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Ginevra: un accordo di merda

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pietroancona
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Un accordo di merda!

ha ragione il mio amico Antonio di Legami: la Russia non è l'Urss e non la ha generosità della grande nazione comunista basata sulla pace nel mondo, una pace fondata sul rispetto reciproco. Questa è la Russia di Putin che pur ereditando una grande tradizione diplomatica e politica e pur avendo interessi geostrategici alla difesa della Siria ieri ha stipulato una intesa che è stato un grande regalo ad Obama ed all'Occidente ed una pugnalata alla schiena per la nazione siriana.

L'intesa di ieri è ingiusta, squilibrata, foriera di disgrazie per il popolo siriano. Innanzitutto la proposta russa di sequestrare e mettere sotto controllo internazionale le armi chimiche della siria ha concentrato il focus della questione sulle responsabilità di Assad e del suo governo. Ma davvero il problema della pace della Siria è questo e non quello della sospensione dei finanziamenti e del mostruoso flusso di armi dagli USA dalla nato e da israele verso i cosidetti ribelli?
Se l'accordo non fosse stato redatto contro la Siria avrebbe dovuto contemplare il ritiro di tutte le armate straniere dalla Siria e la cessazione immediata del fuoco. Sappiamo tutti che in Siria non c'è una rivoluzione così come non c'era in Libia.Sappiamo tutti che la maggioranza dei combattenti contro l'esercito siriano sono mercenari pagati in dollari ed introdotti in Siria per la stessa strada fatta poi dal nostro giornalista Domenico Quirico ed altri.

L'accordo di Ginevra toglie Obama dall'angolo in cui era stato messo da una politica fin a ieri accorta della Russia. La sua stessa opinione pubblica gli si era rivoltata contro ed il congresso stesso stentava a dargli le autorizzazioni necessarie ai bombardamenti.

Non si capisce inoltre perchè la Siria debba cedere le sue armi chimiche mentre Israele conserva la sue assieme alle bombe nucleari. Gli americani usano abitualmente armi chimiche come abbiamo visto nella strage di Falluja. Le armi chimiche della Siria sono un deterrente per il bellicoso e pericoloso vicino israeliano. Ora la Siria è alla mercè degli altri..

In questi giorni ho avuto modo di lodare la diplomazia russa come la migliore del mondo. Credo che le cose stiano cambiando. La diplomazia russa non è illuminata dai grandi ideali del comunismo che la rendevano una grande garanzia di pace. Putin ha lasciato massacrare Gheddafi e la sua famiglia rinunziando ad esporsi. La Libia è morta, la Siria è massacrata ed ora gli americani hanno la strada spianata per uccidere Assad.

Mi dispiace molto. La giustizia è morta. Non c'è più nessuno a garantirla. Nessuno.

Attraverso lo sviluppo della diplomazia della pace in Siria vedevo un raggio di sole per la pace dell'Iran e un positivo evolversi delle relazioni mondiali. Con l'accordo di Ginevra la prepotenza americana ed occidentale riceve un nuovo input verso nuove guerre.....


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eresiarca
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Noi non sappiamo esattamente cosa avviene al di là degli "accordi" e delle dichiarazioni di facciata. Ora, siccome queste ultime sono le uniche che ci sono date di sapere, da quello che ha affermato la Siria, e cioè che conditio sine qua non per la messa sotto controllo del suo arsenale di armi chimiche è che gli Usa la smettano di armare i ribelli, ecco che si comprende bene come la patata bollente stia ancora nelle mani dell'America. E poi, chi ce lo dice che con quest'uscita, presumibilmente concordata con la Siria e l'Iran (che, non sottovalutiamolo, hanno - specie il secondo - una propria politica di potenza), Putin non abbia inteso tirare fuori d'impiccio una parte dell'establishment americano dandogli così una mano a far fuori il "partito" bellicista? Quest'ultimo, insieme a Hollande, non c'è dubbio che dopo aver abbaiato ai quattro venti, senza poter fare nulla, ha fatto una figura di merda colossale.


