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Protocollo XV


Affus
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PROTOCOLLO XV
Quando, infine, avremo ottenuto il potere per mezzo di numerosi colpi di Stato, che saranno da noi preparati in modo che abbiano luogo simultaneamente in tutti i paesi; e quando i governi di questi saranno stati dichiarati ufficialmente incapaci di reggere la pubblica cosa (potrà trascorrere un periodo di tempo considerevole prima che tutto ciò avvenga: magari un secolo): faremo ogni sforzo per impedire che siano fatte delle congiure contro di noi.
Per raggiungere questo intento applicheremo la pena capitale, senza pietà, per coloro che prendessero le armi per impedire lo stabilimento del nostro potere.
Sarà passibile della pena capitale la fondazione di qualunque nuova società segreta; scioglieremo, mandandone i membri in esilio nelle parti più remote del mondo, le società segrete tuttora esistenti, che ci sono ben conosciute e che servono ed hanno servito al nostro scopo. L'esilio sarà la sorte di quei frammassoni Gentili che per avventura
sapessero più di quello che a noi convenga. E quei massoni che, per una ragione o per un'altra potremo perdonare, li terremo sempre nel continuo timore d'essere esiliati. Decreteremo una legge per condannare tutti i preesistenti membri delle s ocietà segrete all'es ilio fuori di Europa perché quivi noi avremo il centro del nostro governo.
Le decisioni del nostro governo saranno definitive e nessuno avrà il diritto d'appellarsi. Per mettere al dovere le società dei Gentili nelle quali abbiamo profondamente inculcato i dissidi ed i dogmi della religione protestante, prenderemo provvedimenti spietati i quali dimostreranno alle nazioni che il nostro potere non può essere violato.
Non dobbiamo preoccuparci delle numerose vittime che saranno sacrificate per ottenere una prosperità futura. Un governo il quale è convinto che la propria esistenza dipende non solo dai privilegi di cui gode, ma anche dall'adempimento del suo dovere, ha l'obbligo di conseguire la prosperità anche a costo di molti sacrifici. La condizione principale della sua stabilità consiste nel rafforzamento del prestigio del suo potere, e questo prestigio si ottiene soltanto per mezzo di una maestosa ed incrollabile potenza, che deve mostrarsi inviolabile, nonché
circondata da un potere mistico. Ad esempio, dimostrare che sussiste per mandato divino.
Fino a quando non avremo conseguito il potere, cercheremo di fondare e moltiplicare le logge massoniche in tutte le parti del mondo. Alletteremo a farne parte coloro che possono diventare, o sono di già, animati da amore per il pubblico bene. Queste logge saranno la fonte principale ove attingeremo le nostre informazioni; saranno pure i nostri centri di propaganda. Centralizzeremo tutte queste logge sotto una direzione unica, conosciuta a noi soli e
costituita dai nostri uomini più sapienti. Queste logge avranno anche i loro rappresentanti, per mascherarne la vera direzione. Questa soltanto avrà diritto di decidere a chi spetti di parlare e di preparare l'ordine del giorno. In queste logge annoderemo tutte le classi socialiste e rivoluzionarie della società. I piani politici più segreti. ci saranno subito
noti appena formulati e ne guideremo l'esecuzione. Quasi tutti gli agenti della polizia internazionale segreta faranno parte delle nostre logge. È per noi sommamente importante di assicurarci i servizi della polizia, perché essi possono mascherare le nostre imprese, inventare ragioni plausibili per spiegare il malcontento delle masse, come pure colpire coloro che rifiutano di sottomettersi a noi.
La maggior parte degli individui che entrano nelle società segrete sono avventurieri, i quali desiderano di farsi strada in un modo o in un altro e non hanno serie intenzioni. Con gente simile, ci sarà facile perseguire il nostro scopo: essi metteranno in moto il nostro meccanismo. Se il turbamento diventerà mondiale, ciò significherà soltanto che era necessario per noi di produrre questa agitazione, allo scopo di distruggere la troppo grande solidità del mondo. Se nasceranno congiure nel suo seno, significherà che uno dei nostri agenti più fedeli è il capo
di questa cospirazione. E' naturale che noi dobbiamo essere gli unici a dirigere le imprese massoniche. Noi soltanto sappiamo dirigerle. Noi conosciamo lo scopo finale di ogni azione, mentre i Gentili ignorano la massima parte di ciò che riguarda la massoneria: essi non sono neppur capaci di vedere i risultati immediati di quello che fanno. Generalmente essi considerano soltanto i vantaggi immediati; si contentano se il loro orgoglio personale è soddisfatto per l'adempiersi del loro intento; non si accorgono che l'idea originale era nostra e non loro.

