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Chernobyl - e se non fosse stato solo un incidente?


Eshin
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Letto su http://www.nogeoingegneria.com/librifilms/il-complotto-di-chernobyl-il-woodpecker-russo/

E se non fosse stato solo un incidente?
Secondo Thomas Bearden, Inc. Lieutenant Colonel U.S. Army...
un gruppo di scienziati USA ha identificato l’attacco e inviato un impulso-replica gigante coniugato in direzione inversa (“a giant conjugate replica pulse backtracking”) verso il trasformatore sovietico (impianto Chernobyl 2 a due passi dalla centrale ), facendolo incendiare e distruggendo anche la sua fonte di energia: il reattore di Chernobyl.

IL COMPLOTTO DI CHERNOBYL – IL WOODPECKER RUSSO

Imagine A circa 10 chilometri a sud dalla centrale nucleare: Chernobyl-2

Nel trentennale del disastro di Chernobyl, arriva in anteprima al festival Il complotto di Chernobyl, il film di Chad Gracia vincitore del Gran Premio della Giuria a Sundance 2015.

E se non fosse stato solo un incidente?

Wonder Pictures presenta l’anteprima de Il complotto di Chernobyl – The Russian Woodpecker, di Chad Gracia. Il film, già vincitore del Gran Premio della Giuria a Sundance 2015, a 30 anni dall’esplosione del reattore a Chernobyl getta una nuova luce sulle origini e le motivazioni dietro il disastro.

Presentato in anteprima italiana a Biografilm 2015, dove ha vinto il premio Premio Hera “Nuovi Talenti” per la migliore opera prima, Il complotto di Chernobyl sarà distribuito nei cinema italianida I Wonder Pictures a partire dal 7 aprile.

Il complotto di Chernobyl – The Russian Woodpecker (Ucraina, Stati Uniti, Regno Unito/2015/82′) di Chad Gracia 30 anni fa l’incidente di Chernobyl ha risvegliato nel mondo l’attenzione sui rischi dell’energia nucleare. Ancora oggi è l’unico grande disastro nucleare riconosciuto ufficialmente come causato da un errore umano. Ma se non si fosse trattato di un errore? Fedor nel 1986 aveva solo quattro anni. Quando sceglie d’indagare su quella catastrofe, arriva a scoprire la Duga, una gigantesca antenna che doveva interferire con le comunicazioni occidentali e infiltrarle di propaganda sovietica. Una struttura che non ha mai funzionato e che, forse, non è estranea allo scoppio del reattore… Nel bel mezzo della rivoluzione ucraina, Fedor porta alla luce una verità pericolosa per sé e per chi gli sta accanto, in un thriller politico scandito dal rumore inquietante e cadenzato della minacciosa Duga, simile in tutto e per tutto a quello di un grosso picchio.

L’anteprima è a ingresso gratuito ed è realizzata in collaborazione tra I Wonder Pictures, Festival Internazionale del Giornalismo e Cinema Postmodernissimo di Perugia.

FONTE http://www.festivaldelgiornalismo.com/programme/2016/the-russian-woodpecker

TRAILER

Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival e in anteprima italiana a Biografilm Festival di Bologna. Sarà distribuito nelle sale italiane a partire dall‘8 aprile 2016, con un’anteprima il 7 aprile al Festival del Giornalismo di Perugia.

Pagina sul film http://www.russianwoodpecker.com/about/

NOTA

L’inclusione delle proteste euromaidan nel film.

Durante la produzione del film, il direttore della fotografia Artem Ryzhkov è stato ferito da un cecchino a euromaidan e la sua attrezzatura è stata distrutta. Due persone in piedi accanto a lui quel giorno sono stati uccisi in quel momento.

