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Gli 007 di Oslo sapevano di Breivik


helios
Illustrious Member
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25 luglio 2011
Da marzo l’autore della strage norvegese era sotto il controllo dell’Intelligence

Anders Behring Breivik, l’uomo accusato di aver ucciso almeno 76 persone nella strage di Oslo di venerdì scorso, non era insospettabile. Stando a quanto rivelato da Sky News, citando il tabloid norvegese Vg, il 32enne che ha fatto esplodere un ordigno in pieno centro della capitale della Norvedia e che, travestito da poliziotto, ha cominciato a sparare sulla folla, sull’isolotto di Utoya, a circa 30 km da Oslo, era tenuto sotto controllo da parte dei servizi di sicurezza norvegesi almeno da marzo.

L’ACQUISTO SUL WEB – Breivik, che nella sua prima apparizione in tribunale, pur dichiarandosi non colpevole, ha ammesso ogni sua responsabilità nella strage più grande che abbia colpito la Norvegia dal dopoguerra ad oggi, e che ha rivelato la compartecipazione di altre “due cellule” terroristiche all’organizzazione dell’attentato, pare sia finito nelle liste dell’Intelligence di Oslo dopo l’acquisto illegale di prodotti chimici su Internet. Dopo l’annuncio di Sky ha confermato tutto in via ufficiale il capo della sicurezza del Paese, Janne Kristiansen, alla tv Nrk spiegando che Brievik si trovava su una lista di 50-60 norvegesi che avevano scambiato merci con un negozio polacco di prodotti chimici. Ai tempi, ha spiegato la Kristiansen, non si era però ritenuto di procedere contro di lui perché non c’erano prove sufficienti di colpevolezza.

L’ORGANIZZAZIONE – Intanto continua la caccia ad ogni dettaglio della personalità di Breivik che può essere scoperto analizzando i suoi messaggi postati sul web e sui social network. Da una rilettura degli scritti dell’attentatore, in particolare del memoriale-manifesto messo in rete da prima delle stragi, emerge una rete transnazionale di “cavalieri templari” con almeno nove fondatori, composta da cellule autonome e indipendenti. Lo riporta l’Ansa. Nel testo è possibile trovare numerosi riferimenti che potrebbero essere ricondotti a quella che oggi l’attentatore ha chiamato “la nostra organizzazione” davanti al giudice dell’udienza preliminare. Breivik nel documento si autodefinisce ad esempio “uno dei leader del movimento di resistenza patriottica nazionale e paneuropeo” e cita “l’assistenza da fratelli e sorelle in Inghilterra, Francia, Germania, Svezia, Austria, Italia, Spagna, Finlandia, Belgio, Olanda, Danimarca, Usa, etc.”. Frasi che saranno con ogni probabilità materia di indagine per gli investigatori.

GLI OBIETTIVI – In un capitolo del volume di 1.500 pagine, Breivik passa poi a descrivere l’organizzazione dei “cavalieri templari”, “rifondata” a Londra nell’aprile del 2002 e che si propone come obiettivo “arrivare al potere in tutta l’Europa occidentale, distruggere il marxismo-multiculturalismo e scacciare l’Islam”. Un’organizzazione, scrive, che ha come caratteristiche “l’amore fraterno” tra gli affiliati, “l’obbedienza devota”, “l’abbracciare il martirio”. La struttura, spiega, “è decentralizzata, ogni cellula è organizzata da un autonominato comandante “cavaliere giustiziere” che coordina fino a due “cavalieri operativi”. Ogni cellula è autonoma e indipendente. I membri fondatori di questa organizzazione, si legge ancora nel manifesto, sono nove da otto Paesi. “I nomi – scrive Beirik – sono confidenziali”.

http://www.giornalettismo.com/archives/134924/gli-007-di-oslo-sapevano-di-breivik/


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Frikkio
Trusted Member
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Post: 92
 

Molto verisibilmente lo faranno fuori


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terzaposizione
Prominent Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 902
 

Alqaeda raccoglie l'eredità della Setta degli Hassasin siriana che operava spesso in accordo con i 9 Cavalieri del Tempio.Che bel videogioco.


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