Notifiche
Cancella tutti

10 anni dopo Katrina, New Orleans annega nel razzismo


AlbaKan
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 2015
Topic starter  

New Orleans: dieci anni dopo "Katrina" segregazione sociale e razziale

Quando 29 Agosto 2005, l'uragano Katrina ha colpito la costa del Golfo del Messico, Larry Bradshaw e Lorrie Beth Slonsky, collaboratori del sito SocialistWorker.org, sono stati bloccati a New Orleans. Stavano partecipando da diversi giorni ad una conferenza di lavoratori per i servizi medici di emergenza (EMS), e non sono potuti andar via. Hanno trascorso gran parte della settimana seguente intrappolati dalle inondazioni e dal cordone della legge marziale, schierato intorno alla città.

Superstiti di Katrina si fanno strada tra gli edifici allagati
Quando finalmente furono in grado di raccontare la loro storia su quello che era successo nel sito SocialistWorker.org, le informazioni si sono diffuse in tutto il mondo, contribuendo a svelare ciò che era realmente accaduto a New Orleans durante Katrina. Erano presenti, soprattutto quando centinaia di persone hanno cercato di attraversare un ponte sul fiume Mississippi prima di essere arrestate dalla polizia armata sparando munizioni sopra le loro teste. In questa intervista di Elizabeth Schulte, Lorrie Beth e Larry, alla luce dell'esperienza acquisita, dieci anni fa, parlano di ciò che è cambiato - e ciò che non è chiaramente cambiato - a New Orleans.

Dieci anni fa, avete descritto le vostre esperienze a New Orleans durante l'uragano Katrina per Socialist Worker. Guardando al passato, cosa risalta da quella esperienza oggi? Che cosa significa per voi questo "10° anniversario"?

Lorrie Beth: Oggi, ciò che risalta per noi è il fatto che le persone che sono state abbandonate, dimenticate e ignorate quando Katrina ha colpito sono, nel complesso, ancora abbandonate, dimenticate e ignorate nel recupero e nella ricostruzione della nuova New Orleans.

Larry: Guardando le trasmissioni speciali sull'anniversario di Katrina, siamo stati colpiti dal trionfalismo vanaglorioso di molti commentatori e funzionari governativi. I politici e le élite imprenditoriali ci presentano il super lavoro fatto nella ricostruzione di New Orleans. Mitch Landrieu, il sindaco (democratico) di New Orleans, e la Fondazione Rockefeller hanno lanciato un progetto chiamato Katrina 10 che menziona New Orleans come la "la migliore storia di comeback della storia americana".
Sul sito www.katrina10.org, sindaco Landireu si vanta che "New Orleans è diventata il laboratorio più veloce di innovazione e cambiamento di questa nazione - e, per molti versi, del mondo. L'opportunità è ora quella di posizionare New Orleans come leader mondiale della resilienza".
I "partner di Katrina 10" sono una cricca di organizzazioni imprenditoriali e civiche, tra cui la Camera di Commercio. Il loro sito web racconta la versione ufficiale, rosa, del "recupero" e lo fa dal punto di vista di coloro che sono riusciti nella ricostruzione. Lo slogan del sindaco è "resilienza". E' stato ripetuto fino alla nausea nei media.

Lorrie Beth: E' vero che ci sono state molte ricostruzioni a New Orleans e che gli abitanti hanno mostrato notevole tenacia. Ma c'è un altro racconto della ripresa, del recupero: una veduta dal basso di New Orleans 10 anni dopo Katrina.
Questo può essere visto sul sito www.katrinatruth.org, (Truth: la verità) racconta la storia di coloro che sono stati lasciati fuori durante il recupero. Il loro slogan è: resistenza.