ESTRATTO DEL LIBRO PIANETA TERRA ARMA DI GUERRA di ROSALIE BERTELL (testo inedito)

Riscaldatori della ionosfera: HAARP e Woodpecker

Uno dei prodotti delle ricerche di Tesla, la tecnologia del riscaldatore ionosferico, fu il cosiddetto Picchio (“Woodpecker”) russo, che probabilmente è in grado di scatenare terremoti. Negli anni 1970, in una inusuale collaborazione fra americani e sovietici durante la Guerra Fredda, gli Stati Uniti diedero ai sovietici un gigantesco magnete, che di fatto divenne una parte del loro Progetto Woodpecker. Nel 1974, nell’ambito degli Accordi di Vladivostock, gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica presero la decisione congiunta di sciogliere la calotta polare artica.11 Non si tratta di un accordo bilaterale registrato dell’ONU, perciò non divenne mai accessibile a coloro i quali – più tardi – furono messi in allarme dal rapido scioglimento dei ghiacci e delle nevi polari, e dalla situazione degli orsi polari che ne è risultata. Per il pubblico, lo scioglimento della calotta polare artica è diventato un segnale forte e inquietante del cambiamento climatico, talmente forte che negli Stati Uniti ai media è stato richiesto di non parlare mai di orsi polari! A causa del segreto militare la gente è stata indotta a pensare che il controllo industriale delle emissioni di CO2 riporterebbe tutto a posto nell’Artico!

Il sovietico Woodpecker (simile a quello che in seguito negli USA fu HAARP) era uno strumento di Tesla situato in Ucraina, in quella che in seguito, nel 1986, divenne la zona non accessibile del disastro del reattore nucleare di Chernobyl (che forniva energia per il Woodpecker). Secondo Tom Bearden, un semplice guasto per il Woodpecker (oppure per HAARP) potrebbe essere una catastrofe per la sua fonte di energia, cioè in questo caso per il reattore di Chernobyl. Inviando un’onda scalare invertita sull’onda Woodpecker osservata negli Stati Uniti, il Woodpecker fu messo fuori uso, il che a sua volta fece guastare il reattore di Chernobyl, che gli forniva energia.12

Lo stesso tipo di onde scalari invertite potrebbe interferire con il sistema energetico scalare che controlla il sistema di retroazione Sole-Terra, Sole-Luna e Terra-Luna. Inoltre:

“Se il sistema di scambio di radiazione scalare ad anello concluso Terra-Sole fosse inavvertitamente “pizzicato” nell’anello di retroazione dalla Terra al Sole, così che fosse stimolata una grande risonanza scalare, …, il Sole potrebbe emettere una potentissima “eruttazione” risonante, che semplicemente spazzerebbe via tutta la vita sulla Terra in una tempesta di fuoco”.13

“Particolarmente sensibili sono le risonanze dei sistemi Sole Terra, quella Sole-Luna e quella Terra-Luna.”14

Il Woodpecker originale fu abbandonato nel 1989 e si può ancora vederlo, come una mastodontica schiera di torri di trasmissione a poca distanza dal reattore nucleare rovinato…

Il riscaldatore della ionosfera sovietico fu chiamato “Picchio” (“Woodpecker”) dagli osservatori USA che constatarono che i caratteristici suoni pulsati che emetteva assomigliavano al battito di un picchio sul tronco. Una persona potrebbe riconoscere l’attività di influsso sul tempo locale provocata da HAARP o da Woodpecker, osservando delle nuvole che hanno la forma dei raggi di una ruota di bicicletta, oppure delle pale di un ventilatore: si chiamano nuvole radiali (“radial clouds”). Un altro indicatore sarebbero delle inconsuete interruzioni di corrente e l’insolita comparsa di punti bianchi sugli schermi dei televisori. I punti rimarrebbero visibili per circa due minuti e comparirebbero a distanza di tre-dieci minuti, e alla fine lo schermo diventerebbe scuro. Altri effetti riferiti sono: cavi elettrici che schioccano all’interno delle pareti, rumori di canto e di suoni a bocca chiusa (“humming”) provenienti da cavi all’interno delle pareti, un forte odore di ozono, lampadine a incandescenza che si fulminano, caffettiere che ronzano, ecc.; tutti fenomeni che possono manifestarsi immediatamente prima dell’interruzione di corrente. Talvolta le lampadine a incandescenza sfarfallano e poi si assestano su una debole luminosità arancione, poi la luce si fa molto chiara e le lampadine cessano di funzionare. Alcune persone riferiscono di aver visto un bagliore verde nel cielo notturno, oppure si parla di una netta deviazione della corrente a getto, che fa arrivare aria fredda dal Nord. È stato rife
rito di anomali rumori tonanti nell’aria, oppure di “scosse dell’aria”. Altri indicatori si possono trovare nell’Appendice I dell’edizione del 1986 del libro di T. Bearden Fer de Lance. (L’Appendice è riportata nell’edizione del 2002.)

