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I pirati

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steve_pr
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Devo confessarlo, adoro la figura del pirata.
Da ragazzino avrei dato parecchio per essere arruolato in una ciurma di bucanieri e dare l’assalto a chissà quale nave spagnola carica di tesori, per essere sul ponte di comando di una piroga comandata dalla Tigre della Malesia, per lanciarmi all’arrembaggio di una nave olandese col coltello tra i denti al rombo delle spingarde…
Sono cresciuto parteggiando per i pirati per poi imparare, a scuola, che la guerra di corsa con relativa patente da corsa era nient’altro che una forma di guerra alla potenza rivale con l’intento di danneggiare, limitare i traffici, far cambiare le rotte e relative zone di influenza/controllo.
Oggi la chiamiamo guerra asimmetrica;-)
Sempre da bambino quando pensavo al futuro mai e poi mai avrei immaginato di leggere sulle pagine dei quotidiani italiani che dei pirati assaltavano delle navi, praticamente sarebbe stato strapparmi dal sogno, darmi una sberla e mettermi in un incubo.
Crescendo ho imparando che le guerre, specialmente quelle commerciali, si fanno con tutti i mezzi, patente da corsa compresa e che, interrotta una linea, il mercato ne cercherà un’altra portando nuove opportunità ai suoi amministratori.
Non mi stupisco più nemmeno del fatto che chi dice di essere l’esportatore della democrazia riesce ad esportare solo debiti e che se si tratta di bombardare il Pakistan c’è sempre un Predator (drone senza pilota) pronto all’uso, mentre si permette a 4 pezzenti di mettere a rischio il transito del 20% del prodotto più commerciato al mondo: il petrolio.
Come disse Cristoforo Colombo “il mare offrirà nuove opportunità”.
Io però continuerò a parteggiare per i pirati, quelli con la benda sull’occhio e la bottiglia di Rum sempre pronta, anche se quelli sono sempre e solo vissuti nella mia testa.


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Truman
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Tra pirati e corsari c'è qualche differenza

http://it.wikipedia.org/wiki/Pirata


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Borokrom
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Di certo è un argomento interessante.

Comunque è da notare che l'intensificarsi del focus mediatico fa presagire a qualcosa di più grosso, come sempre.
La pirateria è sempre stata in attività negli ultimi, in Sud America, nei Caraibi, e in maniera più accentuata nello stretto della Malacca, in Malesia.

Il problema del Corno D'Africa è emerso più recentemente, ma sappiamo anche che la Situazione Somala è ormai da diversi anni al totale sbando, ma più o meno lo stesso in Eritrea, Etiopia ed estendendo si arriva al Sudan e Chad.
Comunque il problema non è emerso oggi, difatti gli ostaggi in mano ai pirati sono oltre 300, ma siccome di solito i marittimi sono indiani, philippini, est-europei la cosa non fa notizia.

Già ci sono stati tentativi di approccio militare tra USA e Somalia, andati male. Posta relativametne minore, e sforzo bellico poco impegnativo da parte USA. Scaramucce alla BlackHawck Down.

L'accentuardi dei fari sugli attacchi alle navi americane è preoccupante, vuol dire che c'è da portare un po' democrazia al più presto.
In fin dei conti quelle sono terre di nessuno dove Al Quaeda (vedrete che tra qualche giorno si inizierà a parlare di Al-Quaeda in Somalia e Corno D'Africa), possono trovare terreno fertile...

E chissà che Bin Laden non si sia andato proprio a nascondere da quelle parti, perchè se così dicesse un eventuale rapporto di Intelligence allora bisogna andare a prenderlo.

Obamao del resto ha detto che con il terronismo non scherzerà per nulla manco lui.

Adesso, i bene informati dicevano da tempo che la guerra per il petrolio si sarebbe prima o poi spostata in Corno D'africa.
I pretesti e i caproni espiatori (se negracci è meglio) ci vogliono sempre.

Nulla c'è di meglio se vuoi care incazzare gli Anglo-Amercani che attaccare loro una nave.

