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La Cina è vicina


PietroGE
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/24/cina-il-partito-comunista-e-la-feroce-guerra-ideologica-contro-loccidente-cosi-pechino-punta-allegemonia-mondiale/6143197/

Cina, il Partito comunista e la “feroce guerra ideologica contro l’Occidente”. Così Pechino punta all’egemonia mondiale

“Il Partito Comunista Cinese è determinato a rimodellare il mondo a sua immagine e somiglianza. Il partito non è interessato alla democrazia. Esso ha un solo obiettivo: vincere quella che considera una feroce guerra ideologica contro l’Occidente”. Farà molto discutere La mano invisibile – come il partito comunista cinese sta rimodellando il mondo scritto dai giornalisti australiani Clive Hamilton e Mareike Ohlberg (Fazi Editore)di cui ilfatto.it pubblica in anteprima uno stralcio. Un ricchissimo e profondo scandaglio storico-culturale sulla più grande contraddizione geopolitica del nuovo ordine mondiale: l’identificazione forzata di un intero popolo in un unico partito al potere senza contraddittorio alcuno oramai dal 1949, e il conseguente tentativo di imporsi di questo partito/stato con il proprio monumentale potere economico come nuovo paradigma politico egemonico in tutto il mondo....

“La distinzione tra partito e popolo è indispensabile per capire il conflitto in corso tra la Cina e l’Occidente – spiegano gli autori – non è uno scontro di civiltà, non abbiamo di fronte un Altro di tipo confuciano ma un regime autoritario, un partito politico di orientamento leninista con tanto di comitato centrale, ufficio politico e segreteria generale sorretti da risorse economiche, tecnologiche e militari enormi”.....

Gli autori non lesinano esempi di cooptazione cinese verso gli stati occidentali industrializzati (sui paesi del Sud del mondo, dicono, ci vorrebbe un altro volume) tra cui l’arrembante conquista, vero e proprio sharp power, dei paesi dell’Europa a partire dall’Italia, la prima e unica delle tre nazioni più economicamente avanzate d’Europa (con Francia e Germania) ad aver siglato nel maggio del 2019 ventinove accordi distinti ma chiamati Antica via della Seta (acronimo internazionale: BRI) imbeccati dal docente di finanza Michele Geraci, figura amata da Matteo Salvini, allora vicepremier nel governo Conte I.

Ne La mano invisibile si declina il potere persuasivo e ricattatorio del Partito Comunista Cinese verso il mondo in diverse forme attive tra cui il classico spionaggio che si dipana sia sul fronte militare, sia su quello industriale, ma soprattutto, e su questo Hamilton e Ohlberg abbattono uno dei tanti tabù occidentali spesso liquidati come razzismo anticinese, è sul sistema universitario internazionale che viene riversata una quantità di risorse e attenzioni che non ha eguali sul pianeta. Nel capitolo dodici viene illustrato quello che all’apparenza viene definito un soft power, ma che nel caso dell’onnipresenza degli Istituti Confucio negli atenei di mezzo mondo risulta una vera e propria attività di lobbying e pressione politica svolta dietro le quinte dove il ricatto economico del ritiro di masse di studenti (e relative rette universitarie, nonché finanziamenti cospicui) si incrocia alla censura sui classici argomenti scomodi al PCC come eventi culturali riguardanti la storia di Taiwan o la presenze negli atenei del Dalai Lama. Hamilton e Ohberg......

 


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PietroGE
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Questa dei due giornalisti australiani (il Fatto ne cita le tesi a grandi linee) è una delle analisi più interessanti che abbia mai letto, e viste le dimensioni della Cina dal punto di vista economico, demografico, militare e tecnologico, è importante per la geopolitica globale, non solo per l'occidente. Solo qualche appunto :

1. Il Partito Comunista Cinese (PCC) non ha nulla a che fare con il comunismo, marxismo o socialismo, è una forma di nazionalsocialismo ancora più estremo di quello del NSDAP tedesco o del partito fascista italiano. Vedere ad esempio come viene trattata la minoranza tibetana o, peggio ancora, quella degli Uiguri.  È un nazionalismo etnico e culturale che, pur ammettendo la mia ignoranza del confucianesimo, non  mediato da principi morali, e per questo  molto più pericoloso.

2. La strategia sfrutta cinicamente il senso di colpa europeo, incastonato nella ideologia antirazzista, per operare in un modo che non sarebbe mai consentito ad una nazione europea o di tipo occidentale. Inoltre, visti i trascorsi coloniali, nessun Paese africano permetterebbe ad una nazione europea di sfruttare le risorse africane come fa la Cina.

3. I cinesi hanno imparato a fare lobby dagli ebrei sfruttando sia la debolezza economica europea conseguenza della globalizzazione ( per imporre la cosiddetta Via della Seta), sia il sistema politico americano 'acquistabile' con le dovute risorse finanziarie. Con Trump avevano trovato un osso duro, ma con Biden hanno ora un asso nella manica, anche per quanto riguarda i ricatti. La censura  "sui classici argomenti scomodi al PCC come eventi culturali riguardanti la storia di Taiwan o la presenze negli atenei del Dalai Lama" ricorda la politica di censura su ogni forma di negazionismo dell'olocausto degli ebrei.

4. Quello che i giornalisti australiani non analizzano, forse per carità di patria, è l'idiozia occidentale di lasciar arrivare decine di migliaia di studenti nelle università americane e europee e poi impiegarli nelle industrie tecnologicamente avanzate. Il risultato è stato il più grande furto di Know How, tecnologia e brevetti della stoia dell'umanità. 

