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Dacca:i killer non erano dell'Isis


helios
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Bangladesh: 'I killer non erano dell'Isis'. Renzi: 'Erano lì per uccidere'
Almeno cinque erano militanti che le forze dell'ordine nazionali stavano cercando di arrestare da tempo.

03 luglio 201614:19

Gli autori della strage al ristorante di Dacca erano tutti giovani, altamente istruiti e provenienti da famiglie bengalesi benestanti, dove diventare miliziani "è diventata una moda". E' il ritratto spiazzante dei jihadisti fornito oggi dal governo del Bangladesh per bocca del ministro degli Interni Asaduzzaman Khan, secondo cui il commando non aveva alcun collegamento con l'Isis. Secondo Khan, i giovani "erano membri del gruppo jihadista bengalese Jumatul Mujahedeen Bangladesh", dichiarato illegale nel paese da più di dieci anni.

Intanto l'Italia è in lutto per la morte di nove connazionali, uccisi da un commando di militanti jihadisti in un ristorante di Dacca, in Bangladesh. Un aereo con a bordo personale della Farnesina e della presidenza del consiglio è giunto in città con l'obiettivo di riportare appena possibile in Italia i resti delle vittime. Da Città del Messico il presidente Mattarella ha ricordato 'i connazionali vittime di una violenza terrorista che semina morte in tutti i continenti.

"Era un commando pronto a tutto - ha detto Renzi - Abbiamo seguito in diretta ogni momento. Io credo che tutto sia necessario tranne ricostruzioni che poi spesso sono false. Loro sono entrati lì per uccidere. Ora - ha aggiunto - siamo una grande famiglia colpita da un dolore - ha detto Renzi - ci sono divisioni politiche ma poi i valori grandi forti della grande famiglia italiana. Ringrazio il Presidente della Repubblica che ha scelto di interrompere il suo viaggio per stare vicino alle famiglie. Tutta la fase della discussione politica deve essere all'insegna dell'interesse nazionale e della Patria".

"In settimana - ha detto il premier - incontrerò i capigruppo di tutte le forze parlamentari e se ci sarà da discutere discuteremo ma oggi è il tempo del dolore. L'Isis - ha proseguito Renzi - sta perdendo sul terreno a livello militare, in Siria, In Iraq , in Libia. Lo spazio di territorio occupato dal cosiddetto Stato islamico è ridotto. Ma pugno di ferro con chi pensa di portare da noi quei valori, una strategia basata su odio e terrore. Importante l'aspetto dell'educazione: dobbiamo distruggerli senza pietà ma anche evitare che la prossima generazione sia come questa".

Intanto il leader del ramo indiano di al Qaida ha incitato i musulmani indiani a "sollevarsi" e a lanciare attacchi alle autorità e alla polizia dell'India. Lo riporta il Site. Asim Umar, leader di al-Qaeda nel subcontinente indiano (Aqis), ha evocato l'esempio dei "lupi solitari" in Europa.

E i sei membri del commando che venerdì sera ha attaccato la Holey Artisan Bakery di Dacca, uccidendo almeno 20 persone, fra cui nove italiani, "erano tutti bengalesi". Lo ha sostenuto l'Ispettore generale della polizia del Bangladesh, AKM Shahidul Hoque. Al quotidiano, Hoque ha precisato che dei sei, almeno cinque erano certamente militanti che le forze dell'ordine nazionali stavano cercando di arrestare da tempo. "Li abbiamo cercati in molti luoghi in tutto il Paese - ha infine detto - ed ora sono stati uccisi qui".

Da quando sono cominciati gli omicidi di stranieri, intellettuali e membri di minoranze religiose in Bangladesh, il governo ha sempre respinto l'ipotesi dell'esistenza sul territorio nazionale di cellule dell'Isis o di Al Qaida, movimento che spesso hanno rivendicato i cruenti attentati. Il ministero dell'Interno a Dacca ha sempre sostenuto che gli autori degli omicidi erano militanti fondamentalisti locali.