Le statistiche poi dicono che di marinai civili americani ce ne sono pochi, per di più sulle navi da carico.
Anche le più grandi navi passeggeri che trasportano turisti americani sono in realtà equipaggiate con personale estero.
L'americano col cazzo che vuol fare un mestiere svantaggiato come il marittimo.
Tantomeno su mercantili che fanno pallosi viaggi intercontinentali.
Il marittimo americano di solito lavora in contesti navali vicino casa ed è strapagato rispetto ad un marittimo internazionale (italiani inclusi).

Se c'è un mercantile con personale interamente americano la cosa puzza sempre, che sia camuffato da "portatore di aiuti" o da chissà chi... Cos'altro avranno in nave?

In ogni caso, gli aiuti internazionali via nave li organizza il WFP

http://www.wfp.org/

Che è il ramo ONU per gli aiuti.

E di solito usa navi proprie o fa noleggi di altre compagnie.

In ogni caso la popolazione somala allo sbando ha da tempo trovato preda facile le imbarcazioni che transitano in prossimità, e diciamo che in linea di massima anche se sei su di una nave, dei tipi con un di razzi tipo bazooka potrebbero verametne fare danni seri.
Per non parlare se si tratta di petroliere o chimichiere dove per fumare una sigaretta bisogna andare in un caveau che sembra quello di una banca.

La politica fin ora è stato di pagare un po' e di farsi rubare parte del carico.
Ma può essere che sia la volta buona di democratizzare l'area.
C'è da vedere cosa diranno i Francesi, che sono stabilemente presenti nel Corno D'Africa con truppe a Gibuti, e nell'interno in Chad (che potrebbe essere convolto non appena si parla di Sudan, e del Sudan se ne parlerà, dato che sembra che ospiti dei cattivissimi terronisti che fomentano anche la Somalia, che a sua volta rompe il cazzo.

Poi può essere che le cose siano diversi, io metto insieme quel poco di cui sono a conoscenza.


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steve_pr
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Tra pirati e corsari c'è qualche differenza

http://it.wikipedia.org/wiki/Pirata

ben detto, quelli somali secondo te sono gli uni o gli altri?


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Galileo
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Questi pirati forse sono una via di mezzo.

Se è vero (lo ripeto) se è vero che questi pirati stanno solo difendendo le loro coste e i loro mari dal continuo depredarle da parte di navi europee del loro pesce (ossia togliendo alla popolazione locale la loro forma di sussistenza)...io stò dalla parte dei pirati.

Poi, stanno difendendo le loro acque e la loro vita perchè da anni stanno buttando nel loro mare i contenitori con scorie radiattive…che il maremoto del dicembre del 2004, fece riaffiorare.

Fonte per Maggiore informazioni: http://lists.peacelink.it/economia/2005/03/msg00014.html


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Borokrom
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Io direi anche che ci sono dei pirati con la gamba di legno, certi con la benda nell'occhio e altri con il braccio a uncino.

Io sinceramente credo che questi pirati somali non sappiano distinguere Stalin da Brigitte Bardot.

Pescatori di altri stati non ce ne sono più in quella zona da tempo.
Ti sembra che se prendono delle navi, ad un peschereccio non gli farebbero niente?

Il tratto di mare viene ormai percorso a rischio proprio, per accorciare il tratto da Buona Speranza al Golfo Persico o per Suez.

Di mezzo c'è Mombasa che è un inevitabile port del East Africa (guardatevi un shipping plan della Linea Messina, tanto per capirci).

Il livello di consapevolezza di quelle popolazioni è veramente ai punti che se riaffiorasse un bidone con roba verde gelatinosa probabilmente se la mangerebbero o se la spalmerebbero in testa.
Del resto da quelle parti per farti passare l'AIDS ti consigliano di stuprare una vergine.

Gibuti, che è leggermente meglio, dato che ci sono i Francesi, più di 1 donna su tre ha l'AIDS.
Credi veramente che si preoccupino dei bidoni o dei pesci...
Il corno d'Africa è un macello, è meglio morire che vivere lì.

Del resto basta vedere i pirati stessi.
Se uno avesse un minimo di senso comune basta vedere solo le barche.

Il fattore è che questo branco di dementi che "pirata" le navi finirà per essere il pretesto per muoversi geopoliticamente e militarmente in quella zona dell'Africa.

Le navi mercantili, internazionalmente, non si difendono, per convenzione (il rischio non vale la candela nè per l'equipaggio nè per l'armatore).

