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Il Caposaldo


GioCo
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
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Voglio farvela breve. In poche righe, voglio provare a ribaltare tutte le vostre prospettive. Ce la posso fare? Vediamo.
Ci provo trattando tre argomenti "nuovi" distinti e connessi tra loro a catena: "Parlare Chiaro", "Insegnare il contorcimento", "A due passi dall'inferno (al terzo sei dentro)".
Chiarisco che tutti questi argomenti non trattano di qualcosa che sta fuori, ma quello che vediamo rispetto ciò che sta dentro di noi. Ogni argomento è esposto senza verità, perché la verità oggi per noi è un giudizio e allora dobbiamo accettare prima una prospettiva di libertà che abbiamo abdicato volontariamente. Poi forse "riaggiustati" nella struttura, possiamo rimetterci a cercare una qualche verità nei fenomeni. Ma vi dico subito che "riaggiustare" è un opera faraonica, quindi smorzate gli entusiasmi e dimenticate la verità (per adesso).

1) Parlare Chiaro
Di nuovo, ve la faccio molto breve. Abbiamo perduto ogni capacità di parlare in modo semplice e comprensibile, scambiando ciò che nasce dal semplice e diviene complesso per l'inestricabile e il complicato accessibile a pochi "privilegiati". Ci siamo da soli e volontariamente infilati in un ginepraio di parole da dove non siamo più usciti, perché ci è stato detto quando eravamo più innocenti che serviva per indicare la strada della "grande festa" che aspettava solo noi, ma per arrivarci dovevamo "volerlo" e seguire i cartelli. Solo stando sulla strada saremmo giunti infine alla "grande festa" in cui tutti avremmo vissuto in un mondo migliore. Per ciò chiunque non è stato sulla "retta via" è per forza finito nel ginepraio a fare quello che fanno i cattivi bambini. Peccato che il conducente non fosse nemmeno l'Omino di Burro e il carro non era diretto nel Paese dei Balocchi, ma era la meta fin dal principio. L'inganno era che il Carro era la Meta e la Fine. Questo Collodi non ce l'ha detto.
Tutto quello che facciamo e si continua a fare è produrre contorcimento del corpo per cercare di uscire dal ginepraio di parole in cui tutti siamo finiti e con il solo risultato efficace di rimanere ancora più in trappola spendendo sempre più energie per ottenere informazioni che hanno lo scopo di liberarci. Come nella rete del ragno.
Perchè banalmente non sappiamo più cos'è la libertà, oltre al puro contorcimento. Adesso vi faccio alcuni esempi chiari e diverrà semplice capire cos'è "chiaro" verbalmente e cosa no. Nel '92 non abbiamo sconfitto la corruzione con "Mani Pulite", perché la "corruzione" semplicemente esiste solo in politica. Se c'è la possibilità di corrompere un funzionario della pubblica amministrazione vuol dire che esistono i funzionari che non sono corrotti, oh no? Se però un privato straniero compera l'intera classe politica dirigente ed estromette chi non si adegua (come Craxi) e mantiene in permanente stato di debolezza tutti gli altri che non vuole o non può comperare o estromettere, di fatto costui ha risolto il problema della corruzione. Non c'è più e infatti non posso chiamare di Pietro, d'Alema, Amato e Prodi, alcuni tra i protagonisti del golpe bianco ai danni dello Stato Italiano del '92, corrotti. Li devo chiamare con un termine chiaro, non "politicamente corretto" (che è un contorcimento) ma chiaro: collaborazionisti. Hanno collaborato con un ente privato straniero per smantellare lo Stato Italiano.
