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HONDURAS: la morte dall’oro


olix
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Uno studio indipendente mette in evidenza gli spaventosi danni della miniera San Martin sulla popolazione locale

Man mano che i tecnici seguono il loro lavoro vengono alla luce dati sempre più inquietanti per quello che riguarda la situazione della popolazione del Valle de Siria, in Honduras. Qui la miniera d’oro San Martin, proprietà della compagnia Entre Mares, sussidiaria della multinazionale Glamis Gold sta distruggendo una montagna e contaminando l’acqua ormai da quattro anni. Alla luce di uno studio indipendente si viene a sapere che tutte le acque analizzate della zona presentano valori di arsenico molto superiori agli standard internazionali. In alcuni casi questi valori superano di oltre 100 volte i valori limite europei. Ancora più preoccupanti sono i valori di contaminanti nel sangue. L’organizzazione mondiale della salute prevede che il sangue umano deve essere privo di metalli pesanti. La sola presenza di metalli pesanti nel sangue umano è da considerarsi pericolosa. Tuttavia esistono dei valori di riferimento. Per quanto riguarda il piombo e l’arsenico sono da considerarsi livelli di attenzione già 35 μg/dl e da considerarsi alti e pericolosi valori di 70 μg/dl. Il 100% degli analizzati (in maggioranza bambini) presentano valori superiori ai 70 μg/dl, con punte di 263 μg/dl di arsenico presente nel sangue di una bambina di due anni. Questi valori fanno si che la mortalità infantile raggiunga livelli assolutamente spaventosi.
La mortalità infantile in Honduras è di 25,82/1000. Ovvero su 1000 bambini nati in media ne muoiono 25,82. Il valore più alto del mondo è di 191,19/1000 in Angola, seguito da Afghanistan con 163,07/1000 e dalla Sierra Leone con 143,64/1000. Nella Frazione di Nueva Palo Ralo (la vecchia è stata distrutta per fare spazio alla miniera) negli ultimi cinque anni questo valore ha raggiunto i 300/1000 ovvero 12 volte la media nazionale. I valori aumentano notevolmente per i figlio dei lavoratori della miniera. In questo caso il tasso di mortalità raggiunge l’ 833/1000 ovvero 33 volte la media nazionale. A questo impressionante valore va aggiunta la enorme quantità di bambini nati malati.
Nella frazione di El Pedernal non si può guardare un bambino senza notargli macchie cutanee, eczemi, depigmentazione o perdita di capelli. La compagnia continua a sostenere che questi problemi sono causati dalla mancanza d’igiene. Ma fino a quattro anni fa nessuno aveva problemi alla pelle, oggi oltre il 50% dei bambini di El Pedernal ha problemi alla pelle. L’organizzazione mondiale della salute nel suo sito internet dichiara che l’esposizione prolungata all’arsenico provoca macchie cutanee, eczemi, depigmentazione, perdita di capelli e funghi e dato che dai rubinetti di El Pedernal esce un’acqua con valore di arsenico 33 volte superiore alla linea guida dell’OMS è difficile pensare che tutti questi problemi siano perché la gente ha smesso di fare il bagno.
Ora con questo studio alla mano la popolazione locale chiede l’immediata chiusura della miniera San Martin.

Flaviano Bianchini è in Guatemala per un progetto di conservazione della natura che si svilupperà in un anno. Questo progetto si svolge con il collettivo ecologista Madreselva ed è mirato alla tutela dell'ecologia centroamericana. Ecologia e non ambiente perchè nell'ecologia sono considerate le interazioni tra natura e uomo. Infatti la parte principale del progetto riguarda lo studio dell'impatto delle centinaia di miniere di metalli che stanno nascendo come funghi nel centroamerica. Queste miniere oltre alla deforestazione inquinano drasticamente l'acqua che è fondamentale per le popolazioni Maya che vivono nelle campagne. Una volta inquinate le loro acque i Maya sono costretti ad abbandonare le loro terre per riversarsi nelle città, perdere la loro fantastica cultura e darsi all'alcolismo, la criminalità e la colla.


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