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Alle bufale americane non credono più neppure in Inghilterra


dana74
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Alle bufale americane non credono più neppure in Inghilterra
23 agosto 2013 alle ore 17.09
«L'attacco con agenti tossici ieri in Siria sembra avere tutte le caratteristiche di un nuovo incidente del Tonchino: un "casus belli" creato ad arte per giustificare un'escalation militare delle potenze straniere, come quello che nel '64 autorizzò l'intervento americano in Vietnam. La verità la scoprirà soltanto un'indagine poliziesca: le impronte digitali sono fatte apposta per condurre all'esercito siriano».

Gwyn Winfield è uno degli esperti più ascoltati in queste ore: a capo delle Falcon Communications inglese, è un'autorità riconosciuta nel campo della difesa dalle armi non convenzionali.

Signor Winfield, le vittime dell'attacco sono vere. Quale agente è stato usato?
«Per vederci chiaro bisogna aspettare il bilancio reale delle vittime. I sintomi fanno ensare all'uso di agenti antisommossa molto potenti contenuti in munizioni lanciate di solito da aerei o dall'artiglieria. Li hanno impiegati gli americani in Vietnam, gli israeliani a Gaza; servono a far uscire all'aperto il nemico dai nascondigli, per poi ucciderlo con munizioni regolari. Ma introdotti in spazi ristretti, provocano la morte».

Sarà facile individuare la sostanza, recuperandone dei campioni?
«Niente affatto. Chi lo ha usato ha scelto apposta un agente volatile per cancellare la propria firma. Ne restano tracce, però, nel sangue, nei polmoni e nei capelli delle vittime per 48-72 ore. Non si tratta di Sarin classificabile come arma, bensì di un organofosfato prodotto in Siria, forse mescolato con altre sostanze chimiche».

Perché esclude il gas Sarin?
«Perché i soccorritori non hanno protezioni, quindi la tossicità del prodotto è più bassa. Se invece fosse confermato il bilancio di 500 o 5000 morti, allora si prefigurerebbe l'impiego di una vera arma chimica».

Lei è scettico al riguardo?
«Come non esserlo? È difficile credere che il regime di Assad lanci un'offensiva del genere in simultanea con l'arrivo a Damasco degli ispettori Onu incaricati dell'indagine sulle armi chimiche. Come in ogni omicidio, l'investigatore deve chiedersi: cui prodest? Non giova certo al regime, che in ogni caso verrà incolpato».

Perché?
«Perché quella sostanza è prodotta dalle forze armate del regime. È probabile che sia stata catturata dai ribelli dell'Esercito libero siriano, gli unici altri in grado di lanciare quegli agenti con l'artiglieria. E a loro sì, che giova: otterranno le armi e l'intervento promessi da Washington. Solo un'indagine di tipo poliziesco potrà rivelarci chi è davvero il colpevole».

la fonte non la sò, l'ho vista sulla pagina FB di Gabriele Adinolfi ma non riportava links


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helios
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 16537
 

..... Come in ogni omicidio, l'investigatore deve chiedersi: cui prodest? Non giova certo al regime, che in ogni caso verrà incolpato».

Perché?
«Perché quella sostanza è prodotta dalle forze armate del regime. È probabile che sia stata catturata dai ribelli dell'Esercito libero siriano, gli unici altri in grado di lanciare quegli agenti con l'artiglieria. E a loro sì, che giova: otterranno le armi e l'intervento promessi da Washington. Solo un'indagine di tipo poliziesco potrà rivelarci chi è davvero il colpevole».

I soldati siriani hanno trovato armi chimiche in una galleria dei ribelli ed alcuni militari hanno sofferto di problemi respiratori, riportano i media citando la tv di Stato siriana. Mercoledì scorso alcuni media avevano parlato dell'uso massiccio da parte delle forze governative siriane di armi chimiche nelle vicinanze di Damasco. Le vittime dell'attacco, secondo i dati preliminari, sono state circa 600 persone. La Coalizione Nazionale della Siria, principale organo dell'opposizione, sostiene che il numero delle vittime possa raggiungere 1.300 persone. Le autorità ed il comando militare della Siria a loro volta negano l'impiego di armi chimiche.

http://italian.ruvr.ru/2013_08_24/Le-autorita-siriane-trovano-armi-chimiche-in-un-tunnel-dei-ribelli/