Questo potrà essere considerata una cartina tornasole.
Se appaltano a privati la difesa delle navi, e intensificano il controllo con le marine militari allora non invadereranno (per il momento).

Se invece i sequestri continueranno magari ci scatta l'operazione in grande stile.

Adesso, dato che i "pirati" in questione sono dei dementi, è possibile anche che con due o tre, tra barche, pattini e ciambelloni, dichiareranno guerra agli USA.
Magari la prossima volta spareranno un colpo di Bazooka ad una petroliera o chimichiera...
In un attimo uccideranno l'equipaggio e causeranno un disastro ecologico.
Subito dopo le loro misere baracche pestilenti saranno bombardate dalle nazioni civili che vogliono commerciare e solcare i mari e farsi i cazzi loro alla faccia di tutti quanti. Naturalmente aerei pagati dal consu-contribuente.
E chissà che con un po' di responsabilità coloniale Obama non riesca a convincere il Berlusca a dare una mazzuolata a quei negri rompipalle.

Tra abbronzati si capiranno, poi Silvio con la Bandana potrebbe andare a fare un patto coi pirati....

D'altronde la potremmo anche risolvere con un certo numero di bionde.
Un po' di veline, ponpon, bagagline e qualche bagasscia russa basterebbero a convincere il più accanito piratone a desistere.
Per le bionde ci vanno matti giù di là.

Te lo immagini...

Silvio con la Bandana: "Barak, mandami mandami un po' di ragazze bionde!!!"

Obama: Yes Silvio, c'ho solo delle tossiche di Miami"...

Silvio: E' lo stesso, anche se gli facciamo il bidone con le tossiche quei cornuti di negracci, oh sorry Mr. President..., quei maledetti pirati ci sono abituati ai BIDONI TOSSICI... ah ah ah

Obama: "ah ah ah Silvio... you are the best... Mandami una Bandano pure a me..."

Vadimir: E no tovarish... e io che ci sto a fa... spetta che vi mando un po' di bielorusse di Chernobil... che queste so' tossiche già di natura...

Silvio: E dai!!! Grande Vladi,,, spetta che chiamo Apicella e cantiamo....
15 uomini sulla cassa del morto oh oh oh e una bottiglia di rum,bevila che il diavolo ha gia fatto il resto oh oh oh e una bottiglia di rum...

La Filibusta...


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Galileo
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Borokrom…sei riuscito a distruggere anche l’ultimo sogno che mi era rimasto nel cassetto.

Anch’io volevo diventare un pirata…però ritrovarmi con Berluska ed Apicella che mi giocano al teatrino con le bionde che gli mandano il Baramak e Tovarich, non rientrava nei mie piani.

Che cazzo. Insomma…

Il livello di consapevolezza di quelle popolazioni è veramente ai punti che se riaffiorasse un bidone con roba verde gelatinosa probabilmente se la mangerebbero o se la spalmerebbero in testa.
Del resto da quelle parti per farti passare l'AIDS ti consigliano di stuprare una vergine.

È arrivato a Teneryfe con una di queste pastere, un negro albino proveniente da Benin (che non so neanche dove stà!), che chiede asilo, perchè per essere un negro albino è ricercatissimo nel suo paese in quanto lo ammazzano per i rituali di stregoneria…

(Link di riferimento: http://www.elpais.com/articulo/espana/negro/albino/llegado/cayuco/pide/asilo/huir/brujos/elpepiesp/20090407elpepinac_15/Tes

Mi viene il dubbio: come devo interpretare le cose?


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Borokrom
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Mi dispiace, non c'è peggio che distruggere sogni.

Questo articolo, purtroppo in inglese, comunque aiuta a capire come debbano essere interpretate le cose:

Rapacious Corporate Players Are the Real Pirates of the High Seas

http://www.alternet.org/workplace/136901/rapacious_corporate_players_are_the_real_pirates_of_the_high_seas/

Questo articolo sarebbe da tradurre, spero che la "redazione" lo prenda in considerazione. Io purtroppo non ho tempo in questi giorni.


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afragola
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Te lo immagini...

Silvio con la Bandana: "Barak, mandami mandami un po' di ragazze bionde!!!"

Obama: Yes Silvio, c'ho solo delle tossiche di Miami"...

Silvio: E' lo stesso, anche se gli facciamo il bidone con le tossiche quei cornuti di negracci, oh sorry Mr. President..., quei maledetti pirati ci sono abituati ai BIDONI TOSSICI... ah ah ah

Obama: "ah ah ah Silvio... you are the best... Mandami una Bandano pure a me..."

Vadimir: E no tovarish... e io che ci sto a fa... spetta che vi mando un po' di bielorusse di Chernobil... che queste so' tossiche già di natura...

Silvio: E dai!!! Grande Vladi,,, spetta che chiamo Apicella e cantiamo....
15 uomini sulla cassa del morto oh oh oh e una bottiglia di rum,bevila che il diavolo ha gia fatto il resto oh oh oh e una bottiglia di rum...

La Filibusta...
bellissimo pezzo
jajajjajaja spettacolare ci manca solo "Giovanna la nonna del corsaro nero "


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Galileo
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Ok.Sensa aver letto l’articolo, che leggerò con calma l’inglese non è proprio lo mio, mi permetto e ti domando Borokrom:

Ma chi ha ragione secondo te?

Ora lasciamo gli articoli. Prendiamo solo le informazioni, e tu lo sai fare. E poi ti domando: chi a ragione!

Ti chiedo: io ti ho messo un riferimento link e tu un’altro. C hi ha ragione? Chi decide questo?

Senti, Borokrom, ho deciso di continuare a credere nei pirati. Spero davvero difendano la loro terra. Spero davvero che quella roba verde gelatinoisa possana arginarla un giorno.

Spero sia così.


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afragola
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Sui pirati vi stanno ingannando

(18 aprile 2009)

Chi immaginava che nel 2009, i governi del mondo avrebbero dichiarato una nuova Guerra ai Pirati? Mentre leggete questo, la Marina Reale Britannica - appoggiata dalle navi di più di due dozzine di paesi, dagli USA alla Cina - sta navigando nelle acque somale per combattere degli uomini che ancora raffiguriamo come furfanti della pantomima del pappagallo sulla spalla. Presto combatteranno le navi somale ed anche inseguiranno i pirati sulla terraferma, in uno dei più disintegrati paesi sulla terra.

Ma dietro le stranezze da linguaggio dei pirati di questa storia, vi è uno scandalo non rivelato. La gente che i nostri governi etichettano come "una delle grandi minacce dei nostri tempi" hanno una storia straordinaria da raccontare - e qualche buon diritto dalla loro parte.

I pirati non sono mai stati affatto quel che pensiamo siano. Durante l'"età d'oro della pirateria" - dal 1650 al 1730 - l'idea del pirata come rapinatore insensato e selvaggio che oggi persiste è stata creata dal governo britannico in un grande sforzo di propaganda. Molte persone comuni la ritenevano falsa: i pirati erano spesso liberati con la forza dalla forca da folle sostenitrici. Perché? Cosa potevano capire che noi non possiamo?

Nel suo libro "Furfanti di tutti i paesi", lo storico Marcus Rediker studia attentamente le testimonianze per scoprirlo. Se allora diventavi un mercante o un marinaio - strappato dalle banchine dell'East End di Londra, giovane ed affamato - finivi in un inferno di legno galleggiante. Lavoravi tutte le ore su una nave ristretta e mezza affamata e se rallentavi il ritmo per un secondo, l'onnipotente capitano ti avrebbe frustato con il gatto a nove code. Se ti rilassavi regolarmente, potevi essere gettato in mare. Ed alla fine di mesi o anni di questo, eri spesso truffato sui tuoi salari.

I pirati sono state le prime persone a ribellarsi contro questo mondo. Si sono ammutinati contro i loro tirannici capitani - e hanno creato un modo diverso di operare sui mari. Una volta che avevano una nave, i pirati eleggevano i loro capitani e prendevano tutte le loro decisioni collettivamente. Suddividevano le loro ricompense in ciò che Rediker chiama "uno dei progetti più egualitari per la disposizione delle risorse che si trovi in qualsiasi luogo nel 18° secolo".

