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Star Wars 2019: la fine della fine?


GioCo
Noble Member
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Come tutti sono cresciuto a pane e stronzate cinematografiche per lo più anglofone. Nei giorni nostri tre pellicole dominano il panorama fantastico cinematografico da botteghino e sono tutti cicli: Henry Potter, Il Signore degli Anelli e Star Wars.

Ma Star Wars non nasce nel nuovo millennio e questa trilogia tenta di scimmiottare senza riuscirci quella vecchia prodotta da un Lukas che ci viene descritto troppo vecchio e stanco per fare questo sequel. Da quello che so Lukas si era intestardito a fare dei merdosissimi prequel che tutti, ma proprio tutti gli avevano sconsigliato. Preso dello sconforto del relativo fallimento che era il tentativo non proprio ben riuscito di mettere ordine ai troppi buchi che la trama dei suoi precedenti aveva lasciato, Lukas vende tutta la casa cinematografica alla storica rivale Disney con un colpo di testa (e di nervi) riuscendo in una volta a fare tre stronzate: pensare che non avessero intenzione di pasticciare subito e con gioia con la sua creatura cinematografica, credere che avrebbero chiesto il suo consiglio e lo avrebbero seguito, pensare che non fossero così tanto stupidi da usarla apposta per altri scopi che non fossero rendere ancora più grande la saga.

Ebbene il risultato parla da sé: questa trilogia non è un fiasco solo perché accompagnata da un tale carico di propaganda che non ci sarebbe riuscito a renderlo tale nemmeno l'ispettore Clouseau. Certo, con questo non voglio dire che i registi J. J. Abrams e Rian Johnson che si sono avvicendati per realizzare questa trilogia non abbiano cercato di metterci tutto il meglio che potevano. Ma se non erano loro a doversi inventare qualcosa, perché la consulenza di Lukas è stata rapidamente messa da parte?

Non ho una risposta e potrebbe anche essere che Lukas non volesse impegnarsi come ci ripetono tutti i pennivendoli di regime e pappagalli al seguito. Rimane che l'importanza a livello mediatico mondiale che questo film rappresenta per gli Stati Uniti e per la sua proiezione di potenza nel mondo è indiscussa e non è pensabile (a meno che non siate amici di Heidi "le caprette ti fanno ciao" ovviamente) che il film sia stato prodotto esclusivamente per il piacere degli spettatori senza sfruttarlo a fondo per farne occasione di propaganda.

Spesso a me riesce difficile capire come le persone vadano al cinema credendo di partecipare più che altro a un rituale di svago offerto da un opera artistica. Nemmeno chi ha costruito il Partenone poteva immaginarsi che un giorno sarebbe stato meta di frotte turistiche, infatti a nessuno verrebbe in mente che il motivo era proprio quello. No? Invece non riesce a passare l'idea che se ci hanno dato il cinema, non è per riempire il nostro tempo libero con del semplice piacevole svago. Anche quando Federico III da Montefeltro si fece profilare il famoso nasone adunco, non lo faceva certo per farsi ammirare dalle donzelle dell'epoca.

Sono tutti atti di potere che hanno a che fare con la necessità di imprimere nell'immaginario un certo tipo di aura di superiorità elettiva e lo sono sempre stati. All'epoca del Partenone era un certo potere religioso attribuito a una certa divinità, durante il rinascimento era più per tutelare la nobiltà dinastica di una certa famiglia e adesso che siamo in epoca contemporanea l'immagine bellica della Super Potenza di turno che deve rendere impressionante la sua potenza. Cambia il rapporto di scala e il mezzo (pietra, colori a olio, luci proiettate su uno schermo) oltre che le tecniche, ma il succo di fondo rimane lo stesso.

Faccio questa premessa che ad alcuni apparirà ovvia perché parlando con quanti ho potuto di questo aspetto, i commenti che ho ricevuto mi hanno fatto capire che non è considerato il motivo principale per cui esiste la cinematografia e viene costantemente tenuta in vita anno dopo anno. C'è la credenza (e di questo mi stupisco) che in verità sia solo uno svago con cui fare soldi. Questo non toglie che ci siano poi registi che trasformano il mezzo di propaganda per un effettivo laboratorio artistico e sperimentale che non ha niente a che vedere con la proiezione di potenza della plutocrazia di turno ma con una ricerca pienamente vissuta di stili espressivi e linguaggi nuovi, tuttavia è una produzione ai margini dei margini che non interessa assolutamente lo spettatore medio, ne tanto meno la massa. Perché risulterebbero terribilmente noiosi, come tutto quello che per effetto della complessità tende ad essere difficilmente capito se non si possiede la cultura specifica e le chiavi per decodificare l'intenzione dell'artista. Esattamente come la settimana enigmistica, tolte forse le barzellette, tende ad essere noiosa per un bambino di otto-dieci anni, che giustamente dovrebbe saltare e correre per i prati fioriti non fare i cruciverba come suo nonno.

