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Morto David Bowie

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Georgejefferson
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Makkia mi induci a ritagliarmi altre 3 ore.

Dissento su tante cose, ma siccome che e' un dialogo (fino ad ora) pacifico, ti porto alla luce (mia) un sacco di contraddizioni e giudizio deciso a priori (quindi soggettivo, quel soggettivo che sembra stigmatizzi)...per te non lo saranno, amen. Ognuno decidera per se'. Ma ti chiedo se vuoi di rispondere frase per frase, non saltare i pezzi (che per adesso non hai fatto) con le facili retoriche in stile gattino bagnato (ma ancora il gattino? Variare no?).

Si accusa sempre l'altro di voler imporre una ragione, e non si vede quanto si faccia lo stesso (ma non e' imporre, quella e' l'interpretazione che si coglie spesso per via delle associazioni indotte).

Ecco io adesso faro' un giochetto, le contraddizioni senza termini che inducono all'accusa di "imporre", nei tuoi confronti, quindi rispettose. Probabile che tu non farai altrettanto ed io continuo, con la bandierina della pace e fiorellini (nel senso che non sbrocco)

Si va lontano, ma ci vuole tempo. Ovviamente se non vorrai piu potrai smettere quando vuoi. Io me lo ritaglio, piano piano quando posso.

A...non "devo nulla", e' un piacere, un esercizio dialettico.


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Georgejefferson
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@makkia

guernica opera d'arte?

e chi lo ha stabilito?

i suoi parenti?

😆

io che disegno da far vomitare, saprei fare qualcosa di molto, molto meglio

grazie per la risata pre dormita

😀

Guernica non piace nemmeno a me graficamente al primo impatto. Ma capisco che tantissimi possono associarci delle emozioni proprie derivanti dal loro vissuto, oppure con un'azione costruirci un senso personale volando di fantasia con figure metaforiche ecc... oppure stimare l'autore interpretando lo stato d'animo del momento ( che non e' detto che ci azzecchi ).

Magari a farlo ci scopro un senso per me che non pensavo.

Poi ci stanno la moltitudine che non sa che puo giudicare al momento in liberta', e allora si accodano in soggezione alla autorita che "ha detto che..."

E poi i furbacchioni dell'aspetto commerciale e di profitto come le mode le firme ecc..( con tutto il rispetto del valore d'uso di un buon lavoro utile che va al di la della firma)


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massi
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A proposito di arte, politica e potere...
Uno a caso, David Bowie.

Nel 1987 David tornò a Berlino per un grande concerto. Lo show si tenne in un luogo proprio a ridosso del Muro, tanto che i ragazzi a Berlino Est riuscirono a sentire distintamente la musica. Quella sera scoppiarono diverse sommosse a Berlino Est, quando i giovani tentarono di scavalcare il muro per assistere al concerto di Bowie.
Dopo una settimana il Muro di Berlino fu abbattuto.

Nel 1987 doveva essere il "Glass Spider Tour"... ma il muro non fu abbattuto nel 1989?
Forse sbagli l'anno? Magari era un altro concerto...


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Jor-el
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A proposito di arte, politica e potere...
Uno a caso, David Bowie.

Nel 1987 David tornò a Berlino per un grande concerto. Lo show si tenne in un luogo proprio a ridosso del Muro, tanto che i ragazzi a Berlino Est riuscirono a sentire distintamente la musica. Quella sera scoppiarono diverse sommosse a Berlino Est, quando i giovani tentarono di scavalcare il muro per assistere al concerto di Bowie.
Dopo una settimana il Muro di Berlino fu abbattuto.

Nel 1987 doveva essere il "Glass Spider Tour"... ma il muro non fu abbattuto nel 1989?
Forse sbagli l'anno? Magari era un altro concerto...

No, non ho sbagliato l'anno, ho sbagliato la settimana! Il concerto e le sommosse sono del 1987, ma il muro a cadere ci mise più di un weekend! 😉
Comunque, il Ministero degli Esteri Tedesco ringrazia Bowie per l'aiuto. 😉

Grazie per la correzione, mi ero fatto trascinare dell'entusiasmo. 😉

Ricordo bene l'evento e ricordo che che trovai la notizia ... più divertente che eroica. Pensare ai berlinesi dell'est che tentavano di scavalcare il muro per andare a un concerto rock mi faceva un po' ridere.

