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Chi prenderà il posto del consumatore americano ?


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 33516
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Sono a Cambridge nel Massachusetts al MIT (Massachusetts Institute of Technology) in una Conferenza molto interessante. Gli studiosi americani sono molto preoccupati per i problemi di scarsa crescita della loro economia. In particolare si parla molto dell’insufficiente crescita dell’occupazione. Molte stime parlano di un employment gap davvero significativo per i prossimi anni. Si pensi che circa il per37 cento dei giovani laureati americani non trova lavoro dopo 12 mesi dal conseguimento del titolo, un dato impressionante per gli Stati Uniti (in Italia forse fa meno impressione).

Altra questione molto discussa è l’aumento delle disuguaglianze nella società americana. Più di qualcuno sostiene che si sia rotto negli anni ’80 e ’90 il “contratto sociale implicito” che redistribuiva ricchezza dalle grandi imprese, dai ceti più ricchi verso la classe media. Le innovazioni tecnologiche, insomma, e la forte concorrenza sui mercati consentivano all’economia americana forti guadagni di produttività e quindi crescita che generava alti profitti per le corporation ma questi profitti in vari modi venivano in parte rilevante distribuiti al ceto medio con salari crescenti, prezzi bassi per i prodotti di consumo e delle case. Questo meccanismo aveva consentito agli Stati Uniti di crescere senza grandi conflitti sociali. le politiche reaganiane rompono il patto in questione. La de-regolamentazione di molti settori, la riduzione della spesa sociale, e la riduzione del carico fiscale sui ricchi hanno condotto a un impoverimento del ceto medio americano e a una crescente disuguaglianza. Negli ultimi quindici anni si è puntato allora sull’indebitamento. Il ceto medio non aveva il reddito disponibile per finanziare i propri consumi e quindi si indebitava in maniera crescente. Mutui subprime facilissimi da ottenere, carte di credito, credito al consumo un vortice infinito di debito che ha permesso al ceto medio di avere uno standard di vita, apparentemente, elevato e in progressivo miglioramento ma che poi si è rivelato come una grande truffa. Scoppiata la crisi nel 2008 la classe media americana si è ritrovata piena di debiti, in grande difficoltà e smarrita anche dal punto di vista etico.

Le politiche di austerità attuali però non sembrano orientate a ridurre i divari di reddito. Forse solo la riforma sanitaria di Obama va davvero in questa direzione. E quindi la preoccupazione diffusa è: può continuare ancora per molto una situazione di impoverimento del ceto medio? I bassi consumi americani si traducono del resto in bassa domanda mondiale, quindi si trasmettono all’Europa e ad altre regioni. Chi prenderà il posto del consumatore americano? I consumi in Cina sono ancora molto bassi. I cinesi infatti risparmiano moltissimo del loro reddito anche perché non hanno un vero sistema di welfare e previdenziale.

L’Europa è ferma per le politiche di austerità. Come si esce dal quadro di stagnazione mondiale?

Sandro Trento
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it
Link: http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/30/chi-prendera-il-posto-del-consumatore-americano/279727/
30.06.2012


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misunderestimated
Reputable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 434
 

Ecchissenefrega, basta non produrre merda commerciale per gli yankee e il problema per noi è risolto.
Il liberismo non ci ripete forse come un mantra che occorre aprire nuovi mercati? Quello americano per certe produzioni è già morto da decenni interi: che si fottano pure, i gonzi yankee.


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Luca Martinelli
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 1984
 

Come diceva l'amico sopra, "chi se ne frega" degli yankee. L'unica cosa buona che possano fare quelle carogne è sparire dalla faccia della terra. Solo così sparirà "il problema" e il cancro del mondo.


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dana74
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 14480
 

che fa la riforma sanitaria?!

Mah...un accenno alle spese militari per mantenere l'impero avrebbe spiegato diverse cose...

cmq l'interrogativo più inquetante secondo me è cos'hanno in testa?

Perché lo sanno ciò che stanno creando, una massa di poveri indigenti nel mondo è solo l'effetto collaterale del neoliberismo o effetto anch'esso voluto? Per far cosa poi?


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ws
 ws
Honorable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 551
 

Forse solo la riforma sanitaria di Obama va davvero in questa direzione.
ahahahahah imporre il costo AGGIUNTIVO di una iscrizione ad una sanita' PRIVATA sarebbe una " ridistribuzione" del reddito ?

ma mi faccia il piacere ! 👿


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Kevin
Honorable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 592
 

Come diceva l'amico sopra, "chi se ne frega" degli yankee. L'unica cosa buona che possano fare quelle carogne è sparire dalla faccia della terra. Solo così sparirà "il problema" e il cancro del mondo.

Vero. Il popolo più insulso del pianeta.
привет


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greiskelly
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 1268
 

Come diceva l'amico sopra, "chi se ne frega" degli yankee. L'unica cosa buona che possano fare quelle carogne è sparire dalla faccia della terra. Solo così sparirà "il problema" e il cancro del mondo.

Vero. Il popolo più insulso del pianeta.
привет

io penso che i cinesi siano allo stesso livello, se non peggiori...


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Kevin
Honorable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 592
 

Come diceva l'amico sopra, "chi se ne frega" degli yankee. L'unica cosa buona che possano fare quelle carogne è sparire dalla faccia della terra. Solo così sparirà "il problema" e il cancro del mondo.

Vero. Il popolo più insulso del pianeta.
привет

io penso che i cinesi siano allo stesso livello, se non peggiori...

No. Almeno i cinesi hanno una storia antichissima e una cultura. Ciò che non mi piace dei cinesi è che sono stakanovisti, ma comunque si danno da fare.
L'americano medio invece per qualche dollaro o per partecipare a qualche programma televisivo del cazzo venderebbe pure la madre.
E tutta la devastazione culturale del nostro paese la dobbiamo a loro.
Ecco perchè, fondamentalmente, mi disgustano.


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sandman972
Honorable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 502
 

No. Almeno i cinesi hanno una storia antichissima e una cultura.

Te la racconto come aneddoto, senza la pretesa che sia una verità estendibile a tutto il popolo cinese: per un certo periodo di tempo l'azienda in cui lavoravo ha collaborato con una azienda cinese, settore ceramico. Ho avuto spesso modo di parlare con impiegati e dirigenti cinesi che venivano in Italia, e a detta di alcuni di loro (i più anziani) la storia e la cultura antiche sono ormai in larga parte poco percepite dalle popolazioni.
Con la rivoluzione culturale prima, e la crescita frenetica poi, i giovani cinesi sono stati trasformati nella gran parte dei casi in persone senza una grandissima base culturale o radici storiche ben definite: vengono cresciuti come autentiche "macchine da produzione", con una rigidità mentale imbarazzante, senza un ombra della grandezza che tu rammenti.
Ripeto: questa è solo la mia esperienza personale, ma io di questa storia e cultura antichissima nei cinesi che ho conosciuto (persone comunque piacevoli) non ho trovate granchè.

E' anche vero che la stessa cosa si potrebbe dire del popolo italiano, a pensarci bene. 😆


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