Sabato una divisione dell'esercito filogovernativo siriano a Jobar, sobborgo di Damasco, ha trovato un deposito con gli antidoti per la cura e la prevenzione delle intossicazioni da armi chimiche, riferisce la televisione di Stato siriana. Nelle confezioni dei medicinali è scritto che sono stati prodotti "da una società farmaceutica qatariano-tedesca." Precedentemente era stata comunicata sempre a Jobar la scoperta di un deposito come barili etichettati "Made in Saudi Arabia" contenenti agenti chimici militari. Secondo alcune versioni i ribelli sarebbero riusciti ad usare le armi chimiche contro i soldati dell'esercito di Assad. Attualmente a Jobar sono in atto feroci combattimenti.

http://italian.ruvr.ru/2013_08_24/Trovato-un-deposito-con-gli-antidoti-contro-le-armi-chimiche-vicino-Damasco/


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dana74
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grazie per gli altri dettagli helios.
Mi ricordo che tempo fa, all'epoca della prima accusa di uso di armi chimiche, questa accusa era giunta dopo qualche giorno dalla presa da parte dei ribelli di un deposito


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Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
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Alle bufale americane non credono più neppure in Inghilterra
23 agosto 2013 alle ore 17.09
«L'attacco con agenti tossici ieri in Siria sembra avere tutte le caratteristiche di un nuovo incidente del Tonchino: un "casus belli" creato ad arte per giustificare un'escalation militare delle potenze straniere, come quello che nel '64 autorizzò l'intervento americano in Vietnam. La verità la scoprirà soltanto un'indagine poliziesca: le impronte digitali sono fatte apposta per condurre all'esercito siriano».

Gwyn Winfield è uno degli esperti più ascoltati in queste ore: a capo delle Falcon Communications inglese, è un'autorità riconosciuta nel campo della difesa dalle armi non convenzionali.

Signor Winfield, le vittime dell'attacco sono vere. Quale agente è stato usato?
«Per vederci chiaro bisogna aspettare il bilancio reale delle vittime. I sintomi fanno ensare all'uso di agenti antisommossa molto potenti contenuti in munizioni lanciate di solito da aerei o dall'artiglieria. Li hanno impiegati gli americani in Vietnam, gli israeliani a Gaza; servono a far uscire all'aperto il nemico dai nascondigli, per poi ucciderlo con munizioni regolari. Ma introdotti in spazi ristretti, provocano la morte».

Sarà facile individuare la sostanza, recuperandone dei campioni?
«Niente affatto. Chi lo ha usato ha scelto apposta un agente volatile per cancellare la propria firma. Ne restano tracce, però, nel sangue, nei polmoni e nei capelli delle vittime per 48-72 ore. Non si tratta di Sarin classificabile come arma, bensì di un organofosfato prodotto in Siria, forse mescolato con altre sostanze chimiche».

Perché esclude il gas Sarin?
«Perché i soccorritori non hanno protezioni, quindi la tossicità del prodotto è più bassa. Se invece fosse confermato il bilancio di 500 o 5000 morti, allora si prefigurerebbe l'impiego di una vera arma chimica».

Lei è scettico al riguardo?
«Come non esserlo? È difficile credere che il regime di Assad lanci un'offensiva del genere in simultanea con l'arrivo a Damasco degli ispettori Onu incaricati dell'indagine sulle armi chimiche. Come in ogni omicidio, l'investigatore deve chiedersi: cui prodest? Non giova certo al regime, che in ogni caso verrà incolpato».

Perché?
«Perché quella sostanza è prodotta dalle forze armate del regime. È probabile che sia stata catturata dai ribelli dell'Esercito libero siriano, gli unici altri in grado di lanciare quegli agenti con l'artiglieria. E a loro sì, che giova: otterranno le armi e l'intervento promessi da Washington. Solo un'indagine di tipo poliziesco potrà rivelarci chi è davvero il colpevole».

la fonte non la sò, l'ho vista sulla pagina FB di Gabriele Adinolfi ma non riportava links

http://rt.com/news/syria-chemical-prepared-advance-901/


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Pellegrino
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
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la fonte è.... NIENTEPOPODIMENO CHE????????
La Repubblica (sul cartaceo in taglio basso, bassissimo!)
http://www.tempi.it/berlusconi-intervista-tempi-governo-letta-marina-magistratura


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Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

la fonte è.... NIENTEPOPODIMENO CHE????????
La Repubblica (sul cartaceo in taglio basso, bassissimo!)
http://www.tempi.it/berlusconi-intervista-tempi-governo-letta-marina-magistratura

Ma ce l'avevi con mé ?


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