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Fifa:"Qatar,solo terremoto può togliere mondiali


marcopa
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Fifa, Blatter parla chiaro: "Ci vorrebbe un terremoto per togliere i Mondiali al Qatar"

Il numero uno della federazione internazionale ribadisce che non ci saranno novità sul torneo iridato del 2022 e neppure su quello del 2018, assegnato alla Russia: "Il report è già storia, guardo al futuro". L'inchiesta però verrà resa pubblica: "Lo faremo appena conclusi i procedimenti individuali. Occorre conoscere la verità"

19 dicembre 2014

MARRAKECH - "Non rivedremo il voto per i Mondiali del 2018 e del 2022. Il report è storia, io guardo al futuro". Non ha dubbi Joseph Blatter sul fatto che i prossimi Mondiali del 2018 e del 2022 verranno disputati rispettivamente in Russia e Qatar. Solo un terremoto potrebbe portare ad un cambio di rotta. L'inchiesta condotta da Michael Garcia, che nei giorni scorsi si è dimesso da presidente della camera inquirente della commissione etica, sull'assegnazione decisa nel dicembre 2010 sarà però resa pubblica "in una forma appropriata, una volta che i procedimenti individuali in corso saranno conclusi".

Lo ha annunciato il presidente della Fifa, Joseph Blatter, che ha chiesto e ottenuto dall'Esecutivo riunito a Marrakech di votare per la pubblicazione dell'inchiesta. "Sono felice che siano stati d'accordo - le sue parole - Il processo per arrivare a questo punto è stato lungo e capisco i punti di vista di coloro che si sono mostrati critici a riguardo. Ma siamo sempre stati convinti che la verità debba essere conosciuta". Blatter ha rivendicato la costituzione della camera inquirente della Commissione etica "che ha tutti i mezzi necessari per condurre delle indagini di propria iniziativa, ma allo stesso tempo dobbiamo ricordare che, mentre il rapporto è completo, le indagine non ancora e non possiamo metterle a repentaglio. E coloro che sono coinvolti nelle indagini meritano di avere i loro diritti rispettati", ha aggiunto Blatter.

"IRREGOLARITA' INSUFFICIENTI PER REVOCARE DECISIONI PRESE" - Il riferimento è agli esperti consultati dalla Commissione Audit and Compliance, a detta dei quali nell'inchiesta emergevano "un certo numero di irregolarità nella condotta di diverse persone durante il processo di candidatura. Vista nella sua interezza, però, è chiaro che le irregolarità riscontrate finora non erano tali da portare a considerare che il processo di candidatura venisse considerato significativamente illegale o in contravvenzione agli Statuti". Insomma, non c'erano le condizioni per revocare le decisioni prese: "Ci vorrebbe un sisma perchè l'organizzazione del Mondiale venga revocata al Qatar, dovrebbero emergere nuovi elementi di straordinaria importanza.

I commenti degli esperti chiariscono che, al momento, non c'è alcun obbligo legale per i membri dell'Esecutivo di revocare alcuna decisione presa il 2 dicembre 2010", si legge in una nota della Fifa. Blatter fa sapere che si sta già procedendo a fare tesoro delle raccomandazioni emerse per migliorare il processo di candidatura per il 2026, che sarà "corretto, etico e trasparente".

Il presidente della Fifa torna poi sulle dimissioni di Garcia e sulle sue parole ("Nessun investigatore, nessuna commissione indipendente può cambiare la cultura di un'organizzazione") e ribadisce che "il nostro impegno sul fronte etico è piu' forte che mai". A prendere il posto di Garcia sarà Cornel Borbely


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marcopa
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www.corriere.it

Si dimette il procuratore Garcia:
«Ho perso la fiducia nella Fifa»

Il capo investigatore dopo l’insabbiamento del suo rapporto sull’assegnazioni dei mondiali di calcio a Russia e Qatar, lascia il governo del football mondiale

«Nessun investigatore, nessuna commissione indipendente può cambiare la cultura di un’organizzazione». Con queste parole Michael Garcia, avvocato statunitense che ha condotto le indagini sui sospetti di corruzione legati all’assegnazione dei Mondiali a Russia e Qatar, ha rassegnato le dimissioni da presidente della camera inquirente della Commissione etica della Fifa, dopo aver visto respinto il suo appello alle conclusioni dell’inchiesta.