Dal Messico, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha detto che "tutti gli italiani sono con animo triste per i connazionali vittime di una violenza terrorista che semina morte in tutti i continenti. Erano impegnati con la loro presenza a contribuire alla crescita del Bangladesh. Hanno impersonato il contrasto tra una pacifica convivenza e l'ottusità e la violenza del terrorismo. La vostra presenza - ha aggiunto in un breve discorso accompagnato dall'ambasciatore Alessandro Busacca - è un ponte di collaborazione" tra due Paesi "legati da un'amicizia profonda e crescente collaborazione"

E nella tarda notte di sabato il governo di Tokyo ha confermato la morte di 7 cittadini giapponesi, 2 donne e 5 uomini, nell'attacco terroristico di Dacca ma ha evitato di rilasciare le generalità per rispetto ai familiari, una pratica diffusa in Giappone. In una conferenza stampa il capo di Gabinetto Yoshihide Suga ha detto che le vittime sono state identificate tramite fotografie e oggetti personali, e al momento dell'attentato si trovavano in Bangladesh per ragioni di lavoro, in rappresentanza dell'Agenzia giapponese di cooperazione internazionale. Un altro cittadino nipponico che lavorava per la stessa agenzia, era stato liberato nel blitz della polizia e non si trova in pericolo di vita. Le autorità giapponesi hanno già inviato un aereo governativo nel paese del sud est asiatico per il trasporto in patria delle salme e per fornire assistenza ai familiari. Dallo scorso settembre in Bangladesh gruppi di stranieri e minoranze religiose sono stati oggetto di aggressioni da parte di fazioni di estremisti islamici, sebbene gli attacchi ai ristoranti o luoghi pubblici siano una rarità. In ottobre un cittadino giapponese di 66 anni, Kunio Hoshi, a capo di un progetto agricolo nel nord del paese, era stato ucciso da uomini armati. Una cellula dell'Isis aveva rivendicato la responsabilità dell'attentato.

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2016/07/03/erano-tutti-del-bangladesh-i-killer-del-caffe-di-dacca_d118eb2a-6e8f-46a7-b269-6c0dea1b9960.html

I killer non erano dell'Isis quindi da chi erano pagati?


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helios
Illustrious Member
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Dacca, ministro Interno Bangladesh:"I terroristi non erano dell'Isis"
Secondo il governo di Dacca, gli attentatori provenivano da famiglie agiate

I jihadisti che hanno ucciso 20 civili, tra cui nove italiani, in un ristorante di Dacca nella notte tra venerdì e sabato, erano membri di un gruppo bangladese e non dell'organizzazione dello Stato islamico: lo ha affermato oggi il ministro dell'Interno del Bangladesh, Asaduzzaman Khan. "Erano membri di Jamaeytul Mujahedeen Bangladesh", ha precisato, facendo riferimento a un gruppo jihadista bandito nel Paese da oltre un decennio.

Secondo il ministro bangladese "non c'è alcun legame con lo stato islamico", nonostante l'Isis abbia rivendicato l'azione compiuta dal comamndo armato, che ha preso in ostaggio una quarantina di persone, uccidendone 20, tutti stranieri.

Il governo del Bangladesh nega da tempo la presenza di qualunque gruppo jihadista nel Paese, in particolare di membri dello Stato islamico. Khan ha spiegato che tutti gli attentatori di Dacca erano istruiti e provenivano da famiglie agiate. "Si tratta di giovani uomini che hanno studiato e frequentato l'università. Nessuno di loro veniva da una madrassa", ha commentato.

Mentre le indagini vanno avanti oggi il premier Matteo Renzi, a L'intervista di Maria Latella su Sky, è intervenuto sulle polemiche sui ritardi del blitz per liberare gli ostaggi. "Ogni polemica" sull'opportunità di anticipare il blitz contro i terroristi che ha Dacca hanno colpito un ristorante uccidendo venti persone delle quali 9 italiane "è ormai sostanzialmente inutile. Il commando era pronto a tutto - ha detto Renzi - . Abbiamo seguito in diretta ogni momento. Io credo che tutto sia necessario tranne ricostruzioni che poi spesso sono false. Loro sono entrati lì per uccidere". E ha aggiunto: "L'Is sta perdendo sul terreno a livello militare, in Siria, In Iraq , in Libia. Ma pugno di ferro con chi pensa di portare da noi quei valori, una strategia basata su odio e terrore. Importante l'aspetto dell'educazione: dobbiamo distruggerli senza pietà ma anche evitare che la prossima generazione sia come questa".