@ George
@ Spadaccino

Sono d'accordo con voi. Neanche a me piace Picasso. L'ho sempre trovato molto discutibile come disegnatore e la sua poetica non mi tocca. Mia moglie, invece, lo adora. Ma lei è laureata in Pittura... E poi molti artisti che amo l'hanno considerato un genio, per cui, forse, noi tre stiamo sbagliando.
Non so voi, ma per quel che mi riguarda, sono contento di sbagliare. Non vorrei essere uno a cui piace Picasso.. ;D

E' un po' come quando uscì Pedro Almodovar. Mi erano così antipatici i suoi fan che per anni non vidi mai nessuno dei suoi film, terrorizzato dall'idea che potessero piacermi. "Non voglio diventare uno a cui piace Almodovar" mi dicevo..


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AlbaKan
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A proposito di arte, politica e potere...
Uno a caso, David Bowie.

Nel 1987 David tornò a Berlino per un grande concerto. Lo show si tenne in un luogo proprio a ridosso del Muro, tanto che i ragazzi a Berlino Est riuscirono a sentire distintamente la musica. Quella sera scoppiarono diverse sommosse a Berlino Est, quando i giovani tentarono di scavalcare il muro per assistere al concerto di Bowie.
Dopo una settimana il Muro di Berlino fu abbattuto.

Il muro di Berlino è stato demolito a novembre 1989!
...a proposito di Storia


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AlbaKan
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A proposito di Picasso...

Lui semplicemente pensava che l'infanzia fosse la parte più geniale della vita di un uomo. Per lui i veri artisti erano i bambini, il problema era che con l’età diventavano uomini comuni come tutti gli altri.
A 92 anni Picasso era un bambino, viveva e pensava come un bambino...dipingeva come un bambino.

Non a caso una volta disse:

A quattro anni dipingevo come Raffaello, poi ho impiegato una vita per imparare a dipingere come un bambino


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Nel 1973 avevo appena compiuto 18 anni e visitai Londra

Cazzo che figata... Sei un grande Jor-el 😀

Cosa ne pensi di Velvet Goldmine? https://www.youtube.com/watch?v=EfRgd9REzAs , https://en.wikipedia.org/wiki/Velvet_Goldmine_%28song%29 - The Rise And Fall Of Ziggy Stardust (30th Anniversary Edition 2002) - (CD2)

E visto che ci sono, ti è piaciuto il film di Todd Haynes “Velvet Goldmine” ( https://it.wikipedia.org/wiki/Velvet_Goldmine )? Io l’ho trovato meraviglioso.

P.s.: Ti sei dimenticato di Lindsay Kemp 😉


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Jor-el
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Nel 1973 avevo appena compiuto 18 anni e visitai Londra

Cazzo che figata... Sei un grande Jor-el 😀

Cosa ne pensi di Velvet Goldmine? https://www.youtube.com/watch?v=EfRgd9REzAs , https://en.wikipedia.org/wiki/Velvet_Goldmine_%28song%29 - The Rise And Fall Of Ziggy Stardust (30th Anniversary Edition 2002) - (CD2)

E visto che ci sono, ti è piaciuto il film di Todd Haynes “Velvet Goldmine” ( https://it.wikipedia.org/wiki/Velvet_Goldmine )? Io l’ho trovato meraviglioso.

P.s.: Ti sei dimenticato di Lindsay Kemp 😉

Velvet Goldmine, il film? Un capolavoro! Ci ho vissuto su quel film! Un film su Bowie senza usare nemmeno un brano di Bowie... eppure restituisce con incredibile precisione l'atmosfera del periodo. E' la storia di David Bowie come tanti se la immaginavano, più vera della verità. Grandiosa la colonna sonora, pazzeschi gli attori... bellissimo. Ogni tanto me lo riguardo e mi commuove sempre.


