Si tratta di un bel cuneo referendario inserito nel cuore del sistema che progressivamente doveva portare al trattato di " Libero scambio" tra Unione Europea e Stati Uniti.
Paul Magnete, presidente dell'assemblea, ha fatto un commento illuminante sulle intenzioni della classe dirigente: sostiene che il referendum di rifiuto non voglia dire NO, ma che debba essere considerato solo come un incentivo a negoziare meglio.
Questo sembra essere un esperimento di valutazione anche del NO inglese al rimanere nella UE. ( vogliono rinegoziare anche loro?)
Questo criterio di considerare un no come un incentivo a insistere, se applicato ai rapporti interpersonali potrebbe rivoluzionare la giurisprudenza sullo stupro.
In fondo si tratta anche in questo caso di un no, considerato dall'aggressore come un semplice incoraggiamento a far meglio.
Antonio De Martini
Fonte: www.facebook.com
15.10.2016
Vis grata puellae (di leonina memoria)