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Giovina
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Ciao Pietro.
Non fare come il Papa che lancia timidiamente e infantilmente il sospetto dell'interesse commercio armi. Ma quanto e' buono e bravo lui.
In Siria c'e' l'oro nero. E il gas naturale.
E vuoi mettere la posizione geopolitica?
Putin e' affascinante ultimamente nella sua politica ma essere distaccati e prudenti non guasta mai.
Alla fine i piu' forti si mettono in genere d'accordo per spartire il bottino. E comunque in questa maniera e' vero pure che si evita una paventata possibile guerra mondiale......
Poi sono giochi politici dei grandi.
Giusto quel che dice Eresiarca.....che ne sappiamo noi.....


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Storno
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Mettere sotto controllo l'arsenale siriano significa anche mettere sotto controllo l'arsenale dello schieramento opposto.
Credo che senza dubbio la merce di scambio sia l'abbandono del sostegno alla guerriglia.


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totalrec
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Il sottoscritto considera la nascita dell’URSS uno degli eventi geopolitici più importanti di ogni tempo; è grande ammiratore di Lenin e Stalin e darebbe l’occhio sinistro e il braccio destro perché l’URSS, con un colpo di bacchetta magica, potesse tornare ad esistere. Ciò detto, quando leggo che l’URSS aveva “la generosità della grande nazione comunista basata sulla pace nel mondo” e sul “rispetto reciproco” non so se ridere o piangere. L’URSS era fondamentale per controbilanciare in Europa il dominio acquisito dagli USA dopo la II Guerra Mondiale e finché è esistita noi europei ce la siamo passata benino, nonostante le terribili sconfitte subite nei due conflitti (sì, anche la I GM è stata una sconfitta per l’Europa, e anche per l’Italia, se si va oltre le apparenze). Questo perché avevamo a due passi da noi un centro di potere bellicoso e spietato quanto quello statunitense, il quale, proprio per questo, suscitava timore e rispetto in chi ci aveva sconfitto, impedendogli di approfittare dei suoi protettorati europei oltre un limite definito. Ma da questo a fare dell’URSS una creatura angelica votata all’amore e alla pace universale… beh…
Se fossi in Pietro Ancona, comunque, accenderei a Putin un cero, ma di quelli grossi, di quelli che nell’ingresso delle chiese costano 3 euro e vengono acquistati solo da quei fedeli che hanno ricevuto una grazia di proporzioni insperate. Tanto per cominciare, se non fosse esistito Putin, probabilmente non staremmo neanche qui a parlare di ciò che la Russia può fare o non può fare. Inoltre, restando nello specifico della crisi siriana, Putin ha ottenuto un risultato politico/diplomatico strepitoso, riuscendo:

- a scongiurare, per il momento, un attacco alla Siria;
- a preservare gli interessi geopolitici russi nella zona;
- a infliggere agli USA uno smacco diplomatico bruciante, dal quale faranno di certo fatica a riprendersi;
- a rinsaldare i legami con le nazioni “sfigate” d’Europa, le quali non avevano nessuna voglia d’imbarcarsi in una nuova avventura militare, ma non osavano contraddire gli USA;
- a indebolire, di conseguenza, il legame forzoso che finora aveva sempre stretto i sudditi ai loro dominanti;
- a rafforzare l’immagine della Russia nel mondo a livello politico e diplomatico;
- a sfidare, a livello propagandistico, i poteri USA nel loro stesso territorio, con l’articolo pubblicato dal NYT in cui si dà ampio spazio ad una prospettiva alternativa all’interventismo continuo di cui la stessa popolazione statunitense, dopo 25 anni di guerre ininterrotte, inizia ad essere stufa.

