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Cosa ha detto veramente Ahmadi Nejad


Tao
 Tao
Illustrious Member
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La disinformazione di massa ha colpito ancora. Uno dei bersagli preferiti è l'Iran. I media servi dell'establishment dei Paesi asserviti agli Stati Uniti hanno sfoderato la loro consueta rozza propaganda per distorcere e manipolare quanto ha detto lunedì 24 settembre a New York il capo del governo di Teheran, Mahmoud Ahmadi Nejad. Tg, "autorevoli" quotidiani e commentatori "super partes": tutti a volantinare la verità del Minculpop "democratico" dell'Occidente guerrafondaio. Leggete quanto scrive l'agenzia di informazione sul mondo arabo Arab Monitor:

New York, 25 settembre - Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadi Nejad ha detto ieri, parlando alla Columbia University, che il programma nucleare iraniano è concepito nel rispetto delle leggi ed è totalmente pacifico. "Nei nostri programmi figura l'arricchimento dell'uranio sotto la soglia del cinque per cento e ogni processo di arricchimento a questo livello è solamente per produrre elettricità. L'Iran è membro dell'Agenzia atomica internazionale da 33 anni e, stando alle disposizioni, ogni Stato membro dell'Agenzia ha il diritto d'accesso all'energia nucleare a scopo civile", ha aggiunto.

Contestato da organizzazioni ebraiche sioniste, Ahmadi Nejad ha ribadito che l'Iran non intende attaccare nessuno, nemmeno Israele, domandandosi cosa abbia a che fare con l'Olocausto il popolo palestinese che ne paga le conseguenze ed è vittima degli attacchi israeliani da sessant'anni. Una domanda posta al presidente iraniano nel corso dell'incontro riguardava la situazione degli omosessuali in Iran. "Da noi il fenomeno non esiste come da voi", ha risposto Ahmadi Nejad, le cui parole sono state riferite dall'emittenti occidentali, "Da noi non ci sono degli omosessuali", con la deliberata intenzione di screditarlo. Il presidente Ahmadi Nejad, a New York, si è incontrato anche con rappresentanti del movimento ebraico antisionista Neturei Karta. Il movimento, in un comunicato, ha elogiato il presidente iraniano, definito un "uomo di pace, profondamente religioso, impegnato per il rispetto e il dialogo".

Intervenendo in videocollegamento da New York con il National Press Club di Washington, Ahmadi Nejad ha spiegato "Coloro che affermano che non c'è libertà in Iran dovrebbero visitare il Paese e parlare liberamente con la gente". Sulla presenza femminile nella società iraniana, il presidente ha puntualizzato "Le donne costituiscono il sessanta per cento del corpo studentesco, conquistano medaglie alle competizioni sportive internazionali, sono impegnate in diversi settori scientifici, sociali, giornalistici, politici ed artistici". Quindi, toccando il tema di Israele, ha spiegato che la Repubblica islamica non riconoscerà mai Israele "così come è stato creato, fondato sull'occupazione, il razzismo e le minacce". Ahmadi Nejad si è quindi domandato: "Perché coloro che lavorano nel settore dell'informazione non protestano, quando il regime sionista uccide delle persone o le costringe a fuggire?".

Fonte: http://www.movimentozero.org/mz/
26.09.07


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pierrot
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Non fosse per il pericolo di bombardamenti isrealo-americani, ogni tanto potrebbe venire voglia d'andare a vivere in Iran.


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marko
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Ti credo che non ci sono tanti gay in Iran come da noi... Almeno, se ci limitiamo ai gay VIVI! http://atheism.about.com/b/a/187568.htm

"Le nuove linee guida prevedono l'incarcerazione da tre mesi ad un anno o multe, e fino a 74 frustate per chi indossa "indumenti alla moda, come vestiti o gonne senza un lungo soprabito". Le norme bandiscono qualsiasi soprabito corto o a mezze maniche, e proibiscono anche di indossare qualsiasi "oggetto impudico, appariscente e scintillante su cappelli, collane, orecchini, cinture, braccialetti, occhiali, scialli, anelli, sciarpe o cravatte". da http://www.wforw.it/Donna%20M.%20Hughes.html

Eh, si, vien proprio voglia di vivere in Iran... Staranno anche sulle palle a Bush, ma questo non basta a farmi dimenticare che sono dei bigotti oscurantisti.


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Stonedact
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Certo che giudicare gli usi e costumi di un paese con la nostra ottica ed etica non porta a nulla se non a quel gioco che tanto piace ai signori americani di occidentalizzare tutto il mondo. Se desideriamo andare a Teheran per trovarci giovani donzelle con minigonne e stivali di pelle, beh... l'Iran quasi sicuramente non sarebbe più degli ayatollah e Ahmadi Nejad decapitato come Saddam.
A mio modo di vedere è tutto relativo. Non mi sento di condannare gli usi e costumi di un paese che a fatica tenta di arginare l'ondata occidentale che sta coprendo come un guanto tutto il globo. Ogni paese dovrebbe avere il diritto di filarsi la propria storia, la propria cultura e le proprie usanze.
L'Iran è un repubblica islamica, non dimenticatelo. Possono essere deprecabili per i nostri punti di vista alcune azioni o alcune leggi, ma non dobbiamo permetterci di interferire con la nostra critica.
E' come se uno scandinavo dovesse criticare il nostro maschilismo italico e la preclusione che dettiamo alle donne e ai gay all'interno delle istituzioni e delle alte cariche pubbliche e private.
Non dimentichiamoci di come eravamo 60 anni fa in Italia e della libertà di cui "godevano" le donne stesse...


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psy
 psy
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60 anni fa nemmeno votavano. Adesso ci siamo messi a insegnare....


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marko
Estimable Member
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Impiccare qualcuno per i suoi orientamenti sessuali è aberrante in senso assoluto. Posso capire che vietino il nudismo o la pornografia, ma non che disquisiscano su quello che fanno due (o più) persone nell'intimità. Cacchio, è il principio base della libertà! Ahmadinejad ed altri schizzati come lui sono i veri "Grandi Fratelli" che ti controllano anche mentre copuli.

L'hai detto, sono indietro di 60 anni (se basta). Quanto agli "svedesi", ci hanno già criticato, abbiamo già fatto diverse figure di merda, come ai tempi del delitto d'onore. Ed avevano solo che ragione.


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