E' necessario che il Presidente Obama mantenga le sue p

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Iroel Sanchez
 
La giornalista Mariana Escobar del quotidiano El Colombiano mi ha inviato un questionario sul primo anno di rapporti diplomatici Cuba e gli USA. Queste furono le mie risposte.

I cubani percepiscono, giorno per giorno, cambi dal disgelo tra Cuba e USA?

Percepiscono che ci sono più viaggiatori USA in visite "educative" e visitatori illustri di tale provenienza con risonanza mediatica, nonostante che gli USA mantengono il divieto di turismo a Cuba. Le sanzioni USA sull'economia cubana sono ancora in vigore e le imprese cubane non possono utilizzare il dollaro nelle transazioni internazionali ciò che aumenta tutto, siano le rimesse dall'estero o l'importazione e l'esportazione, quindi la vita materiale di tutti i giorni non può essere cambiata in relazione al "disgelo".

Quali benefici ha portato il fatto che il dialogo tra i due paesi è più fluido?

Che si sistematizzino i contatti tra i due governi, che i funzionari USA conoscano di prima mano i criteri cubani sulle loro politiche verso l'isola e si fanno progressi su questioni di interesse comune, come la cura dell'ambiente o la lotta contro il traffico di droga. Ha anche avuto l'effetto sugli alleati degli USA giacché dal 17D ​​si sentono più liberi di visitare, investire e commercio con Cuba. Ma non vi è risultato nei temi essenziali che Cuba esige: fine delle sanzioni economiche, la fine dell'occupazione militare del territorio occupato dalla base navale USA di Guantanamo, la cessazione delle trasmissioni illegali di radio e TV dagli USA a Cuba e l'eliminazione dei venti milioni di dollari che mette in bilancio il governo USA destinati a creare una "opposizione" artificiale sull'isola.

Cosa occorre per porre fine all'embargo?

E' necessario che il Presidente Obama mantenga le sue promesse. Il blocco economico o "embargo", come lo chiama il governo USA, è una Legge e dovrebbero quindi essere abrogata dal Congresso, nonostante il Presidente Obama è ben lungi dal prendere tutte le decisioni che gli permette la Legge per ammorbidirlo. Obama neppure si è coinvolto in un dibattito con il Congresso sull'eliminazione del blocco, come promesso il 17 dicembre 2014.

Perché si dice che s'intensificò la partenza di cubani e la violenza della polizia da allora?

I settori estremisti con sede a Miami che si sono, storicamente, beneficiati dalla ostilità del governo USA verso Cuba e i media che gli sono affini hanno bisogno di creare correnti di opinione che ostacolino il processo di disgelo, ma la verità è che forse è Cuba il paese con meno violenza della polizia in questo emisfero, la polizia cubana praticamente non usa né armi né strumenti per attuare violenza come è la norma nel continente.

Inoltre, molte persone credono che come parte del "disgelo" è possibile che si elimini la Legge di Aggiustamento Cubano, uno strumento della Guerra Fredda che risale al 1966 e che dà accoglienza automatica e privilegi unici a qualunque emigrante cubano che arriva negli USA, quindi coloro che pensano emigrare hanno accelerato i loro piani mentre l'ambasciata USA a l'Avana continua a negare i visti alla maggior parte dei richiedenti, ma il suo governo li riceve se arrivano illegalmente al proprio confine. Naturalmente, gli emigranti provenienti da altri paesi che non godono di tali privilegi non sono resi visibili dai media che solo si occupano dei cubani, dicendo che "fuggono dal comunismo", ma da quale comunismo fuggono gli emigranti messicani, centroamericani e colombiani che, a differenza dei cubani, non sono notizia.