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Gli USA sospesi nei diritti umani


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La presentazione dell'Esame Periodico Universale (UPU) degli USA, un meccanismo dell'ONU per esaminare l'attuazione dei diritti umani, è stata una dimostrazione che la comunità internazionale disapprova le pratiche USA in questa materia.

Le critiche degli altri 192 stati membri del Consiglio per i Diritti Umani (CDU) ha dominato l'esercizio USA, che ha avuto inizio lunedì scorso e si è concluso con più di 340 raccomandazioni.

Varie delegazioni hanno espresso la loro preoccupazione per il deteriorarsi della situazione interna della nazione settentrionale.

Paesi sviluppati ed in via di sviluppo hanno raccomandato agli USA aggiornarsi nei loro impegni presi col Sistema Universale dei Diritti Umani, menzionando le gravi violazioni commesse: uso eccessivo delle forze di polizia contro i civili, la discriminazione razziale e l'uso di droni, riporta PL .

Essi hanno inoltre osservato che è l'unico paese che non ha ratificato la Convenzione sui Diritti del Bambino, ed è anche in ritardo con l'Eliminazione di Tutte le Forme di Discriminazione Contro le Donne e quella in relazione ai Diritti delle Persone con Disabilità.

Si sono anche pronunciate per la chiusura della prigione di Guantanamo e Abu Ghraib e dei campi di detenzione di NAMA e Balad, e la moratoria o l'eliminazione della pena di morte.

La ratifica di tutte le convenzioni internazionali sui diritti umani e i loro protocolli e l'abrogazione delle misure coercitive unilaterali imposte a paesi sovrani sono state tra le raccomandazioni formulate.

Si è anche sottolineato la necessità di vietare l'uso della tortura e punire coloro che la praticano, così come i responsabili dell'uso della forza letale contro persone afro-americane e di origine latina, indennizzando le vittime di questi eventi.

Numerose delegazioni hanno espresso il parere che Washington non adempì ad una parte considerevole delle raccomandazioni ricevute durante l'EPU del 2010 e che la situazione dei diritti umani, nel paese, è peggiorata.

L'esito della riunione ha dimostrato che "l'opinione pubblica mondiale nega un voto di fiducia agli USA, che si auto considera il campione dei diritti umani" ha riassunto Jamil Dakwar, direttore del programma per i diritti umani dell'Unione Statunitense per le Libertà Civili.

L'ONU ha istituito il processo EPU nel 2006. Per la valutazione, ogni paese ha presentato una relazione sulla situazione per quanto riguarda i diritti e rispondono alle domande e raccomandazioni presentate dai paesi membri del Consiglio per i Diritti Umani (CDU).

Cuba ha avuto un ruolo protagonista dalla fondazione del CDU e fu eletta, nel 2007, membro a pieno titolo di questo organismo, chiamato a superare gli errori della precedente Commissione che si occupava del tema.

Nel maggio 2013, il nostro paese ha presentato la sua seconda relazione all'EPU, occasione in cui la comunità internazionale ha riconosciuto i progressi in questo campo.

Le nazioni del mondo hanno evidenziato progetti come l'Operazione Miracolo, attraverso cui sono state condotte operazioni chirurgiche oftalmologiche gratuite a 3,4 milioni di persone in 34 paesi così come le 9 milioni di persone che hanno imparato a leggere con il metodo 'Io, sì posso'.

Ha inoltre evidenziato le decine di migliaia di operatori cubani della salute che prestano servizio in molti paesi del mondo.

Cuba ha lì anche esposto esempi della sua democrazia partecipativa, come la discussione a livello nazionale per l'approvazione delle Linee Guida della Politica Economica e Sociale del Partito e della Rivoluzione.


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