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Da che pulpito !


Tao
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Il presidente della Conferenza episcopale italiana Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, secondo l'Ansa avrebbe detto che “nel momento in cui si perde la concezione corretta autotrascendente della persona umana, non vi è più un criterio di giudizio per valutare il bene e il male …allora è difficile dire dei no, è difficile porre dei paletti in ordine al bene”. “Perché dire di no a varie forme di convivenza stabile giuridicamente, di diritto pubblico, riconosciute e quindi creare figure alternative alla famiglia? Perché dire di no? Perché dire di no all'incesto come in Inghilterra dove un fratello e sorella hanno figli, vivono insieme e si vogliono bene? Perché dire di no al partito dei pedofili in Olanda se ci sono due libertà che si incontrano? E via discorrendo”.

L’arcivescovo ha fatto un autogol, pronunciando una parola tabù, “Pedofilia”. Ha parlato di corda in casa dell’impiccato. Il problema dei preti pedofili sta devastando la chiesa, dagli Stati Uniti al Brasile, dall’Irlanda all’Austria, con situazioni gravi anche in Italia. Sua Eccellenza si è dato la pastorale sui piedi.

Scherzi a parte, il problema della pedofilia nella chiesa è estremamente grave, ed è l’altro volto di una repressione sessuale, di una castità imposta a forza, che ha provocato grossi fenomeni, tra i quali il distacco di migliaia di sacerdoti, i preti sposati - di cui Milingo è il caso più clamoroso – e la pedofilia.

Le denunce più forti non vengono però da atei o anticlericali, ma da cattolici praticanti, che vogliono proteggere i loro bambini da un fenomeno fino a poco tempo fa non riconosciuto, ma non per questo meno grave.

Poiché ci preme solo indicare i fatti, non ci soffermeremo sulle descrizioni particolari, che lasciamo alla stampa scandalistica. Riportiamo notizie e brani di articoli apparsi sulla stampa, scegliendo tra l’abbondante materiale presente in Internet.

La chiesa, negli Stati Uniti, a causa delle richieste di danni per abusi sessuali su minori, è quasi sull’orlo del fallimento. Situazioni analoghe in Brasile, Irlanda, Austria. Cresce l’indignazione degli stessi cattolici. Si capisce subito che l’ arroganza del Vaticano è un segno di debolezza. Farebbe bene a risolvere questi suoi problemi, prima di pretendere di dettar legge persino ai non credenti.

Il quadro è desolante, numerosissimi preti incriminati o rei confessi per pedofilia, e altissimi prelati accusati di averli coperti. La stessa “chiesa modello”, quella polacca, ha gravi problemi: “Il cardinale Stanislao Dziwisz, per quarant’anni segretario di Karol Wojtyla (ventisette dei quali in Vaticano) e attuale arcivescovo di Cracovia, è accusato di aver coperto casi di abusi e molestie perpetrati da prelati polacchi e alte personalità ecclesiastiche. Nel mirino, il mancato intervento del braccio destro di Giovanni Paolo II in alcune vicende particolarmente scabrose, nonostante le circostanziate denunce coinvolgessero influenti personalità della gerarchia ecclesiastica”.(1)

Ancora peggio la situazione negli Stati Uniti, dove la chiesa dal 1950 ad oggi ha dovuto pagare 1,06 miliardi di dollari per risarcimenti a più di 11.500 vittime di preti pedofili. Almeno 378 milioni di dollari sono stati pagati negli ultimi tre anni. Questa stima è stata fatta dall’Associated Press, sulla base di dati raccolti dalle diocesi statunitensi.(2)

La Diocesi cattolica di San Diego ha presentato domanda di bancarotta per le numerose richieste di risarcimento danni per gli abusi sessuali. Ha circa 1 milione di membri, e sarà la più grande diocesi degli Stati Uniti ad essere insolvente nei confronti dei creditori. Altre quattro diocesi hanno avviato la procedura fallimentare.(3)

Spesso le vittime non si accontentano dell’indennizzo, e chiedono di parlare pubblicamente nelle parrocchie in cui hanno subito l’abuso. Su questa base, oltre che su un indennizzo di 48 milioni di dollari, il Vescovo William S. Skylstad di Spokane, Washington, ha raggiunto un accordo con più di 100 vittime.

