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Nuova Italia - giorno 0


SeveroMagiusto
Estimable Member
Registrato: 3 anni fa
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link: http://www.lavocedellaplebaglia.net/2012/11/nuova-italia-giorno-0.html

Pubblicato il Manifesto ME-MMT per una nuova politica economica nazionale. Sarà un punto di svolta per la vita del Paese?

“Italia, alzati e cammina!” Parafrasando un celebre miracolo, oggi potrebbe essere il giorno della resurrezione del nostro Paese. Nei panni di Gesù Cristo un intellettuale visionario, Paolo Barnard, in quelli del novello Lazzaro l’Italia, Nazione da tempo morta e sepolta. Uno Stato che esiste solo sulle cartine geografiche e che ha abdicato a tutte le sue funzioni primarie in favore di una pseudo Unione Europea che si è rivelata essere in realtà una associazione a delinquere di stampo bancario/industriale. In barba alla Costituzione e con l’attiva complicità dei Partiti Italiani, una banda di razziatori, traditori, decerebrati, inetti, inutili, con forse qualche sparuta eccezione (almeno si spera). Al vertice di questa montagna di merda, l’uomo che oggi in conferenza stampa ha affermato che la politica di austerity nel nostro Paese deve continuare con decisione, impoverendoci sempre di più, e che ha tessuto le lodi degli altri due massacratori dell’economia, i suoi compari Monti e Draghi (i Mario Bros., solo che questi non sono divertenti). ( http://www.lastampa.it/2012/11/26/italia/politica/napolitano-no-retromarcia-su-misure-l-economia-soffre-domanda-interna-RJhYdfBAk3EXLbJxqF9PhP/pagina.html )

Che cosa ci vogliono nascondere

Per chi non avesse realizzato appieno in che razza di trappola ci hanno cacciato i signori di cui sopra, ecco un breve riassunto di ciò che penso di aver capito:
Paolo Barnard è un giornalista che è stato ostracizzato dai media per aver scoperchiato con le sue inchieste pentoloni che dovevano rimanere chiusi. Calderoni pieni di cacca. Nella quale ci hanno messi a sguazzare.
Nel suo studio intitolato "Il più grande crimine" ( http://paolobarnard.info/docs/ilpiugrandecrimine2011.pdf ), denuncia il funzionamento del perverso intreccio fra potentati economico-finanziari e politica che sta imponendo la propria azione liberticida in mezzo mondo, compreso il nostro Paese. Una delle chiavi per imporre il proprio dominio è quella di controllare tutti i settori fondamentali nello sviluppo della società moderna: finanza, banche, industria, materie prime, grande distribuzione, informazione, istruzione, istituzioni, politica. La tendenza è quella di concentrare nelle mani di sempre meno persone tutti questi elementi. Praticamente tutto è ormai controllato da un monopolio o un cartello, che decide quasi ogni aspetto della nostra vita. Essendo il denaro alla base della nostra società, sulla sua creazione e sul suo utilizzo si è concentrata l'attenzione della lobby bancaria, con risultati per noi nefasti.
Quanti cittadini Italiani sanno che la Banca d'Italia ( http://it.wikipedia.org/wiki/Banca_ d'Italia) è al 95% in mani private (Banca Intesa e Unicredit insieme ne posseggono oltre la metà)? E così le Banche Centrali di moltissime Nazioni, che dunque hanno rinunciato alla prerogativa di produrre in proprio il denaro, lasciando la lucrosa attività alla speculazione bancaria. Ma il vero tracollo per il nostro Paese è avvenuto con l'adesione alla U.E. e alla Moneta Unica. L'Euro è l'assassino dell'economia, poichè ora siamo costretti ad acquistare il denaro indebitandoci con le banche private, che a loro volta lo ottengono a "prezzo di favore" dalla BCE. Non contenti di averci ridotti in povertà, i nostri governanti hanno firmato a livello europeo anche tutta una serie di trattati liberticidi ed esautorato il nostro Parlamento dalla maggior parte delle sue prerogative, andando anche contro i dettati della Costituzione. Il tutto senza mai sentire il parere degli Italiani. L'Italia non è più un Paese Sovrano, nè finanziariamente, nè politicamente. Tutte le questioni importanti che alla fine influenzano la nostra vita di ogni giorno vengono prese da un manipolo di persone che curano gli interessi non dei cittadini d'Europa, ma quelli dei potentati che li hanno voluti nei posti chiave delle Istituzioni: le grandi banche, le grandi industrie, le multinazionali.