Che poi costoro ne siano o meno coscienti, riguarda la verità. Ma che noi si debba prima prendere coscienza che è obbligatorio parlare chiaro, se no non esiste nessuna libertà di scelta, esiste solo il ginepraio di parole dentro cui possiamo essere confusi e contorti è pacifico. Allora cerchiamo di definire per benino cos'è questo "chiaro". Chiaro significa a posto, cioè nel posto giusto dove vederlo bene sotto ogni profilo, prospetto e angolatura. Se io sto tra il pubblico di uno spettacolo, chi fa lo spettacolo non gradisce se mi scaccolo o guardo le tette della mia vicina, vuole le mia attenzione tutta concentrata sullo spettacolo che è un trucco, l'opera di un bagatto che deve convincermi (il trucco non il prestigiatore) che i conigli escono dai cilindri e non nascono dai conigli. Allora costruisce una "morale" che non è una morale ma un codice comportamentale secco condiviso con il pubblico, dove "scaccolarsi" non sta bene e guardare le tette della mia vicina è sconveniente oltre che lesivo, per me e per lei. Se sei convinto di questa "morale" che non ha niente a che vedere con la parola "morale", allora farai solo una cosa, terrai l'attenzione ben fissa sullo spettacolo privato del prestigiatore e ti darà fastidio chiunque te la tolga da lì perchè "non saprai cosa fare altrimenti" e ti inventerai ogni balla pur di impedire che ti venga tolta l'attenzione dallo spettacolo che ti deve convincere che i conigli "scientificamente è dimostrato e certificato dal bollino blu" oltre che dal rigore del metodo scientifico che "escono dal cilindro" per ciò chi discute è un "qualcosa" di sconveniente e va perseguito. Lo so perché sono uno spettatore e posso testimoniare che le cose stanno così: a noi piacciono i patiboli e piace vedere il condannato che viene giustiziato. Lo vedo e anche tu lo vedi, ma oltre a vedere devi anche accettarlo e insieme a questo sei poi costretto (non da me ma dall'evidenza evidente) ad accettare le conseguenze che sono una dopo l'altra orrende. Senza scampo. Quanto resisti? Non lo so, dipende da te. Puoi andare avanti finché vuoi, ovunque guardi dopo, è orrore. Io non arrivo a vedere tutto ad esempio, dopo un po' vado a dormire, perché sono debole.
2) Insegnare il contorcimento
Anche qui sarò breve. L'insegnamento come il "suffragio universale" per il voto nella demoniocrazia è il primo passo per addestrare la mente a guardare lo spettacolo. L'insegnante non vuole che tu guardi le mosche quando insegna, qualsiasi merda insegna. L'insegnante è pagato per fare il blanditore, deve blandire il suo alunno e deve farlo per il suo bene, cioè fare in modo che la sua attenzione rimanga a prescindere incollata verso l'ordine costituito che è il solo spettacolo a cui deve assistere perché è il solo spettacolo ufficiale a cui è giusto assistere. Insegna quindi ciò che è vero e ciò che falso, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato e lo fa dentro una struttura che impone rigidi orari e comportamenti per il bene esclusivo della struttura e non dell'alunno che non è mai al centro se non "con il trucco". Che poi lo scolaro sia o meno indisciplinato e tenti di non seguire le regole ha davvero poca importanza. Egli sarà comunque vittima del vero e unico insegnamento obbligatorio che è il contorcimento, cioè "la morale", cioè fissare l'attenzione sullo spettacolo di prestigio che ti dimostra senza dubbio che i conigli escono dai cilindri. Che scappi in eterno pensando così di "non farti fottere dal sistema" perché sei forte e gli restituisci la pariglia in una specie di "occhio per occhio" rovesciato verso "il Dio" del momento che ci governa (con la prospettiva più allegra futura di diventare al massimo un prestigiatore che truffa meglio) o che accetti la sfida perchè "sei un genio e una volta arrivato in cima cambierai le cose" (con la prospettiva migliore di farti comperare a un buon prezzo, come si fa con il bestiame migliore) non ha importanza perché sei salito sul Carro e una volta salito non hai scampo. Hai accettato che si va tutti alla "grande festa", sei salito sul Carro e questo è il patto luciferino che ti fotterà per la vita. D'altronde non c'era molta scelta, se non morire subito o diventare così marginale da sparire del tutto o nel niente assoluto della cronaca del Vuoto. Come i pellirossa, il tuo destino senza il Carro è l'estinzione. Le cose (per noi) stanno così. Lo vedo e anche tu lo vedi, ma oltre a vedere devi anche accettarlo e insieme a questo sei poi costretto (non da me ma dall'evidenza evidente) ad accettare le conseguenze che sono una dopo l'altra sempre più orrende. Sempre più Nere. Sempre più dominio dell'Ombra. Non ho ancora visto la luce e sono disceso parecchio in questa Ordalia, credimi.