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Georgejefferson
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Non è quella di "rompere le palle al potere" la funzione dell'arte o dell'artista o dell'opera d'arte. E neanche dello spettatore delle opere d'arte.

Allora cominciamo da qua, a parte il fatto che io non intendo che l' arte "deve" rompere le palle al potere come funzione decisa da me,come fosse una imposizione d'obbligo, ma che ne ha la possibilità', diverso dal "deve", molto diverso ma...scusa Makkia mi spieghi chi ha deciso che "il rompere le palle al potere" sia da considerarsi fuori dalla portata delle possibilità dell'artista? Io non sto dicendo che l'artista "deve", ma che ad altissimi livelli di contatto mediatico con le popolazioni...lui "puo".

Quindi una volta deciso in giudizio da parte mia che non dovrebbe essere una imposizione, mi spieghi chi e perchè qualcuno stabilische che "l'arte HA una funzione specifica diversa da altre"?

No perche il senso di stimolo alla ribellione e coscienza di libero arbitrio (che ripeto non necessariamente violenza, ma riferito a quanto scritto nell'altro post) CHI lo ha deciso che e' UNICA prerogativa della politica in senso stretto "manifesti" politici,film didattici, quadri rappresentativi ecc...?

Quindi di nuovo, fermo restando che io parlo di possibilità libera, e non di imposizione che sembra che vuoi fare intendere tu, le possibilità di stimolo ribelle di:
"manifesti" politici,film didattici, quadri rappresentativi ecc...
Derivano da PRECEDENTI che ne hanno mostrato la possibilità la prima volta, cosi come il rock (in senso lato) ha mostrato che anche l'arte in generale ha quella possibilità, e possibilità non e' imposizione.

Presumo (non posso dimostrarlo ma e' facilmente intuibile) che anche nei tempi passati i burattinai satirici su papi re e imperatori (che sospetto che spesso abbiano passato parecchi grattacapi) erano stigmatizzati con frasi del tipo "non e' la funzione del burattinaio quella di prendere per il culo il potere dominante di fronte al popolo servile". Ma i precedenti forse erano alle origini della satira (senza santificarla in sè nelle sue degenerazioni e servilismo di parte).

E' quella di indicare la LIBERTA' (il che indirettamente PUO' rompere le palle al potere, ma non sempre il potere se ne accorge)

Quindi c'e' questa possibilità. Un dare l'esempio? Confermi quello che intendevo. Ad ognuno decidere se intendo bene o meno. Fatto sta che l'enorme apologia e riconoscimento dell'artista in milioni di persone come "GRANDE, IMMENSO, ECCELSO" tout court , derivante dalla sua sola attivita che da agli altri piacere di consumo e fruizione dell'opera senza disturbo al potere, e' artificiale, indotto dal potere mediatico che amplifica, grazie anche ad una schiera di "esperti" servili che sfrutta l'effetto imitazione nelle popolazioni assogettate all'autorità.

E' lo stesso "grande uomo" espresso da milioni di persone per Valentino Rossi, o mille altri esempi. Certo, dopo ci sara l'esperto di turno che si riferirà specificatamente al campo specifico di opera prodotta (che nel caso di Rossi e' il talento e impegno nel guidare). Ma per miliardi di persone del popolo e' diverso, perchè si cerca una identificazione per appartenere (anche illusoriamente) a qualcosa, o qualcuno che dia l'emozione di esistere con la conferma che non siamo soli, ma in gruppo simile a noi.

Libertà dell'artista di interpetare un aspetto della realtà e imprimerlo in quello che fa. Questo "aspetto" non è necessariamente politico o rivoluzionario in sé. E' "solo" un rivendicarsi come estraneo alle logiche che gli direbbero cosa fare e come farlo. Essere estraneo alle logiche può essere un atto ribellista, rivoluzionario o politico. Ma anche no. Cercare il discrimine "rompe le palle al potere o no?" per decidere se un artista è artista è SBAGLIATO.

