Molto semplicemente...
 
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Molto semplicemente......

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mincuo
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Per imparare chi comanda su di voi trovate semplicemente chi non vi è permesso criticare.


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MarioG
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Per imparare chi comanda su di voi trovate semplicemente chi non vi è premesso criticare.

Quando la sintesi estrema coglie nel segno!
Ora non resta che trovare chi non e' permesso criticare.


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mincuo
Illustrious Member
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Coloro che non è permesso criticare faranno prima o poi delle leggi che vi impediscono di criticare, cioè di esercitare critica su di loro e/o su argomenti afferenti a loro. Cioè renderanno la critica un reato. Evidentemente se lo faranno devono avere il potere di farlo, a differenza di altri che questo potere non ce l'hanno, per quanto illustrati come potentissimi. E lo faranno in barba a tutto e tutti, Costituzioni, Governi o popoli, ergo significa che già comandano su di voi.
Il resto è più o meno fuffa......


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MarioG
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Coloro che non è permesso criticare faranno prima o poi delle leggi che vi impediscono di criticare, cioè di esercitare critica su di loro e/o su argomenti afferenti a loro. Cioè renderanno la critica un reato. Evidentemente se lo faranno devono avere il potere di farlo, a differenza di altri che questo potere non ce l'hanno, per quanto illustrati come potentissimi. E lo faranno in barba a tutto e tutti, Costituzioni, Governi o popoli, ergo significa che già comandano su di voi.
Il resto è più o meno fuffa......

Chiaro. Non sono pochi ormai ad avvertire "l'influenza" piu' o mena irresistibile che emana da quel centro di potere.
Ognitanto, qualcuno in buona fede vi si scontra rimanendo un po' interdetto, come quando si urta un vetrina troppo trasparente. Come il signir Oddifreddi qualche tempo fa.
Pero', passando dai massimi sistemi a fenomeni simili su scala ridotta, la frase volteriana mi fa riflettere anche sull'offensiva riguardo ai nuovi crimini di pensiero a partire da quello cosiddetto "omofobico".


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il_navigante
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Grazie, riflessione interessante.

Ciò non toglie, che nel propio intimo una persona può avere ancora la libertà di una sua opinione di critica verso ciò che non accetta e che esteriormente non viene più criticato, o per paura di ritorsioni violente o semplicemente perché oramai comunemente accettato dai più.

L'importante è mantenere il cuore e l'intelletto "svegli".


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mincuo
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Grazie, riflessione interessante.

Ciò non toglie, che nel propio intimo una persona può avere ancora la libertà di una sua opinione di critica verso ciò che non accetta e che esteriormente non viene più criticato, o per paura di ritorsioni violente o semplicemente perché oramai comunemente accettato dai più.

L'importante è mantenere il cuore e l'intelletto "svegli".

Bravo "navigante" ben detto. Poi che uno la sua opinione "nel suo intimo" ce l'abbia in galera e calunniato e infamato a mezzo stampa è ininfluente, un dettaglio diciamo....
Oppure che debba proprio tenersela nel "suo intimo", ma proprio "intimissimo", che significa anche tenere la bocca chiusa no?
Sono d'accordo. Sarebbe "Je suis Charlie....Chaplin"... al tempo del cinema muto intendo.


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oriundo2006
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State tranquilli...e' solo l'inizio...


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Simulacres
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Grazie, riflessione interessante.

Ciò non toglie, che nel propio intimo una persona può avere ancora la libertà di una sua opinione di critica verso ciò che non accetta e che esteriormente non viene più criticato, o per paura di ritorsioni violente o semplicemente perché oramai comunemente accettato dai più.

L'importante è mantenere il cuore e l'intelletto "svegli".

Bravo "navigante" ben detto. Poi che uno la sua opinione "nel suo intimo" ce l'abbia in galera e calunniato e infamato a mezzo stampa è ininfluente, un dettaglio diciamo....
Oppure che debba proprio tenersela nel "suo intimo", ma proprio "intimissimo", che significa anche tenere la bocca chiusa no?
Sono d'accordo. Sarebbe "Je suis Charlie....Chaplin"... al tempo del cinema muto intendo.

Man mano che si diventa tutti un po’ più "Je suis Charlie....Chaplin”, (è ciò che si insegna nelle scuole) i nostri “dei” - che diventano sempre più potenti e più feroci - non ci lasceranno man mano, per distrarci, che obblighi e ansie per tutta la durata di quella cosa che ancora si chiama: la vita. A 'sto punto il destino dell'uomo mi sembra pressoché fissato: Marionetta a comando, Vittima su misura.