Star Wars quindi non è solo un film ma uno splendido palcoscenico da cui scrutare le intenzioni dei plutocrati. Se si considera quanto è importante per loro che le persone si riconoscano nella loro proiezione di potenza, nella loro visione del mondo e nel futuro che hanno programmato per noi. Quindi la storia di una trilogia che radica tutto il suo successo in una proiezione di potenza che ha già riscosso il successo planetario indiscusso (nel senso che intere generazioni vi si sono totalmente riconosciute) non concepisce il problema di "come farlo più grande" dell'originale, dato che bastava la volontà e l'ispirazione per farne uno parallelo tutto nuovo con la stessa ambientazione anche migliore, ma di come adattarlo ai tempi per veicolare il messaggio plutocrate alle masse. Quel "nuovo" che deve sostituire il vecchio nello stile di vita.

Niente di che, non pensiate adesso che @GioCo vi dice che la CIA, l'NSA o qualche altra stravagante agenzia si sia presa la briga di scrivere la sceneggiatura del film sottraendo il compito agli autori ufficiali. Bastano ritocchi qua e l'ha inserendo quello che conta dove serve. Basta il consulente affiancato che garantisce il finanziamento. Basta insomma una "amichevole assistenza" e nessuno si accorge di niente, come ai tempi di Michelangelo: tu fai pure quello che vuoi ma su commissione il soggetto te lo da qualcun altro che poi ti tiene d'occhio (la curia vaticana, mica pizza e fichi). Il risultato finale deve contenere il messaggio e colpire l'immaginario e a giudicare dalla scena di Star Wars 8 dove Leyla viene sparata nello spazio per effetto di una esplosione sul ponte comandi della nave dove si trovava e semicosciente per grazia della forza assume palesemente la posizione di Dio nella cappella sistina e si salva, direi che ci ha preso, no?

Ma di questo ciclo sono davvero tante le cose curiose che si possono ricavare e i commenti dei critici che si sprecano nell'elogio non sono nemmeno tra questi. Diciamo i probabili messaggi sottostanti? In ogni caso saltano all'occhio proprio in virtù del confronto con la versione precedente. Tanto per cominciare i vecchi film non ho dovuto leggere la trama dopo averli visti per capire che diamine fosse successo e anche se non li ho mai considerati capolavori. Non ho capito una cippa del perchè questi qui saltellassero, corressero, continuassero a urlare, sparare, lottare, fuggire di qua e di la in modi sempre nuovi e con mezzi sempre più assurdi, intervallati da improvvisi blocchi che avrebbero (credo) dovuto essere scene tragiche o comiche, secondo opinione del regista. Niente, sarò tonto ma non ci ho capito una mazza, mi limitavo a seguire sto turbinare caleidoscopico di eventi frenetici ai miei occhi (che con il ritmo dei vecchi film Star Wars per il mio modesto parere non c'azzecca) del tutto casuali. Forse è perché ho smesso vent'anni fa di essere un fans di sta roba? Boh, poi per fortuna wikicoipiedi è perfetta per compensare. Leggi e capisci tutto ... dopo.

Occhio che d'ora in poi faccio spoiler (se non avete visto la serie).