Non ho inteso che quell'"aspetto" SIA necessariamente politico o rivoluzionario in sé. Questo lo interpreti tu, ho parlato di possibilità, non di caratteristica intrinseca.
L'esempio di "rivendicarsi come estraneo alle logiche che gli direbbero cosa fare e come farlo" e' da te elogiato, ma contemporaneamente:

Stigmatizzi chi si permette di criticare DAVID BOWIE come persona (che non e' sempre giudizio di buono o cattivo, ma di valore umano) o addirittura chi si permette di considerare SOGGETTIVO il giudizio sull'arte, quindi logiche che gli direbbero IL cosa e IL come.(logiche che prima hai stigmatizzato)

Stigmatizzare una opinione per poi
"Cercare il discrimine nel rompere le palle al potere o no, per decidere se un artista sia artista è SBAGLIATO"

Ma qui mi metti significati che non ho mai inteso. Bowie e' un artista? Si, la mia opinione e' si. Dove ho scritto che Bowie non e' un artista? Oppure volevi dire che intendessi che non e' un artista degno di nota? Nel campo prettamente musicale dove ho scritto che non e' un artista degno di nota? (nel caso quello intendessi).

Libertà del fruitore. Di farsi coinvolgere in mille modi diversi dall'opera d'arte. Di estrarre contenuti che siano nuovi e originali (o stantii e banali, ma sono SUOI, del fruitore, in quanto tali sono "nuovi e originali" per lui).
Questo della fruizione è decisamente pre-politico, come atto.

Ma questo e' una realtà che non esiste in larghissima parte, e' un'ideale da raggiungere che condivido, ma e' un dovrebbe essere idealistico, non la realtà, la realtà e' che la maggior parte di noi fruitori non siamo liberi di usufruire, perchè condizionati dalle scelte di giudizio dagli "esperti" per soggezione, dall'autorità che giudica al posto nostro e ci comunica che da soli, non ne abbiamo le capacità, e se ci proviamo e dovessimo nel nostro gusto andare contro la "morale comune" diventa un "soggettivo" che lo fa solo per desiderio di valere qualcosa. Sono banalità antiche e strumenti millenari.

Ma puoi condannarne il disimpegno da qui al prossimo millennio. Il punto rimane che sottilmente, insensibilmente, predispone a pensarsi altro da sé. L'essere "educati" dall'arte a qualche tipo di azione politica è un portato dei tempi (o delle storie individuali), non dell'interazione artistica.

Dove ho condannato il disimpegno? Un narciso egocentrico degli altissimi livelli mediatici non e' "cattivo", e' nulla, un A temporale appunto senza empatia verso le sofferenze dell'umanità, la condanna morale personale, semmai e' verso la volontarietà di peggiorare le sofferenze generali, non chi non fa nulla, chi non fa nulla e' semplicemente irrilevante come giudizio di valore della persona, al pari di milioni di altri che si spippettano su chi meglio conosce un particolare, sia musicale, sia in economia ecc.., non e' per niente:

Immenso, Eccelso, Grande, Duca.

Lo sara semmai, nel giudizio di opinione personale, nel campo specifico di sua azione artistica, non come persona tout court. Mi attribuisci giudizi che non ho inteso.
E poi mi accusi di predispormi come "altro da sè" (sottilmente e insensibilmente) dandomi dell'insensibile solo perchè ho osato provocare un TUO mito personale che chiami "il Duca". A me sembra.

Io non ho inteso che "l'arte deve educare", semmai l'arte PUO' ostacolare l'educazione fasulla e arbitraria coercitiva del potere, che esiste da sempre e depotenzia le possibilità di giudizio di tantissime persone, per esempio nel contrasto un manifesto politico, film didattici, quadri rappresentativi ecc.. sono opinioni. E questo eventuale portato dei tempi, e' NE PIU', NE MENO, valevole come il portato dei tempi storici che ha creato la sottomissione coercitiva alla autorità verso la libertà di coscenza. La stessa libertà di coscenza che idealizzi nel "fruitore" ma non esiste OGGI per tutti.