Dichiarazione

In una dichiarazione, Garcia ha criticato la «mancanza di leadership» all’interno della Fifa, ha detto che il suo «ruolo in questo processo è giunto alla fine» e ha detto che ha perso la fiducia nel giurista tedesco Hans-Joachim Eckert, presidente della camera giudicante della Commissione etica. «La decisione di Eckert del 13 novembre 2014 mi ha fatto perdere fiducia nell’indipendenza della camera», ha detto l’ex procuratore degli Stati Uniti sulla decisione del giurista tedesco di respingere le denunce contenute nell’indagine di Garcia. Il comitato etico della Fifa è diviso in due camere: una per indagare,che era guidata da Garcia, e una giudicante, presieduta da Eckert.

Blatter

«Sono sorpreso». Così il presidente della Fifa Sepp Blatter ha commentato le dimissioni di Garcia. Intercettato in Marocco per il Mondiale per Club, Blatter ha detto che lui e il Comitato Esecutivo daranno una loro risposta domani. «Abbiamo appena ricevuto questa informazione. Non posso fare alcun commento. Lo farò in occasione del Comitato Esecutivo», ha spiegato il numero 1 del calcio mondiale. Incalzato per una risposta, Blatter ha infine aggiunto: «Sono sorpreso. È tutto quello che posso dire».

17 dicembre 2014 | 18:36


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marcopa
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Giugno

L'inchiesta sulla corruzione del Qatar per avere i mondiali di calcio del 2022

L’inchiesta del Sunday Times - ripresa anche da BBC - riguarda invece l’assegnazione alla fine del 2010 dell’organizzazione del Mondiale del 2022 al Qatar. Secondo Sunday Times un alto dirigente della FIFA avrebbe corrotto alcuni funzionari dello stesso organo affinché influenzassero i membri dell’esecutivo che dovevano votare i paesi ospitanti dei Mondiali, in modo che la votazione favorisse il Qatar. Il vicepresidente della FIFA, Jim Boyce, ha detto domenica che nel caso in cui le accuse di corruzione saranno confermate, potrebbe sostenere una nuova votazione per cambiare il paese ospitante dei Mondiali del 2022, sottraendo l’assegnazione al Qatar.

Mohamed bin Hammam e l’inchiesta del Sunday Times

Un filone dell’inchiesta pubblicata dal Sunday Times si occupa approfonditamente di Mohamed bin Hammam, ex dirigente di alto livello della FIFA originario del Qatar. Hammam era stato escluso e squalificato a vita dalla FIFA nel luglio 2011 dopo che erano emerse “diverse violazioni del codice etico della FIFA” (la sua squalifica fu annullata un anno dopo dal Tribunale Arbitrale dello Sport, ma dopo pochi mesi, alla fine del 2012, fu nuovamente squalificato a vita dalla FIFA). In pratica Hammam era accusato di avere corrotto dirigenti della FIFA allo scopo di ottenere il sostegno per la sua candidatura alle elezioni del giugno 2011 che dovevano rinnovare la presidenza della FIFA (Hammam era l’unico sfidante dell’attuale presidente Joseph Blatter). L’inchiesta del Sunday Times, che già all’epoca si era occupato di questa storia, ritorna sui motivi della squalifica e aggiunge altri dettagli: per esempio dice che Hammam cercò di ottenere l’appoggio per una sua possibile elezione da Jack Warner, originario di Trinidad e Tobago, che allora era uno dei vicepresidenti della FIFA. Hammam, aggiunge il Sunday Times, avrebbe dato complessivamente a Warner 2,6 milioni di dollari, inclusi 450 mila dollari prima del periodo delle votazioni.

Ma soprattutto il Sunday Times riporta diverse prove secondo le quali Hammam sarebbe stato implicato nel 2010, quindi l’anno precedente ai fatti che portarono alla sua squalifica, in una vicenda di corruzione legata alla votazione per la sede delle successive edizioni dei Mondiali di calcio: in pratica Hammam avrebbe pagato diversi funzionari FIFA – per un totale di 5 milioni di dollari – perché appoggiassero la candidatura del Qatar. Sebbene la maggior parte dei funzionari FIFA corrotti da Hammam non facessero parte del gruppo dei membri che avrebbero votato le candidature dei paesi per l’organizzazione dei Mondiali, il Sunday Times sostiene che la strategia di Hammam fosse quella di corrompere una grossa parte di funzionari in grado poi di esercitare un’influenza sui quattro membri africani del comitato esecutivo della FIFA che invece avrebbero preso parte alle votazioni.
Hammam cercò di ottenere l’appoggio alla candidatura del Qatar in molti altri modi, quasi sempre indirettamente. Per esempio versò 305 mila euro a Reynald Temarii, allora membro dell’esecutivo FIFA e presidente della OFC, la Confederazione calcistica dell’Oceania. Temarii era già stato sospeso dalla FIFA per un’altra storia di corruzione, ma quei soldi, sostiene il Sunday Times, gli sarebbero serviti per fare appello contro la decisione della FIFA, ottenere un rinvio della sospensione e permettergli così di prendere parte alle votazioni per l’assegnazione dell’organizzazione del Mondiale del 2022. In caso non fosse riuscito a rientrare, il suo posto sarebbe stato preso dal suo vice, David Chung, che aveva però espresso l’intenzione di votare per la candidatura dell’Australia, e non per quella del Qatar, dice il Sunday Times. Alla fine invece non ci fu proprio alcun rappresentante dell’Oceania, una decisione che potrebbe avere comunque influenzato l’assegnazione del Mondiale al Qatar.