Comprendevano persino schiavi africani fuggiti e vivevano con loro come pari. I pirati dimostravano "piuttosto chiaramente" - e sovversivamente - che le navi non dovevano essere dirette nella maniera brutale ed oppressiva della marina mercantile e della marina reale". E' per questo che erano popolari, nonostante fossero dei ladri improduttivi.

Le parole di un pirata dell'età perduta - un giovane britannico di nome William Scott - dovrebbero risonare in questa nuova età della pirateria. Giusto prima di essere impiccato a Charleston, Sud Carolina, disse: "Quello che ho fatto è stato di impedire a me stesso di perire. Sono stato costretto ad entrare nella pirateria per vivere".

Nel 1991, il governo della Somalia - nel Corno d'Africa - crollò. Da allora i suoi 9 milioni di abitanti barcollano nell'inedia - e molte delle forze più ignobili del mondo occidentale hanno visto questo come una grande opportunità per rubare la riserva alimentare del paese e per scaricare i nostri residui radioattivi nei loro mari.

Si: residui radioattivi. Appena il governo era finito, delle misteriose navi europee cominciarono ad apparire al largo delle coste della Somalia, a scaricare grandi serbatoi nell'oceano. La popolazione costiera ad ammalarsi. Al principio soffrivano di strane infiammazioni della pelle, nausea e bambini deformi. Quindi, dopo lo tsunami del 2005, centinaia dei barili scaricati e sgocciolanti si depositarono sulla spiaggia. La gente cominciò a soffrire di malattie causate dall'irradiamento e più di 300 morirono.

Ahmedou Ould-Abdallah, l'inviato dell'ONU in Somalia, mi racconta: "Qualcuno sta scaricando qui materiale nucleare. Vi sono anche piombo e metalli pesanti come cadmio e mercurio - dite voi". Molto di questo è rintracciabile agli ospedali ed alle fabbriche europee, che pare lo passino alla mafia italiana perché lo "sistemi" a buon prezzo. Quando ho chiesto a Ould-Abdallah cosa stessero facendo su questo i governi europei, ha affermato con un sospiro: "Nulla. Non vi sono state nessuna rimozione, nessun risarcimento e nessuna prevenzione".

Allo stesso tempo, altre navi europee depredano i mari della Somalia della loro maggiore risorsa: il pesce. Abbiamo distrutto le nostre riserve di pesce con il sovrasfruttamento - ed ora siamo passati alle loro. Oltre $300 milioni di valore di tonno, gamberetti, aragoste ed altri animali marini vengono rubati ogni anno da grandi pescherecci che assalgono illegalmente i non protetti mari della Somalia.

I pescatori locali hanno perduto improvvisamente i loro mezzi di sussistenza e stanno soffrendo la fame. Mohammed Hussein, un pescatore della città di Marka, 100 km a sud di Mogadiscio, ha raccontato alla Reuters: "Se non si fa niente, presto non vi sarà molto pesce rimasto nelle nostre acque costiere".

Questo è il contesto del quale sono emersi gli uomini che chiamiamo "pirati". Tutti concordano che erano dei comuni pescatori somali che al principio hanno preso i motoscafi per cercare di dissuadere i trasportatori ed i pescherecci, o almeno levare su di essi una "tassa". Chiamano se stessi la Guardia Costiera Volontaria della Somalia - e non è difficile capire perché.

In una surreale intervista telefonica, uno dei leader dei pirati, Sugule Ali, ha dichiarato che il loro motivo era "fermare la pesca e lo scarico illegali nelle nostre acque ... Non ci consideriamo banditi del mare. Consideriamo che i banditi del mare siano quelli che pescano e scaricano illegalmente nei nostri mari e gettano immondizia nei nostri mari e portano armi nei nostri mari". William Scott comprenderebbe queste parole.

Non, questo non rende giustificabile la presa di ostaggi e, si, alcuni sono chiaramente soltanto dei banditi - specialmente quelli che hanno ritardato il traffico delle vettovaglie del Programma Mondiale Alimentare. Ma i "pirati" hanno l'appoggio schiacciante della popolazione locale per una ragione. Il sito di notizie somalo indipendente WardherNews ha condotto la migliore ricerca che abbiamo su quello che pensano i somali comuni - e ha scoperto che il 70% "appoggiava fortemente la pirateria come una forma di difesa nazionale delle acque territoriali del paese".