…..12 Thomas Bearden, Fer de Lance: A briefing on Soviet Scalar Electromagnetic Weapons (“Fer de Lance. Un’informativa sulle armi elettromagnetiche scalari sovietiche”), Cheniere Press, Santa Barbara, California, 1986. Con aggiorn. 2002, pp 129-134. Secondo Bearden, i sovietici stavano per avviare un processo che avrebbe causato un grande terremoto lungo l’intera faglia di San Andrea, per distruggere l’intera costa occidentale degli USA.

Un gruppo di scienziati USA ha identificato l’attacco e inviato un impulso-replica gigante coniugato in direzione inversa (“a giant conjugate replica pulse backtracking”) verso il trasformatore (trasmettitore?) [sic, N.d.T.] sovietico, facendolo incendiare e distruggendo anche la sua fonte di energia: il reattore di Chernobyl.

FONTE http://www.nogeoingegneria.com/timeline/storia-del-controllo-climatico/pianeta-terra-arma-di-guerra/

L’ORA DI CHERNOBYL
Il tempo della “atomnaja stanzija” di Chernobyl non si è fermato. E così il cronista che ha vissuto i giorni della catastrofe va a rileggere il diario dell’epoca per tornare a riflettere su quella che era stata una catastrofe annunciata. Proprio perché quanto avvenne all’una di notte del 26 aprile 1986, in uno sconosciuto villaggio dell’Ucraina sovietica, era già stato narrato, con tremenda e diabolica forza anticipatrice, da un fine artista come il regista Andreij Tarkovskij il quale, con il film “Stalker”, aveva descritto una catastrofe epocale che aveva isolato dal mondo un’intera regione. Allora si parlò del film come di un viaggio spirituale di conoscenza in un panorama di fantascienza. E tutto fu incasellato nella cineteca delle opere da non dimenticare.

Imagine

Ma proprio nel giorno dell’apocalisse nucleare nessuno ricordò l’ammonimento di Tarkovskij. Perché in quella notte le “autorità” dell’Ucraina sovietica tennero nascosta la notizia a tutti. Alla gente del posto che aveva, forse, sentito il “botto” fu detto che si era trattato di un semplice incidente e che, comunque, ogni cosa era sotto controllo. Cominciava, invece, proprio in quei momenti il tempo di Chernobyl. Con la vicenda che fu nascosta anche dalle fonti più autorevoli del Cremlino, a partire da Gorbaciov.

