torino è un falso. O meglio, è un vero telo di lino di produzione medioevale"

Il tessuto è esttamente uguale a quelli ritrovati in galilea e risalenti al primo secolo, non riportando per altro materiale organico assieme alle fibre vegetali, secondo prescrizioni ebraiche.

"Basterebbe prendere atto che quando in epoca medioevale la Sindone compare per la prima volta"

...se ne parla già in un paio di Vengeli apocrifi.....

" Basterebbe prendere atto che l’analisi del tessuto, delle fibre, della lavorazione, esclude che il telo sia collocabile per la sua produzione nella Palestina dell’occupazione romana, e affermi che le sue caratteristiche coincidono invece con i manufatti medioevali"

falso, vedi sopra.

"Basterebbe prendere atto che l’impronta di un volto umano avvolto in un lenzuolo, una volta che il lenzuolo venga steso, ha una larghezza pressoché doppia di quella della Sindone – è il noto effetto della maschera di Agamennone, che ciascuno può riprodurre con se stesso – e che lo stesso effetto di «dilatazione» dell’immagine, benché in misura minore, dovrebbe aversi anche per il resto del corpo"

infatti qui non viene ipotizzato un trasferimento dell'immagine per "contatto" ma per " proiezione".

"Basterebbe riconoscere che i rivoli di sangue (presunto sangue) avrebbero dovuto colare in direzioni completamente diverse"

..diverse rispetto a cosa?
Per altro vi si ritrovano tracce di sangue venoso e arterioso....

" e del tutto diversi dovrebbero essere i segni (presunti) della flagellazione"

il "flagellum" romano lascia tracce in tutto e per tutto identiche a quelle sulla Sindone, infatti le cordicelle erano inframmezzate da frammenti metallici o osseri per aumentare l'effetto delle fustigazioni.

" Basterebbe prendere atto che la prova regina per ogni datazione di reperto archeologico, quella del carbonio 14, affidata dalla curia di Torino a tre laboratori internazionali di sua scelta, ha dato unanime e inequivocabile risultato: epoca medioevale, tra metà del Duecento e metà del Trecento"

Il valore delle datazioni al C14 ha subito da parte di tutta la comunità scentifica un notevole ridimensionamento, per altro la sindone ha subito svariati incendi che avrebbero potuto cambiare la datazione.

"tutti i tentativi per rimettere in discussione questi risultati, scoprendo pollini o monete ad hoc, sono stati tutti ridicolizzati da riscontri critici attenti e circostanziati "

Non basta dire che "i risultati sono stati ridicolizzati" perchè lo siano davvero. A tal proposito ricordo certe ridicolizzazioni a riguardo delle anmalie archeologiche, alle teorie alternative sull11/9, alle scie chimiche etcetc....

"Basterebbe non dimenticare che la fede non dovrebbe aver bisogno di reliquie, come non smise mai di sottolineare la Riforma, che stigmatizzava il carattere feticistico e superstizioso di questa come di tante altre «devozioni popolari». "

gratuita esaltazione di una religione a scapito di un'altra.
vabbè che agli imperialisti piacciono di più i luterani...ma insomma..un pò di decenza....

"l’Italia di Berlusconi e Ratzinger "

...e ti pareva che non c'entrava Berlusconi (siamo nel patologico)

"non vive in un paese dell’Europa moderna, tale perché ha metabolizzato tre secoli successivi all’illuminismo, ma in un luogo geostoricamente oscuro e indefinibile, dove l’unica cosa certa è che il modello di razionalità e di scienza, quando va bene, è un’incredibile trasmissione di superstizioni chiamata Voyager, mentre l’accertamento dei fatti, lo spirito critico, l’uso della logica, sono additati urbi et orbi come il nemico e il male da cui libera nos. Amen."

Per concludere, vi lascio volentieri i Flores d'Arcais, i Tozzi, i pieri Angela, gli Odifreddi, le margherite Hack...andategli a raccontare anche una sola delle vostre convinzioni, quelle per cui frequentate comedonchisciotte, poi ne parliamo, e ci faciammo due risate......


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Nyarlathotep
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riportare Repubblica per parlare della Sindone è come citare La Difesa Della Razza per parlare di Anna Frank....

...ma per piacere....

Scusami se te lo dico non voglio essere offensivo ma mi sa di risposta data più dal fastidio che altro.