Libertà dell'opera d'arte. E' quella di oltrepassare il tempo, di dare emozioni (in mancanza di un termine più preciso) al di là delle (magari dimenticate) intenzioni del suo creatore. Di essere un infinito catalizzatore di reazioni.
Non c'è niente di stabilmente politico in Guernica, di programmaticamente (in quel caso) antifascita. Per fortuna, direi. Nel senso che è "anti" di sicuro, ma il fruitore naîve non sa anti-cosa.

Libertà dell'arte. Di rendersi irrinunciabile per l'umanità.

Cosa significa che l'arte oltrepassi il tempo? Che rappresenti un mondo che non esiste oggi? Idealizzato per il futuro dove tutti liberamente possono avere il coraggio di avere fiducia nel proprio giudizio di valore? Cosa? Spiega meglio perchè non si capisce. Dare emozioni non significa nulla, larga parte di noi siamo annichiliti nella nostra libertà di provare emozione e fidarsi del proprio giudizio, e non ne proviamo spesso perchè ci viene sottilmente imposto a credere che non ne habbiamo la capacità, e che il senntimento e' soggettiva cosa falsa da reprimere e quindi dobbiamo affidarsi agli esperti. E allora diventiamo una cerchia elitaria che si compiace di questa situazione perchè si sente diversa e meglio e cerca di scimmiottare gli esperti

L'irrinunciabile all'umanità e' negata alla maggior parte dell'umanità, e si spaccia il gusto e giudizio di una ristrettissima elite di privilegiati idealizzandola come fosse TUTTA l'umanità. E a cascata per imitazione i servili noi del popolo ci caschiamo perchè soggiogati nella coscienza.

Tutti ascoltano... la cosa X.
Non "tutti ascoltano tutto".
Si parlava di qualcosa che ha una qualità, una grana speciale, una capacità generale di colpire.
Ci sono momenti storici particolarmente felici, in cui l'arte sembra permeare la vita delle persone, in cui non si limita ad essere il momento di ammirazione o la pausa dagli affanni.
Momenti in cui incarna lo spirito del tempo, in cui sembra che il mondo ribolla d'arte. Il rinascimento per tutte le arti (e le scienze). Il barocco per l'architettura. Gli anni '70 per la musica pop/rock.

Non ho inteso "tutti ascoltano tutto", era un banale modo di dire che ti mostrava, che per "difendere" l'autorità del tuo personale mito Bowie, hai citato a prova il fatto che tantissimi di tante generazioni lo elogiano e stimano (citando Facebook ecc..)

E usi il metodo della retorica che si appella al valore del giudizio della moltitudine (una variante retorica e' : non saranno tutti stupidi ne?)
Quando io ti contesto che quella dimostrazione non vuol dire nulla perchè le moltitudini sono condizionate da bombardamenti mediatici di chi trasmette 10 volte al giorno in radio, o alla Tv ecc...

Quindi una qualità, una grana speciale, una capacità generale di colpire, lo può fare chiunque se aiutato da chi detiene i mezzi mediatici, anche una Pausini o Jovanotti "il mio amore amore grande".
E quindi non e' dimostrazione di oggettività, e' giudizio personale (che magari condivido nello specifico della musica)
E i momenti storici particolarmente felici cosa li ha determinati? Un dio? Una Natura? Cosa?

Fra l'altro Bowie stesso lo disse, in un intervista. Gli chiesero come reagiva a vedere il parterre degli MTV Awards, dove era stato premiato nel 2000, credo.
Subito il Duca fece un gesto di diniego (tipo "non intendo scatenare polemicucce da gossip").
Poi però si scosse, sentì di voler dire qualcosa (cito a braccio/memoria):
"Ascolta, te la rigiro così: ho sentito il gruppo X [non mi ricordo di chi parlava forse dei Motley]. Artisti coi fiocchi, canzoni fantastiche.
Ma non li passano in radio [frecciatina "artistica" a MTV]. Quindi non gli pubblicano gli album. Dopo due anni si sono sciolti.
In radio passano solo spazzatura (crap).
Quanti artisti si stanno scoraggiando? Quanti ne stiamo perdendo, solo perché non gli danno il minimo di incoraggiamento a pubblicare il primo album?"