Rompere il muro dei media

Tutto ciò è stato possibile mantenendo un capillare controllo dell'informazione. I cittadini devono essere mantenuti all'oscuro di tutte queste trame, ed essere convinti che l'unica strada percorribile sia quella tracciata da chi ci vuole annientare.
Paolo Barnard invece ha portato in Italia alcuni fra i più importanti esponenti dell'economia che si rifà alle idee di John Maynard Keynes, il cui fulcro è la possibilità da parte dello Stato di spendere a deficit. Lo Stato cioè deve agire come finanziatore di prima istanza, immettendo denaro nel circuito economico e indebitandosi con sè stesso. Questo debito è fittizio in quanto lo Stato non ha alcun problema a saldarlo avendo la possibilità di battere moneta in proprio. Ovviamente ciò è possibile solo per una Nazione che mantenga la propria sovranità monetaria. Avendo il nostro Paese rinunciato alla Lira, così stando le cose non può quindi permettersi di finanziare tutti i servizi pubblici in maniera ottimale.
Gli esperti della MMT (Modern Money Theory) , guidati dall’economista Warren Mosler, hanno studiato un "piano di battaglia" che può portare l’Italia ad uscire dalla spirale discendente in cui si trova. Il “Programma di salvezza economica del Paese” è stato annunciato oggi con una pagina a pagamento sul Corriere della Sera, dopo un primo pretestuoso tentativo di boicottaggio da parte della stessa testata ( http://memmt.info/site/wp-content/uploads/2012/11/Programma_memmt.pdf ). Gli attivisti che supportano questa iniziativa hanno dovuto tassarsi per poter finalmente vedere un giornale nazionale trattare di questi temi. Infatti Barnard aveva già organizzato con gli economisti della UMKC (University of Missouri-Kansas City) una convention di due giorni a Rimini lo scorso Febbraio alla quale hanno partecipato circa 1800 persone. Paganti. 40 € a testa per sentir parlare di economia. Non credo che sia mai accaduto in nessuna parte del mondo. Per la cronaca la somma raccolta è servita a coprire le spese vive; gli economisti non hanno preteso un cachet ma sono stati rimborsati di tutte le spese di viaggio. Barnard ha pubblicato la lista di tutte le spese sostenute per l'organizzazione dell'evento sul suo sito ( http://www.paolobarnard.info ). Bene, di tutto questo avvenimento epocale si è straparlato in rete, ma nessun media mainstream ha fatto il minimo accenno. Pur sapendo benissimo del convegno ed essendoci fra l'altro una troupe di "Servizio pubblico" di Santoro a fare interviste, non è andato in onda un secondo in TV, e non una riga sui giornali.

Ricordo invece lo straordinario impatto mediatico che ebbe non molto tempo fa l’iniziativa di un libero professionista che aveva analogamente pagato di tasca propria un annuncio, sempre su Corsera, col quale sollecitava gli Italiani a contribuire di tasca propria a ripianare il debito pubblico. Ma in quel caso erano soldi che dalle tasche dei cittadini andavano alle banche. Ora che l’idea che viene proposta è al contrario quella di arricchire i cittadini in barba alle banche, i media saranno altrettanto solleciti?

Al di là del valore tecnico

Tralasciando gli aspetti tecnici, l
a cui comprensione risulterà ostica per molte persone fra cui il sottoscritto, la cosa importante è che prendendo spunto da questa iniziativa si apra un dibattito sull’economia e sulle sue funzioni. La gente dovrebbe cominciare a farsi un po' di domande su quello che sta succedendo, capire che questa "crisi" non accade per caso ma è voluta da chi si sta intascando tutti i nostri soldi; bisogna che si chieda che cosa è il denaro, come si crea, come viene amministrato; che si renda conto che prima ancora che una questione finanziaria, abbiamo un enorme problema politico, di Democrazia. L'economia deve essere al servizio della collettività, non viceversa. E' solo uno strumento. Se non funziona bene va aggiustato. E se non si può riparare si deve sostituire. La gente deve capire che questa situazione, nella quale i nostri politici ci hanno cacciato a forza, ha delle alternative. Che poi siano le politiche economiche neo-keynesiane o altro, non ha importanza. Il Popolo deve riappropriarsi (riappropriarsi?) della sovranità e decidere quale strada percorrere.
Questo annuncio per me dovrebbe funzionare come un grimaldello, per introdurre l'argomento. Una volta chiarita la situazione del come funziona l'economia, la gente dovrebbe successivamente porsi una serie di altre domande, del tipo:
· viviamo (o abbiamo mai vissuto) davvero in una Democrazia compiuta? E da qui si potrebbe partire con tutta una serie di considerazioni storiche. In particolare su quello che è accaduto nel nostro Paese dal dopoguerra ad oggi.
· la Democrazia rappresentativa è vera Democrazia? Quali sono le alternative?
· che significa essere uno Stato? Che significa far parte della U.E.?
· ha senso la nostra Costituzione? E' rispettata dalle Istituzioni Repubblicane?
Cosette così, insomma.
Intanto GRAZIE BARNARD.

Severo Magiusto


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