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Annan:"Siria,Onu per governo transizione"


marcopa
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Damasco, subito governo di transizione
La decisione del gruppo di azione sulla Siria

Hillary Clinton: «Assad ha i giorni sono contati», la Russia: «L'accordo non implica le dimissioni del presidente siriano»

Governo di transizione con membri dell'attuale governo siriano e dell'opposizione

Un governo di transizione con membri dell'attuale governo siriano e dell'opposizione. I paesi del Gruppo d'azione sulla Siria (i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, più Qatar, Turchia, Kuwait e Iraq) riuniti a Ginevra, hanno raggiunto un accordo sui principi e le linee guida di una transizione politica a Damasco. Lo ha detto Kofi Annan, inviato delle Nazioni Unite e della Lega araba, leggendo il comunicato finale della riunione. L'accordo prevede che il governo di transizione possa includere membri dell'attuale governo siriano e dell'opposizione.

LE MISURE - I paesi presenti a Ginevra hanno anche identificato le misure necessarie per garantire l'applicazione del piano Annan in sei punti per la risoluzione della crisi (entrato in vigore il 12 aprile ma mai rispettato) e le risoluzioni 2042 e 2043 del Consiglio di Sicurezza. Alla riunione di Ginevra hanno partecipato anche i segretari generali di Lega Araba e Nazioni Unite e l'Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Catherine Ashton.

CLINTON - Per gli Stati Uniti l'accordo del Gruppo di Azione sulla Siria, «spiana la strada» all'era post Assad. Ne è convinta il Segretario di Stato Usa Hillary Clinton, che ha avvisato che gli Stati Uniti porteranno il testo dell'accordo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dove lavoreranno alla stesura di una nuova risoluzione che preveda «concrete ed immediate conseguenze», incluse sanzioni, se il regime siriano non rispetterà il piano. «Il presidente siriano Bashar al Assad deve capire che i suoi giorni sono contati - ha detto Clinton -. Non riuscirà mai a superare il test di mutuo consenso dato il sangue che ha sulle mani».

LA RUSSIA - La Russia, principale alleato di Damasco, e la Cina, che hanno accettato l'accordo, hanno tenuto a precisare per voce dei loro ministri degli Esteri, Sergei Lavrov e Yang Jiechi, che la transizione deve essere in ogni caso guidata dai siriani e che nessun gruppo deve essere escluso da questo processo. «Il modo preciso con cui si svolgerà la transizione sarà deciso dai siriani stessi» ha detto il capo della diplomazia russa Serghiei Lavrov, precisando che la Russia ha convinto gli altri paesi che sarebbe «inaccettabile» l'esclusione di un qualsiasi gruppo dal processo di transizione. Lavrov ha poi aggiunto che il documento su cui oggi è stato trovato un accordo a Ginevra non implica che il presidente siriano Bashar al Assad debba dimettersi.

Redazione Online
30 giugno 2012 | 21:23
www.corriere.it


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marcopa
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La Clinton ha iniziato il mantra "Assad ha i giorni contati", si alternera' con "Assad ha le ore contate " e con "Assad e' finito".

Intanto la Russia dice che questo eventuale governo di transizione non porta necessariamente all' esclusione di Assad dalla politica siriana.

L' ONU che sceglie un governo di un paese penso che sia una novita', quindi dovremo vedere questa risoluzione come sara' formulata.

Pero' la Russia che prima si accorda per un governo di transizione e poi dice che dovranno decidere i siriani mi sembra un po' contradditoria.

La mia impressione e' che questa Conferenza abbia fatto un pasticcio, che i paesi Nato vorranno, come e' successo in Libia, usare per i propri scopi.


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marcopa
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Annan: Russia, West agree on transition government for Syria
30 June, 2012, 21:11
www.rt.com

The Syrian crisis is to be resolved by a transition government consisting of the current authorities and opposition leaders. The proposal was announced by UN-Arab League envoy Kofi Annan after talks in Geneva.
The unity government should be formed on the basis of "mutual consent", said Annan. The Syrian-led transition should take place within a fixed period of time and the envoy hopes this may happen till the end of this year.

Annan, announcing the official communiqué of the international meeting in Geneva, called on the Syrian regime and opposition groups to recommit to ceasefire and start implementing his six-point peace plan immediately, without waiting for the other side.

The plan urges the sides to the Syrian conflict to cooperate with UN observers, allow humanitarian aid delivery, release detainees and grant journalists access to the country. The right to peaceful demonstrations must be respected, Annan said.

The envoy stressed several times that it is up to Syrians to determine their political future. Russia's Foreign Minister Sergey Lavrov also pointed out the new document does not command a political process for Syria; this provision was among major demands Russia and China took to Geneva.

Prior to the conference, Annan had proposed a plan for a unity government in Syria excluding political figures that compromise the country’s stability, effectively calling for the removal of President Bashar al-Assad. Moscow refused to back such a condition and also made sure the plan brokered in Geneva would not require Assad to step down.
But US Secretary of State Hillary Clinton still said the fresh transition plan means President Assad will have to go anyway, as the Syrian leader would hardly pass a “mutual consent” test.
­­
Kofi Annan also remarked that foreign ministers, who took part in the conference in Geneva, will make up a regular working group on the Syrian crisis. A new round of Syria talks may take place in Moscow, suggest diplomatic sources.

During the meeting, British Foreign Secretary William Hague called for the UN Security Council to draft a resolution imposing sanctions against the Arab country. He also maintained that President al-Assad and his close associates could not lead a transition, reports Reuters.

“Without [a UNSC resolution] and the prospect of penalties for non-compliance, there can be little credible pressure on the Syrian regime and other parties to change course," said Hague.

The US would call a UNSC session over the Syrian crisis, US Secretary of State Hillary Clinton said in the press conference that followed. Sanctions based on UN Charter VII should be used against Syria, if Annan’s new plan is not implemented, she added.

The violent uprisings that started over 16 months ago in Syria have become increasingly more militarized over the last few months. Both the Syrian President and UN envoy Annan have classified the conflict as an all-out war.

The UN Secretary General, Ban Ki-moon said that the death toll has reached over 10,000, while opposition groups say that the figure is a lot higher.


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