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Accuse alla Walt Disney: altera la realtà


Stodler
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La Duke University accusa Disney: "Ipocrita sui poveri, mistifica la realtà"

Nel mirino dell'università americana i film per bambini che "danno una rappresentazione sbagliata della vita". Critiche ai sette nani di Biancaneve: "Nessuno è felice di andare in miniera"

dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI


I setti nani in marcia verso la miniera

LONDRA - Avete mai visto dei minatori entrare in miniera fischiettando e cantando allegramente, come se fosse la cosa più bella del mondo? Ebbene, almeno una volta abbiamo quasi tutti assistito a una scena del genere, più di una volta se abbiamo figli piccoli: guardando il cartone animato "Biancaneve e i sette nani". Ma adesso la ricerca di un'università americana denuncia come "non realistica" la rappresentazione dei membri della classe lavoratrice in questo e in altri film della Walt Disney, affermando che il cinema, perlomeno quello rivolto all'infanzia, tende a fornire una visione zuccherosa, artificiale e ipocrita dei mestieri più umili, e in generale dà un'immagine distorta della povertà e delle differenze di classe.

"Perfino Brontolo appare troppo felice di lavorare in miniera", osserva lo studio della Duke University, riportato stamane dal Daily Mail di Londra, tralasciando peraltro di notare che il celebre film, uno dei più amati dai bambini, tratta con leggerezza anche la questione del lavoro minorile, spedendo sotto terra con il piccone anche Cucciolo, il più giovane dei sette nani.

Simili critiche sono rivolte ad altre pellicole della Disney, come "Mary Poppins", in cui lo spazzacamino, interpretato dall'attore Dick Van Dyke, sembra "troppo spensierato rispetto alla durezza della vita della working class nella Londra dell'era edoardiana"; mentre "Aladino" viene accusato per una scena in cui il protagonista e la principessa Jasmine paragonano i propri assai diversi retroterra sociali per poi concludere che hanno entrambi avuto un'esistenza non facile.

In tutto, i ricercatori Usa hanno analizzato 32 film, molti dei quali prodotti dalla Disney, che hanno incassato più di 100 milioni di dollari e che hanno avuto come principale pubblico l'infanzia. La loro analisi mostra che nella maggior parte dei casi gli eroi sono o finiscono per diventare ricchi, e che la maggioranza dei personaggi appartengono alle classi privilegiate o medio-alte. Le trame suggeriscono che l'ineguaglianza sociale è qualcosa di benigno e che le classi meno abbienti non hanno nulla di cui lamentarsi. Spesso, anzi, i poveri vengono descritti come più felici dei ricchi, i quali farebbero volentieri cambio per vivere al loro posto.

Sono soltanto film per bambini, rispondono i fans della Disney. E tuttavia "ehi oh, ehi oh, andiamo a lavorar", il canto con cui i sette nani accompagnano il quotidiano tragitto verso la miniera, non risuona certamente nelle miniere della realtà, conclude il rapporto. Per fortuna, almeno, che c'è Brontolo a sbuffare ogni tanto.

http://www.repubblica.it/economia/2016/02/22/news/disney_nani_poverta_-133987814/


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FlavioBosio
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Forse perché si sono ispirati ai nani delle mitologie nordiche?

Ma queste teste di cazzo mica se ne erano accorti, troppo intenti ad avvalorare le loro teorie..

Tra un po ci diranno che non fu un cacciatore ad uccidere il lupo di cappuccetto rosso bensì un pacifista gay che lo convinse a risputare capuccetto rosso e la nonnina ed a diventar vegano!

Mandateli a lavorare... in miniera!


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Stodler
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Forse perché si sono ispirati ai nani delle mitologie nordiche?

Ma queste teste di cazzo mica se ne erano accorti, troppo intenti ad avvalorare le loro teorie..

Tra un po ci diranno che non fu un cacciatore ad uccidere il lupo di cappuccetto rosso bensì un pacifista gay che lo convinse a risputare capuccetto rosso e la nonnina ed a diventar vegano!

Mandateli a lavorare... in miniera!

Nella vera favola di Cappuccetto rosso il cacciatore non c'era. Il lupo si è mangiato nonna e nipotina e la storia finiva lì.

Tutte le favole erano piuttosto crude, sono state addolcite dopo.

