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Francia: trizio nell'acqua di rubinetto


dana74
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Nucleare in Francia: Trizio nell’acqua del rubinetto

Il “Collectif antinucléaire 84” (“Collettivo antinucleare 84”) è un gruppo anarchico francese operante nella zona di Gard e Vaucluse, sensibile soprattutto alle tematiche della salute (messa a rischio da inceneritori e impianti nucleari). Di seguito la traduzione di un articolo del 19 agosto scorso.
Nucleare in Francia: Trizio nell'acqua del rubinetto
Le terrificanti confessioni dei consiglieri

Nel mese di febbraio, a seguito di analisi indipendenti, il “Collectif antinucléaire 84” ha avvertito le autorità della presenza di radioattività nell’acqua di rubinetto di 3 città di Vaucluse, di cui 2 presentavano un tasso anormale (superiore a quello naturale) di trizio, pericoloso per la salute. In aprile, di fronte al mutismo dei consiglieri delle città e delle amministrazioni coinvolte, il “Collectif antinucléaire 84” rendeva pubbliche le sue analisi ed informava la popolazione del rischio del bere l’acqua di rubinetto. L’unica risposta dei sindaci di Carpentras e Mornas in sostanza fu, alla radio e sulla stampa:

non preoccupatevi, è tutto come prima, l’acqua di rubinetto può essere bevuta.

Oggi emerge che quelle frasi rassicuranti non poggiavano su nessun elemento razionale, affidabile o tangibile - al contrario - e che solo il dogmatismo pro-nuclearista o l’incoscienza aveva condotto quei sindaci a simili affermazioni. Il “Collectif antinucléaire 84” aveva immediatamente denunciato questo atteggiamento che considera la gente tanto infantile da accettare qualunque frase ufficiale.
Oggi alcuni documenti "segreti" danno ragione al “Collectif antinucléaire 84”. Nell’ambito di una corrispondenza che avrebbe dovuto rimanere nascosta alla popolazione, il Comune di Carpentras confessa:

riguardo al comune di Carpentras, l’acqua potabile è una competenza trasferita al comitato Rhône Ventoux, che l’ha a sua volta delegata alla SDEI (filiale del gruppo nucleare GDF-Suez). [...] Il Comune di Carpentras non possiede altre analisi tramite le quali confrontare il valore di 8,2 Bq/l. Ho richiesto al comitato Rhône Ventoux di comunicarci i risultati delle analisi relative al trizio sull’acqua proveniente dalla nostra stessa falda. Lo stesso comitato fa riferimento alle analisi dell’ARS....

Così si torna al punto di partenza: tutti fanno riferimento alla stessa fonte, e nessuno è competente né responsabile! Davanti a una tale situazione, il “Collectif antinucléaire 84” ha interpellato con una lettera i Prefetti della Regione e di Vaucluse, il 20 luglio, chiedendo loro di applicare il principio di precauzione:

Come sapete, anche la minima dose di radioattività ha effetti nocivi sulle reauture viventi e sulla salute e non esistono norme internazionali in materia che provino l’innocuità dell’esposizione alle radiazioni delle popolazioni e della catena alimentare... allo stato attuale delle conoscenze, sappiamo che le patologie indotte non si limitano al cancro e si estendono alle patologie del sistema nervoso e alle malattie cosiddette ereditarie dovute agli effetti mutageni del trizio... Noi vi chiediamo quindi di applicare senza indugio o scrupolo per quelli che potrebbero essere gli interessi economici dell’industria, in particolare quella nucleare: il principio di precauzione e di protezione dei lavoratori e della popolazione implica l’arresto immediato della produzione di Trizio e di ogni altro radioelemento, e che si portino avanti analisi sistematiche delle acque distribuite attraversi i rubinetti, della catena alimentare e delle colture locali e regionali, al fine di determinare la presenza di radioattività artificiale (Alpha, Beta, Trizio).

E lì ancora una volta: imbarazzo e silenzio ufficiale. Ed anche disprezzo delle popolazioni. L’influenza della lobby nucleare e dei suoi affiliati sui consiglieri e sulle istituzioni, tanto al livello locale quanto a quello regionale e nazionale, è una minaccia concreta per la democrazia e la salute, che sottomette la popolazione all’arbitrio e alla menzogna.
[...] Il “Collectif antinucléaire 84” invita la popolazione e gli operatori del settore nucleare a rifiutare di servire da cavie ai dogmi degli scienziati nucleocrati, ad esigere l’arresto immediato del nucleare.
http://www.agoravox.it/Nucleare-in-Francia-Trizio-nell.html


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vic
 vic
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Strano, hanno un'idea da quale reazione nucleare dovrebbe provenire questo trizio nell'acqua potabile?