Nessuna notizia, nessun allarme. Furono solo alcune emittenti occidentali che, dal nord Europa, lanciarono un primo allarme. Ma nell’Urss ufficiale non si credette a niente. Il cronista rilegge gli appunti di quelle ore. Non trova una riga sulla Pravda e resta ancora attonito ricordando che, nella serata del 29 aprile, lo speaker del telegiornale centrale Vremija annunciò: “La propaganda borghese sta alzando molta polvere su chernobyl” e andò poi avanti dicendo che erano “false le notizie su migliaia di morti”. Disse allora che “le vittime sono solo due e i ricoverati 197”. Per il resto la tv presentò una foto della centrale dopo l’esplosione affermando che “come si vede i danni sono minimi”. Tutto si svolse, quindi, con una perfetta sceneggiatura. Il perché era semplice: il paese si stava preparando alla Festa del Primo maggio. E così le strade delle città e dei villaggi dell’intero paese erano già coperte di bandiere. E a Kiev – ad appena 150 chilometri da chernobyl – si doveva svolgere la tradizionale parata con donne, bambini e uomini in festa.E fu proprio l’organo del Cremlino – Izvestija – che nell’edizione serale del 1 maggio titolò su una Ucraina “felice, colorata dai tulipani e dal rosso delle bandiere”. Ma la domanda che si poneva già allora a livello generale era questa: perché Gorbaciov tace? L’informazione, la chiarezza, la glasnost e la sincerità non sono forse i suoi cavalli di battaglia? Tutto, invece, veniva ovattato mentre su tutta l’Europa si diffondeva l’allarme per il rischio di contaminazione radioattiva. Tra la popolazione si registrava la corsa all’accaparramento di scorte alimentari. Il Cremlino si vedeva costretto ad emanare una serie di disposizioni che proibivano la vendita delle verdure e la somministrazione di latte fresco alle gestanti e ai bambini. E così, a poco a poco, si scopriva la tragica realtà: la nube radioattiva proveniente da chernobyl contaminava già in maniera seria 150.000 km quadrati attorno alla centrale, un’area popolata da circa di 7 milioni di persone. Venti e piogge la spingevano fino all’Europa Occidentale. Con l’area attorno alla centrale – un raggio di 30 km – che veniva a poco a poco evacuata mentre la nube radioattiva contaminava in maniera seria 150.000 km quadrati attorno alla centrale….FONTE http://altrenotizie.org/esteri/270-l%5C’ora-di-chernobyl.html

Seguirà un articolo di approfondimento.


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cedric
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Come trama per un film ha tutta la mia totale approvazione.

Tuttavia di una trama eccellente si tratta: il picchio russo ha disturbato le trasmissioni radio per parecchio tempo prima che si decidessero a spegnerlo a dicembre del 1989, "tre anni dopo" il botto di Chernobil. Quindi il picchio russo funzionava alla grande anche "senza" Chernobil.

a giant conjugate replica pulse backtracking

Effettivamente la frase fa figo e gli "specchi a fase coniugata" ci sono davvero (ne hanno lasciati parecchi sulla luna) tuttavia metterli assieme alle mitiche onde scalari è accettabile solo per la trama di un film.

In merito nel testo linkato si dice

Maxwell ha scoperto una parte dello spettro elettromagnetico (EM) che si situa oltre i raggi X, cioè con una lunghezza d’onda più corta dei raggi X, e si trova in quello che lui ha definito “etere” o “iperspazio”. Questo onde molto “sottili” e quasi impercettibili, dette onde scalari, hanno una lunghezza e un’altezza d’onda di un centomilionesimo di centimetro quadrato (in lunghezza d’onda è meno di un nanometro). Queste onde si possono manipolare per ottenere diversi tipi di forme d’onda e diverse frequenze.

Ora passi che io ho studiato su libri censurati della scienza ufficiale ma questa storia che Maxwell avesse scoperto "le onde scalari" non l'avevo mai sentita. Per quanto se ne sa lui si è limitato alle quattro equazioni del campo elettromagnetico dalle quali non esce fuori nessuna onda scalare nemmeno se si usano ottonioni, che non servirebbero neppure visto che l'onda scalare è appunto scalare e non vettoriale.

Ripeto che l'idea utilizzata per la trama è eccellente, sarà un film interessante!


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Eshin
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Scalar waves
Scalar waves are also called 'electromagnetic longitudinal waves', 'Maxwellian waves', or 'Teslawellen' ('Tesla waves'). Variants of the theory claim that Scalar electromagnetics (also known as scalar energy) is the background quantum mechanical fluctuations and associated zero-point energies.

http://www.rmcybernetics.com/science/physics/electromagnetism2_scalar_waves.htm

Il fatto che a due passi ci sia stato questo megaimpianto è di per se una circostanza non nota.


