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teoria fusione fredda: miniatomi

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In questa puntata della via crucis teorica attorno alla cosiddetta fusione fredda, ci soffermiamo sulle considerazioni qualitative di Stremmenos, fruibili dal blog di Rossi:
Hydrogen/Nickel cold fusion probable mechanism
www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=338

Stremmenos parte dall'atomo di idrogeno, secondo il modello di Bohr.
Del modello di Bohr va detto che e' considerato piuttosto obsoleto. D'altronde non puo' essere del tutto casuale che come modello riesca a fornire risultati piuttosto precisi per l'atomo di idrogeno.

Stremmenos ripresenta l'idea di miniatomo. Ci ricorda che se un atomo di idrogeno si intrufola nella struttura cristallina di un metallo, perde, per modo di dire, il guscio, cioe' l'elettrone che avvolge il nucleo di idrogeno finisce nel mare di elettroni che si muovono come bande bassotti fra il reticolo. Risultato: il suddetto idrogeno, una volta nel reticolo cristallino del metallo, puo' comportarsi alla stregua di un miniatomo, perlomeno per un tempuscolo definito dal principio d'incertezza di Heisenberg, dell'ordine di 10 ^ -18 secondi.

Questi miniatomi, essendo elettricamente neutri, potrebbero essere catturati dal nucleo di nichel durante un tempo tipico delle reazioni nucleari, vale a dire 10 ^ -20 secondi.
Affinche' possano fondersi con il nucleo di nichel, questi miniatomi di idrogeno dovrebbero avere dimensioni davvero striminzite, dell'ordine di 10 ^ -14 metri. Verosimilmente, dal punto di vista statistico solo un numero esiguo di miniatomi dovrebbe esibire questa caratteristica.

La spiegazione di Stremmenos differisce leggermente dall'ipotesi di lavoro di Rossi-Focardi, in quanto secondo lui anche l'elettrone dell'idrogeno verrebbe catturato entro il nucleo di nichel, dove causerebbe un'annichilazione in-situ con il positrone da decadimento beta+ considerato da Focardi-Rossi nel nucleo ormai trasmutato in rame.

Stremmenos poi spiega perche' secondo lui il sistema non dovrrebbe esibire l'effetto Moessbauer:
1) il nucleo di rame cosi' originato non fa parte del reticolo cristallino
2) il rame gia' di per se' non esibisce l'effetto Moessbauer

E' tutto dalla stazione Greca della via crucis.

-- NB --
Stremmenos farebbe bene anche a spiegare qualitativamente come vengono ingoiati i due gamma da 512 keV che dovrebbero essere emessi in direzione opposta a seguito delll'annichilazione in-situ: e- + e+ -> 2 gamma.
Li avra' cancellati con la gomma in-situ! Si eccita il nucleo assorbendoli immantinente? Ogni tanto dovrebbero pur farcela a scappar via, pieni d'energia come sono. Misteri delle spiegazioni virtuali.
Focardi e Rossi non li riscontrano di fatto.

-- PS 1 --
Articolo generalista di Stremmenos, tratta della situazione della fusione fredda in generale, e ricorda oltre all'eterna contrapposizione fisica quantistica vs classica, alcuni principi di fisica dello stato solido (le vibrazioni del reticolo, i meccanismi di schermatura elettronica dei protoni):
Evaluations, ideas and proposal upon new energy sources
www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=185

Non perdersi la versione originale in greco (ahime' moderno), che figura in appendice all'articolo in inglese (fortunatamente moderno).

-- PS 2 --
Articolo piu' recente e piu' dettagliato, sempre di Stremmenos, con ulteriori illustrazioni:
A detailed Qualitative Approach to the Cold Fusion Nuclear Reactions of H/Ni
www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=497

Qui l'autore spiega l'assenza di radiazioni gamma altamente energetiche nel reattore E-Cat con l'effetto Compton e con l'effetto fotoelettrico; inoltre ribadisce il ruolo insignificante dell'effetto Moessbauer.
Summa summarum per Stremmenos l'energia dei raggi gamma da 512 keV (dovuti all'annichilazione e+ con e-, dopo che il Cu-59 decade per effetto beta+) viene assorbita e trasformata in calore. Il Cu-59, lo ricordiamo, per Stremmenos si ottiene dalla fusione di un miniatomo effimero e striminzito di idrogeno (dunque elettricamente neutro) con il nucleo del Ni-58.

Stremmenos ci ricorda che la maggior degli isotopi radioattivi del rame decadono dopo poco tempo (da meno di mezzo minuto per il Cu-59 a qualche ora per Cu-61 e Cu-62) in nichel.
Solo il Cu-63 ed il Cu-65 sono isotopi stabili del rame.

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