I Gentili frequentano le Logge Massoniche per pura curiosità, o nella speranza di ricevere la loro parte delle spoglie; alcuni di essi vi entrano pure per poter discutere le loro stupide idee davanti ad un pubblico qualunque. I Gentili vanno alla ricerca delle emozioni procurate dal successo e dagli applausi; noi glie ne diamo fin che ne vogliono. Questo è il motivo per cui permettiamo ad essi di avere successi; cioè allo sc opo di volgere a nostro vantaggio gli uomini che credono orgogliosamente di valer qualche cosa, e che senza accorgersene s'imbevono
delle nostre idee, fiduciosi di essere infallibili e convinti di non andar soggetti alle influenze altrui. Non avete idea di quanto sia facile ridurre anche il più intelligente dei Gentili in una condizione ridicola di ingenuità agendo sulla sua presunzione, e quanto, d'altra parte, sia fucile scoraggiarlo mediante il più piccolo insuccesso, od anche semplicemente cessando di applaudirlo; oppure anche di ridurlo in uno stato di servile sottomissione, allettandolo
con la promessa di qualche nuovo successo. Per quanto il nostro popolo disprezza il successo, bramando soltanto la realizzazione dei suoi piani, altrettanto i Gentili amano il successo e sono disposti a sacrificare tutti i loro piani per raggiungerlo. Questo lato del carattere dei Gentili rende facile di fare d'essi quello che ci piace. Quelli che sembrano tigri, sono invece stupidi come pecore, ed hanno la testa assolutamente vuota.
Lasceremo che cavalchino in sogno il corsiero delle vane speranze di poter distruggere l'individualità umana mediante idee simboliche di collettivismo. Ess i non hanno ancora compreso, e non comprenderanno mai, che questo sogno fantastico è contrario alla principale legge della natura, la quale, fin dall'inizio del mondo, creò ogni essere, diverso da tutti gli altri, perché ciascuno avesse un'individualità. Il fatto che fummo capaci di far concepire
un'idea così errata ai Gentili, è la prova lampante del meschino concetto che essi hanno della vita umana, paragonato a quello che ne abbiamo noi. In questo consiste la maggiore speranza del nostro successo. Quanto furono previdenti i nostri sapienti d'un tempo quando ci dissero che, pur di raggiungere uno scopo veramente grandioso, dovevamo ricorrere a qualunque mezzo senza fermarci a contare le che si dovessero sacrificare al successo della causa! E noi non abbiamo mai contato le vittime uscite dal seme di quei bruti di Gentili, e pur
avendo sacrificato molta gente nostra, abbiamo dato al nostro popolo una posizione tale nel mondo, che esso non si sarebbe mai sognato di raggiungere. Un numero relativamente piccolo di vittime da parte nostra ha salvato la nostra nazione dalla distruzione. Ogni uomo deve inevitabilmente morire. E' preferibile affrettare la morte di coloro che ostacolano la nostra causa, che di quelli che la promuovono. Noi facciamo morire i frammassoni in maniera
tale che nessuno, fuorché gli adepti, può averne il minimo sospetto. Neppure le stesse vittime ne sospettano prima del tempo. Muoiono tutti, quando è necessario, di morte apparentemente naturale. E neppure gli iniziati, conoscendo questi fatti, osano protestare! Con questi mezzi abbiamo tagliato fino alle radici ogni velleità di protesta contro i nostri ordini almeno per quanto riguarda i frammassoni. Predichiamo il liberalis
mo ai Gentili, ma d'altra parte teniamo la nostra propria nazione in assoluta sottomissione. Per effetto della nostra influenza, le leggi
dei Gentili vengono oss ervate il meno possibile. Il prestigio delle loro leggi è stato minato dalle idee liberali che vi abbiamo introdotto. Le più importanti quistioni, sia politiche, sia morali, vengono decise dai Tribunali nel modo stabilito da noi. Il Gentile amminis tratore di giustizia, esamina le cause in quel modo che a noi pare e piace. Questo risultato lo abbiamo ottenuto mediante i nostri agenti e persone colle quali apparentemente non siamo in relazione,
e per mezzo di opinioni propagate con la s tampa e con altri mezzi. Persino i senatori ed altri funzionari elevati seguono ciecamente i nostri consigli. La mentalità dei Gentili essendo di natura puramente bestiale, è incapace di osservare e di analizzare c hecchessia e più ancora di prevedere le conseguenze alle quali può condurre una causa se presentata sotto una certa luce. Ed è precisamente in questa differenza di mentalità tra noi e i Gentili, che
possiamo facilmente riconoscere di essere gli eletti di Dio nonché la nostra natura sovrumana, in paragone con la mentalità istintiva e bestiale dei Gentili. Costoro non vedono che i fatti, ma non li prevedono e sono incapaci di inventare qualsiasi cosa, ecc etto le materiali. Da tutto questo risulta nettamente, c he la natura stessa ci ha destinato a guidare ed a governare il mondo. Quando verrà per noi l'ora di governare apertamente, sarà giunto il momento di dimostrare la bontà del nostro governo. Allora miglioreremo tutte le leggi. Le nostre leggi saranno brevi, chiare, e concise: non avranno bisogno di interpretazioni; sicché tutti potranno conoscerle da cima a fondo, dentro e fuori. La caratteristica predominante di queste leggi sarà l'obbedienza dovuta all'autorità; e questo rispetto all'autorità sarà spinto al massimo grado. Allora cesserà ogni genere di abuso di potere, perché ognuno sarà responsabile di fronte all'unico potere supremo, cioè a quello del sovrano. L'abuso di potere da parte di chiunque,
che non sia il sovrano, sarà così severamente punito, che tutti perderanno la voglia di provare la loro forza in tale direzione.
Sorveglieremo molto da vicino ogni atto del nostro corpo amministrativo, da cui dipenderà il funzionamento della macchina statale, perché se l'amministrazione diventa fiacca, il disordine sorge dovunque. Non un singolo atto illegale, od abuso di potere rimarrà impunito. Tutti gli atti di simulazione, o di volontaria trascuratezza da parte degli impiegati amministrativi, cesseranno dopo che costoro avranno veduto i primi esempi di punizione.
Il nostro sovrano sarà costantemente in contatto col popolo, al quale parlerà dall'alto delle tribune. I suoi discorsi saranno immediatamente messi in circolazione in tutto il mondo.
EGLI OVVIAMNETE SARA' L'ANTICRISTO


