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68°annivers.del massacro di Deir Yassin


helios
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
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Sabato 9 aprile ricorre il 68° anniversario del massacro di Deir Yassin, durante il quale oltre 100 civili palestinesi furono brutalmente uccisi dalle truppe terroristiche paramilitari israeliane.

Deir Yassin è diventato un simbolo della ferocia e del terrorismo sionista nell’occupazione della Palestina.

L’attacco contro il villaggio palestinese a ovest di Gerusalemme, condotto dal gruppo Irgun guidato dal futuro primo ministro Menachem Begin, prese di mira uomini, donne, bambini, vecchi.

Altri dati parlano di 254 Palestinesi uccisi su una popolazione di 600 persone.

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Per approfondire: http://www.deiryassin.org/

http://www.deiryassin.org/mas.html

http://www.infopal.it/68-anniversario-del-massacro-deir-yassin/

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Il 9 aprile, mentre difendeva Qastal, Abd al-Qadir al-Husayni venne ucciso in battaglia. La sua morte demoralizzò a tal punto le sue truppe, che gli altri villaggi intorno a Gerusalemme caddero rapidamente nelle mani delle forze ebraiche. Uno alla volta, furono circondati, attaccati e occupati, gli abitanti espulsi e le loro case ed edifici demoliti. In alcuni di questi villaggi, l’espulsione fu accompagnata da massacri, il più noto dei quali fu quello che le truppe ebraiche perpetrarono a Deir Yassin, lo stesso giorno della caduta di Qastal.

Deir Yassin

La natura sistematica del Piano Dalet fu evidente a Deir Yassin, un villaggio pastorale e amico che aveva sottoscritto un patto di non aggressione con l’Hagana a Gerusalemme,ma che fu condannato a essere distrutto perché si trovava all’interno dell’area destinata all’epurazione. A causa dell’accordo preventivamente firmato con il Villaggio, l’Hagana, per liberarsi da qualsiasi responsabilità ufficiale, decise di inviare l’Irgun e le truppe della Banda Stern. Nelle successive epurazioni di villaggi “amici” faranno a meno anche di questo stratagemma.

Il 9 aprile 1948 forze ebraiche occuparono il villaggio di Deir Yassin situato su una collina a ovest di Gerusalemme, ottocento metri sul livello del mare e vicino all’insediamento ebraico di Givat Shaul. La vecchia scuola del villaggio funge oggi da ospedale psichiatrico per quel quartiere ebraico che si è sviluppato sull’area del villaggio distrutto.

Come irruppero nel villaggio, i soldati ebrei crivellarono le case con le mitragliatrici, uccidendo molti abitanti. Le persone ancora in vita furono radunate in un posto e ammazzate a sangue freddo, i loro corpi seviziati, mentre molte donne vennero violentate e poi uccise6.

Fahim Zaydan, che all’epoca aveva dodici anni, così ricorda l’esecuzione della sua famiglia davanti ai suoi occhi: “Ci portarono fuori uno dopo l’altro; spararono a un uomo anziano e quando una delle sue figlie si mise a piangere spararono anche a lei. Poi chiamarono mio fratello Muhammad e gli spararono davanti a noi, e quando mia madre gridò chinandosi su di lui, con in braccio la mia sorellina Hudra che stava ancora allattando, spararono anche a lei”.7

Spararono anche allo stesso Zaydan, insieme a un gruppo di bambini allineati contro un muro che gli ebrei crivellarono di colpi “solo per divertimento” prima di andarsene. Fu fortunato a sopravvivere nonostante le ferite.

Una recente ricerca ha ridotto il numero delle persone massacrate a Deir Yassin da 170 a 93. Naturalmente, a parte le vittime del massacro, decine di altri individui furono uccisi in combattimento e perciò non vennero inseriti nella lista ufficiale delle vittime. Comunque, poiché le truppe ebraiche consideravano ogni villaggio palestinese una base militare nemica, la distinzione tra massacrare gli abitanti e ucciderli “in battaglia” era di scarsa importanza. Bisogna solo dire che tra le persone massacrate a Deir Yassin vi erano 30 neonati; si capisce così che il calcolo “quantitativo” – che gli israeliani hanno ripetuto recentemente, nell’aprile del 2002, nel massacro di Jenin – è privo di senso. Allora, la leadership ebraica annunciò orgogliosamente un alto numero di vittime, in modo da fare di Deir Yassin l’epicentro della catastrofe – un avvertimento per tutti i palestinesi: un destino simile attendeva coloro che si fossero rifiutati di abbandonare le loro case e di fuggire8.

Poi fu la volta di quattro villaggi nelle vicinanze: Qalunya, Saris, Beit Surik e Biddu. Impiegando un’ora o poco più per ciascun villaggio, le unità dell’Haganà fecero saltare in aria le case e cacciarono gli abitanti.

tratto da:

http://www.infopal.it/non-dimenticare-la-pulizia-etnica-della-palestina/


Citazione
mda1
 mda1
Reputable Member
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Post: 341
 

REMEMBERING DEYR YASSIN.
si ricordiamo.
Io ricordo i selvaggi immigrati provenienti dall'europa che massacrarono inermi civili che stavano pacificamente a casa loro.


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LinCad
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 111
 

REMEMBERING DEYR YASSIN.
si ricordiamo.
Io ricordo i selvaggi immigrati provenienti dall'europa che massacrarono inermi civili che stavano pacificamente a casa loro.

Una giornata della memoria per questi ed altri sara' mai organizzata?


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