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Le profezie ebraiche sull'Iran


yahuwah
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Premessa:

Il Yalkut Shimoni o semplicemente Yalkut è una raccolta di aggadiche sui libri della Bibbia ebraica. Da tali haggadot vecchie, come erano accessibili a lui, l’autore ha raccolto varie interpretazioni e spiegazioni dei passi biblici e disposti a queste secondo la sequenza di quelle porzioni della Bibbia a cui si riferivano. L’edizione della Yalkut Shimoni fu stampata a Salonicco nel 1521, l’ultima parte del lavoro, riguardanti i profeti e la Hagiographa, la prima apparizione.
La parte nel trattamento del Pentateuco apparve tra il 1526 e il 1527, e l’intero lavoro fu poi pubblicato a Venezia (1566) con alcuni emendamenti e le deviazioni dalla edizione di Salonicco.

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Iran and Saudis Acting Out Ancient Messiah Prophecy?
Jews familiar with the ancient Yalkut Shimoni notice recent tensions between Iran, Saudi Arabia match prophecy regarding the Messiah.

" Gli ebrei colti hanno familiarità con un’antica compilation di esegesi Haggadiche chiamate Yalkut Shimoni, notando come nelle ultime settimane della corrente tensione tra l’Iran e l’Arabia Saudita corrisponda ad una profezia che contiene per quanto riguarda l’anno in cui il Messia – il re che redime Israele e il mondo – è a comparire.

Il Rabbi Yitzchak ha detto:

” nell’anno in cui viene visualizzato il Messia-re, tutte le nazioni del mondo si provocando reciprocamente. Il re di Persia provoca un re arabo e il re arabo si rivolge ad Aram per consigli. E il re di Persia distrugge il mondo intero. E tutte le nazioni del mondo sono in preda al panico e angoscia e piombano su di loro e vengono sequestrati con dolori come quelli di una donna di parto, e Israele è nel panico e angoscia e chiedendo “dove andiamo? Dove andiamo?,’
e dice a loro : figli miei, non temete, tutto quello che ho fatto, l’ho fatto solo per voi. Perché avete paura?
Non temete, è arrivato il momento della redenzione, e la redenzione finale non è come la redenzione di prima, perché la redenzione di prima è stata seguita da dolore e servitù sotto altri regni, ma la redenzione finale non è seguita dalla tristezza e servitù sotto altri regni.”

La Persia è attualmente conosciuta come Iran, e un re arabo – o il re arabo – può essere ragionevolmente compreso, negli occhi moderni, come riferito al re dell’Arabia Saudita, la patria degli arabi. Questo passaggio è relativamente ben noto e spesso citato, e alcune versioni moderne di esso sostituiscono “Edom” per “Aram.”
Antichi riferimenti ebraici a “Edom” sono oggi generalmente visti come riferendosi all’Europa o da ovest. “Aram” si riferisce ad una parte della antica Mesopotamia, grosso modo congruente alla parte settentrionale del moderno Iraq e la Siria orientale. L’instabilità in proprio di quest’area è riferito quello che più preoccupa i sauditi, come si profila un ritiro U.S. dall' Iraq e come il regime pessimisticamente della Siria vacilla.
La profezia si preannuncia per gran parte del mondo, e se la citazione di Rabbi Yitzchak deve essere presa alla lettera, è quello di essere distrutti dall’Iran, prima che il Messia-re arrivi.

L’identità del compilatore del Yalkut Shimoni non è nota con certezza, ma è noto che una copia di esse sono esistiti 700 anni fa, nel 1310 CE. Le opere che cita sono anche più vecchie e torna a primi tempi talmudici."

Fonte ed estratto da:

http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/149899#.TuDaQnLBHRS

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Dunque preparatevi tutti ad essere bombardati 🙂


Citazione
dana74
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Come addestra i soldati Israele per renderli cosi?
dicembre 7, 2011
tags: Imagesvideo, inCiviltà, Israeliani, Palestinesi, Psiche

mcc43

Sono dei ragazzi, hanno madre, padre, fratelli, fidanzata e provano l’intera gamma dei sentimenti e delle emozioni di ogni altro giovane al mondo.
Poi indossano la divisa, caricano in spalla lo zaino, imbracciano l’arma e diventano altro. Quasi che in quell’attrezzatura vi fosse -invisibile- una seconda personalità che prende il sopravvento su quella naturale. Non svaniscono le memorie personali, svanisce la loro relazione con il mondo.

“L’IO soldato” non conserva traccia di empatia, tutto ciò che non porta la sua stessa divisa non è più umano, non merita parole diverse dall’ordine e dall’insulto. Se un sorriso c’è, è di scherno. Anche verso la telecamera destinataria di dichiarazioni allucinate.

stress da checkpoint o regola dell'addestramento ?

Verrà un giorno in cui la gioventù israeliana chiederà conto ai governi che si sono succeduti di questo avvelenamento psicologico? Solo dall’interno può venire la maturazione. Dopo la Shoa ogni critica, specie se da fonte non ebrea, è scambiata per razzismo, il che tragicamente preclude loro la possibilità di ricevere aiuto.

Qualcosa è stato tentato dal movimento delle Tende che ha animato la vita sociale della nazione. Un movimento puro, oso dire, non istigato da null’altro che dalla stanchezza del vivere al servizio dell’autodifesa dello stato e della tirannia economica che questo comporta sul welfare sociale. L’attentato di Eilat che ha influito sulle relazioni con l’Egitto, la possibilità che le sanzioni sulla Siria sfocino in un nuovo conflitto, la richiesta all’Onu che sia riconosciuto lo Stato della Palestina hanno ricacciato indietro lo spontaneismo della gente in favore di colloqui con un’apposita commissione governativa che, per sua natura, riporta il dialogo entro i contorni della sostenibilità delle richieste da parte del bilancio dello stato, nel quale la difesa ingoia gran parte delle risorse.

Il video qui sotto è tratto da un post del blog Jews sans frontieres, non da qualche paginaccia antisemita, e in questo momento il post è ancora visibile a destra nella barra dei Feed.
Chi ha rispetto, e io ne ho moltissimo, della storia del popolo ebraico insieme a molti ebrei non possono approvare la politica che i governi hanno portato avanti verso i Palestinesi.
Quello che non si dice è che la tragedia è comune. Pur nella parte, stavolta, di carnefice invece che di vittima perchè in possesso della forza, che è militare, economica e di sostegno internazionale, gli ebrei israeliani sono perdenti. La paura di essere sopraffatti viene proiettata sui palestinesi e su tutti coloro che formulano critiche, ma è quello/come sono diventati in quanto stato a soverchiarli e spaventarli.

http://www.youtube.com/watch?v=QorJMPtz1Fw&feature=player_embedded

http://mcc43.wordpress.com/2011/12/07/come-addestra-i-soldati-israele-per-renderli-cosi/


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vimana2
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Una cosa c'è da dire, dopo Giovanni il Battista gli ebrei non hanno più avuto profeti quindi non capisco su cosa si basino certe profezie.

Tenendo conto che cmq alcuni rabbini cabalistici hanno indiviudato in Gesù Cristo il vero Messia e successivamente ignorati possiamo interpretare alcune cose.

Primo, il rabbino in questione sottointende che gli ebrei di tutto il mondo capiranno che il Messia è Gesù Cristo e che quindi l'ora delle loro sofferenze è finita, per chì si converte, non subito ovviamente.

Le profezie dell'antico testamento dicono chiaramente che gli ebrei saranno sottomessi da tutti e saranno poi lo zimbello del mondo intero fino alla fine dei tempi quando poi si convertiranno al Cristianesimo ( secondo gli Islamic all'Islam ).

Fino a qui sembra combaciare, poi bisogna prednere le profezie del vangelo che parlanno molto chiaramente della conquista e della distruzione di Gerusalemme .


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oriundo2006
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Divulgare profezie sulla Persia, vere o dubbie, proprio adesso ( l'articolo citato è del 19/11 ) può far credere che il 'false flag' sia vicino...mi dispiace di non essere in condizione di leggere gli originali ebraici ma per chi volesse approfondire la 'vexata questio' circa il Messia venturo ( o 'Mahdi' secondo la Sh'ia ) consiglio 'I giorni del Messia' di M.Brod, con ampio ventaglio di ipotesi e documentazioni di fonte rabbinica sui giorni che ne precedono l'Avvento ( secondo i cristiani il secondo ). C'è anche un dettaglio: secondo sempre questo testo, il Messia è di origine italiana...considerato come è conciato il nostro Paese, avrà il suo daffare...!


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vimana2
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Per gli Islamici il Messia è Gesù Cristo ed è considerato più importante di Maometto e del Mahdi, il Mahdi non è considerato il Messia ma un uomo di Dio corraggioso ed onesto. Non penso che il Mahdi avrà capacità profetiche.


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oriundo2006
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@Vimana: l'identità è appunto la 'vexata questio': chi sia, cosa debba fare, in che rapporto stia con le religioni rivelate - che peraltro sono tutte fra loro oscure nonchè contradditorie ( figlio di Dio e figlio dell'Uomo per il cristianesimo ad esempio è già alquanto complicato interpretarlo ) ebbene tutto ciò sarà il contenuto della sua 'mission impossible'...! Lasciamolo dire al Lui stesso...


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reza
 reza
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5 sarebbero "i segni" che dimostrerebbero "l'avvicinarsi dell'evento del Mahdi(A)". Questo è il parere degli ayatollah sciiti. 4 di questi 5 sono avvenuti già e quindi, né rimarrebbe uno; il quarto era "la rivolta nello Yemen" ed il quinto dovrebbe essere "l'apparizione di Massih (A) sul lato nord del Kaab'a. "Massih (A) chiamerà la gente a Sé per annunciar loro l'arrivo del Salvatore. Dirà alla gente "sono tornato per un patto con voi e chi ha fede in Me ora deve pregare insieme a Me dietro al Salvatore."

Sempre secondo gli ayatollah sciiti; "Mahdi(A) darà battaglia contro gli empi. Essi saranno annientati e vi sarà pace e giustizia sulla terra fino al Giorno del Giudizio."

L'ultimo: Il parere degli ayatollah sul Numero degli "empi che saranno annientati"; "intorno a 180.000 (cento ottanta mila ) individui.


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vimana2
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@Vimana: l'identità è appunto la 'vexata questio': chi sia, cosa debba fare, in che rapporto stia con le religioni rivelate - che peraltro sono tutte fra loro oscure nonchè contradditorie ( figlio di Dio e figlio dell'Uomo per il cristianesimo ad esempio è già alquanto complicato interpretarlo ) ebbene tutto ciò sarà il contenuto della sua 'mission impossible'...! Lasciamolo dire al Lui stesso...

Non non è difficile per lo meno per chi conosce l'esoterismo oppure per gli ebrei la cabala. Figlio di Dio ( e specificando unigenito perchè i bigeniti sono i figli che nascono normalmente ) Figlio di Dio nel linguaggio Pagano ed Ebraico di allora è l'iniziato massimo. Figlio dell'Uomo ( in quanto è nato da lui stesso ) è colui che inizia L'Iniziazione vera e propria.


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imsiddi
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Per gli Islamici il Messia è Gesù Cristo ed è considerato più importante di Maometto e del Mahdi, il Mahdi non è considerato il Messia ma un uomo di Dio corraggioso ed onesto. Non penso che il Mahdi avrà capacità profetiche.

scusa dove hai letto che per i musulmani, Gesu' e' considerato + importante di Maometto? spero tu ti sia solo espresso male, xke' sicuramente non e' cosi'.

per quanto concerne il Mahdi, egli non é un messia ma colui che aiuterà i musulmani contro l'anticristo, ma cmq l'anticristo verrà "ucciso" da Gesu', che appunto tornerà sulla terra.


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yahuwah
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L'Imam Mahdi (AJ) e l'escatologia sciita

Da qualche tempo a questa parte è dato d’assistere nel mondo occidentale all’inquietante spettacolo di tutto un ribollire variegato di pulsioni millenaristiche ed escatologiche, cui fa da contraltare, in altri ambienti, una completa rimozione di questa medesima problematica, se non altro nei suoi aspetti più concreti, attuali, operativi, laddove essa non abbia a ridursi ad una mera disputa accademica ed erudita. Da un lato dunque il moltiplicarsi di gesti scomposti, di empiti confusi, di torbide emozioni, di visioni, speranze, terrori, di cui è tipico esempio un certo protestantesimo americano fondamentalista e settario; dall’altro canto, un razionalismo modernista, oggi accettato anche dalle gerarchie cattoliche, che si sforza di rimuovere ogni riferimento concreto a questo medesimo riguardo, senza peraltro sottrarsi, quando ciò gli abbisogni, dal prendere atto, in modo del tutto incidentale e strumentale, delle difficoltà che si oppongono al presunto progresso spontaneo e indefinito dell’uomo verso la felicità meramente terrena.

Stando così le cose, quale potrà essere, in ragione delle sue peculiarità costitutive, il ruolo che l’escatologia sciita duodecimana è chiamata ad assumere nei confronti di questi due eccessi, a nostro avviso vere e proprie aberrazioni del mondo occidentale contemporaneo? In primo luogo è di fondamentale importanza rilevare che essa, incentrata com’è sulla persona dell’Imam Mahdi è e non è, sotto un certo riguardo, un’escatologia, per lo meno se si assume quest’ultima locuzione in un senso limitativo, letterale e non traslato. Il fatto è che il Mahdi (che Allah affretti la sua Manifestazione), l’Imam Occulto sul cui ritorno dall’occultamento alla manifestazione sono incentrate le speranze di riscatto non soltanto della comunità sciita, ma dell’intera Umma islamica e di tutti i nobili e oppressi, dei diseredati della terra, questi altri non è se non l’Imam Vivente (AJ), persona concretamente presente nel nostro mondo, anima e corpo, realmente, e non in un senso traslato, analogico o figurato che sia. Ecco perché abbiamo detto poc’anzi che quest’oggi se ne festeggia il genetliaco, piuttosto che l’anniversario della nascita. Ed in effetti, secondo la dottrina sciita, l’Imam Mahdi (AJ) non si è affatto allontanato dal nostro mondo, non è morto, non è asceso al cielo, non si è sottratto alla vista degli uomini per oltrepassare in uno qualsiasi degli indefiniti stati possibili dell’individualità umana noti all’onnipotenza del Signore dei Mondi, ma è vivo e presente in tutta la sua corporeità alla comunità dei credenti, quantunque essi non se ne avvedano, nel pieno esercizio della sua funzione di Guida, di Polo, ed in tutta la pienezza della condizione spirituale propria a ciascuno dei 14 purissimi (AS), a ciascuna delle 14 Luci che Iddio pose attorno al Suo Trono prima della creazione del mondo.

A questo riguardo, non sarà fuor di luogo rilevare come questo particolare stato del 12° Imam (AJ) distingua nettamente l’Islam sciita dalle altre tradizioni spirituali del genere umano. Questo non per una ricerca di particolarità, d’innovazione, di differenza fine a sé stessa, quale quella propria all’individualismo della modernità occidentale, quanto piuttosto al fine di prendere atto di un dato di fatto d’ordine sia fisico che metafisico che consente di dar ragione, in un senso corretto ed eminente, dell’universalità stessa della Scia duodecimana. Giacché anche altre tradizioni conobbero figure (quali Re Artù, Re Sebastiano, Federico Barbarossa, Amfortas, il Kalki Avatara, Balder, il Budda Maytreya, Saoshyant, ecc.), che verranno o torneranno ad assicurare il trionfo della giustizia contro le forze dell’empietà e della miscredenza, ma nessuna di loro è un individuo concreto e vivente come l’Imam Occulto (AJ), trattandosi di personaggi che o resusciteranno da morte, o si risveglieranno dal sonno debilitante nel quale sono per ora immersi o verranno dal cielo, o da esso torneranno dopo esservi state assunti, o nasceranno ex novo. Si tratta pertanto sempre di un passaggio da una condizione di assenza ad una condizione di presenza, laddove al contrario l’Imam Occulto (AJ) continua ad esser presente in tutta la concretezza della sua stessa corporeità, essendo appunto questa sua presenza ad assicurare quella continuità tra il mondo divino ed il mondo umano che procede dal fissarsi della Rivelazione nell’umanità del Profeta (S) prima, ed in quella degli Imam (AS) suoi successori poi. A questo medesimo riguardo abbiamo parlato di uno stato di fatto, e non di una credenza, per contraddistinguere questo carattere peculiare della Scia, per sottolineare come si tratti di una concezione fondata su di una realtà effettuale che procede da una necessità, dalla necessità della continuità non soltanto orizzontale, temporale, della Rivelazione Profetica, relativa alla sua trasmissione nel mondo degli uomini, ma anche verticale, ontologica, in rapporto alla sua contiguità ed apertura al dominio metafisico, garantita solo dalla mediazione degli Intimi di Dio (AS).

E’ dunque questo carattere particolare a render ragione della peculiarità della Scia Duodecimana, e dunque della sua eminenza sia ontologica, che ne riporta l’universalità al dominio sovraformale della spiritualità pura, contro la sciattezza e la banalità d’ogni piatto indifferentismo ecumenico, sia escatologica. E rientrano qui in gioco le nostre precedenti considerazioni. Si era detto dianzi che quella della Scia, se riferita alla figura dell’Imam Occulto (AJ), è e non è nel contempo, sotto differenti riguardi, un’escatologia. Ed in effetti, laddove questa espressione la si intenda in riferimento alla dottrina delle cose ultime, dei destini dell’uomo e del mondo, in un senso strettamente temporale, sarà pur vero che la funzione dell’Imam (AJ), in ragione della sua portata trascendente, ha senso qui ed ora, in seno al nostro mondo ed alla sua attualità temporale, invece di rimandare ad un tempo futuro. L’Imam (AJ) è garante della Rivelazione Profetica, quantunque non ne sia il promulgatore, e ne garantisce la continuità metafisica all’intera comunità dei credenti, ed il magistero esoterico alla cerchia più ristretta degli gnostici. Gli uomini non si avvedono della sua presenza solo in ragione del loro indurimento spirituale, e soltanto agli eletti è dato d’avere rapporti con la sua persona, e di rimirarne la stessa presenza sensibile. A questa stregua, quella dell’Imam Occulto (AJ) è una dottrina, più che dei destini ultimi, della primordialità ontologica della trascendenza divina rispetto all’uomo ed al mondo, il rapporto con la quale è assicurato, come si è già detto poc’anzi, dalla dignità spirituale e dalla funzione polare del Mahdi (AJ), dell’Imam Vivente (AJ). Ma se d’altra parte nel Principio Divino la causa efficiente coincide appieno con la causa finale, ecco che il Creatore è anche il fine ultimo del creato, ed a questo patto, intendendo questa medesima locuzione in senso traslato, l’escatologia sciita è anche in senso metafisico una dottrina del fine ultimo dell’uomo, della sua destinazione, del suo rapporto col Divino, che gli viene assicurato dalla mediazione degli intimi di Dio, dei Purissimi, e nella fattispecie della funzione polare dell’Imam Occulto (AJ). Ma se inoltre quello che è il fine ultimo in senso trascendente si riflette a suo modo nel dominio storico, temporale, e se l’Islam è la legge della sottomissione dell’uomo e dell’intero creato alla Volontà Divina, ecco come la figura del Mahdi (AJ), che è destinato ad assicurare la vittoria finale dell’Islam sull’empietà e sulla miscredenza, si ripropone in una prospettiva escatologica che non rinvia solo al piano metafisico, ma anche a quello che è il livello del nostro mondo, al piano della concreta effettualità storica.

Questa duplice prospettiva, e questo duplice ordine di realtà a cui essa si ricollega
, fanno dell’escatologia imamica propria alla Scia Duodecimana un qualcosa d’assolutamente diverso da quei due estremi di cui s’era parlato all’inizio, di cui essa viene a rappresentare il mezzo verace che rifugge da entrambi gli eccessi, come richiesto dalla stessa necessità della legge di natura. Non empito emozionale confuso e torbido, dunque, né strumentale rimozione razionalistica, ma autenticità e radicamento metafisico che non soltanto permette d’intravedere la necessità del raddrizzamento finale del nostro mondo al di là della sua degenerazione, ma dà ragione d’ogni sforzo d’andare avanti in direzione di un tale fine a procedere dal fondamento ontologico dell’Islam e dalla sua universalità, dalla sottomissione alla Volontà Divina e dalla conformità alla Sua Legge. Ecco come i due ordini suddetti, trascendente e temporale, divino e umano, si legano nella prassi stessa della Scia Duodecimana, giacché la sua stessa azione storica, la sua stessa iniziativa rivoluzionaria, procedono dalla realtà concreta della persona e della funzione dell’Imam Vivente (AJ), e quindi dal dominio dei principii primi, dalla stessa Volontà Divina. Nulla pertanto ch’abbia a che vedere con una fede cieca pronta a giustificare ogni sua aberrazione, ma azione consapevole del suo radicamento metafisico che fa sì che essa si ricolleghi a quello che sarà l’intervento finale che Dio opererà nel nostro mondo tramite il Suo Inviato (AJ). Questo noi crediamo che sia, alla luce della figura di quell’Imam Mahdi (AJ) che oggi qui onoriamo, il senso della lotta che l’Islam Sciita ha intrapreso oggigiorno contro l’arroganza globale dell’imperialismo mondialista, a procedere dall’opera dell’Imam Khomeyni e dalla vittoria della Rivoluzione Islamica in Iran. E questo è a nostro avviso il messaggio della Scia al mondo contemporaneo: l’uomo può e deve combattere contro l’oppressione e l’ingiustizia, a patto di ricollegarsi, ciascuno secondo il suo rango spirituale, alla presenza concreta, vivente e corporea nel nostro mondo dell’Imam Occulto, di quel Mahdi (AJ) che assicurerà la vittoria definitiva dell’Islam, della Volontà e della Legge Divina, contro la miscredenza e la sovversione, nel dominio stesso della storia, ovverosia di quel tempo di cui il Sovrano dei Mondi gli ha conferito la Signoria.

http://www.islamshia.org/index.php?option=com_content&view=article&id=105approfondimenti


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yahuwah
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Sinossi sull'escatologia islamica [modifica]

L'Islam fornisce ai suoi fedeli delle linee guida molto chiare riguardo alla fine dei tempi. Vengono menzionati vari segni maggiori e minori (fino a 100 [1] [2]), elencati nella Sunna e nel Corano come annunci del prossimo Giorno del Giudizio. Questi segni possono essere divisi in due parti, segni minori e maggiori.
Segni principali [modifica]

I segni principali comprendono:

La comparsa di un anticristo, l'avvento dell'Imam Mahdi e successivamente del Profeta Gesù (che radunerà le forze del bene contro i malvagi), (Corano, 43:61)
Il suono della Tromba del Giudizio e segni minori che la precederanno.
L'inizio di un affievolimento o dello spegnimento del Sole (Corano, 81:1)
La Terra subirà un terremoto globale (zalzala ) così intenso che provocherà il crollo di intere catene montuose, la rottura del corpo interno (nucleo terrestre ) del pianeta, e l'allargamento della Terra. (Corano, 99:1, 69:13-14, 70:8, 84:3-4, 20:105-107, 99:1-6).
Il Sole inghiottirà la Luna (Corano, 75:7-9)
Tutte le piante saranno divelte oppure sradicate
L'Universo fermerà la sua espansione (Corano, 51:47, 21:104)

L'escatologia dell'Islam si occupa della Qiyāma (la fine del mondo); il Giudizio Finale (giudizio finale di tutta l'umanità). L'escatologia si riferisce a uno dei sei fondamenti della fede (ʿAqīda) dell'Islam. Come altre religioni abramitiche, l'Islam predica la risurrezione dei morti in modo corporeo, il compimento del piano divino per la creazione, e l'immortalità dell'anima umana; i giusti saranno ricompensati con i piaceri della Janna (paradiso), mentre gli iniqui saranno puniti nella Jahannam (l'inferno islamico). Tutti questi eventi saranno causati da fatti soggettivi a causa degli atteggiamenti dell'uomo in confronto all'umanità. Inoltre nell'Islam sono vietati alcuni comportamenti trasgressivi che offendono Allah, molto diffusi al giorno d'oggi e ripetuti quotidianamente ovunque nel mondo.

Una parte significativa del Corano si occupa di queste credenze, che comportano molti hadith (precetti della Sunna) elaborati sui temi e molto dettagliati. La letteratura apocalittica Islamica descrivente l'Armageddon è spesso nota come fitna (la prova) e malahim (oppure ghayba nella tradizione sciita).

Islam sunnita [modifica]

Nel Sunnismo, seguito dalla maggior parte dei Musulmani, i segni ruotano attorno alla purificazione della Terra, che dovrà essere mondata dai non-credenti, sia grazie alla conversione di massa dei non credenti oppure in molti casi dalla morte. La comparsa del Mahdi come restauratore della purezza del primo e autentico Islam, la discesa dai cieli del profeta Gesù avverrà nello stesso tempo. Si elencano sia segni maggiori che minori della fine dei tempi.

Questi eventi che dovrebbero accadere sulla Terra sono i passi finali del Giorno del Giudizio:

Il suono della prima Tromba ucciderà tutti gli esseri umani sulla Terra.
Il suono della seconda Tromba provoca la risurrezione.
L'attesa del Giudizio da parte di tutti gli umani, un processo che si prevede lungo migliaia di anni, e che avverrà sotto un sole cocente.
Inizio del Giudizio Universale.

A differenza della Shīʿa, i Sunniti non danno molto ascolto alla versione che annuncia la venuta del Mahdī, dal momento che per loro si tratta semplicemente di un altro Califfo, un essere umano che nasce in un determinato momento storico, trascorre una vita veramente lunga e alla fine viene martirizzato. Viene annunciato negli insegnamenti della Sunna, ma è descritto come un essere umano normale dalla vita esemplare.

Islam sciita [modifica]

Le credenze della fine dei tempi nel pensiero Islamico dello Sciismo si basano su alcuni passi del Corano, su istruzioni ricevute dal Profeta Maometto e dalla sua Ahl al-Bayt. Esistono alcune varianti di una teoria nella escatologia sciita, ma tutte queste ruotano intorno alla figura messianica dell'Imām/Mahdī noto anche come "Imām-e Zamān" che significa "Guida del Tempo", che viene considerato dagli sciiti come il 12º successore designato del Profeta Maometto. La teoria della fine dei tempi sciita sostiene anche che la seconda venuta di ʿĪsā (cioè il profeta Gesù) coincide temporalmente con il ritorno del Mahdī. Gli sciiti credono che Gesù e il Mahdī collaboreranno per portare la pace e la giustizia sulla Terra tra tutte le persone di fede. Questo è il tema generale accettato tra i teologi della Shīʿa.

Nel pensiero islamico della Shīʿa, si verificherà una realtà terrena che si prevede prima della fine della vita umana sulla Terra. Gli eventi previsti per i momenti finali dell'umanità coinvolgono principalmente il Dajjāl e la sua abilità di sedurre l'umanità a seguire una nuova religione mondiale, che non sarà d'inspirazione divina. L'idea del Mahdī che giunge sulla Terra per aiutare l'umanità contro il "Grande Inganno" viene anche tratteggiata nelle tradizioni dei Sunniti, ma è più specificamente sottolineata come Muhammad al-Mahdi nelle fonti sciite. Esistono molte profezie diverse riguardanti la fine dei giorni, ma soltanto alcune sono accettate e ripetute da diverse fonti. La maggioranza degli accademici della Shīʿa sono d'accordo sui seguenti dettagli attorno agli eventi che si verificheranno nei giorni della fine:

