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Il ministro e Galilei


mystes
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In un’unica frase, il ministro dell’educazione (sic!) brasiliano (che, per il bene delle scuole brasiliane, sarà mandato a casa subito dopo l’imminente “impedimento” della Presidente Rousseff) riesce a commettere tre errori sulla storia di Galilei.

Il ministro dell’educazione brasiliano deve tornare a scuola. Commentando un progetto di legge neo-marxista che pretenderebbe limitare nelle scuole pubbliche la libertà politica e religiosa, ha detto quanto segue: Non possiamo tornare ai tempi dell’Inquisizione, quando Galileo Galilei fu bruciato vivo perché sosteneva che la terra era rotonda e la “fede” no.
Ė difficile trovare in una frase così piccola tanti errori.
Galileo non voleva convincere nessuno che la Terra è rotonda. Ciò era risaputo. Non solo, sin dalla Grecia Antica si supponeva che la Terra fosse rotonda; i grandi navigatori, più di un secolo prima della condanna di Galileo, avevano già messo in chiaro la questione. Ciò che il grande astronomo fiorentino diceva era che la Terra si muove. Celebre la frase “E pur si muove” pronunciata da Galileo al Tribunale dell’Inquisizione.
Galileo non fu bruciato dall'Inquisizione. Tutti sanno che, poco prima di essere condannato dalla Chiesa, egli pronunciò la famosa abiura dichiarando di aver abbandonato l'idea del moto della Terra. Non è stato torturato o imprigionato. Durante il processo a Roma, rimase ospite nella casa dell'ambasciatore di Toscana e poi nelle camere riservate per i visitatori illustri nel Sant'Uffizio. Ebbe accesso al patio ed era servito dal personale della casa.
E' vero che la Chiesa ha commesso una disdicevole persecuzione di Galileo, ma è inesatto dire che "la Fede" non credeva nel movimento della Terra. Questa polemica divideva opinioni di uomini dentro e fuori la Chiesa. Il danese Tycho Brahe, il più rinomato astronomo, concordava con il movimento di tutti i pianeti, meno la Terra, che a suo dire si trovava al centro dell'universo. In Italia, i migliori amici di Galileo erano vescovi; i due principali avversari erano professori universitari. Ludovico delle Colombe, autore di una critica a Galileo, critica denominata "Contro il moto della Terra", era un filosofo naturale; Cesare Cremonini, che rifiutò di guardare attraverso il telescopio perché credeva che Galileo era un ciarlatano che creava illusioni ottiche, era professore presso l'Università di Padova.

http://veja.abril.com.br/blog/cacador-de-mitos/historia/os-tropecos-de-mercadante-sobre-galileu/


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Nieuport
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Giusto, e per concludere, Galileo non fu condannato al rogo, ma all'obbligo di recitare i salmi una volta alla settimana.
Con tutto ciò, meglio la Roussef coi suoi ministri ignoranti che un colpo di stato organizzato dai poteri forti.


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mystes
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"meglio la Roussef coi suoi ministri ignoranti"?
Giusto, è sull'ignoranza del popolo che certa gente può prosperare, rubare, mentire ecc.ecc.....


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