A poverino, un sussulto di dignità ma...non voleva scatenare polemicuccie? Ma solo verso gli artisti incompresi quel sussulto? Quella empatia? E perchè a tutti gli altri oppressi che artisti non sono, no?

Ma non voleva poverino, al suo livello di popolarità non può rompere le palle al potere no? Oppure no? Oppure può ma si caga sotto? Non e' mica uno stigma cagarsi sotto ne? Ci mancherebbe siamo tutti umani? Certo la GRANDEZZA, pero, centra poco, pochissimo. Ma non ditelo ai fans o groupie. Gli cadrebbe il mito.

Se capisco bene, vuoi dire che della poesia si può fare cattivo uso.
Boh... sì. Di tutti i meccanismi tecnici (necessari ma non sufficenti) che rendono l'arte così efficace si può fare cattivo uso.
Ma, per usare l'esempio di Umberto Eco, Le idee verdi dormono furiosamente è straniante, è ermetico, ti fa soffermare a chiederti che cosa vuol dirti quella comunicazione (meccanismi tipici dell'arte). Ma immediatamente dopo capisci che non vuole dire una cippa.
Questo è scoperto, ci sono finti gesti artistici più raffinati e che ti fregano. Ma durano minga.

No, ho scritto che la poesia e' significato nascosto per definizione, e quindi si può interpretare come si vuole, spesso si, all'origine del pensato c'e' banalità innocua.

VUOI essere commosso dall'arte. Come da un panorama, come dall'ondeggiare dei fianchi di una bella sconosciuta, come dalla tristezza occulta di due ballerini di tango

Ed e' appunto la condizione necessaria (il soggetto) senza la quale il senso artistico sarebbe NULLA.

Non trovo alcun senso in questa tua frase, mi spiace. Non vedo né critica, né conferma, né aggiunta a quello che mi hai quotato.

Il senso e' che senza una persona che giudica, o lascia scorrere emozioni ecc...l'opera d'arte in sè non ha alcun significato, oppure vorresti intendere che senza le persone, un manufatto o altro possiede un significato lo stesso? E chi e' che glielo dà? Non vedo cosa ci sia di difficile in quello che ho scritto.

Non e' che vuoi convincerti tu che un opera dei tuoi preferiti possieda un significato in sè perche ti serve per sentirla vera? E' il tuo giudizio che determina il significato giusto? Se no chi e' che lo determina?

Di QUELLA speranza ne faccio a meno, dankeshön.
Sono agnostico.

Anche io sono agnostico, non so bene se nel senso che intendi tu, ma la speranza non e' certezza assoluta, io non l'ho scritto.

Non penserai mica che io sia certo in assoluto che il mondo migliorera senza riserve ne?

Io non ho mai presupposto il "DEVE" , quello e' la tua interpretazione personale.


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Georgejefferson
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Non ho tempo di correggere errori, ciao


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massi
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Nel 1973 avevo appena compiuto 18 anni e visitai Londra

Cazzo che figata... Sei un grande Jor-el 😀

Cosa ne pensi di Velvet Goldmine? https://www.youtube.com/watch?v=EfRgd9REzAs , https://en.wikipedia.org/wiki/Velvet_Goldmine_%28song%29 - The Rise And Fall Of Ziggy Stardust (30th Anniversary Edition 2002) - (CD2)

E visto che ci sono, ti è piaciuto il film di Todd Haynes “Velvet Goldmine” ( https://it.wikipedia.org/wiki/Velvet_Goldmine )? Io l’ho trovato meraviglioso.

P.s.: Ti sei dimenticato di Lindsay Kemp 😉

Velvet Goldmine, il film? Un capolavoro! Ci ho vissuto su quel film! Un film su Bowie senza usare nemmeno un brano di Bowie... eppure restituisce con incredibile precisione l'atmosfera del periodo. E' la storia di David Bowie come tanti se la immaginavano, più vera della verità. Grandiosa la colonna sonora, pazzeschi gli attori... bellissimo. Ogni tanto me lo riguardo e mi commuove sempre.

