La BCE si appresta a abbassare le previsioni di inflazione.
Ossia, siamo in una crisi di domanda e invece di alzare i salari per dare alla gente la tranquillità e i mezzi per tornare a comprare, si danno i soldi a imprenditori che non li investono in attività produttive - sapendo appunto che essendo bassi i salari nessuno gli comprerebbe i prodotti - e vanno a giocarseli in borsa.
I valori delle azioni salgono perché tutti giocano sotto l'ombrello dei QE delle banche centrali ma le aziende a cui corrispondono quelle azioni non crescono quindi siamo in bolla.
L'unico modo sarebbe alzare i tassi quindi uscire progressivamente dal QE ma a quel punto gli investitori scapperebbero dalla borsa provocando un crollo generale.
Allora lasciano i tassi bassi, non smettono il QE e la bolla cresce sempre di più.
I salari non li alzeranno mai e si limiteranno tutt'al più a elemosine tipo gli 80 euro che però non sono strutturali quindi i cittadini non percepiscono una situazione nuova che giustifichi una maggiore fiducia.
Sarebbe indispensabile cambiare i rapporti fra profitti e salari, oggi sbilanciati a favore dei profitti, stabilendo che POLITICAMENTE il salario non può scendere sotto un certo livello rispetto al profitto e alla rendita ossia OGGI deve essere aumentato.
Questo le oligarchie lo vorrebbero fare ma proprio non possono perché implicherebbe una immediata ri-presa di coscienza dei propri diritti e della propria soggettività da parte delle classi subalterne non più oppresse dall'angoscia dell'impellenza di esigenze economiche alle quali non sanno come fare fronte.
E ci avviciniamo sempre di più al momento del redde rationem in cui la bolla inevitabilmente scoppierà travolgendo insieme alle azioni anche l'attuale sistema politico, economico e sociale.
Perché la gente comprenderà che il potere "ha fallito", quindi "perderà fiducia in chi comanda", inizierà a porre in discussione la propria sottomissione all'ordine e in quello slot di assenza di autorità "credibile" potrà accadere di tutto.
Può essere.
Le borse di tutto il mondo andrebbero chiuse punto e basta.
Sono come l'eroina per il tossico, o la sala slot per il dipendente da videopoker.
Investire in borsa poi dovrebbe essere proibito per legge.
Così come dovrebbe essere proibito alle aziende di restrellare fiumi di soldi dal mercato tramite le azioni, per poi usare quei capitali per ingradirsi smisuratamente al fine di schiacciare tutte le altre aziende magari anche più meritevoli e innovative, ma con molti meno mezzi a disposizione.
Se esistesse o fosse mai esistito nella storia qualcosa di anche vagamente simile ad un capitalismo "sano", le borse non sarebbero neanche mai dovute nascere.
E Lo dico da azionista
Le borse di tutto il mondo andrebbero chiuse punto e basta.
Quoto e straquoto quello che hai detto.
E... magari riempire le carceri con un bel po colletti bianchi.