Dichiarazioni che arrivano mentre un aereo con a bordo personale dell'Unità di crisi della Farnesina e dello staff della presidenza del consiglio, partito ieri pomeriggio da Roma, è arrivato a Dacca per riportare appena possibile in Italia i corpi delle nove vittime dell'attentato.

Un'assalto che potrebbe quindi essere riconducibile all'Is, anche se in precedenza il ministro dell'Interno, Asaduzzaman Khan aveva escluso quesa pista, sostenendo che si tratta di "membri di Jamaeytul Mujahedeen Bangladesh", ha precisato, facendo riferimento a un gruppo jihadista bandito nel paese da oltre un decennio. Il governo del Bangladesh nega da tempo la presenza di qualunque gruppo jihadista nel paese, in particolare di membri dello stato islamico, ma anche Al Qaida.

I membri del commando "erano tutti bengalesi", aveva già dichiarato l'ispettore generale della polizia del Bangladesh, AKM Shahidul Hoque. In dichiarazioni riferite dal quotidiano The Daily Star, Hoque ha precisato che dei sei, almeno cinque erano certamente militanti che le forze dell'ordine nazionali stavano cercando di arrestare da tempo. "Li abbiamo cercati in molti luoghi in tutto il Paese - ha infine detto - ed ora sono stati uccisi qui". Da quando sono cominciati gli omicidi di stranieri, intellettuali e membri di minoranze religiose in Bangladesh, il governo ha sempre sostenuto che gli autori degli omicidi erano militanti fondamentalisti locali. Intanto sono stati proclamati due giorni di lutto nazionale per commemorare le vittime.

http://www.affaritaliani.it/economia/dacca-ministro-interno-bangladesh-i-terroristi-non-erano-dell-isis-430184.html


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PietroGE
Famed Member
Registrato: 3 anni fa
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..... Ma pugno di ferro con chi pensa di portare da noi quei valori, una strategia basata su odio e terrore. Importante l'aspetto dell'educazione: dobbiamo distruggerli senza pietà ma anche evitare che la prossima generazione sia come questa".

Intanto il leader del ramo indiano di al Qaida ha incitato i musulmani indiani a "sollevarsi" e a lanciare attacchi alle autorità e alla polizia dell'India. Lo riporta il Site. Asim Umar, leader di al-Qaeda nel subcontinente indiano (Aqis), ha evocato l'esempio dei "lupi solitari" in Europa...

-Renzi non è un curato di campagna che deve completare la preghiera dei fedeli con un riferimento speciale alle vittime del terrorismo, è il capo del governo che deve garantire la sicurezza dei cittadini italiani, in patria e, per quanto possibile, all'estero. È capace di farlo? Bene, altrimenti se ne deve andare.

-Da noi in Italia e in Europa l'odio e il terrore ci sono già. Farlo presente però non si può perché si viene accusati di razzismo. Vedere quali reazioni suscitano questi attentati nella comunità musulmana italiana. Le grida di condanna sono assordanti!.

-L'IS non c'entra niente con questi atti, perché non sono diretti dall'esterno. L'IS dice soltanto di uccidere secondo quello che c'è scritto nel Corano e poi rivendica ogni attentato. La violenza terroristica nasce dall'islam non dall'IS!
Se non si capisce questo è meglio lasciar stare le analisi.

-Le reazioni degli " esperti" italiani di terrorismo sono ormai tutte eguali : bisogna convivere perché non c'è modo di garantire la sicurezza di ognuno. Come per dire : sei stato vittima del terrorismo? Hai avuto sfortuna.


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