Spielberg 2018: "Ready Player One"

Epprepariamoci a questo fantastico 2018, dove i ricchi sempre più ricchi stanno sempre più bene e sono sempre di meno mentre le masse povere sempre più povere, schiacciate in realtà buone solo per gli scarafaggi e ratti di fogna, passano il tempo a rantolare nella realtà velenosa da cui possono fuggire solo con la realtà virtuale, unico luogo dove rimane la speranza di diventare ricchi: eccovi signori e signori il riassunto semiserio della nuova fatica di Spielberg nei particolari, con l'unica certezza che lo si può riassumere senza che sia ancora uscito nei cinema!

Ma d'altronde parliamo di Spielberg, una vera e propria garanzia di fabbrica per i sogni targati "made in U.S.A" e per l'industria dell'intrattenimento militarizzata hollywoodista, un ritorno in piena regola che con "Stranger Things" era già nell'aria. Parliamo infatti "dell'uomo buono" che aveva giurato con i Goonies (1984) di non fare più film con i bambini (che gli riuscivano tanto bene) convenientemente dopo che tutti abbiamo avuto tempo di macinare il capitolo horror dell'america buona da "cronaca profonda" MKULTRA (1977) e che già negli anni '70 ci faceva sognare con "Incontri ravvicinati del III tipo" per poi passare negli anni '80 alla lobotomia di massa per l'effetto tzunami di film in stile Dinsey "... per tutta la famiglia", in rigoroso linguaggio "politicamente corretto" (o polcor per usare un felice neologismo, credo di Alceste) da "E.T. l'extra terrestre" ai vari "Indiana Jones". Un uomo che affonda le radici in quelle tecniche ben note ai creatori di facebook così atroci da far rivoltare la coscienza persino in chi ci ha lavorato per convinzione, cioè quella poltiglia di tecniche allucinatorie nate in casa della più pasticciata delle demoniocrazie in era hippy tra LSD e i letamai dei megaconcerti dei figli di fiori (direi "figli del concime per margherite") e terreno fertile dei ricchi che così si illuminano alla cocienza di chi vuol vedere per quel che sono, una mafia retta dall'avidità, in cui persino la resistenza più serrata è inutile e fa il suo @GioCo, certamente una società meravilgiosa ispirata dal meglio dei romanzi di Huxley e del suo "mondo nuovo".

Ma tranquilli va tutto bene ... è la Russia dello Zar Putin e la Cina di Xi Jinping che ha creato tutto questo: ce lo assicura la CIA. Non può essere altrimenti, dato che persino i sassi sanno che i cattivi si trovano solo lì ... perchè i buoni sono quelli forgiati dal bene alla "Spielberg".