Le false emozioni d...
 
Notifiche
Cancella tutti

Le false emozioni di Dunkirk


Davide
Membro
Registrato: 2 anni fa
Post: 2583
Topic starter  

Dunkirk è un film brutto e detestabile per molti motivi, un fallimento anche spettacolare e anche per lo standard ruffiano ma solitamente efficiente del suo autore-demiurgo, un divo del jet set anglostatunitense come quelli di cui tratta Hanif Kureishi nel suo ultimo e splendido romanzo-farsa. So di irritare i suoi fan e gli pseudocritici del web, vittime consenzienti della stupidità programmata dai poteri (web = ragnatela, in cui il capitale contemporaneo cattura e divora o, al meglio, castra i moscerini che siamo), ma la perdita di senso dell’esperienza, e in questo caso dell’esperienza estetica e prima ancora morale, va combattuta con tutte le (poche) armi che si hanno a disposizione.

Partiamo dal titolo, che i distributori italiani, genìa ipercolonizzata, hanno lasciato in inglese, fingendo di ignorare che la città di cui si parla sta in Francia e si chiama Dunkerque. È legittimo che gli inglesi la ribattezzino, come noi ribattezziamo, per esempio, London in Londra, Paris in Parigi. Ma non siamo nel Regno Unito e lasciare il titolo inglese è un atto di sudditanza altrettanto imbecille che se si ridistribuisse in Italia, che so, L’oro di Napoli chiamandolo L’oro di Naples.

CONTINUA QUI https://www.internazionale.it/opinione/goffredo-fofi/2017/09/08/dunkirk-nolan-recensione


Citazione
riefelis
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 679
 

Questa è una delle recensione più stupide che ho letto del film Dunkirk.
Le argomentazioni proposte sono veramente troppo banali.
La scenta di inserire in nome anglofono del luogo è coerente in quanto viene raccontata la storia con gli occhi di 400 mila inglesi che lì compabattevano.
Questo speudocritico si lamenta che viene sottaciuta la vicenda dei little ship proprio in questo film che ne rappresenta una dei più alti tentativi di mitizzazione della vicenda.
Le spiegazioni finali finali non stanno proprio in piedi. Il regista vorrebbe grosso modo far abituare lo spettatore alla guerra? Tutt'altro. Qui la guerra viene resa in una delle suoi lati più terribili. Forse il "sangue e la merda" vengono omessi per far esprimere l'atra grande paura di chi sta in guerra. Il sentirsi sempe sotto mira.
Articolo stupido.


RispondiCitazione
Condividi: