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22 Settembre 2010 13:34
Il Guardian dedica un articolo ( http://www.guardian.co.uk/commentisfree/cif-green/2010/sep/16/authoritarianism-ecofascism-alternative ) all'ecofascismo ed alle alternative possibili per salvare il pianeta dalla catastrofe ambientale senza dover per questo sospendere democrazia e diritti civili.
L'ecofascismo contemporaneo, così come inteso nel dibattito anglosassone, si basa sull'assunto secondo il quale la democrazia sarebbe inefficace nell'approvare e nel far rispettare quelle misure che sarebbero necessarie per salvare il pianeta dall'esaurimento delle risorse o dalla catastrofe ambientale. Secondo questa corrente marginale dell'ambientalismo il pianeta può al contrario essere salvato soltanto da una serie di governi autoritari in grado di imporre ed applicare misure drastiche quali per esempio controllo delle nascite, messa al bando dei combustibili fossili, dei mezzi di trasporto privati e del trasporto aereo, smantellamento dei grandi centri urbani, abolizione del commercio internazionale. La gravità della situazione, in ogni caso, giustificherebbe secondo gli ecofascisti qualsiasi mezzo: secondo alcuni sarebbe necessaria l'instaurazione forzata di un sistema sociale basato sui villaggi e sulle piccole comunità rurali (alla Pol Pot), secondo altri sarebbe sufficiente una dittatura in grado di promuovere quel mix di rieducazione forzata e di super-innovazione tecnologica in grado di tener sotto controllo i rischi.
Benchè l'ecofascismo sia un movimento marginale, e benchè la galassia dell'ecologismo sia in gran parte profondamente antifascista e libertaria (basti pensare che il principale movimento che affronta in maniera strutturale la questione si chiama "Movimento per la Decrescita Felice <http> "), la sfida intellettuale posta da queste posizioni estreme è interessante.
La risposta dell'editorialista del Guardian è inadeguata: secondo lui, la speranza starebbe nella diminuzione spontanea dei consumi "facilitata" dall'abolizione della pubblicità (tra l'altro atto illiberale, per quanto magari auspicabile o creativo - vengono citati gli ad-busters). Anche la risposta dei governi è inadeguata: misure estremamente ridotte ed inapplicabili, la mannaia della riduzione di emissioni utilizzata soprattutto per tarpare la crescita ed il diritto al miglioramento delle (pessime) condizioni di vita dei paesi ex coloniali.
Per quanto mi riguarda, l'ecofascismo è ed è destinato a rimanere una sfida intellettuale ed un paradosso filosofico (ed un'ottima ma pericolosa traccia per un tema in classe) piuttosto che una minaccia reale: se esiste una cosa per la quale la gente è disposta ad accettare una dittatura che gli chiede di peggiorare le proprie condizioni materiali, questa non è sicuramente l'ambiente (nemmeno se la posta in gioco è il destino del pianeta: più probabile la rimozione del problema). Ma il vento può cambiare; e per allora, sarà il caso di aver trovato (ciascuno nel proprio piccolo) una risposta convincente a questo bel paradosso.
Andrea Franzoni
Fonte: http://ilpensieroselvaggio.blogspot.com
Link: http://ilpensieroselvaggio.blogspot.com/2010/09/lecofascismo-una-sfida.html
22.09.2010
22 Settembre 2010 14:08
sfida intellettuale?
La sfida è la sopravvivenza nostra e del pianeta.
Che c'entra con il fascimo? Perché si deve per forza dare un'eticchetta, la solita poi, per denigrare un pensiero, un'opinione, una strada alternativa?
Di solito questo trucchetto si usa per non prendere in considerazione le proposte che ci stanno antipatiche, arbitrariamente si affibbia l'etichetta fascista e voilà....sono autorizzata a "contrastarla" senza neanche prenderla in considerazione.
Comodo e funzionale per i sostenitori del neoliberismo e chi se ne serve per lucrare ai danni del pianeta e di tutti gli altri che al casinò non partecipano.
Non ho capito per quale motivo se si vuole sopravvivere rispettando l'ambiente, dato che siamo entità biologiche e non meccaniche, si dovrebbe pensare ad una sospensione della dittatura e dei diritti civili.
Se poi si vuole intimare alle fabbriche di non inquinare e tale provvedimento deve essere visto come sospensione di un diritto civile, come dire che quello di inquinare le falde acquifere per esempio sia un diritto civile?
Non una tutela per la conservazione di un bene collettivo, ma deve essere visto come un LIMITE alla concorrenza delle imprese che dovrebbero sobbarcarsi un onere, quello di non inquinare, onere che sarebbe visto come fascista quindi una sospensione di un diritto civile?
E' esattamente la logica che descrivono gli autori del libro Processo alla globalizzazione, ovvero che alle imprese non deve essere imposto alcun limite poiché anti concorrenziale e che il nuovo credo che loro devono difendere è la totale impunità e libertà delle multinazionali.
Ecco a che servono articoli del genere, mi chiedo, a denigrare ed infondere terrore che gli ecologisti in quanto "fascisti" possono sospendere la libertà per le multinazionali di inquinare e assassinare l'ambiente?
Beh se così la intendono, allora sono lieta di definirmi eco fascista.
22 Settembre 2010 14:23
ps oltretutto già l'assunto dell'articolo è profondamente sbagliato, si basa sul fatto che siamo in democrazia.
A me pare di stare in una dittatura delle banche e multinazionali.
QUindi mi fa piacere che per l'autore dell'articolo evidentemente un limite sulle emissioni delle diossine di un inceneritore sarebbero viste come atto illiberale e fascista.
Ma il diritto di respirare aria pulita non è contemplato per esempio?
22 Settembre 2010 14:50
Dana, a Lovelock dell'ambiente come lo intendi tu (ed io..) non gliene importa un fico secco, è davvero una fascista malthusiano, nonchè uno dei principali promotori della Geoingegneria, il suo/loro unico interesse è accentrare il potere, che poi il pretesto usato sia un (mal-inteso) "ambientalismo" è solo un accidente congiunturale....
dai un'occhiata qui:
http://quintoelemento.controradio.org/index.php?blog=7&title=si_scrive_geoingegneria_si_legge&more=1&c=1&tb=1&pb=1
22 Settembre 2010 16:20
Dana, a Lovelock dell'ambiente come lo intendi tu (ed io..) non gliene importa un fico secco, è davvero una fascista malthusiano, nonchè uno dei principali promotori della Geoingegneria, il suo/loro unico interesse è accentrare il potere, che poi il pretesto usato sia un (mal-inteso) "ambientalismo" è solo un accidente congiunturale....
dai un'occhiata qui:
http://quintoelemento.controradio.org/index.php?blog=7&title=si_scrive_geoingegneria_si_legge&more=1&c=1&tb=1&pb=1
sono più che d'accordo, non avevo letto l'originale del guardian e leggendo solo l'articolo di Franzoni non pare chiaro si riferisse esclusivamente allo spopolamento di malthus, ovvio quello è aberrante.
Ha infilato tutto nel calderone...
grazie del brillante mega articolo raccoglitore che linki
22 Settembre 2010 16:43
infatti, mai fidarsi delle cose 'riportate' o solo commentate...
22 Settembre 2010 17:03
Eco fascismo : certi fascisti cominciassero a girare in bicicletta piuttosto che con i SUV ...
22 Settembre 2010 17:09
wiki, lo dico col cuore in mano.. spero almeno tu sia molto giovane....
22 Settembre 2010 17:27
penso di essere un po' meno giovane di te...così di primo acchito...
22 Settembre 2010 17:44
..allora la questione si complica.... 🙄
22 Settembre 2010 17:49
beh forse butterò la discussione in vacca, ma quando entro in queste questioni mi viene sempre in mente il solito episodio, accaduto un po' di anni fa, quand'ero studente. Vado una sera a casa di un tizio perchè si doveva fare una relazione insieme. Era gennaio, entro in casa sua (un apparamento al 4 piano, riscaldamento autogestito): come entrare in una sauna, 24 gradi e tutti gli inquilini in manichette corte. Beh, quei cretini la democrazia non se la meritano, gli avrei ben ben schiaffato i loro diritti civili nel deretano, e poi li avrei lasciati senza riscaldamento ed acqua calda fino a primavera. Altro che diritti civili.
22 Settembre 2010 18:57
Eco fascismo : certi fascisti cominciassero a girare in bicicletta piuttosto che con i SUV ...
ecco un commento articolato utile alla discussione...
a che pagine di quale manuale trai lo schemino-assioma?
22 Settembre 2010 18:58
beh forse butterò la discussione in vacca, ma quando entro in queste questioni mi viene sempre in mente il solito episodio, accaduto un po' di anni fa, quand'ero studente. Vado una sera a casa di un tizio perchè si doveva fare una relazione insieme. Era gennaio, entro in casa sua (un apparamento al 4 piano, riscaldamento autogestito): come entrare in una sauna, 24 gradi e tutti gli inquilini in manichette corte. Beh, quei cretini la democrazia non se la meritano, gli avrei ben ben schiaffato i loro diritti civili nel deretano, e poi li avrei lasciati senza riscaldamento ed acqua calda fino a primavera. Altro che diritti civili.
😀
eh già. e poi ci rompono le balle che bisogna trivellare a destra e a manca per il petrolio, per forza, esempi come quello che citi è calzante!
Magari poi d'estate dovevi metterti il maglione per l'aria condizionata a palla se studiavi sempre da loro!
22 Settembre 2010 19:23
Eco fascismo : certi fascisti cominciassero a girare in bicicletta piuttosto che con i SUV ...
ecco un commento articolato utile alla discussione...
a che pagine di quale manuale trai lo schemino-assioma?
Beh per dire che anche i SUV dei fascisti inquinano ed inquinano parecchio non ci vogliono troppi manuali...a me sembrava lapalissiano diversamente da quanto vedo da taluni commenti...
22 Settembre 2010 19:28
(certo czz ci vuole una pazienza...ok, calma...)
Si, ma chi te l'ha detto che i suv li guidano solo i "fascisti"?????
...ti presenterei qualche centinaio di Democraticissimi radical chic delle mie parti che leggono repubblica, votano 'quelli giusti', intrallazzano con le amministrazioni e con le organizzazioni 'umanitarie', con le coop-erative, etcetc tutti muniti di cascinale d'ordinanza, moglie ex bella ora plasticata, cane di razza e regolare SUV....
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