Larry: Il presidente Obama (nel suo discorso del 27 agosto 2015 a New Orleans) riconosce che mentre Katrina è stato un "disastro naturale", la maggior parte dei morti, la distruzione, le inondazioni e la mancata evacuazione di alcune persone sono di origine umana. Le disuguaglianze strutturali, di classe e di razza, stabiliscono una relazione tra chi ha vissuto, coloro che sono morti e coloro che hanno sofferto.
Per contro, ciò che il sindaco e il presidente non riconoscono è che le disuguaglianze economiche e sociali anteriori a Katrina sono tornate in modo vendicativo. Questo può essere visto in termini di povertà, assistenza sanitaria, alloggio, mantenimento dell'ordine, istruzione e ambiente.

Lorrie Beth: Vagando per le strade di New Orleans nei giorni dopo l'uragano Katrina, siamo rimasti colpiti dal gran numero di famiglie con bambini piccoli. Abbiamo anche visto un gran numero di anziani e disabili per le strade tra il gran numero di persone sedute in ed intorno al centro congressi della città, in mezzo a un caldo soffocante. Quasi il 40% delle persone che sono morte a causa dell'uragano Katrina erano anziane. Le persone abbandonate appartenevano per lo più alle sezioni vulnerabili della società.

Larry: Per quanto riguarda il destino dei bambini, la ricostruzione deve essere considerata un fallimento. All'inizio di quest'anno, un nuovo sondaggio ha mostrato che il tasso di povertà infantile a New Orleans ormai ha raggiunto il 39%. Vale a dire che questo tasso è del 17% superiore al tasso nazionale di povertà per i bambini e vicino al livello del 41% prima di Katrina. Più della metà dei bambini neri vivono in povertà.

Lorrie Beth: Gli esperti dello sviluppo infantile ci avvertono del fatto che la povertà produce "stress tossico cronico" nei bambini. Direi che molte di queste famiglie e di questi bambini abbandonati quando Katrina ha colpito hanno sofferto di "stress tossico acuto". Per molte famiglie, la ripresa ha significato la sostituzione di uno stress tossico acuto con uno stress tossico cronico.
Ma non sono solo bambini, anziani e persone con disabilità ad essere state abbandonate. Anche i fattori di razza e di classe hanno determinato chi è stato abbandonato. Non c'erano milionari accampati in strada con noi. Quasi tutti quelli che abbiamo incontrato appartenevano alla classe operaia o erano poveri, per lo più afro-americani.

Larry: La vita e la morte a New Orleans e la qualità della vita sono sempre state fortemente viziate da razza, classe e posizione nella città. Dieci anni fa, essere nero, povero o appartenente alla classe operaia aumentava notevolmente la vostra "probabilità" di morire durante Katrina. Attualmente, dieci anni dopo, l'aspettativa di vita a New Orleans varia di ben 25 anni in base al tuo codice postale (indirizzo) e la razza a cui appartieni. Codici postali con l'aspettativa di vita più bassa sono quei luoghi in cui troviamo la più alta percentuale di abitanti poveri e gente di colore.
Gli afroamericani in ogni fascia d'età, hanno molte più probabilità di morire rispetto ai bianchi per la stessa causa. Gli afroamericani a New Orleans, per esempio, hanno tre probabilità in più rispetto ai bianchi di morire di AIDS o malattie renali. Si stima che circa il 30% dei decessi di afroamericani di 15 anni o più, tra il 2008 e il 2010 erano evitabili. Questo disastro innaturale è in atto in questo momento, non stiamo parlando del 2005.

Lorrie Beth: Un gran numero di abitanti di New Orleans non hanno accesso alle prestazioni sanitarie ai sensi della legge del Affordable Care Act (meglio conosciuta come "Obamacare", queste nuove disposizioni, abbastanza limitate, mirano a garantire una copertura sanitaria a 32 milioni di americani che ne sono privi) perché il governatore (repubblicano) della Louisiana, Bobby Jindal, si rifiuta di estendere il Medicaid (assicurazione sanitaria per le persone con redditi molto bassi) per coprire un maggior numero di adulti con basso reddito.
Come la maggior parte delle città americane, il più grande ospedale psichiatrico a New Orleans è tragicamente l'Orleans Parish Prison. Si stima che il 45% dei detenuti in questo carcere soffrono di malattie mentali. Invece di fornire l'accesso a servizi psichiatrici, i politici di New Orleans discutono circa le dimensioni di un nuovo edificio della prigione.

