Il mondo non parla di altro: i due pazzoidi che meditavano di uccidere Obama vestiti in smoking bianco. Una roba da film.
La sospettosa che è in me mi costringe (ferma restando la simpatia per Obama) a chiedermi come mai tanta cagnara per quello che è ovviamente l'assurdo progetto di due ragazzini esaltati, pericolosi quanto nazisti dell'Illinois. Quando si uccise Robert Kennedy, a pochi giorni da una probabile vittoria, non lo si fece con un plot hollywoodiano.
Ma ammetto che probabilmente da qui si sottovalutano i sentimenti dell'America profonda, sia quella che reagisce con eccessivo sgomento ai ragazzini fuori di testa sia a quella, ancora viva sotto le ceneri, che non riesce a trattenere paura e indignazione all'idea che un nero venga eletto Presidente. Molti gli esempi in giro, a cominciare dallo scandalo nato durante i comizi di McCain e della Palin in cui la folla gridava: "Kill him! Uccidetelo!"
Su Internet si trovano in vendita magliette "Hate Obama", in cui si declina in varie forme il timore che Obama odi i bianchi o sia segretamente un terrorista islamico. Propaganda di bassa lega? Può darsi. Ma fa presa su sentimenti inconfessabili di tante aree rurali in cui i "White supremacists", pur minoritari, hanno ancora voce. In tanti forum si trovano affermazioni di questo tenore:
- Sono orgoglioso di essere bianco. Ci sono altri americani che sanno quanto sia meglio essere bianchi.
- Bin Laden ha un sacco di soldi e adorerebbe avere un fratello musulmano come comandante in capo. Stanno mettendo uno dei loro a capo della nostra nazione, e ci distruggeranno tutti!
- Io ho rispetto del nostro Paese, a differenza di Obama che vuole abolire i nostri diritti e rendere l'America un Paese comunista.
- Sono stufo dei gruppi di sinistra che supportano ogni colore eccetto i bianchi. E so che gli unici che sostengono la mia razza sono il Ku Klux Klan e il movimento ariano. Non ho scelta.
Forte è il timore, tra i sostenitori di Obama, che molti elettori moderati nel segreto dell'urna saranno guidati da altrimenti inconfessabili sentimenti razzisti e voteranno per McCain solo per questo motivo. Altri temono disordini di piazza se Obama vincerà, o ne hanno addirittura la certezza qualora dovesse perdere.
Una cosa è certa: queste elezioni non sono come le altre. Mettono in gioco emozioni viscerali che sicuramente l'algido Al Gore o il comico Bush non destavano minimamente. L'auspicio è che tutto si svolga regolarmente, e che non ci si metta anche l'infernale Diebold a complicarne gli esiti.
Debora Billi
Fonte: http://crisis.blogosfere.it/
Link: http://crisis.blogosfere.it/2008/10/quanto-contano-i-nazisti-dellillinois.html
28.10.08