Di solito e' un prodotto delle reazioni di fusione, non di quelle di fissione.

La legislazione sull'utilizzo del trizio, anche in quantita' molto minuscole, e' assai severa. Strano che si voglia insabbiare la faccenda invece di capirla!

E un ulteriore esempio del valore del principio di separazione dei compiti, per evitare conflitti d'interesse. Se i controllori sono i controllati succede questo ed altro. Come ben sappiamo anche da altri ambiti.


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sacrabolt
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Strano, hanno un'idea da quale reazione nucleare dovrebbe provenire questo trizio nell'acqua potabile? Di solito e' un prodotto delle reazioni di fusione, non di quelle di fissione.


Annual averages of tritium concentrations in air measured at distances from nuclear power stations in Canada, 1985-1999. Abstracted from: Tritium in the Canadian Environment: Levels and Health Effects. Report RSP-0153-1 (2003). Prepared for the Canadian Nuclear Safety Commission under CNSC contract no. 87055-01-0184 by Ranasara Consultants and Richard Osborne. Data from Health Canada: Environmental Radioactivity in Canada. Radiological Monitoring Report. Ottawa, Canada: Government of Canada; 2001.


Tritium concentrations in vegetation/food moisture near Canadian nuclear power stations. Abstracted from: Tritium in the Canadian Environment: Levels and Health Effects. Report RSP-0153-1 (2003). Prepared for the Canadian Nuclear Safety Commission under CNSC contract no. 87055-01-0184 by Ranasara Consultants and Richard Osborne. Data from Health Canada: Environmental Radioactivity in Canada. Radiological Monitoring Report. Ottawa, Canada: Government of Canada; 2001.


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vic
 vic
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Grazie dei grafici.

Canada': se non erro la particolarita' di molte loro centrali e' di avere un sistema di moderazione ad acqua pesante. Quindi sembra logico trovare il trizio, risultante dal bombardamento del deuterio con i neutroni, per l'appunto da moderare.

Ma trovare del trizio in vicinanza di centrali moderate a grafite e solo raffreddate ad acqua e' un altro paio di maniche.

Comunque sia, i tecnici conoscono i dettagli e lo sapranno bene da dove spunta il trizio che nell'acqua potabile centra come i cavoli a merenda. Non deve esserci. Punto!


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Truman
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Se non ricordo male, alcune tipologie di reattore utilizzavano una volta l'acqua pesante ( http://it.wikipedia.org/wiki/Acqua_pesante) per la moderazione della reazione di fissione. Acqua pesante (quindi fatta con deuterio, cioé idrogeno 2) che intercetta neutroni, può produrre una certa quantità di trizio.
Ma il liquido di moderazione non dovrebbe fnire negli acquedotti.


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Truman
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Non è necessario avere acqua pesante per produrre trizio

http://it.wikipedia.org/wiki/CANDU

Emissioni di Trizio

Il trizio è generato in qualunque tipo di reattore nucleare; tuttavia, i reattori di tipo CANDU generano più trizio nel loro refrigerante e moderatore che delle filiere ad acqua leggera, a causa della cattura neutronica da parte dell'idrogeno pesante.


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vic
 vic
Illustrious Member
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Il vantaggio, si fa per dire, del nucleare e' di essere radioattivo, quindi facilmente rintracciabile.

M'immagino che dei bravi segugi ben dotati siano in grado di ripercorrere a ritroso il percorso del trizio. Sarebbe imbarazzante veinre a sapere che e' rilasciato col vapor d'acqua delle torri di raffreddamento o dagli scarichi "puliti" che poniamo finiscono nel grande fiume piu' prossimo.

Chissa' le sorprese che ci attenderanno quando la prima generazione di centrali verra' dismessa a ritmo industriale. Tutto quel cemento, quel metallo radioattivo, me li vedo gia' riciclati in modo furbesco, sul genere del notissimo uranio impoverito che non fa' che darsi ad opere benefiche, come tutti sanno.

Chissa' quante altre sorprese ci saranno quando funzionera' la prima centrale a fusione calda. Lo so', funzionera' entro i prossimi 30 anni. Lo dicevano gia' 30 anni fa'.

Fortunatamente il sole ne sa piu' di tutti e funziona piu' o meno in modo decente, da che mondo e' mondo. Malgrado cio' e' cosa buona e giusta tenersene a debita distanza e anche farsene schermo con la manina' se proprio ci sta abbagliando.

Vado a far la barba preventiva, perche' 30 anni di barba sarebbero tanti. Una bella insaponata al trizio stimola la microcircolazione guanciale.


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