Di più avrebbe potuto fare solo un santo molto ben assistito dalla spada vindice dell’Onnipotente. Putin non è un santo, come non lo erano ovviamente nemmeno i vertici dell’URSS, quando esisteva. Erano invece, proprio come Putin, abili esponenti di una classe dirigente che gioca una partita politico/diplomatica molto difficile; e la gioca per perseguire obiettivi geostrategici di rafforzamento egemonico, non certo per le astruserie moralistiche che l’uomo della strada – non avendo altri strumenti interpretativi – utilizza, invano, per tentare di dare un senso al gioco politico che vede dipanarsi sotto i suoi occhi e di cui non intende le regole e le finalità.
Io non so se la giustizia, come dice Ancona, sia morta. Di certo, Ancona la sta cercando nel posto più sbagliato che sia possibile immaginare. La politica andrebbe interpretata e valutata secondo i criteri della politica, non secondo le categorie etiche che utilizziamo per scegliere le persone da invitare a cena e quelle da guardare, invece, con una smorfia di disapprovazione morale.
Metaforicamente: una pepita d’oro (il senso di giustizia) è una cosa bella e utile. Anche il letame (la politica) è una cosa utile, forse anche più della pepita, poiché serve a far crescere le messi che sono indispensabili alla nostra sopravvivenza alimentare. Non c’è nulla di male nel cantare le lodi dell’una o dell’altro. Il cretino è quello che va a cercare le pepite nel carretto del concime. La sua cretineria sortisce risultati devastanti; e non tanto perché il poveretto, ovviamente, si smerda da capo a piedi, restando assai deluso nella sua ricerca. Questo sarebbe ancora sopportabile, per certi versi anche divertente.
Il problema grosso è che chi ha in testa solo le pepite, non capirà mai quanto sia importante il letame; non comprenderà mai le procedure che presiedono alla sua produzione e al suo spargimento, non apprenderà mai le tecniche con cui lo si utilizza per fertilizzare i terreni, ponendo secoli di scoperte nel campo della zootecnia e della biodinamica al servizio dell’umanità tutta.
Sostituite gli ultimi esperti concimatori come Putin con comuni cercatori di pepite e allora sì che l’umanità sarà a un passo dall’estinzione per carestia.

(GF)


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yakoviev
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Caro Pietro, per me sei precipitoso in questi giudizi, così come lo sei stato per i fatti d'Egitto. Vediamo come si evolve la situazione, anche sul campo di battaglia: l'unico dato sicuro è che gli amerikani, che stavano per bombardare nel giro di qualche ora, non hanno fatto una mazza.


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Pellegrino
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La Russia non avrebbe nessun interesse nello "spartirsi il bottino" poiché quel "bottino" ègià suo.


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radisol
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Come volevasi dimostrare ...

Siria: «Accordo Usa Russia è nostra vittoria»

http://www.corriere.it/esteri/13_settembre_15/ok-da-siria-accordo-usa-russia_61ee4aa4-1dff-11e3-a7f1-b3455c27218c.shtml


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pietroancona
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Ciao Pietro.
Non fare come il Papa che lancia timidiamente e infantilmente il sospetto dell'interesse commercio armi. Ma quanto e' buono e bravo lui.
In Siria c'e' l'oro nero. E il gas naturale.
E vuoi mettere la posizione geopolitica?
Putin e' affascinante ultimamente nella sua politica ma essere distaccati e prudenti non guasta mai.
Alla fine i piu' forti si mettono in genere d'accordo per spartire il bottino. E comunque in questa maniera e' vero pure che si evita una paventata possibile guerra mondiale......
Poi sono giochi politici dei grandi.
Giusto quel che dice Eresiarca.....che ne sappiamo noi.....

hai ragione!


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pietroancona
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Caro Pietro, per me sei precipitoso in questi giudizi, così come lo sei stato per i fatti d'Egitto. Vediamo come si evolve la situazione, anche sul campo di battaglia: l'unico dato sicuro è che gli amerikani, che stavano per bombardare nel giro di qualche ora, non hanno fatto una mazza.

Sull'Egitto continuo a pensare che attraverso l'esercito è nella mani degli americani.


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helios
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Caro Pietro, per me sei precipitoso in questi giudizi, così come lo sei stato per i fatti d'Egitto. Vediamo come si evolve la situazione, anche sul campo di battaglia: l'unico dato sicuro è che gli amerikani, che stavano per bombardare nel giro di qualche ora, non hanno fatto una mazza.

Sull'Egitto continuo a pensare che attraverso l'esercito è nella mani degli americani.

è anche facile arrivare alla conclusione che siccome gli USA mandano i soldi all'esercito egiziano gli stessi militari gli siano anche riconoscenti (agli USA) ❗


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helios
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Se fossi in Pietro Ancona, comunque, accenderei a Putin un cero, ma di quelli grossi, di quelli che nell’ingresso delle chiese costano 3 euro e vengono acquistati solo da quei fedeli che hanno ricevuto una grazia di proporzioni insperate. Tanto per cominciare, se non fosse esistito Putin, probabilmente non staremmo neanche qui a parlare di ciò che la Russia può fare o non può fare.

come non darti ragione totalrec.
Peccato che in pochi se ne rendano conto.