A Davenport, Iowa, le vittime hanno ottenuto le scuse dal Vescovo William E. Franklin. Inoltre verrà eretto un monumento davanti al quartier generale della diocesi: una mola per macinare il grano con la famosa frase di Cristo: “Chi scandalizza uno di questi piccoli, sarebbe meglio per lui mettersi una macina di mulino al collo e gettarsi nel mare”. L’avvocato Craig A. Levien ha detto che la diocesi ha accettato subito il monumento ma ha rifiutato di consegnare la documentazione degli stupratori. Mark Chopko, consigliere generale della conferenza episcopale, ha affermato che le diocesi “devono tutelare la privacy dei loro dipendenti, come fanno tutti i datori di lavoro”. Non avevamo dubbi! (4)

Presso il Distretto Federale di Louisville, in una causa contro l’abuso sessuale, si chiede il risarcimento dei danni da parte della Santa Sede. “La sentenza del Giudice John G. Heyburn II autorizza tre persone a denunciare il Vaticano di negligenza e richiesta di risarcimento per causa delle accuse d’abuso sessuale a carico di preti dell’Arcidiocesi di Louisville”. (5)

In Italia, a “Mi manda Raitre”, è comparso un ragazzo siciliano, Marco Marchese. Entrato in seminario, ad Agrigento, subì per anni abusi sessuali da parte di un diacono poi diventato sacerdote, don Bruno. Marco riuscì a parlare col rettore, e infine col il vescovo, mons.Carmelo Ferraro. Ma don Bruno continuava a rimanere in parrocchia, a contatto con bambini e ragazzi. Marco, uscito dal seminario nel 2000, chiese l’intervento della magistratura. L’inchiesta accertò che altri sei ragazzi subirono violenze, e Don Bruno patteggiò una pena di due anni e sei mesi di reclusione.

Marco scrisse al vescovo rimproverandogli di non aver preso provvedimenti e non aver allontanato don Bruno da bambini e ragazzi in pericolo. Per gli abusi subiti, chiese in solido all’autore dei crimini, al seminario e alla curia di Agrigento un risarcimento in sede civile di 65mila euro.

“La risposta della Curia di Agrigento è sbalorditiva: contro-citazione. La Curia chiede a Marco, ex seminarista vittima di abusi sessuali, 200mila euro per averne leso l’onorabilità, l’immagine, il prestigio. Ai fatti “presuntivamente e asseritamente accaduti nel 1994” la Curia “è totalmente estranea” - dicono i legali - e di fronte a tale affronto non si poteva non rispondere sullo stesso terreno. Secondo la Curia agrigentina, dunque, Marco Marchese - ex seminarista, per anni vittima di abusi sessuali da parte di un diacono poi divenuto sacerdote - deve sborsare 200mila euro per aver infangato l’onore e la reputazione della diocesi. Deve pagare per non aver taciuto e per aver cercato di evitare che quei crimini si ripetessero. Non c’è davvero limite al peggio”. (6)

A Vienna, nel settembre 2004, si dimise il vescovo Kurt Krenn, per lo scandalo pedopornografico che ha investito il seminario della diocesi di St. Poelten. Il vescovo, responsabile del seminario dove le autorità del Paese hanno rinvenuto 40mila foto pornografiche (comprese quelle di bambini) dapprima cercò di rimanere al suo posto, poi, di fronte alle crescenti proteste, scrisse una lettera a papa Giovanni Paolo II in cui annunciava la sua decisione. La stampa e la radio austriache hanno dato ampio risalto all’episodio, sull’onda della protesta degli stessi fedeli. (7)

In Brasile, dopo l’arresto di padre Felix Barbosa Carreiro, un prete pescato in un’orgia di sesso e droga con 4 adolescenti, il settimanale Istoè ha rivelato che Benedetto XVI ha incaricato una commissione di indagare sugli abusi sessuali compiuti ai danni specialmente di bambini poveri. La rivista ha riferito le conclusioni degli inviati del Papa. “Il quadro è allarmante. E descrive scenari purtroppo simili a quelli già accertati negli Stati Uniti, ma che stanno emergendo anche in inchieste delle chiese locali di
altri Paesi come l’Inghilterra, la Francia, la Croazia e l’Irlanda. ... In Brasile oltre ai 10 sacerdoti in cella, ce ne sono 40 latitanti.”

“Secondo Istoè, nell’inchiesta vaticana si parla di circa 1.700 preti, il 10 per cento del totale, coinvolti in casi di cattiva condotta sessuale: incluse le violenze su bambini e donne.”