In America, durante la guerra rivoluzionaria, George Washington ed i padri fondatori dell'America pagavano dei pirati per proteggere le acque territoriali americane, perché non avevano nessuna marina o guardia costiera proprie. La maggior parte degli americani li appoggiava. E' così differente?

Ci aspettavamo che i somali affamati stessero fermi passivamente sulle loro spiagge, a remare con la pagaia nei nostri rifiuti nucleari e a guardarci portar via il loro pesce da mangiare nei ristoranti di Londra, Parigi e Roma? Non abbiamo agito per quei crimini - ma quando alcuni dei pescatori hanno reagito scompigliando il corridoio di transito per il 20% del rifornimento petrolifero mondiale, abbiamo cominciato a strillare dei "cattivi". Se vogliamo veramente occuparci della pirateria, dobbiamo fermarne la causa alla radice - i nostri crimini - prima di mandare le cannoniere ad estirpare i criminali della Somalia.

La storia della guerra alla pirateria del 2009 è stata riassunta nel modo migliore da un altro pirata, che visse e morì nel quarto secolo A.C. Fu catturato e portato da Alessandro Magno, che chiese di sapere "cosa intendesse prendendo possesso del mare". Il pirata sorrise e rispose: "Quel che tu intendi prendendo l'intera terra: ma poiché io lo compio con una piccola nave, vengo chiamato un ladro, mentre tu, che lo fai con una grande flotta, sei chiamato un imperato
re".

Ancora una volta, oggi entrano in porto le nostre grandi flotte imperiali - ma chi è il rapinatore?

Questo articolo in precedenza è comparso sull'Independent e sull'Huffington Post, dove è stato aggiunto il seguente poscritto:

Poscritto: Alcuni commentatori sembrano stupefatti dal fatto che entrambe lo scarico di rifiuti tossici ed il furto del pesce stiano avvenendo nello stesso luogo - non renderebbe questo contaminato il pesce? Di fatto, la linea costiera della Somalia è estesa, si allunga per 3.300 km (più di 2.000 miglia). Immaginate quanto sarebbe facile - senza nessuna guardia costiera o esercito - rubare pesce dalla Florida e scaricare rifiuti nucleari in California e vi farete un'idea. Questi fatti stanno avvenendo in posti diversi ma con lo stesso spaventoso effetto: morte per i locali e stimolo alla pirateria. Non vi è nessuna contraddizione.

Articolo originale:
http://www.sfbayview.com/2009/you-are-being-lied-to-about-pirates/

Johann Hari è scrittore per il quotidiano Independent. Ha riportato da Iraq, Israele, Palestina, Congo, Repubblica Centroafricana, Venezuela, Perù e USA ed il suo giornalismo è apparso in pubblicazioni di tutto il mondo. Per contattarlo, scrivete a [email protected] o visitate il suo sito web a www.johannhari.com.

http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o14781
4 febbraio 2009


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Galileo
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Afragola, mi lasci interdetto.

Vi state sbagliando chi?

Ma se l’articolo riporta esattamente quello che io dico?

Boh!


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afragola
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beh hai il dono della prevegenza galilea..e' il titolo dell'articolo galiea ..non era riferito ai qui presenti corsari ,pardon navigatori .jajajajjajajaj


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Galileo
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E io come lo posso sapere che ti riferivi solo al titolo e non ai presenti: ho la sfera di cristallo?


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Borokrom
Estimable Member
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Infatti, Afraglola segnala quanto dice Galileo.

Io penso che come sempre ci sia del vero un po' in tutto.
Del resto io segnalavo come la presenza di una nave con equipaggio al 100% americano sia un evento eccezzionale, quindi si presta qualsiasi cosa.

E' calcolato che le navi mrecantili con equipaggio americano siano 60 in tutto il mondo, che il governo mantiene solo per scopi strategici.

In ogni caso i pirati fanno delle azioni precise.
Poi se sotto ci sia una regia antirifiuti non lo so.
Quello che mi fa venire il dubbio è che da quelle parti ci sia tempo per pensare ai rifiuti tossici.
Questi, per altro, se smalititi illecitametne sono di solito sganciati in oceano aperto. Non c'è nessuna convenienza a sganciarli in prossimità di alcuna costa.
Diciamo che se fossimo americani o europei è preferibile sganciarli nell'ocena indiano dato che non abbiamo coste bagnate da questo mare.