Adesso cerca di capirmi, ma dopo il prossimo non aggiungo altro. Non sprofondo così tanto nel marcio, non ci riesco. Almeno non ancora. Perdona la mia debolezza "momentanea".

3) A due passi dall'inferno (al terzo sei dentro)
Quali sono? Li conosciamo anche troppo bene. Li sperimentiamo di continuo eppure, devo dirti quali sono. Riflettici: perché? Non ho risposte, non facili per lo meno e a me non piace come avrai capito il contorcimento. Sono stanco di contorcimenti e se posso e li vedo, li evito.
Il primo passo te l'ho già detto: il blandimento. In genere basta e avanza per tutta la vita. Il blandimento funziona esattamente sullo stesso canale del sesso. Per questo i pedagogisti erano schiavi spesso pederasti e altrettanto spesso pedofili. La sessualità al maschile è nei mammiferi un comportamento innato che spinge alla ricerca del partner femminile che è quasi sempre passivo e sfrutta il fascino (dei feromoni) per attirare il maschio nell'incontro che è geneticamente predeterminato nella struttura animale. Ma anche i bambini tendono a essere passivi ed è facile scambiare il bisogno di cura e attenzione che la dipendenza umana richiede nella crescita, per ricerca di attenzione sessuale. Basta poco, basta aver subito quell'attenzione nella crescita e voilà, sarete pedofili a vita perché l'attenzione sessuale verso l'età infantile sarà a quel punto (da adulti) resa "liberamente" desiderabile. Anche quello fa parte del processo di blandimento.
Sul blandimento Huxley (che era un insegnante) ci ha fatto un romanzo per chiarire come sia possibile la dittatura morbida per tramite del blandimento.
Il blandimento non è altro che "convincere con le buone maniere gli altri a fare quello che vogliamo anche se è contro i loro interessi". Noi la conosciamo con tanti altri termini del "politicamente corretto" come ad esempio "arte del buon governo". Il bladimento si riconosce perché aborrisce la chiarezza. Deve presentarti sempre ogni cosa per il suo aspetto complesso e farlo in modo che appaia senza soluzione: vuoi tirare fuori i conigli dal cilindro? Certamente, ma è molto complesso. Solo un genio può riuscire a capire come si fa. Se pensi invece che sia un banale trucco e cerchi "la via facile" per scoprirlo, allora ti verrà concesso solo se aderisci all'Ombra che funziona su un principio di omertà assoluta.