La Scuola “Je suis Charlie....Chaplin”, avrà fatto tutto il suo dovere, credo, quando il “diritto di critica” sarà proibito in tutti i paesi del mondo.
E’ il suo destino.


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Raziel79
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Tashtego
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State tranquilli...e' solo l'inizio...

Può darsi che abbiano appena iniziato, anzi, sicuramente hanno appena iniziato. E benchè il prossimo avvenire mi paia molto fosco (anche grazie alla stupidità/vigliaccheria di chi non vuol vedere, cioè la massa. Siamo ancora al Franza o Spagna purchè se magna... Verrà comunque a breve il tempo in cui non si "magnerà" più), può darsi che non siano loro a finire. Ormai son quasi allo scoperto, il potere dà l'illusione dell'invincibilità e prima o dopo tutto sarà palese anche per gli stupidi/vigliacchi di cui sopra e sarà troppo tardi; è già troppo tardi, credo, e ci avviamo verso una dittatura quale ancora non se ne sono viste; una dittatura che si appoggia su mezzi tecnologici potentissimi. Il tempo più buio stà per arrivare. Peccato solo per gli uomini di buona volontà che non accettano tutt'ora nessun tipo di dispotismo. Tuttavia per me son sempre questi ultimi i vincitori, se almeno si ritiene che "restare uomo" in queste congiunture è una vittoria. E "non esser uomo", ancorchè vincitore era e resta una sconfitta. Un qualsiasi virus o batterio può sterminare una civiltà ed uccidere un Da Vinci o un Michelangelo, ciò non gli dà comunque alcuna superiorità su un Da Vinci od un Michelangelo. Quando i fiumi limpidi si trasformano in fogne scompaiono le trote e trionfano i ratti. Così nella cloaca del mondo moderno trionfano necessariamente quelle creature che alla cloaca son più adatte. La terra domani apparterrà ai mostri molli, a meno che da oriente qualcuno sia capace di spazzar via questa lebbra incombente.


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il_navigante
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Peccato solo per gli uomini di buona volontà che non accettano tutt'ora nessun tipo di dispotismo. Tuttavia per me son sempre questi ultimi i vincitori, se almeno si ritiene che "restare uomo" in queste congiunture è una vittoria. .

Bel passaggio, grazie.
Non bisogna rattristarsi per chi vuole 'restare uomo' perché ciò è una grande virtù, e questo a prescindere dalle varie leggi umane che vorrebbero limitare la libertà della circolazione delle idee, del discrimine, e dell'uso dell'intelletto.
Quanti dittatori nella storia dell'umanità sono ora...polvere.


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mincuo
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Qualcuno polvere, qualcun'altro invece con la marsina nuova, ma è sempre quello di prima. La differenza sta che gli "uomini di buona volontà" scompariranno definitivamente. Un tentativo fatto e ripetuto varie volte, uguale identico negli ultimi 200 anni, ma questa volta con successo.
Non resteranno che uomini annichiliti, incapaci di un ragionamento proprio, senza più umanità, senza radici, territorio, storia, memoria e tradizioni che gli saranno state cancellate o stravolte del tutto - e siamo già a buon punto - con un linguaggio sempre più stereotipato, uniforme e povero e tra qualche tempo più o meno lungo saranno - secondo quanto conosco e posso stimare - privati perfino delle loro pulsioni primarie. Saranno però contenti, allevati ad essere contenti della loro schiavitù fin da piccoli e saranno i migliori alleati e i migliori devoti ai loro carnefici.


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Primadellesabbie
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Vedo un bel ritratto di Voltaire, una presenza "ingombrante" nel suo tempo. Non era piaciuto a Casanova (erano rimasti delusi l'uno dell'altro) che però era di gusti difficili, nemmeno Federico II (che voleva vedere negli altri nient'altro che strumenti per il proprio uso) gli era andato a genio. Questi erano i tempi.

Poco dopo la sua morte si taglierà la testa al Re, a quello continentale dato che con quello insulare i conti erano già stati regolati, e lì cominciano i nostri guai.

É chiaro che prima o poi avrebbe dovuto accadere, ma per mano di un popolo consapevole, a celebrare proprio la raggiunta consapevolezza e la necessità di una forma di potere che ratificasse l'avvenuta emancipazione, un potere che, lungi dal defilarsi (e come potrebbe), assumesse una maestà al cospetto della quale si potesse immaginare la nuova struttura sociale.

