'I non-Ebrei sono asini, creati per servire gli Ebrei'

Tutto sta collassando, riducendosi alle cose elementari, a quei postulati antichi e fondamentali su cui questo mondo è fondato: lettere sacre, numeri, idee...e false rappresentazioni. Anche se a termini della Quabbalah il potere che questa dà di preformare gli avvenimenti e farli 'accadere' può far credere vera questa idea di non uguaglianza dei popoli di fronte all'Altissimo ( idea ripugnante alla nostra mentalità moderna ma non per questo fin'ora non meno 'reale' ) ai rabbini di Gerusalemme ( e altrove: ne esistono di ufficiali per così dire in e per ogni Paese europeo, incaricati di 'tessere' l'ordito prefigurato dall'inizio dei Tempi, ampiamente allontanandosene, peraltro....) questo non può intaccare quell'altro dogma principale: ' non recidere i germogli'. Questi appartengono a tutto il genere umano in quanto sono l'espressione della connessione fra individualità umana nel suo aspetto 'puro' come divina emanazione della Potenza Superna nel nostro mondo e all'interno di tutte le 'creature' ( memento di Abulafia, compartecipe della creazione delle Anime ) e infinito prodursi della Volontà Divina che la 'orienta' attualisticamente verso la Sua volontà: se vi fosse una gerarchia di importanza 'ontologica' a rigore il Mondo sarebbe inutile in quanto già 'assolutamente' presente in un solo 'ebreo'....: idea folle e del resto contraria al lascito dell'Opera di Adamo: realizzare un Mondo, cioè una totalità che rappresenti la pluralità Divina e l'Espansione della stessa. Pensando diversamente da ciò, i 'Goym', se retrocessi nel pensiero rabbinico di Ovadia a meri spettatori del 'fasto' della superiorità giudaica, ne sono per così dire assolutamente inessenziali, inutili e al limite dannosi, specchiandosi autisticamente il Popolo Ebreo in sè stesso e per sè stesso, di cui le asserzioni di un 'partage' dei benefici dopo la 'fine della Storia' sono solo menzogne cui i nostri governanti stolidamente credono....