Stavolta non sono d'accordo...
Il film non è granché... poi certo è questione di gusti.
Comunque mi pare che all'epoca neanche Bowie ne fosse entusiasta, in un intervista dichiarò che la realtà era diversa da quella raccontata, tanto che non diede neanche il consenso per l'utilizzo di suoi brani.


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Jor-el
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Nel 1973 avevo appena compiuto 18 anni e visitai Londra

Cazzo che figata... Sei un grande Jor-el 😀

Cosa ne pensi di Velvet Goldmine? https://www.youtube.com/watch?v=EfRgd9REzAs , https://en.wikipedia.org/wiki/Velvet_Goldmine_%28song%29 - The Rise And Fall Of Ziggy Stardust (30th Anniversary Edition 2002) - (CD2)

E visto che ci sono, ti è piaciuto il film di Todd Haynes “Velvet Goldmine” ( https://it.wikipedia.org/wiki/Velvet_Goldmine )? Io l’ho trovato meraviglioso.

P.s.: Ti sei dimenticato di Lindsay Kemp 😉

Velvet Goldmine, il film? Un capolavoro! Ci ho vissuto su quel film! Un film su Bowie senza usare nemmeno un brano di Bowie... eppure restituisce con incredibile precisione l'atmosfera del periodo. E' la storia di David Bowie come tanti se la immaginavano, più vera della verità. Grandiosa la colonna sonora, pazzeschi gli attori... bellissimo. Ogni tanto me lo riguardo e mi commuove sempre.

Stavolta non sono d'accordo...
Il film non è granché... poi certo è questione di gusti.
Comunque mi pare che all'epoca neanche Bowie ne fosse entusiasta, in un intervista dichiarò che la realtà era diversa da quella raccontata, tanto che non diede neanche il consenso per l'utilizzo di suoi brani.

Che Bowie non ne fosse entusiasta è poco ma sicuro. Ed è vero che la realtà era diversa. Ma la storia del film è meglio della verità. C'è passione, sogno, tradimento, vergogna, amore e morte. E la storia di Ziggy, il personaggio, il mito, quando ormai Bowie l'aveva già lasciato andare da anni. E le musiche di Eno, Roxy Music, T-Rex, Steve Harley, Shudder to Think e rivisitate dalle due "Band" Venus in Furs e Wylde Rattz sono perfettamente all'altezza. Notevoli anche le interpretazioni di Jonathan Rhys Meyers e Ewan McGregor.

Alcune curiosità. Il trucco e i costumi di Brian Slade sono ispirati non a quelli di Bowie, ma a quelli di Jobriath, glamster newyorkese morto di AIDS nel 1983.

Brian Slade

Jobriath

Velvet Goldmine rivela un realtà che è più vera del resoconto della carriera di David Bowie, e cioè che il Glam Rock è stato un vasto movimento culturale profondamente legato alle tradizioni popolari inglesi, una scena articolata e complessa di cui Bowie fu solo una parte, importantissima, certo, ma non esclusiva.

Un po' di gioielli scavati nella Miniera d'oro vellutata, i primi che mi ricordo:

Marc Bolan & T-REX
Suzy Quatro
The Sweet
Slade
The Jet
The Mud
Roxy Music
The New York Dolls
The Planets
Jobriath
Steve Harley & The Cockney Rebels
Alvin Stardust
Gary Glitter
Blue Menies
The Quick
Shambles
Tiger
Sakkarin
Hot Rod
Paul Ryan
Light Fantastic
Rock Rebellin
Stumpy
Spia
Kid Dinamite
Dandy Maxfield
Starbuck
Hammersmith Gorillas
One Hit Wonders
Hollywood Brats
Tiger Lily (i futuri Ultravox)
England's Glori
Sheraton
Blue Vamp
The Killer
Black Fire
Flame
The Glitter Band
Adam & the Ants
Mabel
Iron Virgin
Dog Rose
Helter Skelter
The Tears
Hello
The Plod
Ricky Wylde
Brett Smiley
The Big Wheel
Tartan Horde
The Damned
The Sisters
Spunky Spider
Arrows
Crunch
Barry Blood
Catapult
Hobnail
Jimmy Jukebox
Erasmus Chorum
E anche un gruppo italiano: La Strana Società


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Georgejefferson
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I tuffi nei ricordi (non anagrafici) mi hai donato una lacrimuccia nostalgica.