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Anonymous
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Il sottoscritto considera la nascita dell’URSS uno degli eventi geopolitici più importanti di ogni tempo; è grande ammiratore di Lenin e Stalin e darebbe l’occhio sinistro e il braccio destro perché l’URSS, con un colpo di bacchetta magica, potesse tornare ad esistere. Ciò detto, quando leggo che l’URSS aveva “la generosità della grande nazione comunista basata sulla pace nel mondo” e sul “rispetto reciproco” non so se ridere o piangere. L’URSS era fondamentale per controbilanciare in Europa il dominio acquisito dagli USA dopo la II Guerra Mondiale e finché è esistita noi europei ce la siamo passata benino, nonostante le terribili sconfitte subite nei due conflitti (sì, anche la I GM è stata una sconfitta per l’Europa, e anche per l’Italia, se si va oltre le apparenze). Questo perché avevamo a due passi da noi un centro di potere bellicoso e spietato quanto quello statunitense, il quale, proprio per questo, suscitava timore e rispetto in chi ci aveva sconfitto, impedendogli di approfittare dei suoi protettorati europei oltre un limite definito. Ma da questo a fare dell’URSS una creatura angelica votata all’amore e alla pace universale… beh…
Se fossi in Pietro Ancona, comunque, accenderei a Putin un cero, ma di quelli grossi, di quelli che nell’ingresso delle chiese costano 3 euro e vengono acquistati solo da quei fedeli che hanno ricevuto una grazia di proporzioni insperate. Tanto per cominciare, se non fosse esistito Putin, probabilmente non staremmo neanche qui a parlare di ciò che la Russia può fare o non può fare. Inoltre, restando nello specifico della crisi siriana, Putin ha ottenuto un risultato politico/diplomatico strepitoso, riuscendo:

- a scongiurare, per il momento, un attacco alla Siria;
- a preservare gli interessi geopolitici russi nella zona;
- a infliggere agli USA uno smacco diplomatico bruciante, dal quale faranno di certo fatica a riprendersi;
- a rinsaldare i legami con le nazioni “sfigate” d’Europa, le quali non avevano nessuna voglia d’imbarcarsi in una nuova avventura militare, ma non osavano contraddire gli USA;
- a indebolire, di conseguenza, il legame forzoso che finora aveva sempre stretto i sudditi ai loro dominanti;
- a rafforzare l’immagine della Russia nel mondo a livello politico e diplomatico;
- a sfidare, a livello propagandistico, i poteri USA nel loro stesso territorio, con l’articolo pubblicato dal NYT in cui si dà ampio spazio ad una prospettiva alternativa all’interventismo continuo di cui la stessa popolazione statunitense, dopo 25 anni di guerre ininterrotte, inizia ad essere stufa.

Di più avrebbe potuto fare solo un santo molto ben assistito dalla spada vindice dell’Onnipotente. Putin non è un santo, come non lo erano ovviamente nemmeno i vertici dell’URSS, quando esisteva. Erano invece, proprio come Putin, abili esponenti di una classe dirigente che gioca una partita politico/diplomatica molto difficile; e la gioca per perseguire obiettivi geostrategici di rafforzamento egemonico, non certo per le astruserie moralistiche che l’uomo della strada – non avendo altri strumenti interpretativi – utilizza, invano, per tentare di dare un senso al gioco politico che vede dipanarsi sotto i suoi occhi e di cui non intende le regole e le finalità.
Io non so se la giustizia, come dice Ancona, sia morta. Di certo, Ancona la sta cercando nel posto più sbagliato che sia possibile immaginare. La politica andrebbe interpretata e valutata secondo i criteri della politica, non secondo le categorie etiche che utilizziamo per scegliere le persone da invitare a cena e quelle da guardare, invece, con una smorfia di disapprovazione morale.
Metaforicamente: una pepita d’oro (il senso di giustizia) è una cosa bella e utile. Anche il letame (la politica) è una cosa utile, forse anche più della pepita, poiché serve a far crescere le messi che sono indispensabili alla nostra sopravvivenza alimentare. Non c’è nulla di male nel cantare le lodi dell’una o dell’altro. Il cretino è quello che va a cercare le pepite nel carretto del concime. La sua cretineria sortisce risultati devastanti; e non tanto perché il poveretto, ovviamente, si smerda da capo a piedi, restando assai deluso nella sua ricerca. Questo sarebbe ancora sopportabile, per certi versi anche divertente.
Il problema grosso è che chi ha in testa solo le pepite, non capirà mai quanto sia importante il letame; non comprenderà mai le procedure che presiedono alla sua produzione e al suo spargimento, non apprenderà mai le tecniche con cui lo si utilizza per fertilizzare i terreni, ponendo secoli di scoperte nel campo della zootecnia e della biodinamica al servizio dell’umanità tutta.
Sostituite gli ultimi esperti concimatori come Putin con comuni cercatori di pepite e allora sì che l’umanità sarà a un passo dall’estinzione per carestia.