L’inchiesta del New York Times

L’inchiesta del NYT si occupa di un’altra storia ed è basata, oltre che sui documenti della FIFA, anche su interviste a decine di calciatori professionisti, arbitri, scommettitori, investigatori ed esperti. L’inchiesta si è concentrata su alcune partite truccate organizzate prima dei Mondiali sudafricani del 2010 e ruota attorno a una controversa agenzia di Singapore, Football 4U International, accusata di avere manipolato i risultati di almeno cinque partite pre-Mondiali con l’assegnazione di arbitri corrotti.
Secondo il NYT l’agenzia Football 4U International fece la sua comparsa nella storia per la prima volta il 29 aprile 2010: un uomo che disse di chiamarsi Mohammed entrò nell’ufficio della Federazione sudafricana a Johannesburg e consegnò una lettera in cui l’agenzia si proponeva per offrire i propri arbitri nelle partite amichevoli giocate prima del Mondiale, pagandogli viaggio e spese annesse. Precisazione: l’offerta non era “normale”, dato che FIFA permette alle sole Federazioni nazionali di nominare gli arbitri delle partite ufficiali, e di norma agenzie esterne come Football 4U non hanno alcun ruolo né autorità nel processo. Dopo un rifiuto iniziale, la Federazione sudafricana accettò e firmò almeno due contratti con l’agenzia Football 4U, permettendole di gestire la nomina degli arbitri di almeno cinque partite pre-Mondiali. La Fifa scoprì che la Federazione sudafricana di calcio non fece ulteriori controlli su “Mohammed” o Football 4U: l’azienda era in realtà già piuttosto nota perché coinvolta in uno scandalo precedente riguardante alcune partite truccate in Cina. In pratica il documento dice che i dirigenti della Federazione sudafricana «si fecero ingannare piuttosto facilmente o furono estremamente stupidi».
Una delle partite contestate è l’amichevole che si giocò nel 2010 tra Sudafrica e Guatemala. L’arbitro di quella partita era Ibrahim Chaibou, originario del Niger, che secondo i documenti FIFA era stato selezionato assieme ai suoi due assistenti da Football 4U. Durante la gara, contestatissima, Chaibou fischiò due rigori per fallo di mano in due diverse azioni in cui, dice lo stesso NYT, «la palla non era andata in alcun modo vicino alle mani del difensore». Chaibou era lì perché da alcune settimane, scrive il NYT, quelli che si occupavano di organizzare le partite truccate avevano iniziato a infiltrarsi tra i più alti livelli della Federazione sudafricana".

1 giugno


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marcopa
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Altri particolari sulla vicenda in questo articolo.

www.repubblica.it

2 giugno 2014

Mondiali 2022, chiusura inchiesta Fifa su Qatar entro il 9 giugno. L'Inghilterra si candida

Lo ha annunciato l'ispettore designato per indagare sul presunto caso di corruzione per l'assegnazione della fase finale dei Mondiali tra 8 anni. In caso venissero provate le accuse del 'Sunday Times' la sede potrebbe essere spostata. Cameron: "Siamo pronti"

02 giugno 2014

(ansa)ROMA – Entro il 9 giugno la Fifa si esprimerà sul Qatar 2022. Lo ha annunciato Michael Garcia, presidente dell’organo investigativo della Commissione Etica del massimo ente calcistico internazionale. “Dopo mesi di colloqui con i testimoni e raccolta di materiali presenteremo entro 6 settimane una relazione alla Camera arbitrale. La relazione prenderà in considerazione tutti gli elementi potenzialmente correlati alla proceduta di gara, tra cui le prove raccolte nelle indagini preliminari”, conclude in una nota Garcia, arrivato in Oman per incontrare una delegazione del comitato organizzatore qatariota di accusato di aver pagato tangenti in cambio del sostegno internazionale per l’assegnazione della Coppa del Mondo.

LE MANOVRE DI BIN HAMMAM – Le gravi accuse prodotte dal ‘’Sunday Times’’, d’altronde, rischiano di creare un terremoto all’interno della Fifa. E potrebbero rivedere anche la sede dei Mondiali del 2022, per i quali si sono già candidate Inghilterra e Australia. Sotto accusa, in particolare è il dirigente qatariota Moahamed Bin Hammam, già presidente della confederazione asiatica per 9 anni, fino al 2011, quando venne squalificato a vita dalla stessa Fifa per corruzione. Bin Hammam avrebbe comprato voti versando mazzette in media da 200mila euro ai presidenti delle federazioni e una super tangente di 1,6 milioni di dollari a Jack Warner, vicepresidente della Fifa ed ex presidente della Concacaf.

LE ACCUSE DI BLATTTER – Che qualcosa di strano fosse accaduto in sede di assegnazione della fase finale del 2022 si era chiaramente capito il 16 maggio scorso quando il presidente della Fifa, Sepp Blatter dichiarò che fu un errore dare i Mondiali al Qatar. “La relazione tecnica diceva effettivamente che, per il periodo dei Mondiali, le temperature sarebbero state troppo alte (addirittura intorno ai 50 gradi, ndr), ma l’Esecutivo della Fifa deliberò a larga maggioranza che si sarebbe potuto giocare ugualmente…”. Blatter allora parlò di una ”spinta politica”, in particolare, da parte di Parigi e Berlino. ”Sappiamo molto bene che grandi gruppi francesi e tedeschi lavorano in Qatar. Ma non lavorano solo per la Coppa del Mondo…”, concluse. Le sue accuse, però, vennero respinte prontamente al mittente dai governi di Francia e Germania.

LA DIFESA - Dal Qatar anche minacce di adire le vie legali perché "il diritto a organizzare il torneo è stato ottenuto perchè era la candidatura migliore e perchè è arrivato il momento per il Medio Oriente di ospitare la sua prima Coppa del Mondo". Tra gli uomini nella bufera anche Issa Hayatou, decano dei dirigenti africani e anche lui sotto accusa: "Queste affermazioni vogliono discreditare non solo me come persona ma un intero continente".

CAMERON: "INGHILTERRA PRONTA A CANDIDARSI" - David Cameron coglie la palla al
balzo e annuncia che l'Inghilterra è pronta presentare la propria candidatura per ospitare la fase finale della Coppa del mondo 2022, al posto del Qatar dopo lo scandalo corruzione che ha colpito i suoi organizzatori. "Staremo a vedere cosa succede con questa indagine sulla Coppa del Mondo e chissà che in futuro non ci sia questa possibilità", sono le dichiarazioni del premier britannico. "C'è un'inchiesta in corso per capire cosa è accaduto nell'assegnazione dei Mondiali 2022. Penso che dovremmo attendere che l'indagine vada avanti", ha aggiunto. Cameron ha poi ricordato la delusione di tutti quando la candidatura dell'Inghilterra per il 2018, supportata da star come David Beckham e dal duca di Cambridge, venne sconfitta dalla Russia.


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marcopa
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www.ilmessaggero.it

Fifa: «I Mondiali del 2022 in Qatar si giocheranno d'inverno»

Mondiali di calcio per la prima volta d'inverno. I campionati del 2022 in Qatar non si terranno in «giugno-luglio», ma probabilmente «tra il 15 novembre e il 15 gennaio al più tardi». Lo ha detto il segretario generale della Fifa, Jerome Valcke, alla radio francese France Info. Se la decisione sarà confermata, sarebbe il primo mondiale giocate d'inverno.

Da tempo calciatori, allenatori e osservatori si erano detti preoccupati per il clima troppo caldo d'estate nel paese arabo, dove le temperature possono sfiorare i 50 gradi. E già in passato si era ipotizzato uno spostamento del Mondiale fra novembre e gennaio. Una decisione che però se attuata sconvolgerebbe i calendari dei campionati nazionali europei.

«Giocare tra il 15 novembre e la fine del mese di dicembre, è il momento in cui il meteo è più favorevole, si gioca a una temperatura equivalente a quella di una primavera un po' calda in Europa, a una temperatura media di 25 gradi: quindi è perfetto per giocare a calcio»: ha spiegato il segretario generale della Fifa.

A ottobre la Fifa ha lanciato una consultazione sulle date del Mondiale 2022. Saranno interpellate «tutte le parti in causa», ha sottolineato la federazione internazionale, giocatori, club, federazioni, sponsor, distributori. La scelta definitiva non verrà comunque annunciata prima del dicembre 2014, in occasione di un comitato esecutivo della Fifa.


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Anonymous
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"significativamente illegale".


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