Notifiche
Cancella tutti

Full Metal Texas


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
Topic starter  

Que­sta volta non ci è scap­pato il morto ma per poco – un poli­ziotto texano ha estratto la pistola dalla fon­dina e l’ha pun­tata con­tro un gruppo di ado­le­scenti in costume da bagno inti­man­do­gli di sdra­iarsi imme­dia­ta­mente a terra, altrimenti…Scene di ordi­na­ria fol­lia riprese sta­volta in un sob­borgo resi­den­ziale di Dal­las dove è stato immor­ta­lato l’ennesimo sopruso di poli­zia. A McKin­ney, que­sto il nome del quar­tiere fatto di vil­lette e prati ben curati, un gruppo di ragazzi si è dato appun­ta­mento alla piscina di un cir­colo spor­tivo per una festa di com­pleanno.

La voce è girata sui social e alcune doz­zine di gio­vani – fra loro molti tee­na­ger afroa­me­ri­cani — si sono ritro­vati in una delle ultime dome­ni­che prima della vacanze estive per pas­sare assieme un pome­rig­gio di sole. I pro­blemi sono comin­ciati quando alcuni avven­tori, in par­ti­co­lare un paio di signore di mezza età hanno comin­ciato a lamen­tarsi della ecces­siva con­fu­sione create dagli “esterni”. Il vero signi­fi­cato del ter­mine stato chia­rito quando la discus­sione è dege­ne­rate in epi­teti raz­ziali. Ne è seguita come si vede in uno dei nume­rosi video virali girati quel giorno, in una col­lut­ta­zione in cui le donne hanno preso a schiaffi un paio di ragazze. Poco dopo il fatto è soprag­giunta la poli­zia in nume­rose nume­rose volanti. Qui ini­zia il video prin­ci­pale. Gli agenti comin­ciano a fer­mare i ragaz­zini inti­man­do­gli di sedersi a terra. Nel gruppo ce ne sono almeno una ven­tina, bian­chi e neri– a terra e in manette però fini­scono uni­ca­mente di ragazzi di colore. Alcuni di loro nella con­fu­sione si alzano e si allon­ta­nano. A que­sto punto comin­cia la guerra pri­vata del capo­rale Eric Case­bolt: come inva­sato parte all’attacco. Nes­suno si farà gioco di lui que­sto pome­rig­gio, per dio, tan­to­meno que­sti moc­ciosi neri venuti a fare casino in que­sto bel quar­tiere. Case­bolt si lan­cia all’attacco urlando “Stai fermo bastardo. Non ti muo­vere” rin­corre ragazzi a destra e sini­stra, come un con­trac­tor in una Fal­luja pri­vata esplosa nella sua testa. Alcuni dei quin­di­cenni in costume da bagno o avvolti in asciu­ga­mani che hanno avuto l’ardire di muo­versi senza auto­riz­za­zione o addi­rit­tura di chie­dere cor­te­se­mente la ragione per il oro fermo ven­gono sca­ra­ven­tati a terra “Chiudi il becco, stronzo” è il livello di rispo­sta dagli agenti. La scena è sur­reale: I poli­ziotti vedono solo i ragazzi neri – l’ira fune­sta di que­sto giu­sti­ziere in divisa si sca­tena in mezzo ad una turma di com­pa­gni e nume­rosi astanti bian­chi che riman­gono indi­stur­bati, come invi­si­bili agli occhi degli agenti. L’allegoria raz­zi­sta è fin troppo lam­pante.

Alcune ragazze ten­tano di spie­gare che erano venute solo a fare il bagno, come è loro diritto. Grosso sba­glio: Case­bolt gli abbaia con­tro, afferra una di loro – una quat­tor­di­cenne in bikini che ha l’ardire di riba­dire il diritto di parola – si vede che ha biso­gno di una lezione. Case­bolt la afferra fra e urla delle com­pa­gne, la sbatte sul mar­cia­piede; i com­pa­gni lo implo­rano di non farle male. Male? Ora glielo fa vedere lui il male: Case­bolt estrae l’arma d’ordinanza con mossa tutta texana e la punta addosso a due ado­le­scent. Sem­bra l’ennesimo replay una tra­gica giu­sti­zia som­ma­ria con­tro i nig­gers che non non vogliono stare al loro posto. Per for­tuna que­sta volta non accade, in extre­mis due col­le­ghi lo trat­ten­gono ma Case­bolt non ha finito. Torna dalla ragazza che in lacrime invoca la mamma, gli spinge la fac­cia nella aiuola e con tutto il peso mette un ginoc­chio sulla schiena della bam­bina in costume. Il video diventa dif­fi­cile da guar­dare. La bam­bina sin­ghiozza, le com­pa­gne (potreb­bero fare la terza media) pian­gono – tre ener­gu­meni bian­chi, forse sicu­rezza pri­vata, con­tem­plano la scena muti, da a pochi cen­ti­me­tri, come se niente fosse. “Non potete trat­tarci così”. “Spa­rite stronze o ce n’è anche per voi” intima Case­bolt sopra la sua preda.

Nella scena river­be­rano secoli di vio­lenza lan­ci­nante, soprusi e ingiu­sti­zia ata­vica. L’arroganza del poli­ziotto gronda lin­ciaggi, omi­cidi impu­niti strange fruit in que­sto tran­quillo sob­borgo ver­deg­giante. Nella man­ciata di minuti del video c’è un film lungo cento e cento anni, uno schiaffo in fac­cia tan­to­più scioc­cante per­chè le voci assen­nate, pacate sono quelle dei mino­renni che incre­duli ten­tano di ricon­durre alla ragione que­sti adulti in divisa tra­sfor­mati in cani ringhiosi.

VIDEO https://www.youtube.com/watch?v=tBHpNA-BQ-8

Luca Celada
Fonte: www.ilmanifesto.info
8.06.2015


Citazione
orckrist
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 361
 

Nell’estate del 1862, a Horace Greeley, che sul giornale «New York Tribune» aveva chiesto se tra gli scopi di guerra (di secessione) fosse posto quello di eliminare la schiavitù, Lincoln aveva nettamente risposto:

“Il mio obiettivo dominante in questa lotta “è” salvare l’Unione, e “non è” né salvare né distruggere la schiavitù. Se mi fosse dato di salvare l’Unione senza liberare “nessuno” schiavo, lo farei; e se potessi salvarla mediante la liberazione di “tutti” gli schiavi, lo farei; e se per salvarla dovessi liberarne alcuni e lasciar stare gli altri, farei anche questo.”

8) 8)


RispondiCitazione
Condividi: