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22 Aprile 2015 17:01
L'affogamento del ceto medio islamico
La maggiore parte degli affogati nel Mediterraneo e dei salvati e di quanti si accalcano sulle spiagge di Tripoli e di Bengasi sono ceto medio delle arti e delle professioni laureati e diplomati il corpo della borghesia acculturata dei paesi sconvolti dalle Guerre Imperialiste come la Siria, la stessa Libia, lo Yemen, il Sudan, l'Eritrea, la Palestina.
Solo le famiglie più forti economicamente sono in grado di mettere insieme i soldi per fare partire un loro congiunto magari una madre incinta o una famigliola con bambini. I poveri, i poverissimi così come dall'Italia non riuscivano ad emigrare per le americhe oggi non riescono a schiudarsi dai loro paesi sconvolti dagli eserciti occidentali regolari
e mercenari.
22 Aprile 2015 17:21
Fonti?
Vivi in italia o dove?
Ma ti rendi conto che vengono portati qui criminali e poveri disperati senza cultura e disprezzati anche nel loro paese?
Poi sui libici e siriani possiamo essere in parte daccordo però finiamola con il buonismo da parte dei pensionati che la loro vita possono ancora farsela!
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22 Aprile 2015 17:24
Ancona,
te le inventi di sana pianta o hai un ghost writer?
22 Aprile 2015 17:28
Fonti?
Vivi in italia o dove?
Ma ti rendi conto che vengono portati qui criminali e poveri disperati senza cultura e disprezzati anche nel loro paese?Poi sui libici e siriani possiamo essere in parte daccordo però finiamola con il buonismo da parte dei pensionati che la loro vita possono ancora farsela!
Sì ma quella sull’emigrazione italiana è la parte migliore. Se questa non è malafede cosa lo è? E’ ridicolo, senza vergogna.
22 Aprile 2015 18:29
Caro Pietro,
finchè i tuoi critici usano la parola "buonismo" stai tranquillo: è un segno che le tue idee stanno ancora in piedi.
22 Aprile 2015 18:47
Caro Pietro,
finchè i tuoi critici usano la parola "buonismo" stai tranquillo: è un segno che le tue idee stanno ancora in piedi.
I suoi critici usano le parole ignorante e vergognati.
22 Aprile 2015 19:17
In effetti Ancona ha una parte di ragione: tutto quello che è successo negli ultimi anni ha impoverito in misura drammatica Paesi che solo recentissimamente stavano assaggiando un po' di benessere diffuso ( Egitto: e la molla delle ribellioni era forse proprio questa ), oppure che lentamente si stavano costituendo in senso 'moderno' oltre i tribalismi ( Libia ), o che per avventura provavano ad andare oltre il loro passato istituendo un po' di libertà con elezioni 'aperte' ( anche se solo un minimo, dopo anni di partito unico: Siria ), o che dopo i drammi della decolonizzazione volevano profittare delle loro ricchezze per svilupparsi autonomamente ( tutta l'Africa si può dire ). La sovversione organizzata, le rivolte armate, le aggressioni militari, le distruzioni favorite da mani criminali hanno definitivamente messo fine alla speranza di un mondo più giusto anche per loro: quando mai potranno recuperare in tempi brevi quanto è stato distrutto, in primis la fiducia reciproca ad esempio tra cristiani e musulmani ? E le classi dirigenti locali quando mai potranno favorire un briciolo di benessere interno, quando tutti capiscono che le distruzioni si avviano ad essere irrimediabili e comunque il beneficio andrà alle multinazionali occidentali ? E' chiaro che nelle emigrazioni aumenteranno anche individui qualificati, impoverendo ancora di più i Paesi di provenienza. Ma non era forse quello che voleva Rumsfeld quando disse che voleva riportare l'Irak all'età della pietra ? Missione compiuta: Caino ha vinto.
23 Aprile 2015 12:11
La riflessione è interessante, oltre che plausibile, ma lo sarebbe ancor di più se avessimo dei dati alla mano.