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Il Venezuela continua a rimanere sotto assedio


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Laura Becquer Paseiro

I metodi cambiano ma gli obiettivi rimangono gli stessi: rovesciare i governi progressisti in America Latina. Questa volta è il Venezuela, una nazione che ha sperimentato un cambiamento sociale, politico e culturale e si è posto all'avanguardia rivoluzionaria delle lotte regionali.

Il progetto di Hugo Chavez ha sopportato nei suoi 16 anni diversi tentativi per cancellarlo. Queste minacce si sono incrementate negli ultimi anni, dopo la morte del leader bolivariano.

In diverse occasioni l'attuale presidente Nicolas Maduro ha denunciato piani per interrompere il detto processo.

L'ultimo di questi tentativi è stato rivelato giovedì dal presidente stesso, che ha detto che il Governo, la Forza Armata Nazionale Bolivariana e le agenzie di intelligence hanno smantellato un tentativo di golpe promosso da ufficiali venezuelani e dalla destra con il sostegno USA

Maduro ha spiegato che il piano prevedeva operazioni d'attacco militare in aree strategiche del paese, soprattutto a Caracas. Ha segnalato come uno dei boss dell'operazione fosse il generale di divisione Maximiliano Hernandez condannato e reo confesso per promuovere , lo scorso anno, un golpe in un'operazione chiamata Gerico, neutralizzata un anno fa.

ATTENTATO IN DETTAGLIO

Ore dopo dell'annuncio di Maduro, il presidente del Parlamento, Diosdado Cabello, ed il sindaco del comune Libertador della capitale, Jorge Rodríguez, hanno presentato le prove nel programma 'Con el mazo dando'.

Si è venuto così a sapere che il deputato Julio Borges, del partito di destra Primero Justicia, era incaricato di selezionare gli "obiettivi tattici" che sarebbero stati bombardati.

Lo rivelano i computer degli ufficiali arrestati nei quali stavano le mappe dove si specificava le tappe delle operazioni.

I punti selezionati erano la sede del canale multi-statale TeleSUR, la Direzione dei Servizi Segreti Militari, il Ministero della Difesa, il Palazzo di Miraflores, il Ministero Pubblico, Piazza Venezuela - un trafficato viale di Caracas - tra altri.

Secondo Cabello, questi attacchi si sarebbero effettuati con un aereo Tucano portato dall'estero perché quelli che sono nel paese non sono funzionanti.

Ha inoltre presentato prove fotografiche del piano d'assassino, in particolare le immagini di una funzionaria USA che ha recentemente visitato il Venezuela per partecipare all'audizione di Leopoldo Lopez, istigatore principale delle guarimbas di un anno fa.

Il tentativo di golpe sarebbe iniziato con l'annuncio di una dichiarazione firmata da Borges e Antonio Ledezma (sindaco di Caracas) e riportato in un quotidiano nazionale che avrebbe pubblicato il "Programma del Governo di Transizione". Quindi avrebbero attaccato gli obiettivi strategici segnalati nella mappa. Avrebbero anche divulgato un video del generale di brigata Oswaldo Hernández Sánchez, condannato anche per aver partecipato all'operazione Gerico e che avrebbe riferito di una presunta sollevazione della forza militare.

Il materiale audiovisivo, secondo Cabello, è stato registrato nella Fondazione Mendoza e mostrava sei persone, tre militari e tre civili, in uniforme con passamontagna, divise da paracadutista e da pilota, "per far vedere che avevano tutto sotto controllo e che avevano la partecipazione di vari settori delle Forze Armate".

I dettagli di questo pezzo audiovisivo sono stati rivelati nelle dichiarazioni di alcuni di coloro che erano coinvolti nel piano golpista, che si trovano detenuti.

VISI DEL GOLPE

Alcuni degli ufficiali dell'Aviazione Militare individuati nelle operazioni sono stati arrestati e hanno confessato, ha annunciato Cabello, che ha anche detto che questi "avevano armi pesanti e piani di siti in cui si andavano a realizzare attacchi tattici".