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DaniB
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beh pellegrino, di solito sono d'accordo con te su queste cose, anche se sono ateo... il fatto è che mi piacciono i ragionamenti obiettivi, e quelli dell'UAAR (di cui flores d'arcais fa parte) certe volte sono più ideologizzati del pcus. Questa volta però non puoi attaccare la persona (o il canale, ossia "Repubblica") per confutare gli argomenti. Se quello che dice è vero, se i dati che riporta sono esatti (non ho voglia di valutare, non mi interessa l'argomento, infatti dico SE...) beh allora c'è poco da attaccare la persona, bisogna controbattere punto per punto, sennò...
Per ultima cosa ti chiedo, in questo caso chi ha più interesse nel dire menzogne? chi ne guadagna di più a livello di riconoscimento? Per me la Chiesa, che va avanti da secoli con questa sindone come reliquia, simulacro e fetticcio della propria santità e divino statuto... ne perderebbe molto se saltasse fuori che è un falso, per questo secondo me è plausibile pensare che nasconda il fatto, spacciando un falso per vero.


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DaniB
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mi hai anticipato.... touche... Però c'è da approfondire....


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Pellegrino
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Ti ricordo che UAAR e CICAP vanno disgustosamente a braccetto.....


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Pellegrino
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ecco dunque a cosa crede Flores d'arcais:

Che nel medioevo si sapesse (contrariamente ad ogni iconografia precedente) che i romani puntavano i chiodi sul polso e non sul palmo,

che ci fosse una differenza fra sangue venoso e arterioso e che sarebbero state inventate (prima o poi) delle tecniche di analisi del sangue,

cha sarebbero stati inventati i microscopi per scoprire i pollini,

che fossero così astuti da simulare la particolare posizione dei piedi del rigor mortis,

che fossero così astuti (senza ragione all'epoca) dal non usare colore o pigmento o bruciature per produrre l'immagine,

che sarebbe stato possibile scoprire la sovrimpressione di scritte di tipo "legale" in greco, latino ed ebraico impresse per sovrapposizione secondo la pratiche di sepoltura dei condannati a morte tra i romani dell'epoca (una sorta di "certificato".

Senza nessuna ragione avrebbero creato le macchie di sangue prima di formare l'immagine (sutto le macchie non c'è immagine).

Sempre senza nessuna corrispondenza con l'iconografia avrebbero riprodotto non la classica corona di spine, ma un casco completo.

Sempre poi in previsione delle moderne tecniche d'indagine avrebbero prelevato del terriccio con tracce di aragonite (tipico di gerusalemme) per spargerle nella zona dei piedi, delle ginocchia e sulla punta del naso per simulare le cadute
etcetcetcetc........
etcetcetcetc........
etcetcetcetc........

Quanto alla patetica prova di Garlaschelli beh..ha solo strofinato un lenzuolo dall’esterno con dell’ocra.
Non vi ricorda piero Angela che spiega con dei legni a delle corde i "cerchi nel grano"????
Come al solito le spiegazioni di CICAP e soci sono ben più inverossimili delle più assure duperstizioni!!

Solo i fisici dell’Enea di Frascati hanno ottenuto qualcosa di simile, bombardando con un laser a eccimeri (raggi di luce potentissimi e velocissimi) del tessuto. Solo così sono riusciti a ottenere una colorazione simile a quella dell’immagine della Sindone.


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Pellegrino
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...la Chiesa, che va avanti da secoli con questa sindone come reliquia, simulacro e fetticcio della propria santità e divino statuto... ne perderebbe molto se saltasse fuori che è un falso, per questo secondo me è plausibile pensare che nasconda il fatto, spacciando un falso per vero.

Per tua conoscenza, lo stesso Papa la ha chiamata "icona" e la Chiesa non ha mai affermato dogmaticamente che la sindone è "vera" semai che tutto lo farebbe pensare.


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TizianoS
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La Sindone ha una storia antichissima, e documentata, al confronto il presente articolo di Flores D'Arcais fa semplicemente ridere. Gli imperatori bizantini non persero mai la speranza di tornare in possesso della sacra icona.

Riporto un passaggio del libro SINDONE di Maria Grazia Siliato Edizioni PIEMME pagg. 235/6:

La lettera ritrovata a Palermo

Nell'anno 1910, nella Biblioteca Nazionale di Palermo fu esposto un Codice, un "Chartularium" che raccoglieva documenti dell'Ordine cavalleresco "Costantiniano-Angelico" fondato dal Despota principe dell'Epiro Niceforo I della famiglia imperiale Angelo Comneno, che aveva regnato a Costantinopoli.