La versione di Charles Perrault[modifica | modifica wikitesto]
La versione scritta più antica della fiaba è Le Petit Chaperon Rouge, apparsa nella raccolta di fiabe I racconti di mamma l'oca di Charles Perrault nel 1697. [1] [2] La versione di Perrault è molto più breve di quella successiva dei Grimm e non contiene un lieto fine. Perrault conclude la narrazione con una spiegazione esplicita della morale:

« Da questa storia si impara che i bambini, e specialmente le giovanette carine, cortesi e di buona famiglia, fanno molto male a dare ascolto agli sconosciuti; e non è cosa strana se poi il Lupo ottiene la sua cena. Dico Lupo, perché non tutti i lupi sono della stessa sorta; ce n'è un tipo dall'apparenza encomiabile, che non è rumoroso, né odioso, né arrabbiato, ma mite, servizievole e gentile, che segue le giovani ragazze per strada e fino a casa loro. Guai! a chi non sa che questi lupi gentili sono, fra tali creature, le più pericolose! »
(Le Petit Chaperon Rouge, Charles Perrault, 1697)
La versione di Perrault della fiaba, incluse le conclusioni morali, fu tradotta in italiano da Collodi nel 1875 e inclusa nella sua raccolta di fiabe I racconti delle fate. Voltati in italiano, Firenze, Paggi, 1875. Questa traduzione è riportata fedelmente da Wikisource italiana. [3]

https://it.wikipedia.org/wiki/Cappuccetto_Rosso#La_versione_di_Charles_Perrault


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venezia63jr
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E' una scoperta incredibile. 😮 😮 😮


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Servus
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Certo le Università americane non sanno che c..o fare se non prendersela con i 7 nani.

E' un bel diversivo per non occuparsi dei milioni di morti causati dalle guerre non dichiarate USA.

E quelli che muoiono a causa loro non cantano in coro "andiam, andiam, andiamo a farci ammazzar". 🙁


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Stodler
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Certo le Università americane non sanno che c..o fare se non prendersela con i 7 nani.

E' un bel diversivo per non occuparsi dei milioni di morti causati dalle guerre non dichiarate USA.

E quelli che muoiono a causa loro non cantano in coro "andiam, andiam, andiamo a farci ammazzar". 🙁

Beato te che pensi che l'industria dei media non abbia anche un'agenda politica.

Questo è uno studio che semplicemente rivela l'ideologia sottostante, forse potrà sembrare la scoperta dell'acqua calda, ma bisogna partire da qualcosa di concreto per capire come funzionano le cose piuttosto che affidarsi alle sole sensazioni.


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FlavioBosio
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Nella vera favola di Cappuccetto rosso il cacciatore non c'era. Il lupo si è mangiato nonna e nipotina e la storia finiva lì.

Io preferisco quella in cui il cacciatore prende il fucile e spara in testa al lupo.

Morale della favola, non far incazzare il cacciatore!


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Rasna
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Cappuccetto rosso o i sette nani a parte, avete mia provato ad analizzare il messaggio che danno certi cartoni?
Prendiamo ad esempio Sponge Bob, forse il più facile da comprendere, ma anche i Teletubbies (con l'aggravante di essere rivolto ai più piccoli), I Simpson o i Griffin.
Ce ne sono davvero tanti per i quali dire che mostrino una realtà falsata è un eufemismo.
Lo scopo primario della televisione in genere è di educare le masse. I cartoni poi hanno il ruolo più subdolo: indirizzare i bambini verso un modo di pensare atto a poter comprendere ed accettare i messaggi che verranno con il crescere.
Se si analizzano bene i messaggi si vede chiaramente come tutto concorra a formare delle persone serve del potere, incapaci di distinguere ciò che è reale e ciò che è solo abilmente camuffato da realtà, pronti a prendere le parti del potere nel momento in cui le mosse politiche strumentali alla politica potranno essere applicate pubblicamente.

Se pensiamo quante persone dicono che fare i "sacrifici" economici è giusto perché sono stati i nostri avi a rovinare i conti dello stato, è lampante come la televisione sia in grado di influenzare le persone.


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sandrez
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altra considerazione...
si da per scontato che essendo "cartoni animati" siano destinati ai piccoli senza alcuno schermo da parte degli adulti.
è completamente sbagliato a priori.

~certevolteilsolebatteanchesulculodiuncane~


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Stodler
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Cappuccetto rosso o i sette nani a parte, avete mia provato ad analizzare il messaggio che danno certi cartoni?
Prendiamo ad esempio Sponge Bob, forse il più facile da comprendere, ma anche i Teletubbies (con l'aggravante di essere rivolto ai più piccoli), I Simpson o i Griffin.
Ce ne sono davvero tanti per i quali dire che mostrino una realtà falsata è un eufemismo.
Lo scopo primario della televisione in genere è di educare le masse. I cartoni poi hanno il ruolo più subdolo: indirizzare i bambini verso un modo di pensare atto a poter comprendere ed accettare i messaggi che verranno con il crescere.
Se si analizzano bene i messaggi si vede chiaramente come tutto concorra a formare delle persone serve del potere, incapaci di distinguere ciò che è reale e ciò che è solo abilmente camuffato da realtà, pronti a prendere le parti del potere nel momento in cui le mosse politiche strumentali alla politica potranno essere applicate pubblicamente.