Nello smantellamento del golpe si è venuto a sapere della partecipazione di figure chiave come il primo tenente (Av) RicardoAntich Zapata, che era il contatto con l'ambasciata USA per chiedere asilo dopo il pronunciamento. Il generale di divisione (in pensione) Maximiliano Hernández, identificato come capo dell'operazione Gerico e l'ex comandante dell'Aviazione Militare Bolivariana. Inoltre, il primo tenente (Av) Luis Hernando Lugo Calderon, che ha coordinato la detta operazione e ha mantenuto i contatti con altri ufficiali.

Richiesero visti USA per fuggire se il piano fosse fallito.

UNITA' DI FRONTE ALLE MINACCE

Il ministro della Difesa, Vladimir Padrino López, in rappresentanza dell'Alto Comando Militare ha respinto "i piani di destabilizzazione e la continuata cospirazione che si vanno costruendo per evitare la rinascita, rifondazione ed indipendenza della Repubblica Bolivariana del Venezuela".

Secondo il titolare, le persone coinvolte sono "guidate dagli interessi più perversi dei settori senza Patria e volevano tentare di offuscare l'immagine dell'istituzione militare violando il suo giuramento, per attentare alla democrazia e alla pace nazionale".

"Di fronte a questi fatti, la Forza Armate Nazionale Bolivariana (FANB) rimane unita nelle sue convinzioni democratiche e respinge tutti gli atti di barbarie contro il nostro popolo e le sue istituzioni. Un paese non si costruisce con la violenza ed il risentimento, ma con la giustizia, la cooperazione e la comprensione", ha detto.

La ministra degli Interni, Giustizia e Pace, Carmen Melendez, ha invitato il popolo a stare allerta di fronte alla cospirazione permanente di settori radicali ed a non lasciare sconfiggere l'unità civile-militare che ha lasciato il Comandante Hugo Chavez.

L'anche Vice Presidente di Sovranità, Pace e Sicurezza ha esortato l'opposizione democratica a respingere "i tentativi golpisti, che non beneficiano nessuno e a riprendere il cammino della pace".

Da parte sua, il difensore del Popolo, Tarek William Saab, ha accusato gli USA come autore intellettuale di detto golpe per destabilizzare il paese, mentre ha definito "illegale ed illegittima" qualsiasi sanzione proveniente dagli USA.

Saab ha sollecitato il rispetto delle istituzioni democratiche del paese, l'appoggio alla pace, alla convivenza e ha sottolineato che è impossibile che un golpe preservi i diritti umani delle nazioni.

A sua volta, la deputata all'Assemblea Nazionale del PSUV, Blanca Eekhout, ha condannato le azioni golpiste ed ha annunciato che stabilirà "un piano d'azione, di mobilitazione e d'organizzazione in difesa della Patria".

Ha detto che insieme con i rappresentanti del Grande Polo Patriottico realizzeranno azioni per continuare a denunciare gli atti contro la democrazia.

Ha sottolineato che dal 25 al 27 febbraio si realizzerà anche un incontro nazionale in cui si articoleranno le azioni "per condannare la violenza, il golpismo e per ratificare la nostra solidarietà con il Presidente e la Rivoluzione Bolivariana".

Nel frattempo, organizzazioni internazionali come Unasur e Parlatino, nonché diversi leader regionali hanno appoggiato il processo venezuelano. Il segretario generale dell'Unione delle Nazioni Sudamericane, Ernesto Samper, ha ratificato l'appoggio al Governo del presidente Nicolas Maduro, di fronte al piano di golpe montato in Venezuela.

Il presidente boliviano, Evo Morales, a sua volta, ha detto di aver parlato con il suo omologo venezuelano che lo ha informato su "temi delicati" e settori che mancano di rispetto della democrazia del paese, alla volontà del suo popolo, con un tentativo di colpo di stato.

L'appello è stata quello di mantenere la calma. In un tour per le strade di Caracas, Granma ha confermato la normalità della situazione. La signora Juliana Acevedo,
quasi 60 anni, ha detto che è calma ma vigile. Accanto a lei, un altro venezuelano che si è identificato come Roberto, ha espresso fiducia che avanzeremo perché "non è la prima volta che viviamo qualcosa di simile".


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Anonymous
Illustrious Member
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Alla deliziosa signora Juliana Acevedo, quasi 60 anni, che è calma ma vigile, mi permetto di suggerire che dovrebbe essere: calma, ma vigile e armata.


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