Due dei violentatori tenevano un diario: Padre Tarcisio Tadeu Spricigo ha addirittura compilato le dieci regole per restare impuniti. Per esempio: “Mai avere una relazione con bambini ricchi”. Ma, come accade alle persone troppo furbe, basta un errore a far crollare tutto. Per sbaglio il diario finisce nelle mani di una suora, che lo consegna alla polizia.

“Padre Alfieri Edoardo Bompani, 45 anni, nella casa della campagna di San Paulo dove portava i bambini di strada, raccolti con la scusa di liberarli dalle droghe, registrava in un video le violenze praticate su vittime tra i 6 e i 10 anni. Anche costui teneva un diario”.(8)
Non molto migliore la situazione Irlandese: “Un rapporto dell’Arcidiocesi di Dublino reso noto la primavera scorsa ha messo in evidenza che negli ultimi sessant'anni oltre cento preti cattolici su 2800 totali sono sospettati di aver commesso abusi sessuali su minori nella sola regione di Dublino e che vi sarebbero state 350 vittime”.(9)

Un procedimento giudiziario, presso la Corte Distrettuale del Texas, contro Papa Benedetto XVI, accusato di coprire le molestie sessuali contro tre ragazzi da parte di un seminarista, è stato bloccato dall’amministrazione Bush. Il vice ministro della Giustizia degli Stati Uniti, Peter Keisler, ha infatti bloccato la procedura giudiziaria ricorrendo alla cosiddetta "suggestion of immunity", affermando cioè che Benedetto XVI gode di immunità come Capo di Stato, sottolineando dunque che avviare il procedimento sarebbe “incompatibile con gli interessi della politica estera degli Stati Uniti”, che dal 1984 hanno allacciato rapporti diplomatici con la Santa Sede. Era stata la stessa Ambasciata del Vaticano a Washington a chiedere all’Amministrazione di intervenire con la "immunity suggestion" e chiudere il caso.

A citare il pontefice è stato l’avvocato americano Daniel J. Shea: “Le accuse mosse a Ratzinger riguardano … un documento emesso nel 1962 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede: una "Istruzione" dal titolo "Crimen Sollicitationis", che sanciva la competenza esclusiva della stessa Congregazione su alcuni gravi delitti, secondo quanto stabilisce il Codice di Diritto Canonico, tra cui “la violazione del Sesto Comandamento (non commettere atti impuri) da parte di un membro del clero con un minore di 18 anni”. Shea trova ciò assurdo perché, a differenza degli altri delitti (dalla violazione del sigillo sacramentale a quelli contro il sacramento eucaristico) la pedofilia è un reato, non un peccato.

Secondo il Vaticano il documento "Crimen Sollicitationis" sarebbe decaduto, ma Shea ha citato una lettera del 18 maggio 2001, di cui era giunto in possesso, firmata da Ratzinger e dall’arcivescovo Tarcisio Bertone, all’epoca segretario dell’ex Sant’Uffizio, in cui si parlava del documento del 1962 “in vigore fino ad oggi”. E’ sulla base di questa lettera che Shea aveva accusato Ratzinger di aver "coperto" le molestie sessuali su minori. (10)

Il documento pubblicato dall'Observer proverrebbe dall'archivio segreto del Vaticano. Shea ne avrebbe ottenuto una copia da un prete tedesco. Nel testo, datato 1962, si indicano "le procedure da seguire in caso di crimini di istigazione", cioè quelli in cui un religioso tende "a sollecitare e provocare il penitente ad atti impuri ed osceni". "Il peggiore dei crimini - si legge - è quello costituito da azioni nei confronti di giovani di ambo i sessi". La Chiesa cattolica di Inghilterra e Galles ha confermato l'autenticità del documento, che doveva rimanere riservato. Nel documento segreto, il Vaticano” impone ai vescovi di mantenere la massima segretezza sulle accuse di abusi. Si invita ad "ammonire, correggere e, se il caso lo richiedesse, a sospendere" i sacerdoti messi sotto accusa. "Ma tutti i prelati devono gestire questi casi con la massima segretezza e vincolati al silenzio perpetuo". Pena la scomunica.