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Stopgun
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Tecnicamente non sono molto ferrato sull'argomento, però ho notato dal punto di vista mediatico come sia stato volutamente oscurato il fatto che la centrale di Chernobyl era praticamente nuova, (4 anni) mentre si è discusso molto sulla ineguatezza della stessa.

Hanno raccontato che era in corso un esercitazione di crisi dell'impianto e chi ha gestito la vicenda ha fatto l'esatto contrario di ciò che si sarebbe dovuto fare.

I sospetti che non sia stato un incidente sono tanti,.......

Oltretutto dopo Chernobyl ( e forse anche a causa di questo) è crollato l'Impero sovietico


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cedric
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Scalar waves
Scalar waves are also called 'electromagnetic longitudinal waves', 'Maxwellian waves', or 'Teslawellen' ('Tesla waves'). Variants of the theory claim that Scalar electromagnetics (also known as scalar energy) is the background quantum mechanical fluctuations and associated zero-point energies.

http://www.rmcybernetics.com/science/physics/electromagnetism2_scalar_waves.htm

Senza polemica ma il link dice questo dopo la traduzione

A causa della grande quantità di disinformazione per quanto riguarda le onde scalari, abbiamo incluso questa sezione per contribuire a rendere le persone consapevoli delle differenze tra le idee scientifiche scalari accettate e le teorie pseudoscientifiche.
..
Il resto di questa pagina contiene le informazioni da un articolo di Wikipedia su onde elettromagnetiche scalari. La teoria è considerata pseudoscienza (senza senso) eppure è ampiamente promossa tra ricercatori che cercano 'energia libera' o 'over unity'.
L'articolo che segue contiene molti difetti evidenti e palesi errori matematici. Per saltare il resto di questa sezione fare clic su un link qui sotto.

Sembra che anche loro abbiano parecchi dubbi.

I "campi scalari" vengono normalmente studiati fin dal primo anno, mentre le "onde scalari longitudinali" e le loro applicazioni si trovano solo sui siti specializzati sull'argomento. Sempre che qualcuno non le confonda i vettori di Poynting che sono (ovviamente) longitudinali e descrivono la propagazione del campo elettromagnetico.

Sarebbe bello avere qualche link a testi cartacei "usati nelle università" che trattino il formalismo matematico di tali "onde scalari" e magari qualche applicazione "funzionante". Troppo bello.


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Eshin
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Per il momento c'è Bearden
http://www.cheniere.org/misc/interview1991.htm

Bearden è citato anche nel doc di Fabio Mini
http://service.users.micso.net/FSI/Downloads/Owning_the_weather-Fabio_Mini.pdf


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cedric
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Per il momento c'è Bearden
http://www.cheniere.org/misc/interview1991.htm
Bearden è citato anche nel doc di Fabio Mini
http://service.users.micso.net/FSI/Downloads/Owning_the_weather-Fabio_Mini.pdf

Ieri sera ho letto le 22 pagine dell'intervista a Bearden. Era "partito bene" descrivendo con parole semplici e corrette la differenza fra campo scalare e campo vettoriale. Ho qualche dubbio sui ruoli che assegna a Heaviside e Maxwell sulla formalizzazione delle note equazioni, ma non è questo il punto.

A pagina quattro Bearden "parte per la tangente" e passa a parlare prima di entaglement (non lo cita esplicitamente ma quello è), poi di morfogenesi evoluzionista, di biopotenziali e di controllo della mente. Passa quindi alle macchine con rendimento maggiore di uno (ho finalmente capito cosa si intende per over unit). Tutti questi ambiti vengono riportati ad una non ben spiegata energia interna che sarebbe la metà di quella totale e che resta inutilizzata. Per ultimo Bearden espone la sua idea di come unificare elettromagnetismo, relatività e meccanica quantica usando l'approccio di Whittacker che cita in continuazione.

