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L'intellettuale "deve" lanciare pietre!


AlbaKan
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Edward Said lancia pietre contro l'esercito israeliano

Una foto. Tre uomini lanciano pietre. Al centro compare un uomo anziano, è di circa 50 anni, indossa occhiali da sole e un cappello. Una foto. Un uomo anziano lancia un sasso contro un avversario che non appare nell'immagine. La Palestina. L'intifada. L'intellettuale e critico Edward Said è tra la folla che lancia pietre contro l'esercito israeliano. Una foto, Una pietra. Un intellettuale.

Per un gran numero di casi, il significato di una parola è il suo uso nel linguaggio; oggi si chiama "intellettuale" colui che si dedica alla coltivazione delle scienze e delle arti. Che uso confortante nascosto in un'origine meno lusinghiera: la parola "intellettuale" nacque come un insulto. Nel 1894 il militare francese Alfred Dreyfus fu processato per spionaggio e poi incarcerato nella prigione sull'Isola del Diavolo; i suoi sostenitori hanno affermato che le accuse erano false e che il vero sfondo della persecuzione è stato l'antisemitismo dei settori più conservatori che non potevano sopportare di vedere un ebreo come alto funzionario. Fu in questo contesto che Emile Zola, il più memorabile difensore di Dreyfus, pubblicò il suo famoso J'accuse (Io accuso), ed è stato anche quando gli anti-dreyfusiani lanciarono il loro arsenale contro gli intellettuali. Furono gli antisemiti, i sostenitori dell'ordine, i difensori di una detenzione arbitraria, che hanno coniato l'insulto; quelli che "pensavano che stavano difendendo dal nichilismo una società organica, armoniosa e ordinata, e utilizzavano questa parola nei confronti di chi consideravano malato, introspettivo, sleale e disturbato", come scrisse magistralmente Christopher Hitchens.

Edward Said, questo malato, introspettivo, sleale e disturbato, ha gettato pietre contro un esercito che da più di mezzo secolo opprime il popolo palestinese con il pretesto di difendere una presunta società organica, armoniosa e ordinata. Fu lo stesso Said a dire: "Lo spirito di opposizione rappresenta per me più del valore di un compromesso, perché l'avventura, l'interesse e la sfida della vita intellettuale sono legati al rifiuto dello status quo nel momento in cui la lotta a favore di emarginati e svantaggiati sembra essere loro così sfavorevole". Anche se impegnato nella coltivazione delle scienze o delle arti, l'occupazione genuina dell'intellettuale è lanciare pietre, materiali o metaforiche, cercando di rompere un ordine vergognoso. Le donne e gli uomini che assumono tale compito di solito si trovano in una situazione di evidente svantaggio, in quanto contano solo sulla giustificazione delle proprie ragioni per affrontare poteri che tendono a superarli.

In una società democratica, la slealtà ragionata dell'intellettuale è intesa come un gesto di opposizione che può essere contrastato solo con la ragione; in una società autoritaria l'intellettuale è un promotore di slealtà che merita di essere punito, anche penalmente. Oggi, quando si sviluppa una crescente persecuzione di movimenti sociali come il Congresso dei Popoli e la Marcia Patriottica, vale la pena ricordare alcune azioni della giustizia colombiana. Quando fu arrestato arbitrariamente Francisco Toloza, membro dela Marcia Patriottica un procuratore antiterrorismo affermò: "Non ha impugnato le armi, il suo contributo sono le idee, questo lo rende molto pericoloso". Pochi giorni fa, nel quadro del processo nei confronti di alcuni membri del Congresso Popolare accusati di sostenere una protesta universitaria, la responsabile ad amministrare la giustizia ha dichiarato: "Non siamo contro qualsiasi azione, sono professionisti, studenti universitari con un livello educativo e culturale, per cui si pretende una maggiore attenzione nel rispettare la legge, non per i loro differenti ideali, ma da tutti i colombiani si pretende di mantenere il rispetto". Troviamo pubblici ministeri che non hanno paura di dire che pensare è pericoloso e merita una punizione, o giudici che hanno considerato come aggravante l'essere studenti universitari.

Richiama l'attenzione il fatto che un giudice con tanta difficoltà a formare un argomento coerente, sostiene che gli imputati non sono perseguitati per le loro idee, ma le loro attività professionali sono un incentivo a garantire una pena più severa. Quello che il giudice non menziona è che tali attività professionali consistono proprio nel pieno esercizio di un lavoro intellettuale. Paola Salgado è una nota avvocatessa femminista; Sergio Segura è un giornalista che si occupa della copertura giornalistica dei movimenti sociali; Daniel Jimenez è un agronomo che ha messo le sue conoscenze al servizio del movimento contadino. Il "livello educativo e culturale" di cui parla la giudice, è un velato annuncio della criminalizzazione delle attività intellettuali critiche dell'ordine corrente.

Tali atteggiamenti crescono in un contesto in cui gli attacchi contro gli intellettuali in vari settori crescono, e dove molti rivendicano di sanzionare nuovi reati di opinione. Il professor Miguel Angel Beltran è stato arrestato di nuovo. La senatrice Paloma Valencia e la rappresentante Maria Fernanda Cabal fecero gravi accuse contro César Jerez e il sacerdote Javier Giraldo in recenti dibattiti parlamentari. L'avvocato conservatore Guillermo Rodriguez sostenne in un dibattito televisivo che avere libri di Camilo Torres potrebbe mostrare un qualche tipo di legame con l'Esercito di Liberazione Nazionale -ELN-. In breve, si criminalizza la difesa dei diritti umani, l'appartenenza al movimento contadino, e anche la lettura e la scrittura di libri.

Il termine "intellettuale" è nato come un insulto verso coloro che denunciarono la cattura manipolata di un funzionario innocente. Oggi vediamo catture manipolate di intellettuali, questi malati, introspettivi, sleali e disturbati che, con le loro pietre attaccano una società che pretende di essere organica, armoniosa e ordinata, ma il cui caos reale nasconde un dispotismo scandaloso che criminalizza il pensiero dei suoi uomini e donne migliori.

Anche se i giudici non conoscono la logica, dei pubblici ministeri pronti a criminalizzare il pensiero o dei politici orgogliosi di mostrare la propria ignoranza, le pietre continueranno ad essere lanciate e spaccheranno i muri dell'infamia che ci circonda.

Fonte: http://www.colombiainforma.info/politica/seccion-politica/2632-intelectuales

Versione italiana: http://vocidallastrada.blogspot.it/2015/08/lintellettuale-deve-lanciare-pietre.html


Citazione
Nieuport
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"compare un uomo anziano, è di circa 50 anni..."
A 50 anni uno è anziano? Ma mi faccia il piacere! E a 70 anni cosa si è? Morti viventi?


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lanzo
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Ovviamente l'autore sara' uno sbarbatello - pero'.... dalla foto: i 50 se li porta proprio male...


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lanzo
Honorable Member
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ww.theguardian.com › World › Higher education
Sep 26, 2003 - Edward Said, who has died aged 67, was one of the leading literary critics of the last quarter of the 20th century. As professor of English and ...
Quindi ? Volevi far passare che la cosa e' fresca - quando invece e' roba di almeno 15 anni fa ? Infatti ti guardi bene di dare date.


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AlbaKan
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Ovviamente l'autore sara' uno sbarbatello - pero'.... dalla foto: i 50 se li porta proprio male...

In effetti, nel 2000 (più o meno) Edward Said aveva circa 65 anni. La gaffe dell'autore comunque, non sminuisce i grandi contenuti dell'articolo.


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