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I progressisti svizzeri contro il gregoriano .


Affus
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Svizzera. Guerra dei“cattolici progressisti” contro il nuovo Nunzio Apostolico: "è un cripto lefebvriano" !

Berna, Svizzera. "Cattolici" in rivolta contro il nuovo Nunzio Apostolico Mons. Thomas Gullickson bollato come "cripto lefebvriano" anche perchè apprezza la celebrazione della Messa nell'antico rito e difende gli insegnamenti tradizionali della Chiesa soprattutto nella sfera morale.
I cattolici svizzeri o per lo meno la frangia dei cattolici di lingua tedesca - considerati i più rivoluzionari e progressisti - non hanno affatto gradito la recente nomina dell'americano Mons. Thomas Gullickson a Nunzio Apostolico a Berna e stanno facendo la voce grossa: "Abbiamo abbastanza problemi con il fanatismo religioso. Non abbiamo bisogno di un Nunzio che vuole far rivivere
questo fanatismo nella Chiesa cattolica" ha scritto Markus Arnold, responsabile del Dipartimento Educazione Religiosa dell'Università di Lucerna al Presidente della Confederazione Svizzera.
Uno dei motivi principali per tutta questa agitazione, che trova pieno appoggio nei media, è per il ruolo che il Nunzio Apostolico avrà, come sua prerogativa, nella scelta del successore del Vescovo di Coira Mons. Vitus Huonder,uno dei pochi vescovi conservatori, quando nel 2017 dovrà rassegnare le sue dimissioni per "raggiunti limiti d'età".
I progressisti svizzeri temono che il successore di Mons.Vitus Huonder possa essere un conservatore e così confermare le stesse dichiarazioni sul peccato dell'omosessualità e per le coppie, in genere, che vivendo insieme al di fuori del matrimonio, non possono ricevere la Santa Comunione.
Paure che stanno agitando soprattutto i cattolici svizzeri-tedeschi molto in linea con i media mainstream che si mostrano pure stranamente felici sulla situazione attuale della Chiesa Svizzera sofferente per la mancanza di vocazioni, lo svuotamento delle chiese e delle parrocchie, rimaste senza preti, e la vita morale che non segue gli insegnamenti del Magistero.
L 'ex Abate dell'Abbazia territoriale di Einsiedeln, il monaco benedettino Martin Werlen, assieme ad un certo numero di cattolici, ha espresso pubblicamente il suo dissenso per i toni (realistici) usati da Mons. Gullickson per descrivere con massima chiarezza i moltissimi problemi che affliggono la Chiesa cattolica in Svizzera e soprattutto la Salus Animarum.
Per questo il Canonico e Co-Decano di Berna, P. Christian Schaller ha scritto una "lettera aperta" al nuovo Nunzio Apostolico augurandosi che egli riesca ad acquisire un'adeguata "sensibilità al fine di percepire le realtà della Chiesa in Svizzera".
Nella "lettera aperta" sono mancate le accuse nei confronti di Mons. Gullickson accusato di "imprudenza pastorale" allorchè il Prelato aveva suggerito di chiudere le strutture parrocchiali rimaste senza sacerdoti.
Lo scritto di P. Schaller è stato solo l'ultimo di una serie di dure critiche nei confronti del Nunzio appoggiate anche da un gruppo di cattolici laici "riformatori" che hanno formato un'alleanza denominata in modo assai significativo : "Basta!".
L'intento dei progressisti e dei media è di dimostrare che l'Arcivescovo Gullickson è un "anti-liberale."
Secondo il loro punto di vista,le cose sarebbero precipitate quando la settimana scorsa il Nunzio ha citato un articolo in cui il Cardinale Juan Luis Cipriani Thorne, Arcivescovo di Lima, Perù, ha bollato "Erode in giacca e cravatta" quei funzionari delle Nazioni Unite che vogliono generalizzare l'aborto a causa della paura del virus Zika. (Articolo Nuova Bussola Quotidiana QUI N.d.R.)
Il domenicano Fr. Viktor Hofstetter ha pure suggerito a Mons. Gullickson di leggersi il "catalogo" delle quindici "malattie curiali" redatto da Papa Francesco in occasione dei consueti auguri natalizi alla Curia Romana. (QUI)
Dodici gruppi di gruppi cattolici che formano l'associazione"Basta!" , alleanza per una "Chiesa liberatrice e inclusiva" , hanno scritto una lettera aperta al Presidente della Confederazione Elvetica Johann Schneider-Ammann chiedendogli di intervenire al fine di ottenere la revoca da parte della Santa Sede del Nunzio Mons. Gullickson definito una chiara minaccia per l'unità della Chiesa in Svizzera ed accusato di avere fatto "discorsi di odio" con "predicazioni fanatiche degne del 19° secolo".
I bellicosi progressisti dell'associazione"Basta!" hanno anche timore che Mons. Gullickson possa frantumare le buone relazioni "ecumeniche" con i Protestanti svizzeri anche perchè il nuovo Nunzio non ha mai nascosto la sua preferenza per la Liturgia celebrata in modo rispettoso delle rubriche ,della dignità e della sacralità dell'ufficio divino; la Messa in Latino, e altri segni della tradizione cattolica.
Per questo i progressisti accusano apertamente il Nunzio di essere un seguace della Fraternità Sacerdotale di San Pio X e di opporsi al Concilio Vaticano II che avrebbe "condannato", a loro detta, l'anti-liberalismo che caratterizzò soprattutto i pontificati dei Papi Pio IX, Pio X,Pio XI e Pio XII.
Erwin Koller, Presidente della Herbert-Haag-Fondazione per la libertà nella Chiesa, ha sottolineato che l'Arcivescovo Gullickson è stato offensivamente critico persino nei confronti di Papa Francesco, : "Se un diplomatico -svizzero- avresse detto queste cose nei confronti del proprio governo , sarebbe stato licenziato da tempo".
Alcuni detrattori dell'Arcivescovo accusano nel suo blogspot il Nunzio avrebbe linkato dei collegamenti con altri blog che accusano apertamente la Conferenza Episcopale Tedesca di essere eretica.
I progressisti avrebbero poi notato una predilezione particolare espressa nel blogspot del Nunzio di collegamento con dei siti conservatori.
La ciliegina finale su questa torta (avvelenata): anche la Lega Svizzera delle donne cattoliche ha chiesto la rimozione di Mons. Gullickson dal suo incarico di Nunzio Apostolico.

Fonte : Life site (LifeSiteNews)


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