Ma credo che questi PIRATI che sganciano rifiuti abbiamo ben poca coscienza, l'importante è sganciare, fosse anche nell'orto dei vicini.

Se li sepellissero in Somalia allora sembrerebbe verosimile, e cioè che dei gruppi di terra ostacolassero operazioni di scavo etc. (se ne fossero a conoscenza).

Ripeto, se io predentessi di sapere come stanno le cose sarei un pazzo illuso.
Non lo so, e quindi cerco di farmi un quadro.

Adesso, anche questo supposto governo del Puntland, che non si sa bene cosa sia, si serva dei pirati per allontanare barche che scaricano rifiuti tutto può essere.

Vedremo melgio in cosa consiste il governo del Puntland.

Per il momento in quell'area esiste un anarchia quasi totale, con gruppi che si ammazzano a vicenda, casini di ogni tipo, fame disperata, e ignoranza totale.
Per cui, mi sembrava strano che ci possa essere una consapevolezza di imbarcazioni che scaricano rifiuti a centinaia di miglia dalla costa, quando a terra a malapena si sopravvive giorno dopo giorno.

I pirati di solito non fanno cenno a nessuna protesta, basterebbe bruciarla una nave, ad esempio.
Le navi con un minimo di carico appettible sono infatti fatte attraccare e svuotate, quelle con un carico non servibile agli usi quotidiani (tipo il petrolio greggio vengono tenute fino a che non viene pagato un riscatto).
Riscatti per altro completamente fuori luogo, chiedono pochi miliondi di dollari, a fronte di un valore spesso impressionante, solo una superpetroliera vuota vale almeno 500 milioni.

Per cui, sequestrare Lapo Elkann e poi chiedere 200euro di riscatto sembra essere opera di una mente non criminale ma ignorante (nel senso proprio di ignorare).

Puoi ripeto, tutto può essere.

Da dire che il rimorchiatore Italiano Buccanier, non è un rimorchiatore nel senso classico, ma un rimorchiatore SUPPLY.
Cioè, un rimorchiatore da CARICO, atto generalmente a portare rifornimenti, pezzi di ricambio e personale su piattaforme e navi da trivellazione o navi deposito, cioè a a installazioni fisse che hanno bisogno di frequenti rifornimenti e supporto(SUPPLY appunto).

In poche parole quel rimorchiatore è adatto al trasporto, quindi nulla impedisce che abbia trasportato RIFIUTI TOSSICI.

Da dire c'è per che chi butta in mare rifiuti preferisce farlo con navi che nascondano il carico (quel rimorhciatore non si presta, dato che non ha praticamente molta stiva, ma il materiale è in coperta). E la capienza non è gran che.

Può essere che chi si libera di scorie adesso preferisca poco e spesso.

Il Buccanier, fa parte della flotta MICOPERI, che per chi è a conoscenza, sa che è una grande impresa che fa lavori marittimi.
Micoperi 7000 è stato il più grande "pontone" del mondo.
Questi fanno appoggio a posaoleodotti, a grandi ditte come SAIPEM a varie imprese di lavori marini e oceanici.

Il fatturato di queste aziende rende non verosimile che impieghi sui mezzi per attività sporche, dato che si giocherebbero commesse multimilardarie in tutto il mondo...

Per cosa?

Poi ripeto, tutto è possibile, se sapessi tutto non sarei qui a cercare con voi di fare il punto.
Se sapessi tutto sarei dall'altra parte forse...

Comunque l'argomento è di interesse, speriamo di fare chiarezza.
Poi oh... pazienza, del resto tutto è fortemente torbido.

Ma a volte non mi voglio lasciare prendere totalmente dal cospirazionismo, in quanto esso stesso è un mezzo che il potere usa per far guardare dietro le quinte e far perdere di vista il palcoscenico.

Ad esempio non so come è andata a finire la faccenda che MONSANTO doveva avere le concessioni per brevettare il primo maiale transgenico dalla comunità europea il 15 aprile... Forse mi sono perso qualcosa, ma non sono riuscito a leggere da nessuna parte niente al riguardo.
Sapete niente?


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