Larry: Per quanto riguarda la povertà infantile e l'accesso alle cure sanitarie, vi è chiaramente ancora molto da fare.

Ciò che avete scritto nel 2005 ha contraddetto i rapporti "ufficiali" da New Orleans, che sostenevano una diffusa illegalità. Ci potete parlare di questo e descrivere alcune cose che sono successe lì, come le persone hanno agito l'una verso l'altra?

Larry: La copertura mediatica del tempo affermava che New Orleans era sprofondata nell'anarchia. Un membro del consiglio comunale ha detto che il quartiere francese (il centro storico e turistico della città) era "sotto assedio" e i media erano pieni di notizie sensazionali di saccheggi di massa, i bambini violentati nel Superdome (il grande centro sportivo che ospita grandi eventi e battezzato Mercedes-Benz Superdome perché la transnazionale ha acquistato nel 2011 per 10 anni il diritto di assegnare il suo marchio) e attacchi contro gli elicotteri di soccorso.

Lorrie Beth: Sono convinta che certe cose brutte sono accadute ad alcune persone nei giorni successivi a Katrina. Ma le storie sensazionali dei media che non sono mai state verificate, si sono rivelate false. La storia di "disordini" era indispensabile per giustificare gli sforzi tristemente inadeguati dei governi federali, statali e locali. Essa riflette inoltre il razzismo nei media e nella società.

Larry: Non so se la gente si ricorda la distinzione tra "saccheggiatori" neri e "cercatori" bianchi.
Una foto di allora della Associated Press ha mostrato un giovane nero che guada in acque profonde fino al petto con una cassa di soda e una borsa fluttuante dietro di lui. La leggenda diceva che "aveva saccheggiato un negozio di alimentari". In contrasto con un'altra foto di agenzia che mostra una coppia bianca, anch'essa con l'acqua al petto, che porta sacchetti di acqua e cibo. La leggenda diceva che avevano "trovato pane e bibite in un negozio di alimentari del posto". Qualcuno ha pubblicato su Internet le due immagini fianco a fianco, provocando un intenso dibattito sui pregiudizi razziali dei giornalisti.

Lorrie Beth: Prima che avessimo dovuto evacuare il nostro hotel, eravamo sul balcone e ho visto alcune persone che si rifornivano dal negozio Walgreens dall'altra parte della strada. Una donna bianca, circa della mia età, ha dichiarato: "E' terribile, queste persone stanno rubando da Walgreens". Osservando la sua valigia semiaperta piena di asciugamani e teli dell'hotel, le ho chiesto: "Mentre il fatto che si prendano asciugamani e biancheria dell'hotel Monteleone non è un furto?" Sembrava molto indignata e ha risposto: "Io non rubo! Prendo solo ciò che è necessario per la mia sopravvivenza!"

Larry: Nei giorni dopo Katrina, la macchina della propaganda di Karl Rove (famoso spin doctor, allora responsabile della "comunicazione" di George W. Bush) si mise in moto.
La risposta eccezionalmente insensibile e inetta della Casa Bianca, del Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti e delle forze armate è stata manipolata e riscritta per dire: "Katrina è stato un disastro naturale e imprevedibile e la mancanza di un'adeguata risposta ai disastri era colpa di funzionari locali e statali, non della Casa Bianca". Infatti, la storia della nuova amministrazione Bush era che coloro che non avevano evacuato erano responsabili il loro destino e, inoltre, molti di loro erano comunque criminali.
Ignorando il fatto che la maggior parte delle 80.000 persone che non hanno potuto evacuare erano povere, non avevano auto, erano malate o disabili. O forse erano persone che rimanevano per prendersi cura di un membro della famiglia che era malato o disabile. O erano, come noi, turisti i cui voli erano stati annullati quando l'aeroporto era stato chiuso. O erano lavoratori del settore alberghiero il cui capo aveva chiesto loro di rimanere. O, ancora, erano funzionari essenziali come gli impiegati del numero di emergenza "911" (che ricevono le chiamate di emergenza e distribuiscono le spedizioni dei servizi di emergenza) ai quali è stato ordinato di rimanere fino a quando le acque fossero troppo alte, dopo di che il loro capo li ha depositati presso il Centro Congressi.