Thomas Doyle, un cappellano dell'Air Force statunitense in Germania esperto di diritto ecclesiastico, afferma: "Pur confermando la patologica ossessione per la segretezza che affligge la Chiesa cattolica, il testo non giustifica le intimidazioni al silenzio subite dalle vittime degli abusi sessuali da parte esponenti della chiesa americana”.(11)

Poiché siamo totalmente estranei a ogni forma di anticlericalismo massonico, non abbiamo problemi a terminare citando le parole di un prete, Don Mazzi, il quale, dopo avere individuato le cause della pedofilia dei preti nella prassi repressiva della chiesa, ed avere perciò definito controproducente la “tolleranza zero”, ossia un’ulteriore dose di repressione, conclude così:

“Tale fenomeno, la pedofilia del clero, non è affatto limitato al Nord America ed è ovunque molto più vasto di quanto emerga: affermano ciò persone che conoscono bene il mondo ecclesiastico. Non è un prodotto del lassismo moderno, come si vuol far credere. Anzi forse una maggiore libertà del clero anche in campo sessuale ha contribuito a contenerlo. E’ un fenomeno antico, come del resto la pedofilia intra-familiare. Se oggi emerge e fa scandalo non è perché si sia aggravato ma perché le vittime e i loro genitori hanno il coraggio di denunciare gli abusi e perché il potere del clero è meno assoluto ed è bilanciato da altri poteri fra cui quelli della magistratura.”

“Cari cardinali, è contro la “pedofilia strutturale” della Chiesa che dovreste rivolgere la “tolleranza zero”, contro la sacralizzazione del vostro potere, contro la vostra teologia e pastorale del disprezzo. E liberate gli uomini e le donne dai pesi insopportabili che il potere ecclesiastico ha caricato da secoli sulle loro spalle, già tanto gravate dalla fatica del vivere, pesi che nemmeno voi riuscite a portare”.

Michele Basso
Fonte: www.contropiano.org
Link: http://www.contropiano.org/Documenti/2007/Aprile07/05-04-07Da_che_pulpito.htm
5.04.07

NOTE

1) Da “Preti pedofili, il segreto di Stanislao” – La Stampa.it, 13/3/07, Il cardinale Dziwisz accusato di aver taciuto gli abusi sessuali dei preti polacchi, di Giacomo Galeazzi.
2) RSI News (Responsabilità Sociale delle imprese: Notizie e Documenti) 13/3/2007.
3) Fonte: REUTERS, News del 28-02-2007.
4) Preti pedofili – USA Le vittime degli abusi chiedono molto più che i soldi alla Chiesa di By Alan Cooperman - Washington Post Staff Writer (traduzione di Fausto Marinetti).
5) Pedofilia,Tribunale Statunitense dichiara: “Il Vaticano è responsabile dell’abuso clericale a minori”, Traduzione a cura del sito: www.chiesaincammino.org/
6) Pedofilia e Chiesa: uno scandalo anche in tv dal sito di Korazym.org,La storia di un ex seminarista vittima a 12 anni di abusi sessuali da parte di un sacerdote: lui denuncia tutto e la Curia gli chiede 200mila euro di danni. Ieri su Raitre, nel giorno del richiamo - in Vaticano - alla lotta contro questi abomini.
7) Domenica, 17 dicembre 2006, Austria: Preti pedofili, si dimette il vescovo del seminario dello scandalo, Tratto da Il Resto del Carlino. Quarantamila foto pedopornografiche trovate nel suo seminario.
8) Virginia Piccolillo, Chiesa e pedofilia: il nuovo caso Scandalo in Brasile, i diari dei preti pedofili Denunce, arresti, 1.700 sacerdoti responsabili di cattiva condotta sessuale. Intervento deciso del Vaticano, Corriere della Sera - 21 novembre 2005.
9) Preti Pedofili : ne parla il Papa ai Vescovi Irlandesi (Gabriella Mira Marq, http://www.osservatoriosullalegalita.org)
, ) 30/10/2006-
10) Corriere della Sera - Preti pedofili, Usa non coinvolgono il Papa. Come capo di Stato il Pontefice non è processabile. Il vice ministro della Giustizia blocca il procedimento contro Benedetto XVI per il documento “Crimen Sollicitationis”.
11) Repubblica.it/esteri: Vaticano, un documento segreto per coprire i preti pedofili 12.03.2007. Il testo, datato 1962, pubblicato dal giornale londinese Observer, Ai prelati venne ordinato di nascondere con ogni mezzo gli abusi. Vaticano, un documento segreto per coprire i preti pedofili.
12) Pedofilia, l’alibi del Vaticano, di don Enzo Mazzi, Il Dialogo - Periodico di Monteforte Irpino, Mercoledì, 08 maggio 2002.

VEDI ANCHE IL VIDEO: TRAVAGLIO-LETTERA A GIULIO ANDREOTTI


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