Ho letto anche l'articolo del 1903 di Whittacher e temo che "gli si metta in bocca cose che non ha detto". Mi limito allo scopo perchè il resto è formalismo di analisi vettoriale con gradienti e rotori (curl).
http://www.cheniere.org/misc/Whittak/whit1904.pdf

The object of the present paper is to show that when any number of electrons are moving in any manner, the functions which define the resulting electrodynamics field, namely, the three components of dielectric displacement in the aether and the three components of the magnetic force at every point of the field, can be expressed in terms of the derivates of two scalar potential functions. (Previous writers have expressed them in terms of a scalar potential function and a vector potential function, which are equivalent to four scalar potential functions.) These two scalar potential
functions are explicitly evaluated in terms of the charges and co-ordinates of the electrons. It is then shown that from these results the general functional form of an electrodynamic disturbance due to electrons can be derived.

che malamente tradotto dice

Lo scopo del presente lavoro è di mostrare che quando un qualsiasi numero di elettroni sono in movimento in qualsiasi modo, le funzioni che definiscono il campo elettromagnetico, vale a dire i tre componenti di spostamento dielettrico nell'etere e le tre componenti della forza magnetica in ogni punto del campo, possono essere espresse in termini di derivate di due funzioni potenziali scalari. (Autori precedenti li hanno espressi in termini di una funzione potenziale scalare e di una funzione potenziale vettore, che sono equivalenti a quattro funzioni potenziali scalari.)
Questi due potenziali scalari sono esplicitamente valutati in termini di carica e di coordinate degli elettroni. Si mostra quindi che da questi risultati la forma generale di una perturbazione elettrodinamica originata dagli elettroni può essere derivata.

Ora quello che hanno fatto gli "autori precedenti" al 1903 è quello che ancora oggi viene fatto dagli studenti: il campo elettrico si calcola da un "potenziale scalare" mentre il campo magnetico si calcola da un "potenziale vettoriale".
La trattazione di Wittacker è solo un modo "diverso" di fare i calcoli, usando due potenziali scalari per derivare entrambi i campi.

Se per cento anni si è usato l'altro metodo, visto che entrambi danno gli stessi risultati, una ragione ci sarà pure, magari i conti sono più semplici e questo in un periodo in cui i conti erano fatti a mano faceva una grande differenza.

L'altro articolo di Wittacker tratta (fra altre cose) della soluzione analitica dell'equazione del potenziale e di una possibile soluzione ondulatoria del campo gravitazionale
http://www.cheniere.org/misc/Whittak/ORIw1903.pdf
E' interessante la conclusione in cui dice che una teoria ondulatoria della gravità derivata da un potenziale gravitazionale comporta la presenza di onde gravitazionali longitudinali (cioè perpendicolari al fronte d'onda) ed in qualche modo assimilabili alle onde elettromagnetiche ancorchè queste ultime siano trasversali (cioè parallele al fronte d'onda) e che entrambe le onde si propagano a velocità finita. Il che scritto nel 1903 è notevole.

In conclusione temo che qualcuno abbia voluto fare una inferenza inversa un pò troppo sofistica: se Wittacker dice che le onde gravitazionali longitudinali possono essere assimiliate a quelle elettromagnetiche trasversali allora è possibile l'inverso, cioè assimilare le onde elettromagnetiche a quelle gravitazionali che sono longitudinali se generate da un potenziale scalare e quindi ipotizzare l'esistenza di onde elettromagnetiche longitudinali generate da un potenziale elettromagnetico scalare. L'argomentazione è accattivante, ma il sillogismo non funziona in quel modo come sanno bene i logici.

Nei due articoli di Wittacker non ho trovato invece cenni all"energia interna" citata da Bearden, forse qualche studente più fresco di studi può aiutarci.

Come sempre grazie per i link, sono letture stimolanti che invogliano alla ricerca di altre notizie.....


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Eshin
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Grazie per la condivisione delle tue riflessioni?


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