Lorrie Beth: Il problema per quanto riguarda il saccheggio è iniziato troppo tardi e non è stato organizzato. Gran parte del cibo nei negozi e ristoranti erano già deteriorati quando i saccheggiatori affamati, assetati, esausti e arrabbiati hanno iniziato a rompere le finestre. In ogni caso, le merci non deperibili che sono state prese sono state distrutte dal calore, umidità, inondazioni e muffa.
Eppure il sindaco e il governatore hanno dato la priorità alla proprietà sulla vita delle persone. Hanno schierato centinaia di agenti di polizia per perseguire piccoli "saccheggiatori", piuttosto che dispiegare la polizia per distribuire alimentari e beni di prima necessità o per salvare decine di persone che erano ancora intrappolate nelle loro soffitte o tetti. Una vergogna per il sindaco e il governatore.

Larry: Crediamo che il vero saccheggio di New Orleans comincia dalla ricostruzione. Non mi ricordo chi ha descritto Katrina come il disastro più redditizio nella storia degli Stati Uniti.
Naomi Klein chiama "dottrina dello shock" quando le aziende private che lavorano con i governi approfittano di una crisi per derubare il pubblico e arricchirsi. La società di sicurezza Blackwater (anch'essa tra l'altro sotto contratto in Iraq) ha ottenuto un contratto senza gara d'appalto per 70 milioni, mentre la Bechtel (la più grande impresa di costruzioni negli Stati Uniti, con stretti legami con la famiglia Bush) ed altre società politicamente ben collegate hanno ricevuto contratti analoghi per la ricostruzione, senza gara d'appalto. Giustamente, Klein e Caroline Heldman chiamano questo il "capitalismo dei disastri".

Lorrie Beth: La nostra esperienza nelle strade era lontana dalle notizie allarmistiche dei media. Abbiamo incontrato gente generalmente cordiale, si predevano cura gli uni degli altri e molti cercavano di aiutare gli altri.
Non voglio esagerare e dare l'impressione che essere nelle strade di New Orleans dopo l'uragano Katrina fosse senza problemi. Le strade sono state trasformate, le persone erano esauste, affamate e assetate e il caldo era soffocante. La maggior parte delle persone avevano solo i vestiti che indossavano. Le persone con malattie croniche erano senza il loro farmaco e divennero ogni giorno più malate.
Le persone erano frustrate, alcune erano scoraggiate, altre piene di risentimento. Abbiamo vissuto in una fogna, tra sporcizia ed escrementi umani. I "salvatori" - dalla polizia alla Guardia Nazionale, attraverso numerose agenzie federali - si sono mostrati freddi e indifferenti e anche, in alcuni casi apertamente ostili.

Larry: Questo è un aspetto delle cose. Come abbiamo scritto nel nostro articolo del tempo, siamo stati in grado di stabilire un campo su un cavalcavia, in piena vista degli elicotteri dei media. Una volta che siamo stati in grado di ottenere cibo e l'acqua - qualcuno ci ha portato un camion di consegna di acqua e ci aveva recuperato due pallet di razioni di sopravvivenza apparentemente persi in un angolo stretto un chilom
etro e mezzo lontano - la cooperazione e la comunità fiorirono.
Nel bel mezzo della tragedia e della miseria, abbiamo potuto osservare che lo spirito umano è buono e grande. Il problema è che non appena ci siamo riuniti in numero maggiore di quattro o cinque persone per lavorare insieme o per unire le nostre scarse risorse, gli agenti hanno visto questo come una "folla" e ci percepivano come una minaccia.