Bravo.


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makkia
Prominent Member
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Jor-el, non è che potresti ridimensionare la foto di Berlino e ripostarla?
Ha reso immaneggiabile il topic (almeno su Firefox).


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makkia
Prominent Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 755
 

@ George
@ Spadaccino

Sono d'accordo con voi. Neanche a me piace Picasso. L'ho sempre trovato molto discutibile come disegnatore e la sua poetica non mi tocca.

Questo ha un nome. L'estetica moderna (che confina molto con la semiologia) ha studiato a fondo il fenomeno dell'approccio all'opera d'arte da parte del fruitore.
In termini musicali si chiamano "strategie d'ascolto" e determinano il perché ci piaccia un genere e non un altro.
Incidentalmente il fenomeno spiega anche perché qualcuno (non parlo di nessuno dei presenti nel topic) diventa fan esclusivista del proprio genere musicale e schifa gli altri tipi di musica. E' il caso limite di una strategia d'ascolto: i "talebani" di un certo genere musicale sono, per così dire, incastrati in quello che gli piace, e le loro strategie di ascolto (ovvero di godimento) diventano sempre più specializzate e gli danno un piacere sempre più soddisfacente, cosicché diventano sempre più insofferenti verso altri tipi e generi musicali, che trovano meno coinvolgenti (ma il problema è nel fruitore, non nel genere artistico diverso).

Tornando a Picasso: quello che ricavi tu è semplicemente dovuto a una strategia di avvicinamento inadatta a Picasso. Tua moglie ne ha una adeguata e infatti...
In mancanza di una strategia adatta tutti noi ci ritroviamo a essere "fruitori naîve", cioé a dire ci possiamo permettere il de gustibus (mi piace/non mi piace) ma poco più.

E poi molti artisti che amo l'hanno considerato un genio, per cui, forse, noi tre stiamo sbagliando.

Nessun bisogno di arrivare a giusto/sbagliato.
Non diresti "è sbagliato da parte mia non parlare il russo".
A maggior ragione con le opere d'arte, dove il problema non è il linguaggio, né l'aver studiato, né aver mancato nell'applicarsi.
Non avere la strategia giusta per avvicinare un particolare sotto-insieme di opere d'arte è semplicemente una cosa che capita nella vita.
Io ho delle strategie miserevoli per la musica classica dal '900 a oggi, per molta elettronica, per anime e manga, per il balletto e la danza, giganti della colonna sonora come Moricone e Piovani mi annoiano a sangue (ascoltati fuori dal film), e così via.
Potrei "riparare" a queste mancanze con (relativamente) poco sforzo: acquisire le giuste strategie di approccio non è (tanto) una questione di studiare (che sicuramente aiuta, ma non "risolve"), quanto di lasciarsi avvolgere e andare incontro a quelle forme d'arte.
Ma è comunque un "lavoro": immergersi, inizialmente senza godimento, per costringere la propria sensibilità a sviluppare le strategie giuste.
Non mi vanto e non mi flagello per queste mancanze: sono pigro e le forme d'arte che mi mancano sono tante.

Non so voi, ma per quel che mi riguarda, sono contento di sbagliare. Non vorrei essere uno a cui piace Picasso.. ;D

Tipo tua moglie?
Questo sì che è sbagliato. O meglio: ingeneroso.
Non sono diversi da te. E non nel senso buonista di "siamo tutti fratelli".
Ma nel senso che... non ha molto senso dire "non vorrei essere uno bravo a cucinare", "non vorrei essere uno che sa aggiustare le cose", "non vorrei essere uno cui piace la logica e la matematica".
Non c'è niente di abbastanza tipico in uno cui piace certa arte da qualificarlo come "fatto così o cosà".
Vedo un pelo di grettezza nel rivendicare di non saper apprezzare qualcosa che si sa per certo essere meritevole.


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