Ci sarebbe molto da aggiungere ma mi fermo qui.


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oriundo2006
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Va bene: ma la Cina sta solo ripetendo quanto fatto dagli USA, ovviamente mutatis mutandis: la conquista del 'mondo', o meglio la ricerca dell'egemonia globale a detrimento di quanto da loro affermato sulla 'multilateralita'. 

In questo non vedo di che stupirsi. Sfruttano le debolezze dell' Occidente, rincretinito totalmente, una ameba legalistica ipocrita, incapace addirittura di far progredire la propria agenda. Questi invece rinforzano le proprie linee di difesa interne con pugno di ferro ( non e' che gli Han siano trattati meglio, anzi...), occupano con fare decisionista tutti gli spazi utili nel risiko internazionale, levano dalla miseria centinaia di MILIONI di disperati, si proiettano audacemente e senza complessi di inferiorita' in un mondo dominato finora dai bianchi. Fanno dunque il loro lavoro: ed e' questo che da' fastidio, che non ossequiano il te' delle cinque...

L' unica domanda che mi pongo e' questa: e' avvenuta una sostituzione del golem dagli USA alla Cina ? E se si', come penso ( almeno in parte ), puo' Pekino ribellarsi a tale vassallaggio win/win e con che mezzi, dopo averne profittato in ogni modo ? Forse, la richiesta di negoziati con gli USA cela questo desiderio di fare fronte comune contro la minaccia rappresentata dal NWO a matrice neocons/sioncons: ma e' tutto da vedere, come e' da valutare la investitura del burattino Biden se serva davvero alla Cina oppure no. Chi lo ha messo li' evidentemente voleva proteggere il suo golem orientale dalle intemperanze trumpiane ma si e' sbagliato. Anche i master sbagliano, di quando in quando. Non hanno il controllo totale come vorrebbero. E un confronto militare aperto mi pare sempre piu' probabile sul chi debba godere in via preferenziale dei favori di Sion, oppure sostituirne il ruolo completamente. Siamo arrivati a questo...al redde rationem.

Da ultimo, direi che l' Australia, con la sua partecipazione ai Five Eyes, con la sua incapacita' di esser nazione autonoma e non ancora una colonia UK, con le sue leggi segregazioniste per chi si oppone alle vaccinazioni di massa, con le sue ridicole velleita' ambientaliste di contro al disprezzo totale per il suo patrimonio ambientale, e tutto il resto, sopratutto l' ipocrisia tutta WASP di considerarsi i migliori, e' veramente l' ultimo Paese a poter insegnare qualcosa a qualcuno: sono razzisti pidocchiosi e basta. Se fossero stati LORO a fare quello che ha fatto la Cina sarebbero qui a cantarcela tutti i santi giorni. Che vadano a inchiappettare i canguri, che e' loro piu' congegnale.


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PietroGE
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e' avvenuta una sostituzione del golem dagli USA alla Cina ?

Non credo sia possibile. Il regime cinese è si basa su di un nazionalismo etnico culturale e non ammetterà mai le lobby straniere come gli idioti occidentali. In questo è molto simile al nazionalsocialismo tedesco e per questo viene ora accerchiato e demonizzato dalla solita lobby che controlla la politica estera americana. Per quanto possano essere crudeli le misure contro gli Uiguri e i tibetani non saranno mai come quelle contro i palestinesi. Ma questo non si può dire. Israele ha cercato di imbonirsi i cinesi vendendo a loro la tecnologia militare americana rubata dalla spia ebrea Jonathan Pollard. Si è notato il fatto che i cinesi non hanno mai condannato Israele e non si sono mai schierati con gli arabi, ma più di questo non hanno ottenuto. Per la prima volta nella storia si sta affacciando alla ribalta internazionale un Paese che non ha nei suoi apparati, nei media e nella finanza la 'famosa lobby'. Un evento significativo. 


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uparishutrachoal
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In Cina lavorano..senza tanti grilli per la testa..

Dal momento che gli occidentali sono esperti di conquiste ottenute con le bombe..il fatto che qualcuno abbia penetrazione con commerci portando benessere..non è gradito..

I cinesi non sono un popolo guerriero ma laborioso..e l'Occidente finanziario e guerrafondario non lo può sopportare..

Alla fine tutto si riduce a questo..:

Amministratori contro finanzieri e guerrafondai..

Ovviamente poi..finché non governerà la saggezza vera..siamo sempre nelle tenebre..

 

 

 

 

 

 


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oriundo2006
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''..un Paese che non ha nei suoi apparati, nei media e nella finanza la 'famosa lobby'..'': non  ne sarei cosi' sicuro. Anzi, leggendo qui e la' mi sono fatto l' idea opposta, di una infiltrazione ai massimi livelli e nei gangli essenziali del loro sistema. Basta considerare Wuhan, con i suoi laboratori a mezzadria e certe disclosures che si leggono sui giornali filoJ. L' unica cosa che li rende immuni e' la loro impermeabilita' al vangelo sionista in chiave strettamente geo-politica: ma globalisti lo sono eccome e come hai detto non sono certo filopalestinesi. In definitiva, la 'Cupola' governa anche loro in un modo od in un altro. Tutto sta a vedere fin dove si puo' spingere questa 'tutela'. Credo che alle prime avvisaglie di una vera crisi armata, un uomo forte dell' esercito cinese prendera' il potere: indubbiamente l'egemonia del partito con il suo elefantiaco apparato di repressione e di controllo ha fatto il suo tempo.


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