Il Dajjāl si dichiarerà il salvatore dell'umanità e delle genti di tutte le fedi riunite sotto la sua nuova religione.
Si verificheranno massacri di massa degli Sciiti in Iraq (attorno all'Eufrate), e ci saranno delle taglie poste sulle loro mani, anche se non sono criminali.
Ci sarà una rivolta guidata da uno Yemenita (Yamanī ) i cui sforzi falliranno
Il Mahdī riapparirà e terrà un grande discorso presso la Ka'ba, in seguito radunerà un'armata islamica di 313 generali e di migliaia di seguaci per sconfiggere il Dajjāl (e forse occupare la città di Roma, come velatamente rivelato nella Sura XXX "dei romani")
Una persona che porta il nome di "Sufyānī" (il riferimento è a un mitico ritorno di un omayyade-sufyanide dopo la fine di questa linea dinastica inaugurata da Mu'awiya ibn Abi Sufyan, tanto più atteso perché la dinastia nel suo complesso era crollata sotto i colpi degli Abbasidi nel 750) che condurrà le sue armate dalla Siria, attraverso l'Iraq, fino in Arabia, per sconfiggere le forze del Mahdī assieme ai suoi alleati
Il Mahdī ristabilirà l'autentico Islam e finalmente il mondo potrebbe ritrovare pace e tranquillità
Si avrà un periodo in cui il Mahdī governerà il mondo
La risurrezione di uomini e donne comincerà appena vi sarà il Giorno del Giudizio.

http://it.wikipedia.org/wiki/Escatologia_islamica


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vimana2
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Per gli Islamici il Messia è Gesù Cristo ed è considerato più importante di Maometto e del Mahdi, il Mahdi non è considerato il Messia ma un uomo di Dio corraggioso ed onesto. Non penso che il Mahdi avrà capacità profetiche.

scusa dove hai letto che per i musulmani, Gesu' e' considerato + importante di Maometto? spero tu ti sia solo espresso male, xke' sicuramente non e' cosi'.

per quanto concerne il Mahdi, egli non é un messia ma colui che aiuterà i musulmani contro l'anticristo, ma cmq l'anticristo verrà "ucciso" da Gesu', che appunto tornerà sulla terra.

No non mi sono espresso male, poi chi uccide l'anticristo? Lo dici tu stesso che sarà Gesù e non Maometto .


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imsiddi
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si Gesu' ucciderà l'anticristo, ma questo non vuol dire che "Per gli Islamici il Messia è Gesù Cristo ed è considerato più importante di Maometto".

se non ci credi recati in qualsiasi moschea cosi' che ti possano spiegare in dettaglio. 😉


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vimana2
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si Gesu' ucciderà l'anticristo, ma questo non vuol dire che "Per gli Islamici il Messia è Gesù Cristo ed è considerato più importante di Maometto".

se non ci credi recati in qualsiasi moschea cosi' che ti possano spiegare in dettaglio. 😉

Io non ho letto tutto il corano ma ho letto questa interpretazione nel sito di harun yahya. Poi scusa un attimo....chi è il Messia? Gesù o Maometto? Gesù! Punto! Lui è ventuo per salvare il mondo Maometto è venuto perchè gli ebrei si sono rifutati di portare avanti la loro missione che sarebbe stata quella di convertire il mondo con il Cristianesimo ( qualunque sia l'interpretazione di esso ) in ogni caso mi sembra che me lo abbia confermato anche uno che abita nel mio quartiere che è marocchino ed islamico. 😉


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Anonymous
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Sempre secondo gli ayatollah sciiti; "Mahdi(A) darà battaglia contro gli empi. Essi saranno annientati e vi sarà pace e giustizia sulla terra fino al Giorno del Giudizio."

a che serve il giorno del giudizio se c'è già pace e giustizia sulla terra?


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