Un grande libro: “Cercando l’Imperatore”. Lo ha scritto Roberto Pazzi e l’ha ripubblicato, nei tascabili, l’editore Bompiani. E’ stata una potente emozione, ieri, trovare la copia, fresca di stampa, di questo romanzo. Fiore immacolato – bellissima la copertina della prima edizione, Marietti – il libro ebbe a sbucare nella palude del birignao italiano, nel 1983. Niente impegno, niente filantropia e niente pedagogismo. E niente conventicole. Pura arte. Nell’incendio dello Spirito russo. E perciò politica. In direzione di una smisurata preghiera ai Cieli, dove dimorano i Re. Il libro, dunque: sullo sfondo della prigionia, a Ekaterinburg, di Sua Altezza Imperiale Nicola II c’è il romanzo di un popolo la cui catarsi è in un destino. E’ quello di un reggimento disperso in Siberia, agli ordini del principe Ypsilanti, in attesa di restituirsi allo Zar. “Soldati! Non abbiamo molto tempo per ingannarci”. E’ un libro pieno di luce: “Lenta e oleosa, calda come una coperta, crepitante come il pane appena fatto”. Il pane dei Re.
Pietrangelo Buttafuoco
Fonte: www.ilfoglio.it
19.01.2016
E' un periodo che stanno tornamdo in auge i libri storici o romanzi delle guardie bianche, ho letto il dio della guerra di Jean Mabire, oppure Bestie, Uomini, Dei - Ferdinand A. Ossendowski, la russia rimarra' sempre una terra misteriosa, i russ sono la razza piu' indomabile e immortale del panorama europeo.
@ venezia63jr
Il secondo che citi é un pò' di più di un libro storico.