Senonchè quel popolo, il popolo di quei tempi, non era per niente consapevole. Forse certi ambienti "intellettuali" dell'epoca hanno sbagliato le valutazioni, forse avranno avuto delle ragioni, forse l'esperimento del Grande Incendio di Londra aveva dato i risultati sperati e si voleva replicare lo stesso effetto di accelerazione, radere al suolo ogni cosa per permettere alla nuova coscienza di costruirsi una società a sua misura.

Un tragico errore di valutazione, colà dove si puote...?

Fatto sta che l'acceleratore, da allora, é rimasto pigiato, e di tappa in tappa, ci siamo trovati in un sistema che per ragioni evocatorie chiamiamo democrazia che, contemplando, anche per un funzionamento a bassi regimi, la necessità di quella consapevolezza che brilla ancora per la sua timidissima diffusione, rappresenta il contesto più fertile che si possa immaginare per lo sviluppo incontrollabile di gruppi e comunità tenute insieme da legami preesistenti, o da finalità leganti diverse dalla modesta sopravvivenza concessa, ancorché celebrata come sublime conquista, dalla democrazia.

E la "maestà" ora si chiama FMI (o qualsiasi altra cosa evidente o nascosta nei pressi).

Molti guai, compresa l'impossibilità di una libertà da condividere in un contesto di liberi, sono conseguenza della strada scelta allora.

Poi ci sarebbe da soppesare il gioco delle parti che si distingue nella vicenda che stiamo considerando, senza il quale sarebbe più difficile tenerci a bada (capisco le ragioni di principio, ma...e Equitalia?).


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il_navigante
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Si è vero, purtroppo viviamo in mezzo a fortissime correnti che portano l’umanità verso il basso e verso il buio dell’ignoranza, ma non bisogna disperare.

La scelta spetta al singolo, se farsi trascinare passivamente e per pigrizia da questa corrente, guardando solo verso il basso, oppure se fare uno scatto ‘virile’ di reni, girare il proprio volto verso l’alto e risalire come fa il salmone.

Il salmone raffigura bene l’uomo che va controcorrente, dal basso verso l’alto, e che va alla ricerca delle sue proprie origini spirituali e della Verità. E’ l’uomo anticonformista che cerca la verità non tenendo conto dell'apparenza.
Certo che la corrente della disinformazione e delle falsità dei nostri giorni è molto forte, l’acqua è ingannevole, e i pericoli sono sulle sponde, l’importante è che l’uomo tenga sempre il suo volto rivolto in avanti, verso l'alto, controcorrente, deciso e determinato, appunto come fanno i salmoni.

Arriverà, non arriverà? comunque sia, non avrà sprecato inutilmente la sua vita.


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Simulacres
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Qualcuno polvere, qualcun'altro invece con la marsina nuova, ma è sempre quello di prima. La differenza sta che gli "uomini di buona volontà" scompariranno definitivamente. Un tentativo fatto e ripetuto varie volte, uguale identico negli ultimi 200 anni, ma questa volta con successo.
Non resteranno che uomini annichiliti, incapaci di un ragionamento proprio, senza più umanità, senza radici, territorio, storia, memoria e tradizioni che gli saranno state cancellate o stravolte del tutto - e siamo già a buon punto - con un linguaggio sempre più stereotipato, uniforme e povero e tra qualche tempo più o meno lungo saranno - secondo quanto conosco e posso stimare - privati perfino delle loro pulsioni primarie. Saranno però contenti, allevati ad essere contenti della loro schiavitù fin da piccoli e saranno i migliori alleati e i migliori devoti ai loro carnefici.

Dici bene. Dall'alto del mio incommensurabile pessimismo sugli uomini (vado a fasi alterne... il pessimismo mi concede una visione obiettiva del reale, l'ottimismo fa fiorire la speranza anche nella più cupa delle visioni) è da tempo che vado affermando che gli "uomini di buona volontà" scompariranno definitivamente perché i "conflitti d'interesse" (trad. bassezze umane) infastidiscono troppo anche gran parte degli schiavi "democratici" dei nostri giorni per essere tollerati a lungo.

Quando sento solo pronunciare intorno a me la parola democrazia, ecc. ecc. io sputo! La democrazia oggi, come ieri e meno di domani, non è consentita a nessuno, la si uccide assieme agli uomini che vi credono. È più sicuro.


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