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Londra e BuenosAires si contendono le risorse delle Falkland


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Il governo argentino ha emanato un decreto per limitare il transito marittimo tra i porti argentini e le isole Falkland. Da oggi tutte le navi dirette verso le isole dovranno prima ottenere un’autorizzazione dal governo di Buenos Aires. Si riapre così la dolorosa questione della sovranità sull’arcipelago.

La decisione della presidente argentina Cristina Fernández de Kirchner di bloccare il traffico marittimo è l’ultima tappa di una battaglia che si è scatenata negli ultimi mesi a proposito dell’esplorazione marittima di gas e petrolio nella regione, spiega il Guardian <http> .

“A gennaio la compagnia petrolifera Desire Petroleum aveva annunciato l’inizio imminente delle esplorazioni petrolifere nelle acque a nord della Falkland”, scrive El País ( http://www.elpais.com/articulo/internacional/Cristina/Fernandez/agita/fantasma/Malvinas/elpepuintlat/20100217elpepuint_3/Tes ) . “Cristina Kirchner ha chiesto in queste settimane al governo britannico di bloccare le attività della Desire Petroleum e di riprendere il dialogo sulla questione della sovranità dell’arcipelago, come stabilito dalle risoluzioni delle Nazioni Unite dopo la guerra del 1982, vinta dalla Gran Bretagna”. Londra ha però rifiutato la proposta, e le relazioni diplomatiche si sono inasprite.

Secondo il Clarín ( http://www.clarin.com/diario/2010/02/17/opinion/o-02142053.htm ) , l’obiettivo del decreto è “complicare i progetti britannici legati alla ricerca e all’estrazione di gas e petrolio nell’arcipelago occupato. Ma la questione delle Malvinas, che riapre una ferita molto dolorosa per tutti gli argentini, va affrontata con intelligenza. Si tratta di un tema delicato, che il governo deve cercare di risolvere senza cadere nella tentazione di usare il conflitto con Londra come uno strumento per distogliere l’attenzione dai seri problemi interni”.

Fonte: www.internazionale.it
Link: http://www.internazionale.it/home/?p=17629
17.02.2010


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