Codice Penale (USA) e dissidenza

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Carcere per attentare contro gli interessi nazionali o relazionarsi con un governo nemico: lezioni per Cuba del Codice Penale USA

Il presidente Barack Obama ci dice – e la stampa lo ripete - che, appoggia i "diritti civili" della popolazione di Cuba, e che lavora perché questa abbia gli stessi "diritti democratici" che quella USA.

Sarebbe bene allora che Obama spiegasse al popolo di Cuba il funzionamento di alcune delle leggi USA. Ad esempio, la nota come Legge Logan, che recita: "ogni cittadino USA (...) che (...) sviluppi (...) corrispondenza o relazione con qualsiasi governo straniero (...) in relazione a qualsiasi disputa o controversia con gli USA o (per) sconfiggere le misure degli USA, sarà multato (...) o imprigionato". La pena: fino a tre anni di carcere.

Passiamo alla legge di sicurezza Interna USA. Che cosa succederebbe se Cuba applicasse una legge simile a coloro che considera "agenti di una potenza straniera", cioè, i cosiddetti "dissidenti" giacché ricavano dai fondi federali USA?

Ma non solo questo: nel Codice Penale USA ci sono numerosi articoli che sanzionano la stessa attività che oggi realizza questa “dissidenza cubana". Il paragrafo 2385 prevede una pena di venti anni per tutti coloro che preconizzano il rovesciamento del governo o dell'ordine stabilito negli USA.

Ed il paragrafo 954 una pena di dieci anni di carcere per chi emette "false dichiarazioni", con l'obiettivo di attentare contro gli interessi USA nelle sue relazioni con un'altra nazione.

Sarebbe interessante che Obama -o qualcuno del team che lo accompagnerà nel suo prossimo viaggio a Cuba- rispondesse alle domande che suscita l'ipotetica applicazione di queste leggi nel suo progetto di una "Cuba democratica".

Ma tra centinaia di giornalisti di tutto il mondo che arriveranno sull'isola, ci sarà chi gliele faccia?