(GF)

ottimo commento anche se ho qualche dubbio sul presunto "smacco diplomatico bruciante" subito dagli Usa. Il "buon" Obama può sempre dire - anzi lo ha già detto - di aver ottenuto (per il momento) l'ottimo risultato di aver disarmato Assad...poi continuerà ad armare i cosiddetti "ribelli" direttamente o tramite i suoi vassalli (arabia, turchia, israele ecc) ...poi se questo ancora non basterà o interverrà direttamente con qualche altro pretesto o arriverà ad un accordo di spartizione della Siria con i russi. Assad forse continuerà a "regnare" su un pezzo di siria ma sotto il rigido controllo russo mentre qualche altro pezzo di siria sarà sotto il rigido controllo americano. Probabilmente l'unico smacco subito da Obama è stato quello di non essersi fagocitata tutta la Siria ma solo una parte...per il momento! Certo è che il maggior perdente è la Siria e, forse, lo stesso Iran.


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yakoviev
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Sull'Egitto continuo a pensare che attraverso l'esercito è nella mani degli americani.

Sono nelle mani degli americani ma:

- hanno riallacciato le relazioni con la Siria dopo aver esautorato Morsi, che voleva fare dell'Egitto il centro politico della sovversione contro la stessa Siria
- hanno denunciato le posizione delle monarchie del Golfo all'interno della Lega Araba, dichiarando che non avrebbero appoggiato aggressioni alla Siria nè richieste di intervento
- hanno favorito e protetto, chiudendolo al traffico delle altre navi, il transito attraverso il Canale di Suez delle navi da guerra cinesi dirette nel mediterraneo

Niente male per delle marionette degli USA


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Anonymous
Illustrious Member
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Sull'Egitto continuo a pensare che attraverso l'esercito è nella mani degli americani.

Sono nelle mani degli americani ma:

- hanno riallacciato le relazioni con la Siria dopo aver esautorato Morsi, che voleva fare dell'Egitto il centro politico della sovversione contro la stessa Siria
- hanno denunciato le posizione delle monarchie del Golfo all'interno della Lega Araba, dichiarando che non avrebbero appoggiato aggressioni alla Siria nè richieste di intervento
- hanno favorito e protetto, chiudendolo al traffico delle altre navi, il transito attraverso il Canale di Suez delle navi da guerra cinesi dirette nel mediterraneo

Niente male per delle marionette degli USA

sarei curioso di sapere da quali fonti hai attinto queste notizie... particolarmente quella riguardante la "chiusura del canale di suez ad altre navi" . Forse, se lo hanno fatto davvero, è stato solo per momentanei problemi logistici in quanto credo che in quel canale non ci sia spazio per far passare troppe navi contemporaneamente.
Pensi forse che se, ad esempio, gli Usa vorranno passare per il canale i colonnelli o generali egiziani glielo impediranno?
Per il momento resto convinto anch'io che i militari egiziani sono sostanzialmente marionette in mano agli americani .... ma questo non esclude che possano esserci anche dei disaccordi tra i generali egiziani e gli Usa dovuti al fatto che gli americani non intendono lasciare i FM al loro destino ma tenerseli buoni come carta di riserva.


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