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nuovobiopresto
Eminent Member
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Post: 36
 

E questo dove lo hai trovato, in una sacrestia?


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Truman
Membro Moderator
Registrato: 2 anni fa
Post: 4113
 

Per caso si tratta di uno dei protocolli dei savi di Sion, quelli dimostrati clamorosamente falsi?


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nuovobiopresto
Eminent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 36
 

Avrà le corna ?


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Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

si mi pare uno dei falsi..
ma d'altronde un gentile difficile possa riconoscere un falso da un vero..

per capire se è falso o vero basta vedere se quanto è scritto in quel libro
corrisponde a realtà fattuale o meno..
poi se vero o falso conta poco


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Affus
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3261
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Per caso si tratta di uno dei protocolli dei savi di Sion, quelli dimostrati clamorosamente falsi?

saranno pure falsi ma qualcosa di vero lo dicono .

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L'ho postato per una cutura generale , senza nessun intendo di inneggiare a un impotetico complotto.
Ci sarà pure un complotto in giro di questi tempi , ma penso che oltre ai savi di sioni sono coinvolti anche tanti pagani , i goym .
son tutti peccatori incalliti !


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lino-rossi
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 482
 

se i protocolli sono stati redatti dai servizi dello Zar significa che i servizi non tenevano informato lo Zar.

infatti nel protoccollo XX troviamo:
"Il nostro governo avrà una moneta basata sul valore della potenza di lavoro del paese; essa sarà di carta, e magari anche di legno. Emetteremo una quantità di moneta sufficiente per ogni suddito, aumentandone la quantità alla nascita di ogni bambino e diminuendola per la morte di ogni individuo."

se lo Zar avesse avuto la conoscenza di questo concetto non avrebbe mantenuto il suo popolo nella miseria a causa dell'allora ideologia dominante del gold standard.

prima di dire che i protocolli sono falsi è meglio informarsi un po', prima, ma in maniera non conformista.


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remox
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 393
 

Concordo con lino rossi...se si fosse capita allora l'importanza (e le implicazioni) di quelle parole sulla moneta di carta il corso della storia sarebbe stato diverso.
I concetti veritieri nei protocolli sono molti. Non è essenziale che siano autentici, quanto la veridicità in loro contenuta.
Inoltre non mi stancherò mai di far notare i nomi dei proprietari delle più importanti banche mondiali, società di materie prime, di informazione o i loro principali manager. Ora si stanno estendendo anche alla politica...la realtà è sotto gli occhi di tutti, purchè gli occhi siano tenuti aperti!


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