Nessuno o quasi badò a un documento, archiviato come FOLIUM CXXVI . Era la copia di una Supplica che, alle Calende d'Agosto del 1205, un parente dell'ultimo legittimo imperatore bizantino, di nome Teodoro Angelo Comneno, aveva presentato a Papa Innocenzo III dopo il saccheggio di Costantinopoli.

Teodoro Angelo aveva preso coraggio, s'era spinto fino a Roma, perché nel frattempo s'era sparsa la notizia della sconfitta e l'imprigionamento di Baudoin nelle mani dei Bulgari. E la supplica diceva:

L'anno scorso [1204], nel mese di aprile, con il falso pretesto di liberare la Terra Santa, l'esercito crociato è venuto a devastare la città di Costantino... Dividendosi il bottino, i Veneziani presero i tesori d'oro, d'argento, d'avorio, i Galli - Franchi, - le reliquie dei Santi, e massimamente sacro fra queste il Telo in cui nostro Signore Gesù Cristo fu involto dopo la morte.... Sappiamo che le cose sacre sono conservate a Venezia, in Gallia e in altri luoghi dei predatori, ma il Sacro Telo è in Atene... I predatori si tengano l'oro e l'argento, ci sia restituito ciò che è sacro: per la qual cosa ha posto massima fede nel tuo intervento il mio fratello e signore...


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A_M_Z
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non vedete che ha la faccia da hippie, non può che essere GESU CRISTO IDDIO.

gesu è vissuto davvero e se non ci credete peggio per voi, non farete mai parte del cattoclub ipocritaignoranteritardato con posto assicurato in paradiso!

gesu, nato da maria vergine (vergine con altri gigli ops figli..mah) concepito dalla spruzzata santa dell'arcangelo.
Morto e poi risorto..siii come no!!!!

dai figa! è MARKETING.. il mago telma fa di meglio, lo intervistano pure su gente ed eva3000, quasi più credibile di gesu!

Scusatemi ma il giro d'affari che la "sindone" smuove?

Gite organizzate dalle parrocchie, turisti, filiera con catering, autobus, servizi accessori d'accoglienza.
Alberghi, punti ristoro, souvenir.
Che sia falsa o vera poco importa: sarà sempre vera!

Pecunia non olet! Ne sindone quidem!


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lino-rossi
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le questioni religiose non hanno certamente bisogno di prove particolari. si può guardare la sindone con molti stati d'animo diversi, compreso quello che si tratti di un falso medievale.
quello che è certo è che c'è qualcuno che ha il bisogno di dire che "la fede non dovrebbe aver bisogno di reliquie", quando il Papa stesso ha esordito a Torino dicendo che si tratta di una "icona", come del resto disse anche GPII. segno evidente che il membro dell'UAAR non è attento, oppure ha la smania di attaccare sempre e comunque. a volte si rischiano delle figuracce, come in questo caso. bisognerà dire a BXVI di mandare un telegramma al suo vecchio interlocutore: http://www.radioradicale.it/scheda/124900/125816-dio-esiste-pubblico-dibattito-tra-ratzinger-e-flores-darcais-teatro-quirino-via-delle-vergini-7


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mendi
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Io non capisco tutto questo interesse per la sindone. Fosse anche il lenzuolo che avvolse un morto in croce, cosa mai importerebbe? Cosa aggiungerebbe? Cosa dimostrerebbe?
Se invece si deve considerare una sorta di santa reliquia da venerare, allora ricordiamo il santo prepuzio (di Gesù Cristo), venerato per tanti secoli nelle chiese cattoliche, a parte il fatto che giravano qualcosa come otto santi prepuzi. Un po' troppi anche per un super dotato.


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sentinella
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Ih che camurria! direbbe Montalbano. Ma se uno ha la fede che bisogno ha di un lenzuolo mezzo ammuffito???
La fede non si dovrebbe basare su un intima convinzione che non ha bisogno di nessuna prova materiale???
Qua si stava solo discutendo del cattivo gusto di certa gente (Maledetto XVI e il suo codazzo di pervertiti) mica della fede. Per me uno può credere in quello che vuole, dai marziani a Nostradamus. Bisogna però che non rompa i coglioni agli altri. E la chiesa cattolica in Italia rompe veramente i coglioni in modo pesante.


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