Lorrie Beth: L'unica violenza a cui abbiamo assistito personalmente proveniva dal dipartimento di polizia di Gretna (località vicino a New Orleans, al di là del fiume). Gli agenti di polizia di Gretna hanno sparato per impedirci di uscire da New Orleans, nel Greater New Orleans Bridge (Crescent City Connection).

Larry: Parlando di saccheggio, il peggiore saccheggio a cui abbiamo assistito è stato commesso da un agente di polizia di Gretna che ci minacciava con la sua pistola mentre rubava cibo e acqua dal nostro campo. Prima un elicottero "salvataggio" si librava proprio sopra il nostro accampamento di fragile cartone di circa 100 persone, soffiando e riducendolo in pezzi: disperdendo donne, uomini, bambini e disabili.
Eravamo increduli, noi due abbiamo cercato di "ragionare" con l'agente che ha caricato il veicolo della polizia con "reperti" del nostro campo. Alcuni dei nostri nuovi compagni campo ci ha spinto fisicamente spinto indietro, dicendo: "Il poliziotto se ne frega di chi sei o da dove vieni - vede che sei con noi".

Lorrie Beth: Sulla base della nostra esperienza, possiamo dire che coloro che avevano meno hanno condiviso con noi il poco che avevano, mentre coloro che avevano le risorse ci hanno sventolato una pistola in faccia.

Un elemento chiave della storia che avete raccontato dieci anni fa, era ciò che la polizia stava facendo verso i poveri e le persone della classe operaia di New Orleans, in particolare lo scontro sul ponte che attraversa il Mississippi, verso Gretna, sull'altra sponda. Gli agenti di polizia di Gretna hanno sparato proiettili veri sopra le teste delle persone che cercavano di uscire dalla città.

Larry: I fatti su ciò che è avvenuto sul Greater New Orleans Bridge, che abbiamo descritto nel nostro articolo di Socialist Worker, non sono in discussione. Il sindaco e il capo della polizia della cittadina di periferia di Gretna si incaricarono di inviare agenti armati sul ponte per chiuderla a tutti i pedoni. Il ponte, noto anche come il Crescent City Connection, era l'unica via di terra che portava a New Orleans.
Quello che i media mainstream non vi dicono è che i sopravvissuti non avevano alcun motivo valido per essere intrappolati a New Orleans. Molti di noi avrebbero potuto lasciare la città se il ponte non fosse stato bloccato dalla polizia armata.
Una volta che Socialist Worker pubblicò la storia, varie agenzie nazionali e internazionali di notizie interrogarono il sindaco e il capo della polizia. I due dichiararono pubblicamente di aver ordinato la chiusura del ponte, avevano preso tale decisione e, ciò che è più inquietante, è

Fonte: http://socialistworker.org/2015/08/31/left-behind-in-the-new-new-orleans

Versione italiana: http://vocidallastrada.blogspot.it/2015/09/new-orleans-dieci-anni-dopo-katrina.html


Citazione
Stodler
Famed Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 3972
 

Debbo dire che non sapevo questa storia di New Orleans, anzi del sacco di New Orleans.

Ahhh, gli stati uniti terra di promesse e di libertà per chi ha i soldi.


RispondiCitazione
AlbaKan
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 2015
Topic starter  

Debbo dire che non sapevo questa storia di New Orleans, anzi del sacco di New Orleans.

Ahhh, gli stati uniti terra di promesse e di libertà per chi ha i soldi.

In Shock economy di Naomi Klein c'è un intero capitolo dedicato a New Orleans/katrina, sarebbe da leggere, come tutto il libro...


RispondiCitazione
Condividi: