Negazionismo-Quando...
 
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Negazionismo-Quando si parla a sproposito


Giovina
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I morti sono morti.
Un francese, un italiano, un americano, un orientale…..morti: sono uomini morti.
Ci sono molte morti. Vogliamo ora buttarci come iene, sciacalli sui morti?

Per una causa si puo’ decidere di morire, o far morire qualcun altro, non solo un nemico, anche tra la propria gente se il fine merita.

C’e’ poi una morte piu’ grande di tutte, la vera morte.
E non bastera’ saperne per poterne morire, perche’ dovremo trovare coraggio, volonta’ per poterla abbracciare con liberta’.
Fino ad allora si continuera’ a morire sempre delle stesse morti, di qua o di la’ delle barricate, in completa ignoranza e schiavitu’.


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Giovina
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Credo che non si debba rischiare di fomentare nessun razzismo.


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dana74
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E poi perché chi nega la Shoah, lo fa con l’intento di perpetuare il crimine, di minacciare l’esistenza del popolo ebraico e dello Stato di Israele. "

la precrimine insomma ad religionem....

a proposito...come mai loro non ammettono i bimbi di religone e discendenza ebraica nelle loro scuole?

http://www.asianews.it/notizie-it/Razzismo:-scuole-religiose-ebraiche-rifiutano-studenti-neri-etiopi-16196.html

Una cosa è certa, i morti non sono tutti uguali, in italia non si possono ricordare le vittime delle Foibe perché i discendenti del CNL a servizio degli Usa lo impediscono


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oriundo2006
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Post: 3237
 

E' indubbio che la comunità ebraica abbia avuto e abbia sopratutto oggi un notevole 'peso' nell'università, nei centri di ricerca, nelle istituzioni della Repubblica Italiana ( vedasi ad es. il caso della Sign.ra Fornero e figlia: ma l'elenco è lungo...: e non sottacerei le esternazioni durante la Giornata del Ricordo...): non sono solo dei 'si dice', ma è certo ad es. il peso che sulla riforma Gelmini ha avuto Giorgio Israel, e si potrebbe continuare. Il punto è questo: sono degli intellettuali validi o di parte ? Ovvero, tendono a favorire i propri correligionari e le idee della comunità cui appartengono - sia pure latamente - oppure sono sì sotto l'influsso dell'ideologia che ogni religione porta con sè, anche solo indirettamente, ma sanno liberarsene in favore del rigore e del metodo scientifico, il quale è lontano anni luce dalle tradizioni dogmatiche delle Scitture: ebbene, la risposta non è certo semplice. Una prova indiretta potrebbe darla proprio la 'vexata questio' sull'olocausto: continuamente servirsene come arma nel dibattito politico, nonchè in quello storico, potrebbe a ragione far pensare alla loro non-oggettività DI PRINCIPIO. Infatti, che bisogno c'è ad ogni piè sospinto di farne argomento di lotta contro i 'goym' tutti, se non motivati da odio profondo ed incoercibile contro questi, irrazionale e fanatico, al di là di prove, responsabilità e fatti accertati: l'origine in effetti non sta nei fatti storici, ma in questo passo della Torah "..."Perchè io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione" (Esodo 20:5)...". Dunque, gli ebrei in quanto tali si possono sentire autorizzati a far pagare le conseguenze delle persecuzioni ai popoli che furono loro avversari, italiani e tedeschi innanzitutto, anche molto oltre i tempi storici in cui avvennero i fatti. Ma può questa animosità, che giunge fino ad identificarsi COMPLETAMENTE con il loro 'dio' ( e ci sarebbe tanto da dire al riguardo ! ) arrivare ad accecarli fino in fondo, prendendo a pretesto qualsiasi 'fatto' utile a farne arma di ricatto e di 'colpa' contro i discendenti di tali popoli ? Direi correttamente che la risposta non può essere precostituita: ma l'accanimento con cui la comunità ebraica perseguita chi non aderisce a tutto ciò costituisce essa stessa la risposta.


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Erwin
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Nella "lotta" al Revisionismo storico,detto spregiativamente "negazionismo", la "maestra" lipstadt deborah,"ebrea" ,sionista,la... "bocca che non sapeva nulla" (di olocausto)...non è passata inutilmente!

Da tutto principio si esibì sul ring tale pisanty valentina,col supporto del "delicato fiore universitario" bolognese ed altra similia ,per la precisione:

Umberto Eco,
Patrizia Violi,
Mauro Wolf,
Furio Colombo ,
Arthur Hertzberg,
Nadine Fresco,
Maurice Olender,
Liliana Picciotto Fragion,
Adriana Goldstaub
Marcello Pezzetti del Centro Documentazione Ebraica Contemporanea,
Sarah Halperyn del Centre de Documentation Juive Contemporaine,
amie McCarthy e Kenneth McVay del Nizkor Group,
i bibliotecari dell’ YIVO Center (New York),
Jeffrey Ross dell’ Anti-Defamation Legue,
Alastair McEwen,
Stefano Traini
gli amici dottori e dottorandi dell’Istituto di Comunicazione dell’Università di Bologna.

L'obbiettivo : Carlo Mattogno,il massimo conoscitore di "Auschwitz " e dintorni,alla cui risposta , pisanty, non trovò nulla da contestare,infatti non si conosce a tutt'oggi qualcosa somigli ad una risposta.
Aveva(no) sperimentato la logica revisionista!

Ora si propone tale di cesare donatella che si esibisce affermando che il "negazionismo" sarebbe il "residuo arcaico e inesplicabile del passato fascismo."

Quindi il revisionismo sarebbe solo un "residuo fascista". Rimane da spiegare che fascista sarebbe
un Rassinier,ex comunista, socialista,membro della "resistenza " francese,internato in 2 lager tedeschi,pluridecorato;
un Felderer,ebreo e testimone di geova;
un Faurisson,un liberale vecchio stampo;
un Ginsburg,ebreo, comunista, che scriveva con lo pseudonimo di “J. G. Burg”;
un Atzmon, ebreo;
uno Shamir ,ebreo;
un Cole,ebreo...
ci fermiamo per non annoiare!
MISTERI dei credenti olocaustici,dello STERMINAZIONISMO salariato o meno!

La critica completa alle affermazioni di tale di cesare al seguente link:
http://olo-dogma.myblog.it/archive/2012/02/01/non-credi-all-olocau-to-neghi-la-hoah-dei-4-000-000-di-ausch.html


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NY
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x oriundo che scrive
"sono degli intellettuali validi o di parte ?"
come possono nn essere di parte se sono parte di una comunità? ossia di una parte...?


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MM
 MM
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Registrato: 3 anni fa
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Io credo che si possa riconoscere i morti ebrei e la tragedia dell'olocausto. 'Per non dimenticare'. Posso essere d'accordo. Non sono peró d'accordo sul vivere di rendita, per così dire, e su questa e su questi motivi parassitare intere società. Un morto ha comunque perdute le ncessità di lavoro e di cibo e puó anche essere, per quel che ne sappiamo in realtà, che del nostro ricordo e delle nostre preghiere non gliene importi nulla. 'Lasciate che i morti seppelliscano i morti' significa semplicemente che i morti hanno quel che gli serve e chi si occupa di loro altrove, là dove sono, se ci sono. Un individuo ha il diritto di negare quel che gli pare se si tratta di una opinione, così come gli ebrei hanno il diritto di affermare quel che gli pare, finchè negazione o affermazione non divengono volontà di sopraffazione.


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NY
 NY
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Negazionismo
Ormai, in Francia, negare lo sterminio degli Armeni è un reato punibile con il carcere. Credo sia un passo avanti di grande importanza, un riconoscimento dovuto e finalmente arrivato alla memoria delle vittime ed alla verità storica, e che spezza una sorta di tabù, o di equivoco, al quale anche la comunità internazionale si è prestata troppo spesso. In Turchia, al contrario, è punito con il carcere chiunque faccia riferimento in pubblico all’idea stessa che sterminio ci sia stato. Consegue da questo che il negazionismo sia in ogni caso da trattare come un reato da punire penalmente? Non lo credo. [b]Il negazionismo è in sé una pratica storicamente, eticamente e culturalmente indecente, e non vi è discussione su questo.[/b] Ma altro è che a farsene portatori sia la storiografia ufficiale di paesi interi, ed i loro partner nello scenario internazionale, altro è che rimanga il folle e vergognoso territorio di minoranze esigue (non dico non pericolose) e ben circoscritte del punto di vista ideologico, contro le quali è possibile combattere (non dico vincere) con le armi della documentazione storica e della ragione, della cultura e dell’impegno civile.

Enzo Campelli, sociologo professore università la sapienza roma
ebreo e sionista agente al servizio della comunità ebraica nele università.
http://moked.it/blog/2012/02/09/negazionismo-5/
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[b]Il negazionismo è in sé una pratica storicamente, eticamente e culturalmente indecente, e non vi è discussione su questo.[/b]
cOME è POSSIBILE CHE UN DCENTE CONSIDERI IL REVISIONISM STORICO UNA PRATICA INDECENTE quando questa pratica è l'unico strumento scientifico ch permettte lo sviluppo della conoscenza e la analisi degli errori in un sistema,sia esso sociale che strorico?
anche questo soggetto andrebbe sbattut a CALCI IN CULO FUORI DALLE UIVESITà insieme a tutta la Comunità ebraica


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