Questo è il primo passo e se lo fai non sei ancora dentro l'inferno ma hai ancora due passi da fare e li farai, il successivo perché hai già fatto il primo e il secondo ti apparirà a questo punto come una necessaria quanto inevitabile e giusta conseguenza. Impossibile rifiutarsi di fare anche il secondo. Il secondo è la minaccia. Se non fai allora ...
La minaccia è per noi la "regola" e non c'è modo per me di spiegarti che nemmeno questa parola è a posto dentro di noi. Per noi la "regola" è esattamente e solo questo: l'imposizione di un comportamento dietro una minaccia, concreta o bleffata a poca importanza. Potrei anche dirti cos'è una regola ma anche se ti troverò d'accordo con me, non la riconoscerai perché non l'hai mai sperimentata. Non ci viene concesso di sperimentarlo. Per ciò la misura esatta della tua posizione in ogni frangente (primo o secondo passo per l'Inferno) ce l'hai dal momento che puoi vedere con chiarezza cos'è la regola senza che sia per te in alcun modo necessario imporla con la minaccia. Pensaci bene, se la regola non contiene minaccia, per te diventa inapplicabile.
A cosa serve il secondo passo? A farci accettare la forzatura lineare.
Le cose non sono mai lineari, tanto meno il nostro pensiero che tende a spaziare liberamente verso ogni stimolo che ci circonda per sua struttura innata. Per ciò abbiamo pervertito un altra parola che è "disciplina" per renderla funzionale al pensiero diritto e ne abbiamo fondato un principio, il principio del diritto. Che ovviamente non contempla (perché non può) alcun rovescio.
Il prestigiatore non contempla di spiegarti il trucco, ma solo di farti vivere lo spettacolo perché vuole provocare in te la reazione di stupore. Vuole che tu apra la bocca e gli occhi e dica "ohh" perché questo significa che ti ha corrotto e che tu tornerai a qualsiasi prezzo (pagando il biglietto o rubando se necessario) a vedere il suo spettacolo.

Fatti i primi due farai anche il terzo passo. Dopo il blandimento e la minaccia (verso tutto ciò che non è regolato e giusto per tenerti diritto e forzarti a procedere in una direzione e solo quella) il terzo passo è più che altro una formalità. Ti imporre il guardiano alla porta per non farti tornare indietro. Tutti pensiamo che sia il guardiano che serve a impedire l'ingresso. Quando dico tutti, intendo tutti. Ma se vedessimo la minaccia mentre facciamo il terzo passo, al secondo passo avremmo un motivo per tornare indietro. Invece la soglia è libera. Cioè appare come un atto di libertà assoluta, sempre. Se no, tu all'inferno col ca%%o che ci entri è evidente.
Invece la soglia non è solo libera ma è gradevole, invitante, soave. Questo ovviamente solo se abbiamo fatto i primi due passi, perché se no vediamo l'evidenza che è un orrore che sprofonda senza fine nella notte dell'Ombra più Nera.
Il terzo passo ci svela che siamo nell'Orrore e per evitare che torniamo indietro c'è colui che ci ricorda con la forza bruta che solo una è la direzione concessa a noi tutti, sempre quella diritta e che non è difficile seguirla, basta andare diritti. Il fatto che tu non voglia è ormai superfluo, dato che fino a quel momento hai dato il tuo consenso e non solo, oltre alla tua volontà hai anche attivamente operato perché fosse la volontà dei tuoi simili.
Per ciò puoi venire sprofondato dentro la colpa e costretto a camminare diritto. Nel piano infernale dove ci troviamo, non è più consentito parlarne e a breve nemmeno a bassa voce e tra di noi. Nella transizione da un girone all'altro siamo sprofondati un po' più basso. Prima era certamente meglio, ma non fuori dall'Inferno. Era solo un altro girone "un po' più vicino all'uscita" che è il punto in cui siamo entrati.

Nient'altro.


Citazione
fiurdesoca
Estimable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 107
 

Signor Gioco ma non era più semplice se diceva che siamo educati per essere schiavi e che in noi c'è la propensione ad esserlo?


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esca
 esca
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 1074
 

Maledetta "educazione". Sarebbe giustificata un'educazione che perlomeno insegnasse il rispetto per la Vita propria ed altrui (e mantenere questo mondo un luogo vivibile e tollerabile). Invece no, sono stati molto sottili: educazione finalizzata all'attenzione per lo spettacolo d'un baraccone immondo, pena l'esclusione dai rapporti sociali....una cosa che proprio non si puo' perdonare.

Fatto sta che questi rapporti in questa societa' che si e' venuta ad instaurare, con dovute e rare eccezioni, appaiono sempre meno appetibili al punto che spesso alcuni avvertono l'incomprimibile esigenza di appartarsi (estraniarsi) per disintossicarsi dalla finzione di curare questo fantastico mondo dei balocchi.

Ecco, sempre mi domando che ne sara' di costoro.


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