Mi concentro sull'ultimo, Star Wars 9 - L'ascesa di Skywalker. Che non è uno Skywalker ma un Palpatine e già si parte male. Ma tanto è il finale quindi non è importante e poi se non lo leggevo non capivo mica perché Rey (ma checcazzo di nome gli hanno affibbiato a sta sgarzola?) tira fuori la più brutta spada laser che abbia mai concepito mente umana in sostituzione di quella di Luke (piu figa). Invece è curioso come per tutta la serie la relazione uomo macchina sia concepita sulla falsa riga di WALL•E della Disney, cioé carico di falso sentimentalismo e del "puccioso" forzato che serve a provocare strumentalmente la tenerezza nello spettatore verso la macchina. Direi che se lo inseriamo nella guerra per le infrastrutture in corso, sapendo che la robotica è un obbiettivo preciso della sfida ingegneristica "della rete delle cose" e per la competizione globale, non si fa fatica a capire perché: ci deve piacere, ci deve risultare tenero, lo dobbiamo a forza desiderare. Sono certo che una pletora di imbecilli avranno abboccato ingoiando con l'esca tutto l'amo. Ma andiamo avanti. Lato B. Un altra cosa che mi colpiva era che i "salti nell'iperspazio" durante gli inseguimenti a un certo punto diventano una sorta di "saltellante" cambio virtuale di sfondi a ritmo frenetico e non ci capisci più niente, meglio che sul desktop di un PC in pausa. Siccome a un certo punto sono in un posto dove esce da non so dove "un coso" a ca%%o che mi ha ricordato alla lontana i vermoni di Dune e che per qualche motivo spalanca la bocca per divorarli con tutta l'astronave, ho pensato che la scena dopo sarebbero potuti saltare nell'intestino di una balena spaziale poco prima che scoraggiasse. Sarebbe stato di buon auspicio. Invece no. Peccato, occasione sprecata. Ma se pensavo che al regista bastasse centrifugare in quel modo il cervello dello spettatore, mi sbagliavo di grosso perché è riuscito a inventarsi un modo per farlo con le scene a terra e appiedate. I due protagonisti Rey e Ren (si con Bel e Sebastien in fondo al prato ... e altri merdanomi) si amano e si scambiano ... gli sfondi!!! Ma daiii, un tempo ci si scambiava i fiori, i più arditi magari bacini volanti, ma no gli sfondi!!! Comunque alla fine si scambiano il bacio più moscio della storia di tutta la cinematografia e non trombano nemmeno perché lui crepa subito. Segno che tra gli attori non correva tutta sta passione, oppure che il sogno americano dell'amore di coppia epicentro dello stile che ha fatto la storia occidentale (e televisiva) nella seconda metà del secolo scorso è stato sepolto. Al suo posto c'è l'amore virtuale. Giudicate Voi. Lato C. Il cattivo che si chiamerebbe Snoke (arridaie con sti nomi del ca%%o) come uno starnuto è proprio tanto tanto cattivo perché tratta Ren come un bamboccio. Peccato che è un bamboccio al punto che ho desiderato in modo cocente che se lo mettesse sulle ginocchia per tirargli sculacciate a tiratura industriale e sta stigmate del bamboccio gli rimarrà fino alla fine, dal momento che non smetterà di agire di impulso praticamente mai. Poco male, in fondo è un Sith e se perde il controllo è nel personaggio, ma perché Ray che è allenata come Jedy ci fa vedere solo ed esclusivamente la forza dei suoi impulsi nervosi fuori controllo? Sempre incazzosa sta tipetta ... ma smollati un attimo, sei na palla che se tringi ancora un poco il culo e i denti ti si prende per una tipa di Street Fighter (come nella canzone "Tra Cielo E Terra" - hai preso troppi calci e sei rincoglionita ma non mollare mai). Eppure c'è qualcosa di peggio che non va. Perché non ci sono personaggi umani teneri? Perché la femminilità materna muore - con Leyla - e non rinasce? Perché i saggi sono solo i fantasmi del passato? Perché domina sempre e comunque la rabbia sul bene e la calma implacabile del male? Il cattivo era Palpatine che "colpo di scena" era il nonno di Rey (non ce lo aspettavamo :s) ma è Ren nel lato oscuro (e non si capisce perché dato che innamorato com'é riesce davvero male a fare il cattivo a tutti i costi, ci pare a volte Calimero più che il successore di uno Skywalker) e lei d'impulso scappa. Ma se sapeva che Luke era figlio di Darth Vader, meglio noto come "l'icona del Male assoluto" nella vecchia serie e non è si è mai preoccupata di saperlo nel lato oscuro, non era certo più grave sapere che suo nonno fosse uno come Palpatine, no? In fondo sti tizzi erano oscuri ma trombavano, stracazzo miseria (almeno loro!). Se no a forza di astenersi per la forza sti Jedy si sarebbero estinti al primo film, no? Poi se non hai capito dopo 9 puntate di sta merda che la forza sceglie a muzzo il fortunato Sith o Jedy di turno, sei messa proprio male! Perché non ha fatto la pernacchia a Ren quando gliel'ha detto? Era la reazione più sensata per una Jedy allenata da Luke e Leyla, gemelli nati dallo stesso male e tutti e due buoni convinti fino in fondo, persino come padawan e lei era di certo di grado maggiore. A meno che non si volesse uccidere la speranza che l'umana natura dovesse ancora essere intesa come fertile e capace di rinnovarsi nella virtù ma potesse rimanere sterile e in balia degli impulsi erotici frustrati, dell'isteria e dei fantasmi del passato. Di nuovo, giudicate Voi.

Potrei andare avanti. C'è tantissimo altro da dire. Ma mi fermo qui, Forse se avrò tempo e voglia e qualcuno ancora per cui scrivere, chissà ... un altra volta. Ora la noia mi travolge.


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 zsgl
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Vedi le opere del grande John Kleeves (Stefano Anelli). Lì c'è tutto.


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