Oggi. Quartiere periferico di Bologna. Salvini in un ingresso di condominio, citofona a favore di telecamere e con tanto di fans al seguito (comprese le forze dell’ordine impegnate a fargli da scorta), ad un tunisino che una signora gli ha sussurrato essere secondo lei un pusher. E magari sarà pure vero. Ma non è questo il punto.
https://www.youtube.com/watch?v=3TauxZZGyEg
Si Attacca al citofono e suona fino a che l’inquilino risponde. Gli chiede, fra i sorrisetti divertiti degli istanti, di poter salire in casa per dargli l’opportunità di discolparsi, “si dice che lei venda droga”. Il finale è ovvio. Il tunisino gli attacca il citofono in faccia. Applausi assicurati. Anche oggi Salvini ha fatto la sua porca figura.
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il problema grosso non è Salvini che strumentalizza la questione della sicurezza per fini elettorali e di propaganda, il problema semmai è proprio la sicurezza e la repressione del crimine, che in Italia sono del tutto inesistenti.
Le leggi da noi sono ormai solo una vuota dichiarazione di intenti e basta,
ed è quindi ovvio che importiamo decine di migliaia di criminali da mezzo mondo.
Ricordo come fosse ieri quando al sedicesimo arresto per spaccio in pochi mesi il giudice chiese in tribunale ad uno spacciatore egiziano pluri-recidivo:
-Perchè lei continua a venire in Italia a spacciare, rubare, e delinquere?
Risposta testuale:
-"Perchè se lo faccio in egitto, mi fanno pentire di essere nato"