Se pensiamo quante persone dicono che fare i "sacrifici" economici è giusto perché sono stati i nostri avi a rovinare i conti dello stato, è lampante come la televisione sia in grado di influenzare le persone.

I Griffin non sono di certo rivolti ai bambini, sono una critica caustica dei valori americani.


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Rasna
Honorable Member
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Cappuccetto rosso o i sette nani a parte, avete mia provato ad analizzare il messaggio che danno certi cartoni?
Prendiamo ad esempio Sponge Bob, forse il più facile da comprendere, ma anche i Teletubbies (con l'aggravante di essere rivolto ai più piccoli), I Simpson o i Griffin.
Ce ne sono davvero tanti per i quali dire che mostrino una realtà falsata è un eufemismo.
Lo scopo primario della televisione in genere è di educare le masse. I cartoni poi hanno il ruolo più subdolo: indirizzare i bambini verso un modo di pensare atto a poter comprendere ed accettare i messaggi che verranno con il crescere.
Se si analizzano bene i messaggi si vede chiaramente come tutto concorra a formare delle persone serve del potere, incapaci di distinguere ciò che è reale e ciò che è solo abilmente camuffato da realtà, pronti a prendere le parti del potere nel momento in cui le mosse politiche strumentali alla politica potranno essere applicate pubblicamente.

Se pensiamo quante persone dicono che fare i "sacrifici" economici è giusto perché sono stati i nostri avi a rovinare i conti dello stato, è lampante come la televisione sia in grado di influenzare le persone.

I Griffin non sono di certo rivolti ai bambini, sono una critica caustica dei valori americani.

Si, hai ragione, facevo un ragionamento più generale sui cartoni.
Ma sui Griffin, critica caustica a parte, non vedi nulla che veicoli un certo messaggio che in generale vogliono far passare? Sicuramente è più subdolo e meno visibile ma, come diceva un certo scrittore ormai defunto nel suo trattato sul nome della rosa, è più pericoloso il ridere del piangere.......


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riefelis
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Cappuccetto rosso o i sette nani a parte, avete mia provato ad analizzare il messaggio che danno certi cartoni?
Prendiamo ad esempio Sponge Bob, forse il più facile da comprendere, ma anche i Teletubbies (con l'aggravante di essere rivolto ai più piccoli), I Simpson o i Griffin.
Ce ne sono davvero tanti per i quali dire che mostrino una realtà falsata è un eufemismo.
Lo scopo primario della televisione in genere è di educare le masse. I cartoni poi hanno il ruolo più subdolo: indirizzare i bambini verso un modo di pensare atto a poter comprendere ed accettare i messaggi che verranno con il crescere.
Se si analizzano bene i messaggi si vede chiaramente come tutto concorra a formare delle persone serve del potere, incapaci di distinguere ciò che è reale e ciò che è solo abilmente camuffato da realtà, pronti a prendere le parti del potere nel momento in cui le mosse politiche strumentali alla politica potranno essere applicate pubblicamente.

Se pensiamo quante persone dicono che fare i "sacrifici" economici è giusto perché sono stati i nostri avi a rovinare i conti dello stato, è lampante come la televisione sia in grado di influenzare le persone.

E' vero.
Guardo i miei nipoti che ormai utilizzano idee gionislistiche a noi del tutto estranee.
Dicono che quel tipo o quella tipa sono "popolari". C'è il tipo "perdenre" e il "figo".
Un tempo la persona più debole era considerato uno svantaggiato da comprendere e aiutare. Ora i concetti di solidarietà tra i giovani si stanno perdendo. Il debole viene deriso, bullizzato, additato.


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omega86
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Certo le Università americane non sanno che c..o fare se non prendersela con i 7 nani.

E' un bel diversivo per non occuparsi dei milioni di morti causati dalle guerre non dichiarate USA.

E quelli che muoiono a causa loro non cantano in coro "andiam, andiam, andiamo a farci ammazzar". 🙁

Il modello di istruzione anglosassone è merda pura: immagina che comprando la settimana enigmistica tu possa ottenere una laurea in neuroscienze. Eccoti a Stanford / Harvard / qualche altro brand del cazzo.

Per le ricerche serie si affidano a gente laureata presso l'università degli studi di bari o di chieti.

Da qui si evince che dei graduated autoctoni, debbano fare qualcosa per giustificare i 30000 dollari annui di retta, conseguentemente otterremo ricerche di questo calibro.

E tanto per entrare a gamba tesa sul discorso cartoni animati... Ne conosco uno, portavoce della più feroce Satira: South Park


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